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Banche, Bcc Mediocrati aderisce a gruppo cooperativo Iccrea

RENDE (CS) – La Banca di credito cooperativo Mediocrati aderisce al gruppo bancario cooperativo Iccrea. E’ quanto deciso all’unanimità dall’assemblea dei soci dell’istituto di credito calabrese. «La decisione rientra nella riforma del Credito Cooperativo, che obbliga tutte le Bcc italiane ad aderire ad un gruppo bancario cooperativo, con relativa capogruppo».

«La nostra scelta di andare con il gruppo Iccrea – afferma il presidente della Bcc Mediocrati, Nicola Paldino – è radicata nel tempo al punto da poter essere considerata una evoluzione naturale. Nel 1963 le Casse Rurali di Bisignano e di Luzzi hanno partecipato alla fondazione di Iccrea, di cui oggi la Bcc Mediocrati possiede lo 0,022% del capitale, che corrisponde a quattro milioni 313 mila euro. Iccrea, nata come istituto centrale di coordinamento delle Casse Rurali, è oggi un soggetto vigilato direttamente dalla Bce ed è universalmente riconosciuta come rappresentante del Credito Cooperativo Italiano. Il Gruppo Bancario che sta per costituirsi sarà il terzo gruppo italiano per numero di sportelli e, con 158,3 miliardi di euro, il quarto per dimensione dell’attivo».

Durante i lavori l’assemblea dei soci della Bcc Mediocrati ha approvato il bilancio al 31 dicembre 2016 che registra un utile netto di oltre un milione di euro. A fine 2016 la Banca operava in 19 filiali con 138 dipendenti e con una raccolta complessiva che ammontava a 555 milioni di euro e impieghi per 321 milioni.

Banche, 16 indagati per appropriazione indebita

VIBO VALENTIA – Sedici persone risultano indagate nell’ambito di un’inchiesta, riguardante i vertici dell’ex Banca di credito cooperativo di Maierato, relativa al periodo precedente rispetto all’ingresso nella Bcc del Vibonese tramite la fusione con il medesimo istituto bancario di San Calogero. Secondo le indagini, l’accusa è di appropriazione indebita per una cifra pari a 1,5 milioni di euro oltre alla violazione del Testo unico del sistema bancario. Il tutto è nato da alcuni accertamenti condotti dagli uomini della Guardia di Finanza su disposizione della procura vibonese.

Calabria 17ª per mutui erogati. Il totale è di 136 milioni

CATANZARO – Le famiglie calabresi, nel quarto trimestre del 2015, hanno ricevuto finanziamenti per l’acquisto dell’abitazione pari a 136,1 milioni di euro. I dati, che sono il risultato di uno studio del Gruppo Tecnocasa, collocano la regione al 17° posto per totale erogato in Italia. Rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente si registra una variazione delle erogazioni pari a +76,0%, per un controvalore di +58,8 milioni di euro. Anche le province sono state caratterizzate da un bilancio positivo. Catanzaro ha erogato volumi per 39,8 milioni di euro, facendo registrare una variazione rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente pari a +135,2%; a Cosenza 47,6 milioni (+42,7%); Crotone 13,3 milioni (+128,9%); Reggio Calabria 26,3 milioni (+49,3%); Vibo Valentia 9 milioni (+151,9%). Per quanto concerne l’importo medio, invece, la Calabria non supera i 90 mila euro e mediamente chi sottoscrive un mutuo riceve il 19% di finanziamento in meno rispetto al mutuatario medio italiano.

Difendersi dalle banche. Arriva la ‘guida’ di Giovanni Iban

In quest anni ostili dal punto di vista economico, il nemico pubblico numero uno è la Banca, ossia quell’insieme di interessi e di profitti, di ostacoli e di nodi burocratici che tarpano le ali all’italiano medio.

