Archivi tag: arte contemporanea

Museo del Presente, domani inaugurazione della rassegna nazionale di Arte Contemporanea

Domani alle ore 18 al Museo del Presente di Rende l’Associazione Culturale Art Study Space, diretta dal Maestro Mimmo Legato, inaugurerà il vernissage della Rassegna Nazionale d’Arte Contemporanea.

COSENZA – Un evento nato dalla collaborazione con il Centro Internazionale Artisti Contemporanei CIAC), che ha ideato e promosso la prestigiosa kermesse che in passato ha ricevuto il Premio della Cultura dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri. La rassegna è finalizzata alla partecipazione di artisti italiani e stranieri alla XII Edizione della Biennale internazionale d’Arte di Roma, che si terrà a fine gennaio 2018 nelle prestigiose Sale del Bramante.

Trentadue artisti, espressione di diversi linguaggi visivi, Pittura, Scultura, Fotografia, Digital art, hanno partecipato alla selezione per accedere all’esposizione internazionale romana, sottoponendo le loro opere al vaglio di una giuria tecnica che ha scelto i quattro artisti vincitori.

La mostra di tutte le opere presentate resterà aperta al pubblico fino al 20 maggio e verrà introdotta dai saluti del Sindaco di Rende, Marcello Manna, e del Direttore del Museo del Presente, Roberta Vercillo. Ad esporne le tematiche interverranno Giuseppe Chiovaro, Presidente CIAC, Mimmo Legato, Direttore artistico della Mostra, e la critica e sociologa dell’Arte Tiziana Vommaro. Durante la manifestazione, moderata dalla giornalista Rosa Cardillo, ci saranno alcune performance musicali affidate al Gruppo Vocale Carillon.

Artisti concorrenti:

Mariateresa Aiello – Francesca Amendola – Lina Biesuz – Giancarlo Caneva – Giovanna Capraro – Giuseppe Caudullo – Jole Ciliberti – Liliana Condemi – Enrico Coppola – Monica Di Folco – Antonella Di Renzo – Sebastiano Grasso – Francesco Gravina – Giuseppe Irene Groccia – Marcello La Neve – Anna Lauria – Alessandro Maio – Angiolina Marchese – Roberto Mendicino – Giuseppe Miniaci – Anna Maria Mirabelli – Mario Montalto – Brunella Patitucci – Mariella Perrotta – Oscar Piovosi – Sebastiano Plutino – Pierluigi Prezioso – Mimmo Sancineto – Gianni Serra – Giuseppe Spina – Alessandra Spizzo – Gianni Termine.

Vibo Valentia, la collezione d’arte contemporanea della Camera di Commercio diventa museo

VIBO VALENTIA – Nasce un nuovo museo a Vibo Valentia: la collezione d’arte contemporanea, messa insieme negli anni dalla Camera di Commercio con un prezioso lavoro di ricerca artistica, si espande grazie all’arrivo di oltre 50 nuovi lavori e diventa a tutti gli effetti un Museo d’Arte Contemporanea.
Il logo e l’intera nuova veste grafica verranno svelati al pubblico durante la conferenza di presentazione, che si terrà proprio al Complesso del Valentianum martedì 13 dicembre ore 11.00.

ll grande appuntamento inaugurale è previsto per sabato 17 dicembre, quando i visitatori potranno ammirare, in una serata ricca di eventi, il nuovo allestimento del Museo Limen. «Siamo particolarmente emozionati – dice il Presidente della Camera di Commercio Michele Lico – perché un lavoro durato anni si concretizza. E questo succede in un momento in cui i dati dimostrano che gli investimenti in cultura stanno pagando come pochi altri in termini di ricaduta sul territorio».

Il sistema produttivo culturale e creativo in Italia, infatti, è in continua crescita e produce 79,8 miliardi l’anno. Una recente ricerca ci dice che in Italia ci sono quasi 450.000 imprese del sistema produttivo culturale e rappresentano circa il 7,3% delle imprese nazionali producendo il 5,4% della ricchezza del Paese.
«Vogliamo che il Museo Limen crei un sistema, un circuito virtuoso intorno al quale far vivere la Città», afferma Donatella Romeo, Segretario Generale della Camera di Commercio e Direttore del Museo Limen.

La collezione Limen è ormai molto vasta, e questo ha permesso di sviluppare un progetto curatoriale che vedrà un continuo rinnovamento degli spazi espositivi, con mostre sempre nuove e collegamenti sorprendenti tra artisti. Il 17 sarà anche l’occasione per esporre i 57 nuovi artisti che entrano ufficialmente a fare parte della collezione, selezionati dal professor Vincenzo Le Pera e dal giornalista Nicolas Ballario.

