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“Riprogettare la sanità. Modelli di analisi e sviluppo” volume di Roberto Vaccani

Catanzaro  – Giovedì 7 marzo 2013 alle ore 16.30, nella sala convegni “Giunone” del centro direzionale dell’Asp di Lamezia Terme, avrà luogo, in anteprima regionale, la conferenza stampa di presentazione del libro di Roberto Vaccani “Riprogettare la sanità. Modelli di analisi e sviluppo”, edito da Carocci Faber. L’evento è organizzato dall’Asp di Catanzaro, in collaborazione con la libreria Tavella di Lamezia Terme.
Roberto Vaccani è docente di Organizzazione e comportamento organizzativo alla Scuola di Direzione Aziendale dell’Università Bocconi di Milano. Si occupa di ricerca, intervento organizzativo e formazione del personale in numerose aziende pubbliche e private. Il volume passa in rassegna alcuni modelli fondamentali di diagnosi e progettazione di impianti organizzativi complessi e di conduzione dei processi sociali e lavorativi che li caratterizzano. I modelli trattati teoricamente saranno affiancati e validati da concreti esempi applicativi, sperimentati in ambito sanitario.

Asp Catanzaro: Seminario di Integrazione Sanitaria dei Cittadini Stranieri Privati della Libertà Personale

CATANZARO – Nell’ambito del progetto “Salute senza barriere”, finanziato dal FEI (Fondo Europeo per l’Integrazione dei cittadini dei Paesi Terzi), proposto dal Ministero dell’Interno e attuato da un partenariato composto da Ministero della Salute e INMP (Istituto Nazionale per la promozione della salute delle popolazioni Migranti ed il contrasto delle malattie della Povertà), si è tenuto a Catanzaro, nella Casa circondariale “Ugo Caridi”, uno dei seminari informativi previsti in dodici istituti di pena d’Italia, in collaborazione con le ASL di riferimento, sul diritto all’assistenza sanitaria del cittadino straniero e detenuto, sulla riforma della medicina penitenziaria e il funzionamento del SSN.
Il progetto, che mira a promuovere l’integrazione sanitaria dei cittadini dei Paesi Terzi, ospiti temporaneamente degli Istituti di pena, coinvolge anche il personale sanitario dell’ Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro che ha in carico la salute dei detenuti nelle Case circondariali di Catanzaro e Lamezia Terme e nell’Istituto penale per minori di Catanzaro.
Per il Dott. Antonio Montuoro, che si occupa da due anni di Sanità penitenziaria nell’Asp di Catanzaro e che è stato uno dei relatori del seminario “la situazione della sanità negli istituti penitenziari è a macchia di leopardo, con punte evidenti di criticità, ma anche con realtà, e la Calabria è tra queste, nelle quali, seppure con difficoltà, si riesce ad assicurare buoni standard di assistenza. E se la sanità penitenziaria calabrese è nel suo complesso virtuosa il merito va ascritto a tutte le professionalità mediche e non che operano in questi istituti ”. Con riferimenti più specifici, Montuoro ha sottolineato che il Direttore generale dell’Asp di Catanzaro, dott. Gerardo Mancuso, dimostrando “una sensibilità davvero non comune verso le problematiche della salute in carcere, il 6 maggio 2011, dopo un lavoro preparatorio, ha sottoscritto insieme ai dirigenti degli istituti penitenziari, il protocollo d’intesa tra l’Asp, le case circondariali di Catanzaro e Lamezia Terme e L’Istituto penale per minori di Catanzaro. Protocollo che definisce le forme di collaborazione tra l’Ordinamento Sanitario e l”Ordinamento Penitenziario della Giustizia Minorile per garantire la tutela della salute ed il recupero sociale dei detenuti, degli internati adulti e dei minorenni sottoposti a provvedimento penale”. Per Montuoro “la professionalità degli operatori sanitari (medici incaricati, medici Sias – Servizio integrativo di assistenza sanitaria, medici di continuità assistenziale, infermieri, psicologi, ecc) che lavorano nelle carceri, l’impegno, l’attenzione, la capacità d’ascolto delle persone affidate interamente alle loro cure, si sono rivelati fattori fondamentali per affrontare adeguatamente la domanda di salute in carcere”.
Un altro punto di forza è rappresentato dalla specialistica ambulatoriale. Nella Casa Circondariale di Catanzaro dalle 136 ore settimanali del 2010 si è passati alle attuali 162 ore nelle varie branche specialistiche, mentre ben 8931 sono state le visite effettuate in sede intramuraria solo le prestazioni sanitarie non altrimenti eseguibili all’interno degli istituti sono state effettuate nelle varie strutture ospedaliere del territorio. Anche i Ser.T.  di Catanzaro e Lamezia, pur con carenza di organico, come sottolinea Montuoro, “garantiscono la prevenzione, la cura e la riabilitazione degli stati di dipendenza patologica dei detenuti”. “Diversamente da altre realtà carcerarie – aggiunge Montuoro – negli istituti di pena dell’ASP di Catanzaro, negli ultimi anni, si sono verificati pochi casi di suicidio ed una bassa incidenza di atti di autolesionismo e tentativi di suicidarsi. Un risultato ottenuto certamente grazie all’alta professionalità e al lavoro di chi dirige e gestisce le nostre carceri”.
Ricorda, poi, che “si deve alla proficua collaborazione tra operatori sanitari e operatori della giustizia minorile il progetto voluto dal Dipartimento Tutela della salute : “Percorso socio-sanitario per la tutela dei minori e dei giovani adulti sottoposti a provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria Minorile”, definito modello d’eccellenza dal Direttore Generale del Dipartimento Giustizia Minorile del Ministero”. Montuoro conclude dichiarando che “c’è ancora molto da fare, ci sono limiti da superare, tuttavia, in un momento di difficoltà e di tagli per la Sanità, l’Asp di Catanzaro ha dimostrato di “camminare “ per assicurare durante il periodo di detenzione nelle case circondariali il diritto alla salute, garantito costituzionalmente ad ogni cittadino della repubblica ed ai cittadini stranieri.

