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Rinaldo: «Ballottaggi e apparentamenti a Cosenza, serve cambio di rotta»

COSENZA – Cosenza e altre città stanno per tornare al voto per il ballottaggio per la nomina dei sindaci. Per legge sono previsti ma non obbligatori gli apparentamenti con gli altri candidati a sindaco e le liste a loro collegate che non hanno raggiunto percentuali utili per accedere al ballottaggio. Naturalmente questi appoggi possono essere anche non formali ma ugualmente ratificati “politicamente”.

«Il punto da evidenziare, a nostro parere – afferma Carlo Rinaldo portavoce della Comunità in partecipazione diretta – è proprio l’errore di strategia politica che si commette da parte dei due contendenti a sindaco nell’accettare un qualsiasi sostegno che viene da parte di chi, da Cosenza a Rende, dalle Alpi all’Appennino, si offre dopo avere esposto programmi del tutto differenti e soprattutto avere, in alcuni casi, finanche lanciato accuse e offese fino al piano personale contro tutti gli altri».

Una presa di posizione che vuole rompere con le vetuste logiche della politica ma che chiede un immediato cambio di rotta. «Un chiaro atto di non coerenza politica che infastidisce molti di quelli che al primo turno hanno votato per gli sconfitti perché in effetti non si capisce perché a distanza di pochissimi giorni si possa condividere ciò e chi è stato osteggiato duramente e a tutti i livelli – prosegue Rinaldo – Sicuramente i più cercano un “posto al sole”! Non in linea con i proclami ed i propositi nella formazione delle proprie coalizioni. Detto ciò, per esperienza ed argomentando, io da candidato a sindaco non accetterei apparentamenti perché sarebbero controproducenti e da cittadino premierei la coerenza di chi appunto non li cerca. In chiosa, abolirei addirittura dalla legge questa possibilità per il non senso».

Ballottaggi in Calabria, ecco i sindaci eletti

RENDE ( CS) – Gli esiti dei ballottaggi nei quattro centri calabresi ( tre in provincia di Cosenza e uno in provincia di Reggio Calabria) hanno portato a tre riconferme.

La prima a Rende, dove il sindaco uscente Marcello Manna ha sconfitto il suo antagonista Sandro Principe. Manna si attesta al 57%  con 9200 preferenze. Principe nonostante abbia quasi raddoppiato i voti del 26 maggio si ferma al 47%.

Anche a Montalto Uffugo c’è la riconferma dell’ex sindaco. Il turno ballottaggio va  a Pietro Caracciolo che si impone col 63,7% su Ugo Gravina, che si ferma invece al 36,3%.

A Gioia Tauro c’è la terza riconferma, quella di Aldo Alessio, che chiude al 58% contro il 42% del suo avversario Raffaele D’Agostino.

IL PRIMO SINDACO DI CORIGLIANO ROSSANO E’ FLAVIO STASI

Il giovane Stasi guiderà il popoloso comune cosentino, dopo la fusione dell’ottobre 2017, arrivando al 72% dei voti. Un tripudio contro il 27.4% del generale Giuseppe Graziano

 

 

 

 

 

Ballottaggi, Guglielmelli (PD) entusiasta per i risultati in provincia

COSENZA -«Ieri con il successo del centrosinistra nei ballottaggi di Acri e di Paola è stato confermato un dato di straordinario successo elettorale alle elezioni amministrative: in Provincia di Cosenza il Partito Democratico e il centrosinistra hanno fatto cappotto». Questo quanto si legge in un comunicato stampa diffuso da Luigi Guglielmelli, segretario provinciale PD Cosenza. «Forza Italia perde in tutti i Comuni. Nei 23 comuni chiamati al voto vengono eletti, infatti, 15 Sindaci PD, 6 Sindaci espressione di coalizioni di centrosinistra con dentro il PD e 2 Sindaci di movimenti civici. Non è questo un dato che si può sottovalutare o archiviare. Esso è la cartina di tornasole ed evidenzia che le criticità elettorali del PD si registrano soprattutto nei grandi centri urbani». «L’insuccesso del Partito Democratico nelle città capoluogo- si legge ancora-  non è soltanto calabrese ma è omogeneo su tutto il territorio nazionale. Non è fuori luogo quindi, supporre che dal voto emerge una tendenza che esprime un grande disagio soprattutto nei vasti agglomerati popolari e periferici delle città. E’la manifestazione più acuta di un disagio sociale che con il voto esprime sfiducia e protesta ma al tempo stesso cerca riferimenti politici che siano interpreti delle ansie e delle insicurezze sotto il segno della conservazione. Il Pd potrà essere una formazione politica credibile solo se riuscirà a cogliere questi bisogni non soltanto attraverso una riforma dello stato sociale ma anche e soprattutto attraverso la dinamizzazione dell’ascensore sociale per dare prospettiva di futuro, di vita e di lavoro ad intere generazioni, giovani e meno giovani. Ha ragione Renzi, dunque, che le elezioni politiche saranno un’altra cosa a condizione che, però, il PD non racchiuda esclusivamente l’analisi di questo voto nello schema dei localismi. Una approfondita lettura del dato elettorale, inoltre, ci consente di affermare che l’insediamento di una rete organizzata del Partito nei territori non è una variabile neutra o indifferente; nelle città infatti il Pd paga il limite dell’assenza di un’organizzazione politica attiva, aperta ed inclusiva. Anche per questo penso che sia utile e necessario indire, su piattaforme politiche e programmatiche fortemente innovative, i congressi straordinari nelle cinque città capoluogo calabresi. E’ notorio che è stato proprio questo limite infatti che ha determinato uno svantaggio competitivo dal momento che la stessa selezione dei candidati a Catanzaro oggi come a Crotone e a Cosenza ieri, è stata caratterizzata da un percorso improvvisato ed avventuroso che ha trovato soluzioni solo in zona Cesarini, quasi a tempo scaduto».