Al MACA di Acri una mostra di Max Marra dal titolo “Traccia e Prospettiva”

ACRI (CS) – A partire da sabato 16 aprile 2016, le sale di Palazzo Sanseverino – Falcone, sede del MACA (Museo Arte Contemporanea Acri), ospiteranno una collezione di circa sessanta opere del Maestro Max Marra, sperimentatore votato alla ricerca costante di un’arte capace di sorpassare le barriere tra i diversi media rappresentativi. La mostra, intitolata “Traccia e prospettiva”, fa parte del Progetto Bancartis, nato nel 2009 dalla collaborazione tra il museo alle pendici della Sila Greca e  la banca BCC Mediocrati, attraverso il quale, con scadenza annuale, le due istituzioni promuovono l’operato di alcuni degli artisti più autorevoli della scena contemporanea le cui radici affondano nel fertile territorio e nella cultura calabrese.

La mostra ripercorre gli ultimi trent’anni di carriera di Marra, artista narratore oltre che sperimentatore. Come scrive il curatore Boris Brollo “crea all’interno dell’opera un racconto sia cromatico che letterario, rimandando così a elementi storici esterni agiografici. Qui l’homo faber si lega all’homo sapiens e ne riscatta la materia facendola diventare opera, fatta ad arte, che pone il suo operato sul piano del linguaggio di una classicità che è appartenuta e appartiene al secolo breve, quello che, se ha visto la fine della Storia con la Esse maiuscola, non ha ancora sancito la fine dell’Arte”.

In contemporanea con la mostra di Max Marra, verrà inaugurata la prima tappa del progetto espositivo itinerante Young at Art, composta da circa trenta opere di dieci giovani artisti originari della Calabria e della Basilicata.

 

“Io non Butto…RiCreo”, riuso creativo

RENDE (CS) Riduci, Riusa, Ricrea…queste le parole chiave della III° Edizione del 2015 di “Io non Butto…RiCreo” esposizione di opere e oggetti d’arte contemporanea di riuso creativo, ideata e promossa dall’associazione di promozione sociale “COLOR BAOBAB” di Rende, che ha lo scopo di sensibilizzare direttamente la comunità sui temi del riuso, del riciclo e del rispetto per l’ambiente, avvicinandola in maniera artistica e creativa al tema più scottante del nostro secolo “i rifiuti”.
Anche questa III° Edizione, che si terrà come di consueto presso il Centro Commerciale Metropolis di Rende, sabato 19 e domenica 20 dicembre 2015 alle ore 10:00, prevede l’allestimento di diverse isole contenitori, all’interno delle quali verranno disposte e posizionate vere e proprie opere d’arte realizzate interamente con materiali detti “secondi” o più comunemente di “scarto”.
Dopo il grande successo delle passate edizioni, gli ideatori Francesco Ciancio e Barbara D’Andrea ripropongono la loro idea di arte “contraria allo spreco”, rappresentata dalle creazioni annuali in stile Art-Eco realizzate dagli artisti del laboratorio di idee “Io non butto…RiCreo” di Commenda di Rende, Via della Resistenza n. 24, riuscendo ancora una volta a creare opere e oggetti di grande valore artistico e sociale, uniche ed irripetibili non solo per i materiali di scarto utilizzati, ma soprattutto per il senso morale che rappresentano.

a3cd2404-0a91-4f88-beed-be05a356d33a
Il progetto interamente auto-sostenibile e gratuito, sposato sin dal primo anno dalla direzione del Centro Commerciale Metropolis di Rende, presenterà dalle ore 10.00 di sabato 19 dicembre e fino alle 21.00 di domenica 20 dicembre 2015 i lavori artistici dei creativi – artigiani: Giuliana Longo (Complementi d’Arredo), Grazia Calabrò (Pittura Creativa), Rosy Aceto (Complementi d’Arredo), Francesco Ciancio (Complementi d’Arredo); inoltre l’evento sarà arricchito dalla partecipazione attiva dell’Istituto Professionale Leonardo da Vinci di Cosenza – settore moda, che proporrà l’esposizione di abiti realizzati interamente con materiali di scarto “Eco Mode”; e dall’esposizione delle mitiche Vespa anni ’80, ristrutturate e gentilmente concesse dal Vespa Club Cosenza.
Durante le mattine che caratterizzeranno l’evento-mostra saranno attivi laboratori up-cycling del colore, dedicati a grandi e piccini, che allietati dai nostri artisti animatori, si vestiranno del senso ludico ed educativo del progetto, esprimendo con il gioco il proprio pensiero artistico di Ri-Vita.
“Il riciclo creativo e artistico è per noi forma di prevenzione del disagio, nonché fonte di integrazione e aggregazione, di inclusione sociale e di rispetto per l’ambiente”, spiega così Francesco Ciancio, ideatore e artista coinvolto, “e la scelta di un centro commerciale come luogo espositivo è una piccola sfida che un gruppo di artisti calabresi ha voluto cogliere al fine di proporsi in un modo diverso di divulgazione artistico-culturale e di sensibilizzazione sociale sui temi del riciclo dei rifiuti, in luoghi non usuali, per incontrare realtà e persone nuove, trasmettendo a tutti quella fede che ha anima il nostro lavoro e le nostre creazioni”.