“Fido t’affido”: le adozioni canine tornano in piazza il 23 febbraio

Cosenza – L’Assessorato alla Sostenibilità Ambientale del Comune di Cosenza promuove le adozioni canine con un nuovo appuntamento del “Fido t’affido”: il 23 febbraio, dalle 11 alle 13, in piazza “XI settembre” saranno presenti alcuni amici a quattro zampe del canile comunale di Donnici, pronti per essere adottati. La manifestazione è realizzata con il supporto del servizio veterinario dell’Asp – Cosenza  e dei volontari Oipa e Lav.

Accogliere un cucciolo in casa è uno dei modi per aiutare a combattere il randagismo e sostenere i quattro zampe del canile comunale: è possibile, inoltre, contribuire a distanza con un versamento su conto corrente postale (n.001003932629) o bancario (codice Iban: IT68S0760116200001003932629). Per tutte le informazioni in merito si rimanda la consultazione del sito web (www.canilecosenza.it), della pagina Facebook (http://www.facebook.com/CanileCosenza) e del profilo Twitter (https://twitter.com/CanileCosenza) del canile.

Il “Fido t’affido” rientra nelle politiche di tutela degli animali prefissate dall’Assessorato alla Sostenibilità Ambientale.

Aiutaci e segnala ogni possibile caso di maltrattamento, abbandono e fenomeno di randagismo al numero 0984 813909, per allertare l’intervento della Polizia Municipale e attivare la procedura di recupero.

Asp Catanzaro: campagna informativa per la prevenzione di malattie allergiche e respiratorie

Catanzaro – Nell’Istituto Comprensivo “Mario Squillace” di Montepaone Lido (Cz) si è svolto l’evento “Allergy day school”, pensato e organizzato dal gruppo di lavoro del Progetto Regionale 2.7.1 del  Piano Regionale di Prevenzione  2010-12  dell’Asp di Catanzaro. L’evento, rivolto agli alunni delle classi IV elementare ed ai loro genitori, è stato realizzato grazie alla collaborazione del Dirigente Scolastico Dr.ssa Giovanna Esposito Vivino e del personale docente.

Nel novembre 2010 sono state emanate le “Linee di indirizzo per la prevenzione nelle scuole dei fattori di rischio indoor per allergie ed asma”(Accordo Stato Regioni Conferenza Unificata n.124 18/11/2010). In tale ottica è  partita nella Regione Calabria la campagna informativa sulla Prevenzione delle Malattie Allergiche Respiratorie, inserita nel progetto “Sorveglianza e approccio integrato sulla problematica degli aeroallergeni” che vede l’Asp di Catanzaro capofila nella conduzione e realizzazione delle azioni in esso previste.

Le più alte percentuali di frequenza delle malattie allergiche respiratorie vengono segnalate nelle nazioni più industrializzate e con più elevato tenore di vita. Questi dati sono in continuo aumento anche in Italia, che presenta un trend crescente di incidenza  superiore al 5% in 5 anni (Dati ISTAT 2010). Le cause di incremento sono probabilmente in rapporto alle modificazioni di numerosi fattori ambientali e comprendono fattori outdoor (la polluzione ambientale, l’ozono, il traffico veicolare e l’esposizione all’allergene), fattori indoor (il fumo di tabacco, la polluzione domestica, gli allergeni domestici e lo stile di vita) e fattori personali (la predisposizione genetica, la familiarità, lo stato socio-economico, lo stato nutrizionale e le infezioni).

