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Giannone come Maicosuel: la Juve Stabia si salva col Catanzaro

JUVE STABIA – CATANZARO 0-0

JUVE STABIA: Branduani, Vitiello, Marzorati, Troest, Allievi, Calò, Mastalli, Carlini (23′ st Elia), Melara (23′ st Mezavilla), Paponi Torromino (30′ st El Ouazni). In panchina:Venditti, Schiavi, Vicente, Castellano, Viola, Dumancic, Sinani, Canotto, Germoni All.: Caserta

CATANZARO: Furlan, Celiento, Figliomeni (13′ pt Signorini), Riggio. Statella, Maita, Iuliano, Favalli (34′ st Nicoletti), D’Ursi (34’st De Risio), Ciccone (18′ st Giannone), Casoli. In panchina: Elezaj, Pambianchi, Eklu, Kanoute, Lame, Mittica, Posocco. All.: Auteri

ARBITRO: Ayroldi di Molfetta

NOTE: Ammoniti: Allievi (JS), Statella (C)

 

CASTELLAMMARE DI STABIA – La parola chiave per riassumere Juve Stabia-Catanzaro è rimpianto. I giallorossi arrivavano al “Menti” in uno stato di forma straripante, ma senza i giocatori migliori. Bianchimano neanche convocato, Fischnaller e Kanouté senza la giusta condizione fisica, per questo rimasti in panchina lungo tutti i novanta minuti. Anche Figliomeni non era al meglio, infatti ha dovuto abbandonare la contesa già nel primo tempo.

Eppure il Catanzaro non è sembrato soffrire più di tanto tutti questi infortuni. Gli uomini di Auteri, fedeli al proprio credo, hanno piantato nel primo tempo le tende nella metà campo campana. Statella e Favalli sempre alti e aperti e i difensori pronti ad accorciare in avanti. Un Maita colossale, nettamente il migliore in campo, che ha dominato dal primo all’ultimo pallone: un gigante che ha fatto sembrare piccoli piccoli Calò e Mastalli, due dei centrocampisti migliori del campionato. Purtroppo non è bastato a infliggere alla Juve Stabia la prima sconfitta stagionale. D’Ursi ha condotto male un paio di situazioni interessanti a campo aperto a inizio match: in una in particolare, invece di servire Favalli largo a sinistra o il movimento in profondità di Casoli ha preferito tirare da venticinque metri, con esiti nefasti. L’attaccante, che aveva deciso il match con la Paganese, ha avuto l’occasione migliore della partita, quando al 39′ ha raccolto a rimorchio in area un rasoterra dalla destra. Il suo piattone però si è spento fuori di qualche centimetro, con Branduani già rassegnato all’idea del gol. La Juve Stabia ci ha provato con qualche occasione sporca, con le sponde di Paponi e gli inserimenti di Carlini, ma, a parte un gol giustamente annullato all’ex Bologna per fuorigioco, le Vespe non hanno creato pericoli.

Nel secondo tempo però i Campani hanno alzato il ritmo. La partita è diventata più equilibrata, con Carlini che in un paio d’occasioni ha provato a sorprendere la difesa con i suoi colpi di testa. Il Catanzaro ha avuto qualche difficoltà in più a creare. D’Ursi è un giocatore che si esalta in transizione, per questo un attaccante più abile a creare contro difese schierate come Kanouté sarebbe servito come il pane. Sarebbe stato utilissimo anche Bianchimano, dato che Statella delle volte è riuscito anche a raggiungere il fondo, ma dentro non c’era nessuno. I calci d’angolo poi hanno fatto il solletico ai padroni di casa. Insomma, era una partita che il Catanzaro, se non di vincerla, avrebbe meritato di disputarla con qualche titolare in più, per giocarsi al meglio le sue carte. I rimpianti della vigilia erano confermati, ma non ci si sarebbe strappati i capelli per un pareggio sul campo della capolista, dove comunque il Catanzaro ha giocato con la solita autorità.

