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Addio a Renato Campese, il cordoglio di Ruggero Pegna

LAMEZIA TERME (CZ)  – E’ deceduto a Roma, Renato Campese, storico attore teatrale e doppiatore italiano. A ricordarlo anche il produttore Ruggero Pegna e il musicista-compositore Francesco Perri, rispettivamente produttore e autore dell’Opera musicale Francesco de Paula,  andata in scena in prima assoluta lo scorso novembre al Palacalafiore di Reggio Calabria in un imponente allestimento con la regia di Marco Simeoli.

«Solo un anno fa – scrive Pegna – in questi giorni, si effettuavano le prove di una prima assoluta indimenticabile con Renato Campese, uno dei più grandi attori teatrali italiani, straordinario protagonista dell’Opera sulla vita di San Francesco di Paola. Nel ruolo del nostro Santo, ci ha regalato un’interpretazione vera, magistrale, commovente, memorabile, forse irripetibile! Non potremo mai dimenticare la sua gioia per il successo e la sua semplicità nel vivere con cast e tecnici ogni momento della preparazione e del dietro le quinte. Tutti noi, vogliamo ricordarlo così, con l’emozione, le lacrime, l’abbraccio e l’interminabile applauso del Palacalafiore di Reggio Calabria. A Lei, Maestro, un’ultima lunga standing ovation da tutti noi che l’abbiamo conosciuta e apprezzata!»

A Pegna, fa eco il compositore Francesco Perri: «Ieri il grande Renato Campese ci ha lasciato. Volevo ricordare un uomo, un grande professionista, un immenso attore. Ricorderò sempre la tua umanità, il tuo senso della professione, il tuo amore verso il sacrificio, la tua ironia. Tanti ricordi rimarranno indelebili nella mia memoria di piccolo artista quale io sono. Il mio San Francesco di Paola, il migliore, l’unico, rimarrà un unicum nella mia vita. Caro Renato, spero tanto che tu ora abbia veramente incontrato il nostro e tuo Francesco de Paula». 

L’attore, tra la scena e lo schermo. All’Unical conferenza internazionale con Toni Servillo

RENDE (CS) – Il Centro Arti Musica e Spettacolo e il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università della Calabria organizzano, dal 29 al 31 maggio, una iniziativa dedicata all’attore, “Pensare l’attore. Tra la scena e lo schermo”, con un convegno internazionale accompagnato da incontri, spettacoli e film dedicati al tema.

L’iniziativa, che si svolgerà all’interno degli spazi del Teatro Auditorium Unical, chiuderà la programmazione 2016-2017 del teatro del campus dell’Università della Calabria. Una programmazione che, nelle ultime stagioni, ha concentrato la sua attenzione su un percorso che ha indagato le diverse forme di attorialità, ospitando, tra gli altri, spettacoli con Toni Servillo, Luigi Lo Cascio, Sergio Rubini, Pippo Delbono, Arturo Cirillo, Valentina Cenni, Laura Morante, Piera Degli Esposti, Moni Ovadia, Ascanio Celestini, Paolo Rossi, Scimone e Sframeli, Vincenzo Pirrotta, Rezza e Mastrella, Anna Buonaiuto, Daria De Florian, Andrea Renzi, Toni Laudadio.

L’obiettivo che si pone un’iniziativa come “Pensare l’attore” è quello di rileggere le forme dell’attorialità a partire dal complesso intreccio di linguaggi, singolarità e stili che segnano la commistione tra teatro, cinema e televisione.

 Quattro le aree di maggiore interesse che verranno affrontate durante le giornate del convegno: 1) “Teorie/Antropologie”, sulle teorie filosofiche e letterarie dedicate all’attore e sulla riflessione antropologica che si è sviluppata sulla pratica rituale dell’attorialità; 2) “Tradizioni/Pratiche/Metodi”, sulle diverse tradizioni dell’attore, i metodi e gli stili dei maestri della regia, le scuole, le pratiche spettacolari, le diverse esemplificazioni recitative; 3) “Linguaggi: Teatro, Cinema, Televisione”, sulle declinazioni dell’essere attore, e quelle del suo apparire, determinate dal mutare dei linguaggi mediali; 4) “Stili d’attore”, sul vasto panorama delle singolarità stilistiche delle pratiche attoriali emerse nel corso dei decenni.

Il convegno, che presenta una forte impronta multidisciplinare e internazionale e che vedrà la partecipazione di studiosi di teatro, cinema e media provenienti da numerose università italiane e straniere, oltre che di registi e attori, sarà articolato in sessioni mattutine e pomeridiane, alcune plenarie e altre parallele, che si svolgeranno all’interno degli spazi del TAU.

Per la prima volta in Italia ci saranno anche degli artisti a relazionare in un convegno di studio con delle relazione scientifiche: il regista e drammaturgo Gabriele Vacis e il regista Roberto Andò.

Il programma del convegno prevede anche una rassegna cinematografica nel corso della quale verranno proiettati tre film: la versione lunga di “Nostra signora dei turchi” di Carmelo Bene, con Carmelo BeneLydia MancinelliOrnella Ferrari; “Sils Maria” di Olivier Assayas, con Juliette Binoche, Kristen Stewart e Chloë Grace Moretz e “Le confessioni” di Roberto Andò alla presenza del regista e del protagonista Toni Servillo.

Il convegno vedrà infatti la partecipazione straordinaria di Toni Servillo, che sarà anche protagonista di un incontro dal titolo “Dialogo sull’attore”, e di Marco Paolini la cui performance intitolata Cosenza: Tecno-filo’. Tecnology and me andrà ad arricchire le giornate del convegno. Sono previsti inoltre dei “Focus Libri” nel foyer del TAU, alla presenza degli autori, e l’inaugurazione della mostra “I drammaturghi” dell’artista, pittore e scultore Mimmo Paladino, a cura di Enzo di Martino e Daniele Vianello: undici ritratti di drammaturghi e attori, da Eschilo ad Eduardo, che resterà aperta dal 29 maggio al 6 giugno.