L’obiettivo dell’“Allergy Day School” è quello di sensibilizzare ed informare bambini ed adolescenti, soggetti più esposti al rischio di  sviluppo delle malattie allergiche  respiratorie, aumentando le loro conoscenze su queste patologie diffuse
La preparazione dell’evento ha visto una fase preliminare in cui sono stati coinvolti i genitori degli alunni mediante la somministrazione di un questionario conoscitivo e la distribuzione di materiale informativo. ed in continuo aumento, sui mezzi, sulle norme comportamentali e sugli stili di vita che possono contribuire a prevenirle.

La giornata recentemente svolta ha visto due momenti, uno iniziale in cui è stato presentato il progetto insieme alle caratteristiche cliniche ed epidemiologiche delle malattie allergiche ed alle norme di prevenzione, ed una seconda parte interattiva in cui, attraverso il gioco e i lavori di gruppo, i bambini si sono confrontati con alcuni aspetti delle allergie e hanno appreso le norme di prevenzione da mettere in atto negli ambienti di vita, quali la scuola e la propria abitazione.

L’Amministrazione comunale nel Gruppo interistituzionale per gli adolescenti costituitosi ieri nella sede della Direzione generale dell’ASP

I nuovi bisogni sociali impongono la necessità di costruire una rete territoriale a favore dell’adolescenza, oltre che creare percorsi volti alla prevenzione, alla cura e all’accompagnamento degli adolescenti e delle loro famiglie per far fronte al disagio della crescita.

Da questa consapevolezza è nata l’esigenza di dar vita al Gruppo Interistituzionale per gli adolescenti (GIAD), organismo costituito ieri nella sede della Direzione Generale dell’Azienda Sanitaria  di Cosenza e che ha visto la presenza congiunta di quegli attori istituzionali chiamati a svolgere un ruolo determinante nell’affrontare le complesse dinamiche proprie di un’età delicata e difficile quale l’adolescenza.

Del gruppo fa parte anche l’Amministrazione comunale di Cosenza, rappresentata all’incontro di ieri dall’Assessore alla solidarietà e coesione sociale Alessandra De Rosa. Altri soggetti  che hanno promosso la costituzione del GIAD sono le Aziende Sanitaria ed Ospedaliera di Cosenza, la Prefettura, la Questura e il Tribunale di Cosenza, la sezione cosentina del Centro di giustizia minorile di Catanzaro, l’Università della Calabria, l’Ufficio Scolastico Territoriale, l’Ufficio del Garante per l’Infanzia e l’adolescenza, la Camera Minorile, l’Associazione Matrimonialisti, la Società italiana di pediatria e società di medicina degli adolescenti.

Anche se non presenti all’incontro di ieri, hanno dato la loro disponibilità sia Confindustria Cosenza che la Camera di Commercio.

L’esigenza di istituire un tavolo interistituzionale è nata dalla consapevolezza che l’azione sanitaria, a favore degli adolescenti, è più efficace quando è sostenuta da una integrazione con altri soggetti istituzionali.

La costituzione  del gruppo interistituzionale –è stato osservato durante l’incontro dai rappresentanti dei diversi livelli istituzionali – è fondamentale per poter attuare un programma specifico di protezione per gli adolescenti che si trovano a vivere un’età particolarmente delicata e dai confini sfumati.

Tutti i partecipanti hanno accolto favorevolmente l’iniziativa dichiarandosi disponibili a collaborare con azioni concrete  consapevoli che :

  • gli interventi di natura sociale avvengano a forte integrazione con quelli sanitari mediante l’individuazione di azioni di protezione sociale tese a prevenire o a limitare i rischi connessi al disagio sociale che possano pregiudicare il pieno successo dei trattamenti sanitari o favorire l’instaurarsi della malattia;
  • l’Organizzazione mondiale della Sanità stima che circa il 18% delle patologie in età adulta potrebbero essere evitate con tempestivi interventi in età infantile o adolescenziale;
  • esiste per gli adolescenti un’area – cosiddetta “area grigia”, di confine, nella quale rientrano il disagio psicologico che ha una valenza clinica e il disagio psico-sociale con situazioni multiproblematiche e che queste situazioni non trovano una risposta organica e integrata, ma solo una presa in carico  parziale e frammentata tra differenti servizi sociali e sanitari.

 

Scopelliti e Scarpelli incontrano i sindacati per discutere dei 41 interinali dell’Asp di Cosenza

CATANZARO –  Incontro al Dipartimento salute di Catanzaro tra il presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti, ed il Direttore generale dell’Asp di Cosenza, Gianfranco Scarpelli, con rappresentanti sindacali della Cgil (Mimma Iannello, Antonio Cimino e Silvano Lanciano) per discutere dei 41 lavoratori interinali dell’Asp di Cosenza. Non essendo più possibile prorogare i contratti dei 41 lavoratori, il Presidente Scopelliti ed il Direttore generale dell’Asp di Cosenza, sentita la struttura commissariale, hanno deciso di avviare le procedure di gara per l’acquisizione dei servizi attualmente svolti dai lavoratori interessati con l’obiettivo di salvaguardare i livelli occupazionali. Soddisfazione e’ stata espressa dai presenti al termine della riunione per la soluzione che consente di far rientrare in servizio i lavoratori interinali.