Non ci si sarebbe strappati i capelli almeno fino all’84’. Perché c’è un pallone vagante sul lato sinistro dell’area, Giannone ci si avventa e costringe il difensore al fallo. Ayroldi non ha dubbi e concede il rigore. Avrebbe potuto essere il momento della redenzione per il numero dieci giallorosso, sostituito da subentrato già due volte. Auteri comunque ha sempre creduto in lui, e avrebbe potuto ripagarlo. Invece, non si sa per quale motivo, ha cercato un cucchiaio vanaglorioso, con Branduani che quasi non ci credeva quando si è ritrovato il pallone tra le mani senza alcuno sforzo. Ai tifosi del Catanzaro sarebbe piaciuto tornare in Calabria con la consapevolezza di aver dominato su un campo così difficile, vedendo il bicchiere mezzo pieno. Adesso il rientro invece diventerà un incubo, perché stanotte tutti quanti penseranno a quando Giannone, ispirato da Maicosuel, ha deciso di calciare quel cucchiaio sciatto, insensato, che si spera non incida sul resto della stagione di un Catanzaro fino ad ora col morale alle stelle.

Reggina-Catanzaro da pazzi: vincono i giallorossi per 3-4

REGGINA-CATANZARO 3-4

REGGINA (3-4-2-1): Confente; Conson, Pogliano, Solini (Doumbia 1′ st); Kirwan, De Falco (43′ pt Salandria), Zibert, Procopio; Bellomo (35′ st Sandomenico), Strambelli (35′ st Tassi); Baclet (29′ st Tulissi). In panchina: Farroni, Gasparetto, Redolfi, Seminara, Franchini, Marino, Martiniello. All.: Cevoli

CATANZARO (3-4-3): Furlan; Signorini, Figliomeni, Celiento; Statella, Iuliano, Maita, Favalli; Kanouté (32′ pt Giannone, 17′ st De Risio), Bianchimano (13’pt Fischnaller), D’Ursi (17′ st Casoli). In panchina: Elezaj, Mittica, Ciccone, Pambianchi, Nicoletti, De Risio, Eklu, Nikolopoulos, Lame, Posocco. All.: Auteri

ARBITRO: Amabile di Vicenza

NOTE: Ammoniti: Furlan (C), Figliomeni (C), Maita (C), Strambelli (R). Recupero: 3′ pt, 4 st

MARCATORI: 2′ pt D’Ursi (C), 5′ pt Bianchimano (C), 34′ pt Celiento (C), 37′ pt D’Ursi (C), 5′ st Bellomo (R), 12′ st Doumbia (R), 43′ st Tassi (R)

 

 

REGGIO CALABRIA – Per il Catanzaro l’auspicio, dopo la vittoria affannosa di domenica scorsa contro la Casertana, era quello di aver appreso dai propri errori e di aver imparato come congelare le partite. Una lezione che la squadra di Auteri forse non ha ancora imparato, visto che, anche contro la Reggina, ha rischiato di dilapidare il vantaggio del primo tempo. Anche stavolta però il Catanzaro esce vincitore, mentre alla Reggina resta il rimpianto di aver trovato solo negli ultimi minuti il terzo gol.

In ogni caso, la differenza tra le due squadre è stata abissale. Il Catanzaro, forte dei suoi principi di gioco, ha da subito imposto il suo dominio. La Reggina si è affidata unicamente alla classe di un giocatore fuori categoria come Nicola Bellomo, alla velocità di Doumbia e a qualche lancio lungo dalla trequarti. Alla fine gli amaranto hanno raccolto molto più di quanto seminato, dato che su due gol su tre aleggia il dubbio del fuorigioco.

Nel primo tempo comunque non c’è stata storia. Il Catanzaro nel giro di cinque minuti si ritrova sullo 0-2. Ancora una volta la Reggina subisce gol da un calcio d’angolo a proprio favore, senza alcuna marcatura preventiva a presidio della propria metà campo. La squadra di Cevoli continua a perseverare in un errore sinceramente improponibile per qualunque squadra professionistica. Così, al 2′ Bianchimano in contropiede rifinisce per D’Ursi che appoggia in rete da dentro l’area. Poi al 5′ Statella dalla destra mette in mezzo dove Bianchimano, dall’alto del suo metro e novantacinque, svetta e mette in porta, col pallone che prima di entrare batte sotto la traversa. Così, dopo un contropiede sprecato da De Falco dal limite, il Catanzaro inizia a giocare un altro sport rispetto agli avversari che, infastiditi dalla superiorità giallorossa, commettono qualche fallo di troppo. Per Auteri potrebbe mettersi male dato che sia Kanouté che Bianchimano sono costretti a uscire per infortuni muscolari, ma i sostituti non li fanno rimpiangere e anzi confezionano altri due gol e almeno altre tre occasioni nitide davanti alla porta. Il 3-0 lo segna Celiento che sorprende di testa la retroguardia amaranto su un calcio d’angolo. Il quarto porta la firma di D’Ursi che, ancora una volta dopo un contropiede sulla destra, riceve nell’area piccola e punisce Confente. Fischnaller e Giannone intanto, soli davanti al portiere, non riescono a chiudere la partita.