Il credit crunch ci attanaglia, è quasi più facile riuscire a vincere al lotto che ottenere un prestito anche di esigua entità. L’accesso al soldi-euro-id9901credito sta divenendo quasi un miraggio. Come difendersi? Quale strada percorrere per venirne fuori? Per liberarsi una volta per tutte dal giogo degli istituti bancari? Una possibile ‘mappa’ alla quale fare riverimento per trovare la via meno complicata è quella illustrata da Giovanni Iban, pseudonimo di un valido dirigente di una banca nazionale che ha messo nero su bianco una sorta di guida pratica per non soccombere sotto il peso dei nodi finanziari.

41wJ3EmaiyLDifendersi dalle banche. Vademecum per risparmiatori e investitori è il titolo dell’atteso volume che uscirà per i tipi della Falco editore il prossimo 26 marzo.

Lo scenario delineato da Iban nella guida è quello attuale di una zona euro caratterizzata da un’evidente debolezza economica e da una criticità finanziaria mai vissuta prima, forse paragonabile alla crisi del 1929. Questo contesto, che è andato deteriorandosi a partire dal fallimento di colossi finanziari come la Lehman Brothers, è sfociato in un peggioramento della già complicata relazione tra la banca e il cliente, il cui rapporto è stato minato anche da una crescente mancanza di liquidità mondiale. Le conseguenze sono state devastanti e ancora oggi possiamo toccarle con mano: si chiamano credit crunch, accesso complicato ai mutui e rubinetti chiusi per qualsiasi genere di finanziamento.

Se la situazione è questa (o forse anche peggio), allora la guida di Iban si presenta davvero come un salvagente che può aiutare il risparmiatore o l’investitore a non colare a picco, illustrando le dinamiche del sistema bancario e  finanziario ed elargendo cosigli utili per districarsi in questo settore per certi versi effimero.

 

Daniela Lucia

 

Sciopero Nazionale delle Banche

COSENZA – Venerdì 30 gennaio 312 mila lavoratori delle banche sciopereranno per tutta la giornata. Lo sciopero è stato proclamato dalla Fisac CGIL unitariamente a tutte le altre sigle sindacali di categoria (DIRCREDITO, FABI, FIBA CISL, SINFUB, UGL, UILCA e UNISIN) all’indomani della rottura con ABI delle trattative di rinnovo del contratto nazionale avvenuta lo scorso 25 novembre ed  è stato approvato anche dai lavoratori bancari che nel  corso delle assemblee, svoltesi  nelle varie filiali, si sono espressi all’unanimità a favore della mobilitazione. I dipendenti delle banche, rappresentati dai sindacati, scioperano contro la decisione unilaterale dell’ABI di disdettare e di disapplicare, a partire dal prossimo primo aprile, i contratti collettivi di lavoro, un provvedimento senza precedenti in nessun altro settore. I banchieri rivendicano la necessità di un nuovo modello di banca al servizio del Paese,  che sia più vicino alle famiglie, alle piccole medie imprese e ai territori, contro quello attuale, che privilegia, invece, un’erogazione del credito prevalentemente a favore dei grandi gruppi industriali. Inoltre, i lavoratori difendono il potere d’acquisto del  loro salario, messo a rischio dal blocco permanente della crescita automatica degli stipendi in tema d’inflazione, che l’ABI vuole attuare e contro cui si sono mobilitati i sindacati. Il vero obiettivo dell’ABI è, infatti, quello di smantellare il contratto nazionale di categoria e le tutele contrattuali vigenti, sostituendolo con contrattazioni azienda per azienda, che creerebbero un’enorme disparità di trattamento economico e normativo tra i lavoratori e le condizioni per ulteriori e selvaggi tagli di posti di lavoro, dopo i 68 mila già eliminati negli ultimi 15 anni. La protesta è centrato anche per difendere il contratto nazionale come elemento centrale della contrattazione, l’unico in grado di garantire economicamente e socialmente la categoria e salvaguardare l’occupazione.Lo sciopero non riguarda i dipendenti del Credito Cooperativo (le BCC) che si asterranno dal lavoro per i primi di Marzo. Anche per la provincia di Cosenza si prevede una altissima percentuale di adesione alla mobilitazione.

