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Vibonese schiacciata nella Città dei Sassi, Matera inarrestabile

MATERA – VIBONESE 1 – 0

MATERA: Bifulco, Ingrosso, Scognamillo, Mattera, Meola (46′ Carretta), Armellino, Iannini, Casoli, Strambelli (63′ Salandria), Lanini (69′ De Rose), Negro. A disp: D’Egidio, Gigli, Infantino, Armeno, Didiba, Dammacco, Biscarini. All. Auteri

VIBONESE: Russo, Franchino, Minarini, Silvestri, Manzo, Torelli, Giuffrida (75′ De Castro), Scapellato (87′ Surace), Yabrè, Sowe, Cogliati. A disp: Mengoni, Legras, Tindo, Maragò, Usai, Bellocco. All. Campilongo

MARCATORI: 47′ Ingrosso

ARBITRO: D’Apice di Arezzo

NOTE- Ammoniti: Armellino, Franchino, Casoli, Torelli

MATERA – Era una match dall’esito abbastanza scontato, sulla carta, quello tra Matera e Vibonese: nella Città dei Sassi andava in scena infatti un testa coda che lasciava poco spazio alla possibilità di grandi imprese per i rossoblù. In effetti, per il Matera, l’occasione di guadagnare punti importanti ai vertici, dopo la sconfitta a Messina della Juve Stabia, era troppo ghiotta per non essere sfruttata. E gli uomini del guru della Lega Pro Auteri ne hanno approfittato, vincendo per 1 a 0 alla fine di un match non molto emozionante e nemmeno così semplice.

La rete decisiva è ad opera di Ingrosso, che nel giorno del suo compleanno trova il guizzo giusto in apertura di ripresa. In attesa della gara esterna del Lecce, i biancoblù sono a più due dal Foggia e a più cinque dalla Juve Stabia. In caso di mancata vittoria dei salentini a Catanzaro, il Matera sarebbe solo in vetta alla fine della giornata.

Male ancora la Vibonese, che nelle ultime due giornate poco ha potuto contro le prime due della classe (Matera e Foggia, per l’appunto). L’ultimo posto a quota 15 punti è una triste e consolidata realtà. Per Campilongo, che da poco siede sulla panchina calabrese al posto di Costantino, la salvezza appare una missione impossibile. Atteso a Vibo, nel prossimo turno, il Cosenza vittorioso a Melfi nell’ultimo turno: derby con interessi praticamente opposti tra i due team rossoblù.

Il Catanzaro blocca sul pari la capolista

CATANZARO – Il Catanzaro riesce nell’impresa di fermare l capolista, imponendo il pareggio al Benevento. Dopo lo scivolone di Martina serviva una prova di carattere da parte dei giallorossi che non hanno tradito le attese. Erra deve rivoluzionare la difesa per le assenze contemporanee di Moi e Patti. Al centro in coppia con Ricci c’è Orchi, mentre Squillace viene arretrato in posizione di terzino sinistro. Mancuso va a fare il quarto di centrocampo con licenza di sostenere il reparto avanzato composto da Razzitti e Agodirin. Gli attaccanti continuano ad avere le polveri bagnate e allora ci pensa Agnello a sbloccare la partita sull’orlo della mezz’ora del primo tempo. Il centrocampista irrompe di testa correggendo in rete un corner di Squillace. Fino a quel momento erano stati i sanniti a menare le danze. La ripresa si gioca sotto la pioggia e il forcing del Benevento viene premiato dal meritato pareggio messo a segno da Melara con la complicità di una deviazione della difesa del Catanzaro. Gli ospiti insistono alla ricerca del sorpasso, ma Grandi chiude la saracinesca ed evita la debacle. il Benevento rimane in testa a quota 47, mentre il Catanzaro, che pure muove un piccolo passo in classifica, è ancora ad un passo dalla zona playout

CATANZARO-BENEVENTO 1-1

CATANZARO (4-4-2): Grandi 6.5; Calvarese 6, Ricci 6, Orchi 6, Squillace 5.5; Bernardi 6, Maita 6.5, Agnello 7, Mancuso 6 (39′ st Olivera sv); Agodirin 5.5 (33′ st Caruso sv), Razzitti 5.5.  All.: Erra 6.5.

BENEVENTO (3-4-3): Gori 6; Padella 6, Lucioni 6.5, Mucciante 6; Melara 7.5, Del Pinto 5.5, De Falco 5.5, Lopez 5 (19′ st Campagnacci 6); Ciciretti 6 (38′ st Pezzi sv), Cisse 5, Marotta 5 (29′ st Raimondi sv). All.: Auteri 6.

ARBITRO: Balice di Termoli

MARCATORI: 28′ pt Agnello; 23′ st Melara.

NOTE: spettatori 1.750 circa. Ammoniti: Calvarese, De Falco, Mucciante, Grandi. Angoli: 9-3 per il Benevento. Rec.: 1′ pt; 3′ st.

Roselli: “Bisognerà dosare le forze, ma faremo il massimo”

DSC_0031 Si torna al San Vito dopo il pareggio di Pagani, ed arriva il Matera: la squadra lucana, reduce da tre vittorie di fila ed a meno quattro punti dalla terza punta, l’ultima che garantirebbe l’accesso sicuro ai playoff, ragione in più per vincere per la squadra di Auteri. Roselli però è sicuro della squadra, e soprattutto ha individuato i punti deboli e forti degli avversari: “Il giocatore meno veloce della squadra è indubbiamente Mucciante, che gioca dietro ed è il marcatore principale, ma loro in generale sono una squadra attrezzata alla pari di tutte, eccezion fatta per Salernitana e Benevento: il destino è nelle nostre mani, e sappiamo che il loro punto di forza sono i tre davanti, quindi i centrocampisti dovranno essere bravi a fare filtro”. L’emergenza non è solo difensiva, ma anche offensiva: “Abbiamo tre giocatori avanti per tre partite in otto giorni, DSC_0033dovremo giostrare bene le nostre forza, mentre dietro l’unico che possiamo adattare è Corsi, per il resto gli indisponibili sono sempre i soliti, tant’è che aggregheremo nuovamente Chidichimo e Novello: siamo abituati a convivere con infortuni e squalifiche, passato questo periodo ci prepareremo ancora meglio al finale di campionato”. Si torna a parlare di Calderini: “Elio è un giocatore reduce da un periodo difficile, dovuto al mercato: però ciò non cambia la bravura di questo ragazzo che è uno dei pochi in grado di spaccare la partita con la sua fantasia.” Argomento del giorno dev’essere,obbligatoriamente, il sorteggio della finale di Coppa Italia Lega Pro, con l’andata che si svolgerà a Como ed il ritorno qui a Cosenza: “Sono contento perché, scaramanzie a parte [quando il Cosenza arrivò in finale, nella stagione 2009/’10, perse 4 – 1 la gara d’andata contro il Lumezzane, che al ritorno in terra bruzia si limitò a contenere i danni, ndr], potremo giocare un’ottima partita difensiva in Lombardia e poi avere la spinta del pubblico qui al San Vito”. Numerose società in lizza per la salvezza sono in difficoltà economica, ma Roselli giura che questo non distoglierà l’attenzione della squadra: “Il Barletta si trova a pochi punti dalla quota 40 e non ci riguarda, le altre squadre faranno il loro campionato, a noi non riguarda”. Ultime battute sulla squadra: “Da un po’ di tempo a questa parte non ci sono più individualismi, il gruppo si è unito e si rema tutti nella stessa parte: è un bene, così i giocatori capiscono anche la loro assenza in alcune partite.”

Francesco La Luna

Ph: Maria Celeste Cupo