Insomma, se il primo tempo fosse finito 0-7, nessuno avrebbe potuto dire niente. Il Catanzaro ha il demerito di sprecare troppo mentre la Reggina, grazie al talento di Nicola Bellomo, raccoglie il massimo risultato col minimo sforzo. L’ex Bari a inizio ripresa prima fulmina Furlan di destro dal limite, poi ispira la corsa di Baclet, in posizione dubbia secondo la retroguardia giallorossa, che mette in mezzo dove Doumbià firma il 4-2. Il Catanzaro, a differenza di quanto fatto con la Casertana, non si chiude e inizia a far girare il pallone nel tentativo di addormentare la gara. Nel mezzo, una buona occasione per Iuliano che, dopo un’incursione di Maita in area riceve all’altezza del dischetto ma calcia altissimo. Il brasiliano è impreciso ma il terreno di gioco  non aiuta. Il manto del granillo sembra brucato dalle pecore, è impossibile dare rimbalzi normali al pallone. Da segnalare l’ingresso di Casoli, che riceve qualche lancio dalla difesa e aiuta il Catanzaro ad alleggerire la pressione degli uomini di Cevoli. I padroni di casa, come detto, provano ad impensierire i giallorossi solo con i palloni alti e i recuperi delle seconde palle. Così nasce la punizione che porta al gol di Tassi all’89’, con Doumbia forse in fuorigioco quando parte il lancio verso di lui. Da fermo Tulissi prende il palo e la palla arriva sui piedi di Tassi che accorcia le distanze. Non basta, al di là di qualche imprecisione di Iuliano che rischia di esporre la difesa a situazioni pericolose. Fischnaller e Casoli tengono bene palla e fanno scorrere il cronometro.

Finisce 3-4 un derby palpitante, chiuso tra gli applausi del Granillo soddisfatto della reazione dei propri beniamini. Erano state settimane turbolente, anche a causa di uscite maldestre da parte di qualche politico. Il Catanzaro è entrato in campo determinato e dimostrare che si, la Reggina avrà anche campioni come Bellomo, Baclet e Strambelli, ma i giallorossi hanno un sistema di gioco e delle conoscenze che alla Reggina mancano totalmente. Difatti i gol degli amaranto sono nati da casualità e dal talento dei singoli. E siccome nel calcio il collettivo è molto più della somma di undici individualità, il Catanzaro oggi ha vinto con pieno merito.

Auteri alla vigilia di Catanzaro-Casertana: «Gara di andata indigesta. Riprendiamoci i tre punti»

CATANZARO – Prosegue il tour de force del Catanzaro. Domani al Ceravolo arriva la Casertana di Raffaele Esposito, reduce da tre vittorie consecutive. Una squadra in salute, che ha recuperato terreno dopo un avvio rispetto a un inizio tribolato. Unica nota negativa, la brutta vicenda che ha coinvolto Antonio Vacca, ex giallorosso e vittima di un tentativo di rapina con tanto di colpi di pistola verso la sua auto.

I rossoblu hanno una rosa di qualità, sulla carta quella con più giocatori fuori categoria per la Serie C. Ragionevole attendersi un avversario più propositivo, che non penserà solo a disturbare le iniziative del Catanzaro. Tuttavia Auteri è cauto, e invita a non schematizzare in maniera troppo banale il tipo di partita di domani. «All’interno di una stessa partita se ne giocano quattro o cinque diverse dal punto di vista tattico. Non mi aspetto che ci sia un match uniforme. Non so che atteggiamento avranno loro, dobbiamo concentrarci solo sulla nostra gara».