Unisin, le Banche abbandonano le imprese e le famiglie del Mezzogiorno

COSENZA – Si è tenuta, nella giornata di ieri, la riunione della Segreteria del Comitato Interregionale “Calabria-Basilicata” di Unità Sindacale. Presenti i componenti della Segreteria Stefano Ferrari (Banco di Napoli Cosenza – Gruppo Intesa San Paolo), Ottone Bruno (Gruppo Unicredit Catanzaro), Pasquale Petrillo (Banca Carime Matera – Gruppo UBI Banca), Carmine Spadafora (Banca Carime Cosenza – Gruppo UBI Banca) e il Segretario Responsabile del Comitato Interregionale “Calabria-Basilicata” Gianfranco Suriano (già Vice Segretario Generale di Unità Sindacale del Gruppo UBI Banca).

“Il suddetto Organismo di Unità Sindacale nell’incontro ha approfonditamente trattato la grave problematica relativa al sostegno finanziario delle Banche ai territori del Sud Italia alle imprese e famiglie. Da una attenta ed oggettiva analisi è emerso, in modo chiaro, che le imprese e le famiglie del Sud Italia sono penalizzate, oltre che dalla grave crisi economica e sociale, anche da da politiche creditizie estremamente restrittive; dalle ossessionanti politiche di contenimento dei costi con chiusure di Agenzie e Filiali; dai pesanti tagli agli organici con conseguenti disservizi alla clientela, sia in termini di maggiori percorrenze e lunghe attese per carenza di personale. Tanto per citare alcuni dati nel corso del 2012 i prestiti bancari alla clientela della sola Calabria sono mediamente diminuiti del 1,9%, valore superiore alla media nazionale, con picchi di contrazione del 3,3% da parte delle prime 5 grandi Banche italiane. Le grandi Banche, che dovrebbero sostenere il ciclo economico con interventi di liquidità sul territorio, come più volte da queste sostenuto nei loro piani strategici, stanno agendo in direzione completamente opposta abbandonando i territori del Sud dove continuano però a fare incetta di risparmio da collocare altrove o in operazioni finanziarie. L’accentramento delle deleghe creditizie, che di fatto sviliscono il ruolo di chi vive nei territori, Direttori di Area, di Filiale, consulenti e gestori, è il segno più tangibile di una politica del credito inadeguata e sempre più incapace a sostenere le PMI e le famiglie che seppur in difficoltà sono chiaramente meritevoli di aiuto finanziario.

Anche Bankitalia, in una indagine recentemente effettuata, ha lanciato l’allarme sul netto peggioramento delle condizioni economiche delle famiglie italiane, condizioni che naturalmente assumono carattere di povertà estrema nelle regioni meridionali (nel Sud nel 2012 la povertà assoluta ha raggiunto punte di oltre il 30%). Ci chiediamo e chiediamo alle Istituzioni nel loro complesso se è eticamente accettabile e moralmente sostenibile tutto ciò. Riteniamo, dunque, assolutamente inadeguato il comportamento dei Banchieri italiani che proprio in un momento dove il ruolo, anche sociale, delle Banche dovrebbe assumere carattere di concretezza, indirizzano invece la loro azione “pseudo-aziendale” verso obiettivi di cortissimo respiro – spesso finalizzati a preservare le rendite individuali di alcuni manager – che non aiutano l’economia del Paese, già pesantemente compromessa, e che di fatto snaturano il ruolo storico delle Banche che nel corso dei decenni hanno rappresentato un primario elemento di supporto alla crescita delle imprese italiane e, conseguente, dei livelli occupazionali nei diversi settori produttivi del Paese.

Rimaniamo a completa disposizione di quanti – a partire dalle Associazioni di categoria Calabresi e Lucane e dalle Parti sociali – tengono a cuore lo sviluppo dei territori di riferimento per aprire una serena e fattiva discussione sulle gravi problematiche di sotto-sviluppo delle Regioni del Sud”.

Proposte per rilanciare l’economia dall’assessore Mancini

CATANZARO – “Apprezzo l’approccio nuovo di un’organizzazione sindacale che si spoglia dello spirito di parte per offrire, dal proprio versante, soluzioni per superare insieme questo periodo di crisi e di difficoltà che non risparmia anche la nostra regione”. Così l’assessore regionale al Bilancio e alla Programmazione nazionale e comunitaria, Giacomo Mancini, intervenendo al convegno su “La buona finanza, le banche al servizio del paese”, promosso dalla CGIL.

