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Università Magna Grecia: conferenza stampa su sviluppo formativo

Lunedì prossimo, venti ottobre, alle ore 10,30, Conferenza stampa dell’Assessore   Salerno, del Rettore e della Fondazione “Università Magna Grecia”, Quattrone e Pujia

Lunedì prossimo, venti ottobre, alle ore 10,30, nella sede dell’Università “Magna Grecia” – Aula G2 – Campus “Salvatore Venuta” – Edificio Bioscienze,  l’Assessore al Lavoro Nazzareno Salerno, il Rettore dell’Università Aldo Quattrone ed il Presidente della Fondazione “U.M.G.” Arturo Pujia terranno una Conferenza stampa. Sarà presentato il progetto: “Sviluppo formativo e sperimentazione di un modello per l’autovalutazione, la valutazione esterna ed il miglioramento della sicurezza delle strutture sanitarie della Regione Calabria”

 

 

L’Assessore Salerno è intervenuto sulla festa del primo maggio

CATANZARO – L’Assessore regionale al Lavoro Nazzareno Salerno ha rilasciato la seguente dichiarazione sulla festa del Lavoro:
“Quello del 2014 – ha dichiarato l’Assessore Salerno – non è un bel primo maggio, non lo è per l’Italia costretta a fare i conti,  ormai da qualche anno, con una crescente disoccupazione e non lo è per la Calabria dove gli indici relativi alla disoccupazione sono allarmanti soprattutto per quanto riguarda i giovani.
La nostra regione con il 22,2%, nel 2013, ha fatto registrare il tasso di disoccupazione più alto d’Italia e  quella giovanile è al 56,1%,  il 16% in più della media nazionale, il 33,3% superiore alla media europea.
Dati straordinariamente preoccupanti e che vanno letti in uno con quelli relativi ai percettori di ammortizzatori sociali in deroga, nel 2013 ne sono stati finanziati in Italia  per 2,5 miliardi di euro e servono ancora risorse per coprire interamente l’annualità.
E’ una situazione ben nota e le costanti e cicliche manifestazioni davanti all’assessorato regionale al lavoro rendono evidente come dietro ai numeri, che sono gravi ma possono apparire anche freddi, ci siano storie personali, angosce familiari, disperazioni alla ricerca di risposte definitive e rassicuranti.
In questi lunghi e difficili mesi nei quali ho ricoperto il ruolo di assessore regionale al lavoro ho ascoltato le richieste di chi un lavoro non ce l’ha e di chi ce lo aveva ed a causa della crisi economica lo ha improvvisamente perso; ho sentito le voci  legittimamente rabbiose di chi non riesce a far fronte alle necessità quotidiane, di chi davanti ai figli vive questa condizione di precarietà come una lesione della propria dignità di madre o di padre.
Ho avuto la triste possibilità di verificare come una situazione del genere spinga tanti a mettere tutti i politici, chi ha responsabilità e chi no, in un unico calderone; mi sono reso conto di quanto sia difficile, se non impossibile di fronte alla disperazione ed all’angoscia lavorativa, spiegare le scelte, le decisioni, i provvedimenti, la vicinanza nei confronti dei lavoratori, dei disoccupati, di chi è alla ricerca di un lavoro che dia senso alla propria esistenza e gli consenta di rimanere in Calabria.
Abbiamo fatto sforzi straordinari per reggere l’onda d’urto della crisi, cito solo alcune delle iniziative intraprese: dal recupero di  ingenti risorse da destinare ai percettori di ammortizzatori sociali in deroga allo strumento del credito sociale, dalla scelta di elaborare strumenti di sostegno che consentano il mantenimento dei livelli occupazionali all’impegno sulle decine di vertenze aziendali aperte in Calabria.
Tutto quello che era nelle nostre possibilità l’abbiamo fatto ma ci sono tre enormi problemi e da questi dipendono i risultati definitivi.
Il primo è  rappresentato  dalle risorse che sono insufficienti, sono aumentate in tutta Italia le esigenze e parallelamente sono diminuiti i fondi e questa è una situazione dalla quale occorre uscire al più presto.
Poi c’è il tema della burocrazia che rende complicatissimi percorsi che invece dovrebbero essere veloci e spediti proprio perché il loro punto d’arrivo è rappresentato dalla necessità di dare risposte a situazioni difficili; penso che gli interventi legislativi sulla disciplina del lavoro siano necessari ed utili ma l’urgenza riguarda innanzitutto gli strumenti e le procedure di intervento.
Passatemi una metafora, è come fare il restilyng di un’autovettura, ne rendiamo più attraente la linea ed  aumentiamo la potenza del motore ma se poi per metterla in moto o per fargli prendere una direzione ci si mette dei mesi vuol dire che si è solo perso tempo; da questo punto di vista l’impegno del Governo Renzi e la volontà espressa da Alfano sono incoraggianti, speriamo che snellimento burocratico e velocità nelle decisioni arrivino presto.
Infine il terzo ed ultimo problema, questa regione è strutturalmente troppo debole  e non è capace al suo interno di essere e sentirsi sistema; una responsabilità che riguarda innanzitutto la politica ma anche tutti coloro che – nell’ambito del proprio ruolo – possono dare una concreta mano d’aiuto.
Lo sport più in voga è quello dello scarico delle responsabilità, se c’è un problema l’atteggiamento immediato non è quello del contributo costruttivo ma quello più negativo e dannoso di chi si impegna non per risolverlo ma per individuare ragioni – giuste o sbagliate che siano  – per far dipendere quel problema dalla responsabilità dell’avversario.
Per tutte queste ragioni penso che questo non sia un bel primo maggio, che questo giorno abbia una forza evocativa straordinaria ma allo stesso tempo – nelle condizioni date e di fronte alle tante e vuote celebrazioni retoriche – rischia di trasformarsi in una presa per i fondelli.
A  chi ha un lavoro precario, a chi il lavoro lo ha perso o ancora a chi guarda ad un’occupazione ormai come un miraggio, a loro in questo primo maggio non va il mio augurio ma un abbraccio che vuol dire una sola cosa: so quanto sia difficile la condizione che vivete e come ho fatto in questi mesi continuerò ad impegnarmi al massimo  delle mie possibilità e fin quando sarà possibile”.