Auteri dovrà fare a meno dello squalificato Celiento, titolare indiscusso sul centro destra della difesa a tre. Un giocatore attento non solo dal punto di vista difensivo, ma dotato anche di buone soluzioni palla al piede. Tuttavia il tecnico non è preoccupato e si dice sicuro di non soffrire troppo l’assenza del napoletano classe ’94: «Rientra Figliomeni e Riggio può giocare benissimo nella posizione di Celiento. Hanno caratteristiche fisiche diverse ma tecnico tattiche simili: sono reattivi, d’impatto, pronti a giocare sulle seconde palle e sull’anticipo».

Per quanto riguarda l’undici titolare, da escludere un impiego di Kanouté, mentre potrebbe entrare nelle rotazioni Bianchimano, ancora non del tutto inserito in un sistema dai sincronismi così definiti come quello del Catanzaro. «Kanouté non ha niente di particolare. E’ un problema in via di risoluzione e nei prossimi due tre giorni sarà risolto. Quindi preferisco preparare un programma di lavoro per la prossima partita per evitare rischi che sarebbe da stupidi correre visto che la stagione è ancora lunga. C’è Bianchimano che potrebbe fare parte della gara. A mio parere ha grandi qualità. Sta bene, dev’essere inserito in un contesto, purtroppo non l’abbiamo ancora fatto perché è arrivato da sei giorni e abbiamo giocato». Di sicuro, al netto di chi scenderà in campo nello spogliatoio c’è sete di rivincita per la sconfitta dell’andata, in un periodo in cui il Catanzaro raccoglieva meno di quanto seminato. «Conta il contesto. La gara di andata è stata indigesta. Noi questi tre punti ce li vogliamo prendere».

 

In giornata è uscita la lista dei convocati.

Furlan, Ciccone, Pambianchi, Maita, Nicoletti, D’Ursi, Iuliano, Bianchimano, Giannone, Statella, Elezaj, Favalli, Riggio, Signorini, Eklu, Kanoute, Nikolopoulos,          De Risio, Lame, Fischnaller, Mittica, Figliomeni, Posocco.

 

Auteri alla vigilia di Vibonese-Catanzaro: «Nessun caso Giannone»

CATANZARO – Dopo la netta vittoria nel derby col Rende, il Catanzaro si prepara a riprendere il suo percorso. Il turno infrasettimanale con la Vibonese potrebbe mettere a dura prova la resistenza degli uomini di Auteri, attesi da due settimane in cui giocheranno una volta ogni tre giorni. Se già è difficile recuperare la forma migliore al rientro dalle vacanze, lo è ancora di più con ritmi così serrati. Lo sa bene Auteri, che per questo prevede larghe rotazioni in vista degli impegni con Catania, Casertana e Reggina, oltre che con la squadra di Nevio Orlandi. «Qualche cambio ci dovrà essere. Figliomeni è squalificato. Kanouté non ha niente di particolare, nel frattempo Bianchimano è a disposizione. Maita rientra da squalifica e proprio perché ha riposato è l’unico sicuro di giocare. Che sia dall’inizio o durante la gara ci saranno dei cambi, perché con un ciclo di tre partite in sette giorni dobbiamo sfruttare al massimo le risorse a disposizione».

A distanza di un girone sorge inevitabile la domanda sulle differenze tra il Catanzaro di inizio stagione, sconfitto 1-0 a Rende, e quello attuale, capace di domare i biancorossi con tre gol nel primo tempo. La risposta di Auteri, al solito, prescinde dal mero risultato settimanale. E’ un’analisi più profonda, di una squadra che ha accettato di assimilare le idee di un allenatore con principi di gioco così forti e riconoscibili e che non può solo accontentarsi del risultato. Ecco perché al tecnico «i primi venticinque minuti dell’andata sono piaciuti molto di più di alcune fasi della partita di domenica». Di certo, i singoli sono migliorati all’interno del sistema di gioco. «Abbiamo molti giocatori che sono in piena evoluzione e alcuni hanno qualità per poter giocare in categorie superiori. Dal punto di vista individuale tanti stanno crescendo perché sono alla prima esperienza vera, in un campionato importante e in una piazza con delle aspettative».

