Archivi tag: autolesionismo

Autolesionismo adolescenziale, Mario Campanella: «Fenomeno sottovalutato»

COSENZA- «Ciò che è emerso dalla denuncia della prof.ssa Chiara Scazziota è da elogiare per la sensibilità della dirigente Asp ma va inquadrato in un fenomeno che è sottovalutato e che porta oltre il 20% dei ragazzi ad automutilarsi nelle varie forme»
Lo afferma una nota del settore educazione del Comune di Cosenza, il dirigente Mario Campanella
«Ci sono vari modi- si legge ancora- dal selfie picking, al taglio dimostrativo, a forme che venivano frettolosamente inquadrate nel disturbo borderline di personalità ma che non possono essere preventivamente patologizzate.
Il settore educazione non ha competenze dirette sulle scuole medie superiori laddove si consumano prevalentemente questi fenomeni- si legge ancora nella nota- ma è necessario che la Provincia , l’Unità di Neuropsichiatria Infantile dell’ASP , i consultori e , ovviamente in primis, la Scuola collaborino insieme alle famiglie per capire e orientare un disagio che è spesso dimostrativo, che non è assiomatico di patologie ma che esprime una sofferenza da ascoltare
Gli organi di informazione devono costantemente tenere aperta la pagina di osservazione sull’adolescenza, che è il periodo più critico nella vita di ogni essere umano e le cui variazioni comportamentali e cronologiche risentono dell’ambiente circostante».

Braccia tagliate con le lamette, cinque casi di adolescenti in scuola cosentina

COSENZA – Cinque casi di autolesionismo si sono verificati in una scuola media del cosentino, quattro all’interno della stessa classe. Sono tutti ragazzini tra i 12 e i 14 anni che hanno praticato il “cutting”, nuova frontiera dell’autolesionismo giovanile, usando lamette, vetri, lattine per prodursi ferite su braccia e gambe e poi postare la foto sui social o inviarle sui telefonini dei compagni. Ad accorgersi della diffusione di pratiche autolesioniste all’interno della classe è stata una professoressa, insospettita da alcune battute tra studenti e dalle ferite sulle braccia di alcune ragazze. La scuola ha immediatamente allertato le famiglie che ora dovranno prendere provvedimenti, rivolgendosi a psicoterapeuti esperti, per evitare che il gesto si trasformi in qualcosa di più grave. Allo stato pare che si sia trattato di gesti non indotti da altri ma attuati volontariamente dai ragazzini quale una sorta di prova di coraggio.