L’Assessore Salerno ha incontrato i sindacati sul nuovo Piano per le Politiche attive

CATANZARO – L’Assessore regionale al Lavoro, Formazione professionale e Politiche sociali, Nazzareno Salerno, nel corso di un incontro con le organizzazioni sindacali – informa una nota dell’ufficio stampa della giunta regionale – ha ribadito la partenza, a breve, del Piano per le Politiche attive. “La Regione – ha detto l’Assessore Salerno – vuole confermare la sua vicinanza ai lavoratori e proprio per questo metterà in campo ogni strategia e ogni intervento utile per dimostrare con i fatti questa intenzione. E’ necessario, soprattutto, in una fase storica condizionata da una grave crisi economica e sociale che le Istituzioni facciano la propria parte e si attivino per dare un sostegno al reddito di questi lavoratori in difficoltà offrendo nuove prospettive occupazionali. Le attività che saranno promosse, infatti, saranno tese – ha dichiarato ancora l’Assessore Salerno – a favorire la riqualificazione e l’aggiornamento delle competenze in modo da poter agevolare le possibilità di rientro e ricollocazione nel mondo del lavoro, a rafforzare le competenze e le qualificazioni già possedute, ad aprire la strada per l’avvio di una nuova attività produttiva. Questo tipo di azione guarda al futuro ed alle esigenze del mercato del lavoro nella consapevolezza che oggi esiste un alto grado di competitività. È evidente che siamo di fronte ad una emergenza occupazionale che richiede uno sforzo straordinario ed è altrettanto chiaro che occorre valorizzare le nostre risorse umane che rappresentano le nostre migliori energie per rinvigorire il nostro apparato produttivo. L’attenzione della Giunta regionale guidata dal Presidente Giuseppe Scopelliti – ha concluso l’Assessore Salerno – rimarrà sempre alta su queste tematiche e continuerà a produrre risposte concrete per i lavoratori e per le loro famiglie”.

L’Assessore Salerno dal Ministro del Lavoro Giovannini sul Piano di attuazione “Garanzia Giovani”

L’Assessore regionale al Lavoro, Formazione professionale e Politiche sociali, Nazzareno Salerno, ha incontrato, unitamente agli altri colleghi delle Regioni ad Obiettivo convergenza, il Ministro del Lavoro, Enrico Giovannini, per approfondire il Piano di attuazione del Programma “Garanzia Giovani”. La riunione – informa una nota dell’ufficio stampa della giunta regionale – è stata una proficua occasione di confronto che ha consentito la realizzazione dei presupposti per intraprendere un cammino di rinnovamento del modello delle politiche attive per l’occupazione ed il reinserimento e, dunque, il superamento di un sistema che nel passato è stato improntato prevalentemente sulle politiche passive. “Il Programma Garanzia Giovani – ha spiegato l’Assessore Salerno – è il frutto di una concertazione che può produrre effettivi benefici per le diverse realtà territoriali, che traduce un modo di disegnare le strategie per l’occupazione che guardano in avanti e sono al passo con i tempi e che racchiude le indicazioni della Commissione europea, la quale intende tale iniziativa come perno fondamentale su cui basare la nuova programmazione 2014-2020”. Nello specifico, il Programma si compone di una serie di percorsi che tengono conto delle esperienze e delle propensioni personali e che mirano all’inserimento lavorativo, ad un’esperienza di tirocinio, all’impegno nel servizio civile, alla formazione professionalizzante e all’accompagnamento all’avvio di una nuova iniziativa imprenditoriale. “La Garanzia Giovani – ha specificato l’Assessore Salerno – è da considerarsi un punto di partenza di un tragitto che si trova nella fase iniziale e che è stato pensato per affrontare un’emergenza occupazionale senza precedenti che colpisce quelle nuove generazioni che rappresentano le energie essenziali per rilanciare il sistema produttivo e costruire il futuro. Si tratta di una sfida non facile, ma che, con la collaborazione di tutte le forze coinvolte, può contribuire a superare questo momento di straordinaria difficoltà economica e sociale. La Giunta regionale guidata dal Presidente Scopelliti –  ha concluso l’Assessore Salerno –  continuerà a fare la sua parte fino in fondo per dare risposte tangibili soprattutto alle categorie svantaggiate e che hanno bisogno della vicinanza e del sostegno delle Istituzioni per rientrare nel mondo lavorativo”.