Puntuale, arriva anche la domanda sul calciomercato, con il pensiero del tecnico sul possibile ingaggio di Casoli dal Gubbio. «Se a gennaio si rincorrono operazioni di mercato, si è sbagliato tanto prima. Ci stiamo muovendo nel modo giusto, faremo qualcosa per completare la rosa. Poi avremo la Coppa col Catania e se passiamo ci saranno turni infrasettimanali e diventa impensabile schierare sempre gli stessi giocatori. Casoli o chi per lui, abbiamo bisogno di un giocatore polivalente che completi l’organico».

Auteri insomma commenta la situazione col solito acume, lontano dagli umori di una piazza calda come non succedeva da anni. Un po’ di emotività traspare quando parla di Luca Giannone, entrato col Rende nel secondo tempo e sostituito prima della fine del match. Un giocatore a cui Auteri tiene particolarmente, suggerito da lui stesso in sede di mercato. Un problema di fiducia e di continuità nel lavoro quotidiano. «Ho parlato ieri con Giannone. E’ un giocatore che io ho anche scelto, ha grandi qualità, rispetto ad altri è partito su una corsia preferenziale. Poi si è un po’ appiattito. Lui qualche pecca ce l’ha, abbiamo parlato. E’ un ragazzo che merita. A volte alcuni giocatori non capiscono dei criteri, allora non basta il dialogo in allenamento per far comprendere alcune cose che non vanno. Lui lo sa, se fossi stato in panchina dopo la gara alla domanda avrei risposto: è una punizione. Detto questo, mi auguro che abbia capito perché è un giocatore importante per noi e mi auguro possa esprimere le sue qualità con una serenità d’animo e d’equilibri che lui deve trovare. Ma non c’è un caso Giannone. Non è solo stato bastonato. C’è un rapporto ottimo e ieri mattina gli ho parlato come un fratello maggiore. In quel ruolo è uno dei più forti, ci può dare tanto, a patto che nel quotidiano dia sempre il 100%».

 

In giornata Auteri ha diramato la lista dei convocati per il derby di domani. Assente Figliomeni per squalifica ed Eklu. Presente invece Kanouté, sostituito preventivamente con il Rende per alcuni problemi muscolari.

Furlan, Ciccone, Pambianchi, Maita, Celiento, Nicoletti, D’Ursi, Iuliano, Bianchimano, Giannone, Statella, Elezaj, Favalli, Riggio, Signorini, Kanoute,  Nikolopoulos, De Risio,Lame, Fischnaller, Mittica, Posocco, Repossi

 

Settimana di fuoco per il Catanzaro. Si inizia domani col Siracusa

CATANZARO – Non sembra preoccupato Gaetano Auteri dal tour de force che attende il Catanzaro. Nel giro di una settimana i giallorossi affronteranno ben tre partite. Si comincia domani col Siracusa. Un match in cui bisognerà evitare i cali di concentrazione visti a Matera. «Lunedì nei primi quindici minuti siamo stati morbidi, abbiamo preso un gol stupido perché siamo stati poco attenti. Domani non sarà semplice». Il rispetto dell’avversario è un topos delle conferenze stampa di Auteri. Qualcosa di cui il mister è fermamente convinto, data la sua lunga militanza nella categoria. «Per fare campionati d’élite in Serie C non puoi mai pensare di essere superiore all’avversario prima della partita. Questa non è la Serie A. Qui ci sono delle variabili come i terreni di gioco, le condotte ostruzionistiche o le terne arbitrali che vedono con un occhio solo», commenta Auteri, con una stoccata nei confronti della classe arbitrale. A Matera il Catanzaro avrebbe meritato almeno un rigore. Auteri fa bene a tutelare gli interessi della squadra, ma proprio per non avere nessun rimpianto già da domani ci si dovrà concentrare solo sulle proprie forze. Il Catanzaro quest’anno ha già dimostrato di poter dipendere solo da se stesso.