Protesta all’Asp di Cosenza contro l’accorpamento dei presidi di Castrovillari e Acri

COSENZA -Sindaci,rappresentanti istituzionali provinciali, regionali e sindacali del comprensorio Pollino – Sibaritide, operatori sanitari, cittadini e associazioni stanno manifestando davanti alla sede dell’Azienda sanitaria di Cosenza per dire no all’accorpamento dell’ospedale spoke di Castrovillari con quello di Acri. I manifestanti, che hanno proclamato lo stato di agitazione del territorio, annunciano ”che si attiveranno per il ritiro del decreto 191 del 2012”.

Le nuove cure primarie nell’ASP di Cosenza

Con la collaborazione dei Medici di Famiglia il Progetto Pilota unico per tutta la Regione Calabria relativo ai Nuclei delle Cure Primarie (NCP) finalmente si realizza nell’ASP di Cosenza e verrà presentato il 15 Dicembre 2012 alle ore 11.30 nella Sala Convegni dell’Ordine dei Medici di Cosenza con la partecipazione del Dr. Giacomo Milillo Segretario Nazionale FIMMG e con le conclusioni del Sen. Antonio Gentile e del Presidente della Giunta Regionale On. Giuseppe Scopelliti.

 

Si è concluso il percorso formativo di addestramento del personale Asp sull’amianto

Dopo tre intense giornate di lavoro, presso il Centro Sanitario dell’Università della Calabria, si è chiuso un percorso formativo e di addestramento regionale per operatori delle Aziende Sanitarie Provinciali, i cui partecipanti verranno utilizzati nei processi di eliminazione dei rischi derivanti dall’esposizione a siti e manufatti contenenti Amianto.
L’iniziativa, voluta dal Dipartimento della Tutela della Salute e Politiche Sanitarie della Regione Calabria, è stata organizzata dalla Scuola di Formazione Continua Universitaria in Sanità “Focus”, fondata dall’ASP di Cosenza e dall’Università della Calabria.
Dopo il corso organizzato per i professionisti, amministratori e tecnici chiamati a dirigere le attività di rimozione, smaltimento e bonifica dell’Amianto, questa volta lo spazio formativo è stato destinato agli operatori sanitari delle ASP che avranno il compito e l’incarico di vigilare sulle attività di rimozione, bonifica e smaltimento dell’amianto.
Questi operatori, data la delicata materia, attraverso il corso di formazione, sono stati messi nelle condizioni di avere le giuste conoscenze idonee relative alle procedure di vigilanza e controllo dei siti e delle imprese che provvedono alle operazioni di bonifica e dovranno vigilare sul rispetto dei limiti di concentrazione di fibre di amianto respirabili nei luoghi di lavoro ove si utilizza o si trasforma o si smaltisce amianto; nonché nei luoghi ove si effettuano bonifiche, negli ambienti delle unità produttive ove si utilizza amianto.
Argomenti e situazioni di estrema delicatezza ed importanza per la particolare sensibilità dell’opinione pubblica calabrese di fronte a tante situazioni di rischio e degrado ambientale verso la cui problematica la Regione Calabria, fra le prime in Italia, è intervenuta con apposita legge nello scorso anno partendo proprio dalla disciplina di appositi corsi di formazione professionale.
Ad aprile i lavori del corso sono intervenuti il presidente della Scuola Focus, Nicola Buoncristiano, il direttore del dipartimento prevenzione dell’ASP di Cosenza, Marcello Perrelli; mentre la relazione di apertura è toccata alla dott.ssa Annalisa Barracchini, del Ministero della Salute; mentre della relazioni specifiche a livello scientifico e sanitario sono state svolte da: Sebastiano Andò, Martino Maria Rizzo, Federico Tallarigo, Fulvio D’Orsi, Marcello Maggiolini, Francesco Romano e Nicola Buoncristiano.
Mentre è in fase di elaborazione una mappatura dei siti dove si trovano le situazioni di crisi per l’esposizione dell’amianto nella nostra Regione, nello sviluppo dei lavori del corso si è fornito ai partecipanti tutto il necessario sulla normativa specifica per la protezione dei lavoratori, della salute della popolazione e la tutela dell’ambiente, ricordando che a Venezia, dal 22 al 24 novembre, si svolgerà, su tale materia, la Conferenza Nazionale promossa dal Ministero dell’Ambiente.