Palmi, al ballottaggio vince Giuseppe Ranuccio

PALMI (RC) – Il nuovo sindaco di Palmi è Giuseppe Ranuccio. Secondo i dati del Ministero, dopo lo scrutinio delle 20 sezioni, Ranuccio si è attestato al 61,76% con 4882 voti. Il rivale Francesco Trentinella conquista il 38,24% dell’elettorato con 3023 voti.

Al primo turno, su un totale di 16094 elettori, si sono recati alle urne 10942 pari al 64,73%. Al ballottaggio, invece, hanno votato 8216 aventi diritto per una percentuale che si ferma al 48,60%.

Catanzaro, riconfermato il sindaco Sergio Abramo

CATANZARO – Vittoria importante al secondo turno per Sergio Abramo che conquista la città di Catanzaro. Il sindaco è stato rieletto, dopo lo spoglio delle 90 sezioni, con il 64,39% pari a 21963 voti. Il  suo sfidante, Vincenzo Antonio Ciconte, si ferma a quota 12148 con una percentuale del 35,61%.

Sui 75290 aventi diritto si sono recati al primo turno in 54545 pari al 72,44%. Al ballottaggio, invece, sono andati a votare 35442 (47,07%).

Ballottaggi, in Calabria ha votato il 48,60%

COSENZA – Il dato definitivo di affluenza alle urne di questa tornata di ballottaggio in quattro comune calabresi (Catanzaro, Acri, Paola e Palmi) conferma il trand negativo di tutta la giornata. I calabresi che si sono presentati alle urne sono stati il 48,60% degli aventi diritto, a fronte dei 64,73% del primo turno.

E 48,60% è anche la percentuale dei votanti di Palmi, 64,73% quella del primo turno. A Catanzaro ha invece votato il 47,05%, a fronte del 72,44% del primo turno. Bassi anche i dati di Acri (43,60%) e  di Paola (62,75%).

Ballottaggi, l’affluenza delle 19

COSENZA – Alle 19 ha votato il 25,91% dei calabresi votanti nei quattro comuni interessati (Catanzaro, Acri, Paola e Palmi). È il secondo dato di questa tornata di ballottaggio che certifica, come c’era da aspettarsi, il calo dell’affluenza rispetto al primo turno a cominciare da Catanzaro dove ha votato il 30,52%.

Nello specifico ad Acri ha finora votato il 26,44% degli aventi diritto al voto, memtre a Paola il 41,69%. A Palmi si registra il 26,26%.

Ballottaggi, in calo l’affluenza delle 12

COSENZA – Alle 12 ha votato il 13,58% dei calabresi votanti nei quattro comuni interessati (Catanzaro, Acri, Paola e Palmi). È il primo dato di questa tornata di ballottaggio che certifica il calo dell’affluenza rispetto al primo turno quando, alla stessa ora, aveva votato il 19,94%. Nello specifico a Catanzaro ha votato il 14,08,a fronte del 22,13% dell’11 giugno.

Basso anche il dato di Acri dove ha finora votato meno del 10% degli aventi diritto al voto (13,39% al primo turno). Va leggermente meglio a Paola dove ha finora votato il 20,09% degli aventi diritto al voto rispetto 23,06% della prima tornata. Infine a Palmi si registra il 10,20%, mentre all’ “andata” aveva votato il 215,60%.

Di 13,5% il dato nazionale.

Ballottaggi, a Rossano negativa l’affluenza definitiva

ROSSANO (CS) – A Rossano il dato dell’affluenza alle urne delle 23 conferma il trend negativo di tutta la giornata di ballottaggio. Alla chiusura dei seggi ha infatti votato il 50,93% degli aventi diritto al voto, a fronte del 70,81% del primo turno di due settimane fa. Alle 12 il dato percentuale era di 14,00 (22,39 al primo turno, mentre alle 19 era del 37,12% (54,50).

A contendersi la poltrona di sindaco sono Stefano Mascaro e Ernesto Rapani. Il primo, candidato del centrosinistra, alla tornata del 5 giugno aveva ottenuto 4403 preferenze, mentre il secondo, appoggiato da una coalizione formata da Fratelli d’Italia e da tre liste civiche, ne aveva ottenuti 4098.

A scegliere fra i due sono stati 30.907 rossanesi; le sezioni da scrutinare sono 32.

Ballottaggi, si vota in tre comuni calabresi

CROTONE – Sono aperti dalle 7 alle 23 di oggi i seggi per il turno di ballottaggio per le elezioni amministrative che chiama al voto in tutta Italia 8,6 milioni di persone per 120 comuni, a cominciare dalle grandi metropoli di Roma, Milano e Torino.

In Calabria sono tre i comuni interessati. Si vota nel capoluogo di provincia di Crotone dove gli elettori sono 50.073 e a sfidarsi sono Rosanna Barbieri, candidata del centrosinistra, e Ugo Pugliese, sostenta da tre liste civiche. Si rivota anche a Cirò Marina dov’è in corso la sfida Parrilla-Siciliani. Nel cosentino occhi puntati su Rossano con il confronto Stefano Mascaro del centrosinistra e Ernesto Rapani del centrodestra.