 

 

 

Catanzaro in cerca di continuità col Rieti

CATANZARO – Dopo la storica vittoria di settimana scorsa al “Massimino” – il Catanzaro non batteva il Catania fuori casa da quarantaquattro anni – Gaetano Auteri cerca di refrigerare gli animi intorno ai giallorossi. Squadra e allenatore sono concentrati sulla partita di domani col Rieti e non possono permettersi, a differenza di tifosi e addetti ai lavori, di viaggiare troppo con la fantasia. Anche perché, come ama ripetere Auteri, non esistono partite facili in Serie C. «Il Rieti è una squadra giovane, con molti stranieri e la qualità è tutt’altro che scadente. L’ultima sconfitta (1-5 n.d.r.) è un risultato molto strano perché il Potenza ha capitalizzato tutto e il Rieti ha avuto una grande occasione sull’1-1. Noi non dobbiamo concedere nulla e dobbiamo alzare i ritmi, con coralità di gioco, aggressività  e coperture preventive».

 

Ovviamente, non possono mancare domande sulla gran partita della settimana precedente. Il Catanzaro ha dimostrato, col collettivo e con un’identità di gioco ben definita, di poter sconfiggere anche squadre più forti. Non una novità per un tecnico così legato ai propri principi, che non aveva rinnegato neanche dopo risultati meno soddisfacenti. « Dal mio punto di vista fa piacere che l’ambiente sia entusiasta per la vittoria di Catania. Il mio atteggiamento però non è cambiato, come contro il Bisceglie e il Monopoli (due pareggi, n.d.r.). Dal punto di vista tattico la squadra lavora bene, poi è chiaro che a livello individuale qualcosa bisogna migliorarla».

Senza adagiarsi sugli allori, Auteri si dimostra peraltro amareggiato per il metro arbitrale del match di Catania. Il tecnico reclama equità di giudizio e spera, anche in vista di domani, che gli arbitri impediscano ad alcune squadre di spezzettare troppo il gioco: «Mi auguro che vengano rispettate le regole. Noi non vogliamo vantaggi da nessuno, ma non capisco perché Iuliano debba essere ammonito solo perché sta un secondo davanti al pallone, così come Furlan, e invece lo stesso non valga per gli altri. Qualcuno deve far rispettare le regole, perché se giochiamo a calcio, contro qualunque avversario di questo girone noi siamo in grado di disputare sempre grandi partite. Se poi si infrangono le regole e si ha una condotta ostruzionistica allora dico che la terna arbitrale deve intervenire, altrimenti la gente strappa il biglietto e a fine primo tempo se ne va».

Domani il Catanzaro deve trovare continuità per agguantare il gruppo di testa. C’è bisogno del contributo di tutti, come ha dimostrato Giannone col suo splendido gol da subentrato. Ecco perché Auteri ci tiene particolarmente a sottolineare l’assenza di gerarchie fisse. «Quando ci alleniamo io non uso mai un undici fisso, neanche quello che ho in mente per la partita. Ruotano tutti, ognuno ha la giusta considerazione e i ragazzi sanno che non esistono titolari e riserve. Per fare bene in campionato non ci si può affidare solo a dodici tredici giocatori».

Il Catanzaro di Auteri a Monopoli in cerca di riscatto

CATANZARO – Un percorso di cresciuta costante, indirizzato nel trovare la giusta dimensione, per il Catanzaro allenato da Gaetano Auteri (foto profilo Facebook ufficiale dei calabresi). La gara contro il Monopoli si giocherà domani alle ore 14,30 anche se, inizialmente, il match era stato programmato per le 16,30. I giallorossi devono riscattarsi dalla sconfitta subita in casa contro la Juve Stabia mentre i pugliesi hanno fermato sul pari il Catania di mister Sottil. 

Auteri e lo sguardo al futuro

Il tecnico dei calabresi, nel corso della conferenza stampa, si sofferma sull’analisi del percorso sino ad ora condotto dal gruppo. «Abbiamo iniziato un progetto – dichiara Auteri – e devo dire che in questo momento siamo nei tempi giusti in merito ad espressione, atteggiamento e mentalità proposta in campo. Stiamo raccogliendo meno rispetto a quanto vorremmo: alla lunga sarà tutto ripagato. Altre squadre riescono a capitalizzare più del massimo rimanendo in alto. Il campionato è lungo e il nostro obiettivo è quello di lavorare per migliorarci». Medesimi punti per le squadre che si confronteranno domani e tanta voglia di tornare al successo. «Il Monopoli, che ha i nostri stessi punti, viene da un campionato importante. Ha mantenuto lo stesso tecnico migliorando la rosa dello scorso anno. Anche loro, come noi, hanno raccolto meno. Non sono riusciti a battere il Catania qualche giorno fa e hanno perso in malo modo a Castellammare». 