Al CRAC di Lamezia arte contemporanea e musica live

LAMEZIA TERME (CS) – Il CRAC (Centro di Ricerca per le Arti Contemporanee) a Lamezia Terme,MAIOLE - DE SENSI un’ex scuola di informatica restaurata, e il Teatro Grandinetti sono le location della prima edizione di “A Burning Autumn Under The Souther Sky”. Si tratta della prima rassegna ufficialmente organizzata dalla struttura che, tra ottobre 2015 e gennaio 2016, permetterà ad artisti nazionali e internazionali provenienti dai più diversi ambiti artistici di incontrarsi nella cornice del polo lametino. Dalla visual art alla performing art, fino alla danza, al teatro di ricerca e ai live show musicali: un coacervo di esperienze che mostrino, a più livelli, le suggestioni dell’arte contemporanea. Il CRAC, va ricordato, grazie a un bando di finanziamento per start up, ha iniziato le sue attività già da quest’estate con FRAC (Festival di Ricerca per le Arti Contemporanee) nel borfo di Aieta, nella provincia cosentina.
Il prossimo 11 dicembre è prevista, nell’ambito della rassegna, la Solo Exibition di Pasquale De Sensi, i cui procedimenti artistici non sono estranei a quelli del collage punk e dadaista. Un senso di spaesamento pervade tutta la sua arte, tale da permettere di accostarlo ai pittori metafisici, fermo restando che il suo lavoro, pur frutto di una riflessione sul mezzo e sulle ragioni del suo operare, è privo di quell’intellettualismo proprio dei suoi predecessori. La sua non è un’arte che sciocca o destabilizza ma, piuttosto, trasmette una gioiosa tensione alla bellezza: i volti seminascosti, le maschere antigas, i simboli sparsi si erge a rappresentare una sorta di “piacere” che l’artista nutre nel distendere le immagini del processo creativo. Ad accompagnare quest’esposizione, Maiole, classe ’95, polistrumentista casertano. Dallo studio della musica classica, appena bambino, è poi passato alla passione per la disco e l’elettronica, senza tralasciare un’esperienza nei gruppi punk. Il suo, con linee di basso funky e synth che producono melodie ricercate, è un live dal forte impatto sonoro, caratterizzato dal ricorso a chitarre, sintetizzatori e percussioni.

Catanzaro, domani sarà inaugurata la mostra dedicata all’artista ottico-cinetico Alberto Biasi

CATANZARO – Domani allo ore 18,30 presso il Museo Marca sarà inaugurata la Mostra “Alberto Biasi. dwdStart up & Environment” aperta fino al 15 novembre. Per le 18,00 è prevista la conferenza stampa alla quale prenderanno parte Enzo Bruno, Presidente della Provincia di Catanzaro, e Rocco Guglielmo, presidente della fondazione omonima che gestisce il Museo delle Arti di Catanzaro.

La mostra avrà quindi come protagonista l’artista padovano, uno dei più quotati artisti ottico cinetici italiani, anche se questa esposizione lo presenta da una prospettiva diversa  rispetto al suo lavoro tradizonale, come le “torsioni”, in lamelle di PVC o gli “ottico-dinamici” a sovrapposizione di pattern. Comunque, non mancheranno opere di questo tipo, circa una quarantina, appartenenti al periodo dal 1961 a oggi, anche se al centro vi saranno quelle opere iniziali note a pochi, principalmente degli anni Sessanta – Settanta. Su una sessantina di opere, quindi, oltre una ventina rappresentano un altro polo della personalità dell’artista, in cui l’aspetto dadaista e ludico (tra l’altro ben rappresentato dalla ricostruzione della “Mostra chiusa. Nessuno è invitato a intervenire” del 1961 o della “Mostra del pane” dello stesso anno) prevale sulle ricerche ottico-dinamiche, mentre la riproposizione di tre ambienti (Light Prisms del 1962-67, Orizzontale ellebi del 1967 ed Eco del 1974) contribuisce  alla conoscenza dell’arte ambientale italiana.