Catanzaro propositivo 

L’allenatore del Catanzaro chiede concentrazione massima visto il momento. La distanza tra le prime della classe non è abissale ma urge fare punti per non perdere di vista la parte alta della classifica.«Dobbiamo crescere sull’aspetto mentale, nell’economia di una gara questa è una cosa da tenere in assoluta considerazione. Bisogna fare qualcosa in più: noi puntiamo a situazioni migliori. Vogliamo confrontarci sul campo per fare vedere ciò che valiamo. La voglia è quella di imporre il nostro gioco – conclude Auteri – pur sapendo che, in alcuni momenti, bisognerà soffrire e saperci difendere». Ecco l’elenco dei 20 convocati per la gara contro il Monopoli.

PORTIERI: Elezaj, Mittica;

DIFENSORI: Celiento, Favalli, Figliomeni, Nicoletti, Nikolopoulos, Signorini; 

CENTROCAMPISTI: De Risio, Eklu, Iuliano, Maita, Posocco, Statella;

ATTACCANTI: Ciccone, D’Ursi, Fischnaller, Giannone, Kanoute, Repossi.

Il Catanzaro testa le proprie ambizioni contro la Juve Stabia a punteggio pieno

CATANZARO – Catanzaro – Juve Stabia, insieme a Catania – Trapani, è indubbiamente il main event del turno infrasettiamanale di Serie C. Al Ceravolo si incontrano due tra le migliori squadre del girone, con le vespe addirittura a punteggio pieno. Il Catanzaro invece cerca il primo filotto di vittorie, dopo aver sconfitto la Paganese per 4-0. Per i giallorossi si tratta di un test davvero impegnativo. Per Auteri l’importanza dello scontro con la Juve Stabia è una situazione familiare: già nel 2010 il suo Catanzaro aveva conteso fino all’ultimo la promozione diretta ai campani. Un avversario di altro livello rispetto alla Paganese, per cui sarà importante resettare la concentrazione dopo la bella vittoria di sabato: «Neanche nelle precedenti trasferte abbiamo giocato male. Vincere non ci carica chissà quanto, così come perdere non ci deprime. Domani non sarà semplice».

 

Auteri riconosce il valore sia collettivo sia individuale dell’avversario, per questo invita alla massima prudenza: «Hanno mantenuto l’ossatura dello scorso anno, quindi c’è continuità tecnica, ma hanno inserito anche giocatori importanti come Di Roberto e Troest. Per me la Juve Stabia non è una sorpresa. E’ una squadra che subisce poco e a cui basta poco per concretizzare». Nove anni fa la partita in casa aveva lanciato il Catanzaro verso una delle stagioni più belle e al contempo amare della recente storia giallorossa. Allora era stato Di Maio a siglare il 3-2 finale, in una partita davvero ricca di emozioni. Nel giorno della presentazione, Auteri aveva detto di voler riprendere il discorso terminato con la sconfitta ai playoff con la Cisco Roma. Ritrovare i vecchi avversari potrebbe essere uno stimolo in più.

 

 

Il Catanzaro demolisce la Paganese: prima vittoria in trasferta per Auteri

PAGANESE – CATANZARO 0-4

PAGANESE (3-5-2): Galli; Tazza, Piana (33’st Gargiulo), Acampora; Carotenuto, Gaeta (24’st Gori), Sapone (37’st Amadio), Nacci, Della Corte; Parigi (24’st Cappirllo), Alberti. (37’st Longo) A disp: Cappa, Santopadre, Cappiello, Buonocore, Garofalo, Della Morte All. Fusco

CATANZARO (3-4-3) Elezaj; Celiento, Figliomeni, Riggio; Statella, Maita, De Risio (27st Nicoletti), Favalli (27’st Eklu); Giannone (20’st Konoute), Ciccone (2’st F’Ursi), Fischnaller (30’st Posocco). A disp: Golubovic, Mittica, Signorini, Posocco,, Iuliano, Nikolopoulos,,, Repossi. All. Auteri

ARBITRO: Clerico di Torino

NOTE: Ammoniti Piana (P) e Maita (C). Recupero: 2′ pt, 5′ st

MARCATORI: 13′ pt Giannone (C), 7′ st Riggio (C), 21′ st De Risio (C), 25′ st D’Ursi (C)

 

PAGANI – Trionfo del Catanzaro che al “Marcello Torre” travolge per 4-0 la Paganese virtualmente ultima in classifica. Per i giallorossi è la prima vittoria in trasferta della stagione, il miglior modo per festeggiare la cinquantesima panchina di Auteri nella città dei tre colli.