Contemporaneamente, un catalogo bilingue (italiano e inglese) di oltre duecento pagine, verrà pubblicato da Silvana Editoriale. Esso comprenderà immagini inedite dell’artista e delle sue installazioni, un saggio critico di Marco Meneguzzo, curatore della mostra, e un’intervista all’artista di Teodolinda Coltellaro, nonché apparati scientifici.

Alberto Biasi, nato nel 1937 a Padova, città dove vive, è uno dei principali esponenti dell’arte cinetica italiana ed internazionale e, nel 1960 è tra i fondatori del Gruppo Enne con cui lavora fino al 1967, per poi continuare la sua attività da solista. I suoi quadri, capisaldi di un certo sperimentalismo artistico, presentano in genere superfici che cambiano aspetto a seconda dell’angolo di osservazione, dando quindi la sensazione illusoria del movimento. Molte le sue mostre, collettive e personali, quali “Nove Tendencije” a Zagabria e “The responsive eye” al MoMa di New York, ma i suoi lavori sono esposti in molti dei più importanti musei di arte contemporanea del mondo.

FRAC: avvio al festival come incontro tra arti contemporanee, nuovi linguaggi e territorio

AIETA (CS) FRAC è un evento ideato ed organizzato nei giorni 24, 25 e 26 Luglio 2015 nello scenario del Palazzo Rinascimentale di Aieta – segnalato da EXPO 2015 come uno dei borghi più belli d’Italia – e sulla spiaggia di Praia a Mare, a pochi minuti dal Palazzo. Il festival è nato parallelamente ad un progetto di ricerca, il CRAC | Centro di ricerca per le arti contemporanee di Lamezia Terme (CZ), che grazie a un bando di finanziamento per start up comincerà le sue attività quest’anno.  Per la sua 1° Edizione FRAC si pone come punto di incontro tra le arti contemporanee, i nuovi linguaggi della scena contemporanea e il territorio: gli ambiti artistici proposti andranno dalla visual art, alla performing art, live audio video e live show di musica elettronica con esponenti di fama nazionale ed internazionale.

unnamed (13)

Ad approdare sul palco del Palazzo Rinascimentale nei giorni 24 e 25 Luglio, tra gli altri, Ghostpoet, nome di punta della scena post hip-hop, che presenterà il suo nuovo album “Sheddins Skin”. Voce calda, contaminazioni elettroniche e presenza scenica contraddistinguono le coinvolgenti esibizioni dal vivo dell’artista inglese. Ad arricchire la line-up ci saranno poi Koreless, che dopo aver aperto il tour americano di Caribou, è pronto a presentare un live emozionante, ponendosi a metà tra la techno e la ambient intimista che lo contraddistingue e i Voices From the Lake, Donato Dozzy e Neel, vanto italiano affermatosi nella scena elettronica internazionale, presenti anche al Sonar Festival di Barcellona a Giugno.
Per quanto riguarda l’arte performativa invece, i Quiet Ensemble presenteranno Natura Morta. Si tratta di un concerto suonato dal vivo in cui gli strumenti musicali utilizzati sono sei diversi frutti, e a suonare è esclusivamente l’energia elettrica contenuta al loro interno: “Ogni frutto contiene dell’acido che produce micro tensioni elettriche, con l’utilizzo di semplici cavi audio (left – right) e di una scheda audio con dei preamplificatori molti sensibili possiamo amplificare queste frequenze rendendole udibili“, dice il duo. Poi  DJ Khalab, produttore e conduttore radiofonico di Radio2, riconosciuto in Italia come uno dei rappresentanti più influenti dei nuovi suoni della black music; Franz Rosati, musicista elettronico, sound e visual artist, cui caratteristica centrale è l’approccio improvvisativo: dal vivo, visuals audioreattivi in 3D e laser, forniscono un’ulteriore dimensione percettiva della sua performance; e infine Plaster. Tra le installazioni, da citare quella del collettivo Pfadfinderei, di stanza a Berlino, già al lavoro per musicisti come Apparat, Paul Kalkbrenner e Moderat, che presenterà un’installazione interattiva in una delle sale espositive presenti nel Palazzo. A chiudere il festival poi un evento sulla spiaggia di San Nicola Arcella, domenica 26 Luglio, arricchito dalla presenza di dj calabresi come Luca Gentile e Robert Eno.