GIANNONE PER IL VANTAGGIO

Nonostante il terreno non sia in ottime condizioni, il Catanzaro cerca di imporre subito la propria caratura tecnica. Al 12′ Fischnaller, servito con un bel cross dalla destra da Figliomeni, di testa colpisce l’esterno della rete. Due minuti dopo arriva il vantaggio: Ciccone vince il duello con Acampora sulla destra e serve Giannone in mezzo; il tiro dell’attaccante non è pulito, ma riesce comunque a sorprendere Galli. Il Catanzaro dopo il gol sembra controllare agevolmente la partita. La Paganese ha difficoltà a creare ma al 27′ sfiora il pareggio: palla in verticale di Sapone per Alberti che però, da buona posizione, incrocia troppo e manda la palla fuori. Un’occasione che risveglia il Catanzaro: alla mezz’ora Ciccone riceve palla al limite dell’area dopo un corner. Salta l’uomo con un sombrero e poi calcia al volo; palla che sfiora l’incrocio dei pali. E’ l’ultimo sussulto di un primo tempo in cui gli uomini di Auteri hanno controllato bene il campo e hanno costruito meritatamente il vantaggio.

IL CATANZARO DILAGA

Il copione non cambia nella ripresa e, dopo un tiro telefonato di Giannone, il Catanzaro timbra il 2-0: al 53′ corner battuto da Fischnaller e Riggio di testa spedisce in rete, punendo la difesa un po’ troppo morbida della Paganese. Da quel momento, l’interpretazione della partita diventa più semplice per il Catanzaro, anche se un minuto più tardi Gaeta dal cuore dell’area spara alle stelle il possibile 2-1. Al 62′ Celiento sfiora il tris: incursione del difensore sulla destra e tiro sul secondo palo; Galli però si trasforma nel suo omonimo Giovanni e nega il terzo gol agli ospiti. E’ solo questione di minuti comunque: al 67′ Gaeta sbaglia in appoggio a centrocampo e così innesca De Risio che può condurre fin quasi al limite dell’area; giunto ai venti metri, il centrocampista fulmina il portiere con un bel rasoterra. La Paganese esce definitivamente dalla partita, così al 70′ c’è gloria anche per D’Ursi, tra i migliori in settimana contro il Rende; l’ex Bisceglie approfitta di un contropiede piuttosto comodo, con quattro attaccanti contro un solo difensore, per siglare il poker definitivo.

Una vittoria convincente, esattamente quello che i tifosi chiedevano alla squadra. Una di quelle partite con un solo risultato possibile che il Catanzaro lo scorso anno tante volte ha fallito. I tre punti permettono di agganciare la Casertana al quarto posto: dettaglio non da poco, dato che gli uomini di Fontana dovranno affrontare un avversario di livello come il Catania.

 

 

 

Domani Paganese-Catanzaro: cinquantesima panchina giallorossa per Auteri

CATANZARO – Finalmente per il Catanzaro ritorna il campionato! Dopo due settimana di pausa, con in mezzo la logorante partita di coppa col Rende, i giallorossi tornano a puntare l’obiettivo principale della stagione. Ad attendere le aquile c’è la Paganese penultima in classifica. I tre punti quindi diventano obbligatori, anche se Auteri dovrà motivare a dovere i suoi per non cadere in un tranello insidioso. Il tecnico di Floridia, che domani siederà per la cinquantesima volta sulla panchina giallorossa, ha stilato nel pomeriggio la lista dei convocati:

 

Golubovic, Ciccone, Maita, Celiento, Nicoletti, D’Ursi, Iuliano, Giannone, Statella, Elezaj, Favalli, Riggio, Signorini, Eklu, Kanouté, Nikolopoulos, De Risio, Fischnaller, Mittica, Posocco, Figliomeni, Repossi