TICKETS

Gli abbonamenti e i biglietti per il festival sono acquistabili presso il circuito on line MAILTICKET e presso VERT SHOP in Corso Giovanni Nicotera a Lamezia Terme. I tickets saranno anche acquistabili presso il Palazzo Rinascimentale di Aieta nei giorni 24 e 25 Luglio.

http://www.mailticket.it/spettacolo/4043

 

LINE UP COMPLETA

PERFORMANCES

Quiet ensemble

LIVE SHOW

Ghostpoet

Koreless

Voices from the lake

DJ Khalab

Plaster

Franz Rosati

Teiuq

Maesia

Luigi Calfa and Simone Giudice play M E T A

 

ESPOSIZIONI

Aurora Meccanica, Gemis Luciani, Ginevra Panzetti ed Enrico Ticconi, Pfadfinderei, Overlabproject, Daniele Spanò, Serj, Raffaele Fiorella, Pasquale De Sensi, Elisabetta Di Salvo.

 

DJ SET

BUTTER djs (Lola Matteucci + CRGTTS), Asymptote (Suburban Avenue), Fitnessbitch, Luca Gentile (Immunity), Robert Eno (Scioc!).

 

Nel blu dipinto di blu: da Yves Klein, la magia di un colore nell’Arte Contemporanea

A paYves Klein, Venus Blue, 1960rtire da sabato 27 giugno 2015, il MACA ospiterà una cinquantina di opere di alcuni dei nomi più significativi della scena artistica dalla seconda metà del Novecento, alcuni dei quali coevi di Klein, come: Daniel Spoerri,  Raymond Hains, César, Mimmo Rotella, che con Klein furono partecipi del movimento del Nuoveau Réalisme, sotto la guida del grande critico e teorico Pierre Restany,  Pierre Alechinsky, del Gruppo Cobra, Victor Vasarely, padreLucio Fontana, L'attesa, Il telefono rotto, 1959-66 dell’arte Optical Art internazionale, Hans Hartung, maestro dell’astrazione informale e allievo di Kandinskij, Lucio Fontana, genio innovatore al pari di Klein, nonché suo grande amico, Nanda Vigo del Movimento Zero e Francesco Guerrieri e Lia Drei del Gruppo P; altri appartenenti a generazioni immediatamente successive (tra gli altri: Cesare Berlingeri, Jacques  Toussaint,  Mimmo Paladino, artista di punta della Transavanguardia, Tano Festa e Mario Schifano, i più importanti rappresentanti della Pop Art italiana, e Jan Fabre, uno dei nomi di spicco del panorama artistico internazionale); due maestri storicamente antecedenti, Luigi Russolo, uno dei grandi futuristi e Sandro Sergi, che offrono una visione del blu ante-Klein; fino alle interpretazioni più contemporanee dell’utilizzo del blu monocromo, coGiuseppe Lo Schiavo,  Narcissus, 2012, fotografia anamorficame nel caso del Cracking Art Group e del giovane Giuseppe Lo Schiavo, a testimonianza della costante attenzione che il MACA rivolge ai giovani talenti della scena artistica italiana.Mario Schifano, Mare,  1978, smalti e collage su carta povera, cm 100 x 100

Si tratta di opere prestigiose provenienti da importanti collezioni private italiane ed europee, oltre che da alcune collezioni pubbliche, come nel caso delle opere di Hans Hartung, Osvaldo Licini e Lucio Fontana,  della Pinacoteca Civica di Ascoli Piceno.

per saperne di più leggi qui:

CS_Klein_Blu

 

Il 14 dicembre a Palazzo Arnone, apre al pubblico “Prima visione”

Prima visione. Launch

COSENZA – Si terrà il prossimo 14 dicembre alle ore 18,00 presso Palazzo Arnone a Cosenza, l’apertura al pubblico dello spazio dedicato all’iniziativa “Prima visione”, un programma di residenza per artisti ideato e curato da Francesco Ragazzi e Francesco Urbano (Associazione E).

Per l’occasione, dal 1 al 16 dicembre un cantiere d’arte contemporanea si situa a Cosenza alla ricerca di nuovi immaginari per la città e per un meridione inesplorato e pieno di potenzialità. Il cantiere ha sede a Palazzo Arnone presso la Soprintendenza dei Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Calabria e si relaziona alla Galleria Nazionale e al suo patrimonio. A prendere parte all’allestimento dell’atelier – visitabile su appuntamento tutti i giorni dalle 10 alle 18 contattando l’associazionee@gmail.com, quattro artisti esterni al contesto cosentino.

L’apertura al pubblico, vedrà la partecipazione di due artisti di fama internazionale: Akram Zaatari (Libano) e Miltos Manetas (Grecia) insieme a Marina Fokidis, direttrice della rivista South.

 

Calendario appuntamenti:

Palazzo Arnone, Via Gian Vincenzo Gravina, Cosenza

10 Dicembre, ore 17,00: Akram Zaatari

11 Dicembre, ore 17,00: Marina Fokidis

14 Dicembre, ore 16,00: Miltos Manetas

14 Dicembre, ore 18,00: studi aperti

 

Per dare un’occhiata ad alcune immagini dell’area press, clicca qui.

g.m.r.

 

Inaugurata la mostra “Diaspora e stanzialità nella terra dei Bruzi” dell’artista newyorchese Justin Peyser

È stata inaugurata questa sera la mostra del newyorchese Justin Peyser, alla presenza dell’artista in parte su corso Mazzini e in parte nell’androne di Palazzo dei Bruzi.
“Mi sembra l’omaggio migliore che io possa fare a Peyser – ha dichiarato il sindaco Mario Occhiuto – Mi sono documentato: l’ispirazione di queste opere è nata fra l’altro dall’ascolto di un cantautore canadese, Cohen appunto, che io spero di fare conoscere nelle scuole a Natale coinvolgendo gli studenti”.
Arte contemporanea dunque che arriva a Cosenza da oggi fino al prossimo 27 gennaio. E nasce, questa esposizione, dalle contaminazioni e dalla storia delle forti influenze ebraiche che rappresentano la formazione di Peyser, prendendo il titolo di “Diaspora e stanzialità nella terra dei Bruzi”, curata da Francesca Pietracci, storica dell’arte, e da Roberto Bilotti, membro del Comitato Scientifico della Sovrintendenza di Roma capitale, con la consulenza e la partecipazione di rav Scialom Bahbout, rabbino capo della Comunità ebraica di Napoli e del Sud Italia.
“Tengo a ringraziare la famiglia Bilotti – ha aggiunto Occhiuto – per l’impegno sulla crescita attrattiva della città di Cosenza attraverso la promozione di iniziative artistiche di grande spessore. E con orgoglio do il benvenuto a Justin Peyser, visto che le sue sculture saranno esposte prima qui da noi e poi a Roma. Sono inoltre molto contento della scelta dell’ambientazione, ovvero la strada, il Museo all’aperto, elemento che dà il senso della contaminazione e della convivenza”.
Un fil rouge, quello delle contaminazioni fra popoli, che ha legato questa manifestazione alla riunione che poco prima il Sindaco aveva tenuto in Comune con i Rom che attualmente vivono nel Palazzetto dello Sport di Casali e con le associazioni sociali che li sostengono.
“Vedo in queste opere un legame magico con la danza – ha concluso Occhiuto – un contatto evidente con diverse espressioni artistiche”.
E sulla diversità dei materiali delle 17 sculture di Peyser in mostra a Cosenza, si è soffermato in particolare Enzo Bilotti, prosecutore del percorso inaugurato dal compianto fratello Carlo, fondatore del Museo all’Aperto Bilotti.
“Le saldature grezze delle opere di Peyser – ha affermato Enzo Bilotti che, nota curiosa, ha compiuto gli anni nel giorno di questa inaugurazione – simboleggiano le ferite del popolo ebraico e ci danno l’impressione di ballare una danza misteriosa finendo poi per animarsi”.
La mostra di Peyser è suddivisa in due sezioni: la prima prevede una serie di opere esposte su corso Mazzini nell’area conclusiva del Mab, mentre la seconda include altre sei opere esposte al pian terreno della casa comunale.
La mostra di Justin Peyser nella città dei Bruzi terminerà nella Giornata della memoria per ricordare le vittime dell’Olocausto (il 27 gennaio) e darà modo di approfondire la conoscenza di una minoranza etnica presente a Cosenza fin dal XIII secolo che, come ha ricordato lo stesso Enzo Bilotti durante il suo intervento, è un passaggio che tutt’oggi viene testimoniato dal nome del quartiere U’ Cafaruni, da Cafarnao, centro dell’antica Giudecca.