Un vero e proprio manifesto sulle regole della finanza contenente delle proposte per rilanciare l’economia, per tutelare il risparmio per la legalità e l’eguaglianza. Al convegno presieduto dal Segretario Generale della CGIL Calabria Michele Gravano, oltre a Mancini sono intervenuti anche: Agostino Megale Segretario Generale della Fisac Nazionale, Michele Aurelio Pres. Federcassa Calabria, Luigi Leone Direttore Confindustria Calabria, Nino Baseotto Segretario Generale CGIL Lombardia Giuseppe Minervino Delegato Regionale ABI.

“Il primo punto che ritengo debba essere presente in un’agenda condivisa delle forze datoriali, delle organizzazioni sindacali e dei rappresentanti istituzionali, è quello di cambiare il meccanismo iniquo e ingiusto del patto di stabilità – ha aggiunto l’assessore Mancini – che impedisce alle istituzioni di erogare le risorse di cui si dispone e che sarebbero, soprattutto in questo momento, vitali per famiglie, cittadini e imprese. Questo sistema di regole va reso più equo e ritengo che marciando insieme nella stessa direzione si possa provare a farlo”.

 

Proteste dei dipendenti comunali per i mancati stipendi

CASTROVILLARI (CS) – La rappresentanza sindacale unitaria del Comune di Castrovillari, il sindaco Domenico Lo Polito, il vice Carlo Sangineti, l’assessore Nicola Di Gerio, il segretario Generale dell’Ente Maurizio Ceccherini, e decine di dipendenti, che hanno richiamato l’attenzione anche con un sit in, questo pomeriggio si sono recati presso l’Agenzia locale della BNL per manifestare il proprio disappunto verso il reiterato disservizio provocato dall’istituto di credito in merito ai ritardi nel servizio di Tesoreria e negli accreditamenti degli stipendi, in particolare di quello di maggio ai dipendenti comunali, nonostante i mandati siano in banca da qualche giorno ed i nuovi trasferimenti erariali abbiano riequilibrato abbondantemente e messo in attivo i flussi di cassa con un saldo attivo, che non avveniva da anni, pari a un milione e 140mila euro.

Un fatto che ha determinato l’azione dei rappresentanti, dei dipendenti ed amministratori i quali, ancora una volta non riescono a capire le decisioni dell’Istituto, il quale, attraverso i propri rappresentanti, nell’incontro ha comunicato ai responsabili del Comune il cambiamento delle procedure per l’acquisizione e pagamento dei mandati.

Di questo ne sono stati informati, ancora una volta, le organizzazioni territoriali di categoria ed altri soggetti, nella convizione che il problema, in questo particolare momento storico, oltre a creare forti disagi per le diverse scadenze a cui devono far fronte le famiglie, provoca ulteriori preoccupazioni tra le fasce più deboli che avvertono maggiormente la rischiosità di tali ritardi di pagamento.

Su questo l’Amministrazione nuovamente ha espresso pieno coinvolgimento mentre subito dopo in Comune il sindaco ed il segretario Generale hanno incontrato la RSU ed i dipendenti per spiegare ulteriormente l’incontro con la BNL di Castrovillari. Il primo cittadino ha anche comunicato di aver parlato con i dirigenti dell’Istituto con sede a Napoli, i quali hanno chiesto un po’ di tempo per dare risposte precise. Immediatamente dopo la Rappresentanza sindacale ha deciso, in caso di risposta negativa della banca, di organizzare una serie di sit in, a partire da domani, di fronte all’istituto di credito.

 

La Federconsumatori contro il tasso di usura sui mutui

COSENZA – La Federconsumatori di Cosenza si mobilita dopo la decisione della Cassazione che consente alle banche di inserire nei contratti di mutuo clausole che “permettono” di superare il tasso di usura, grazie al cumulo del tasso di interesse sul mutuo e del tasso di mora.

In seguito alla sentenza, moltissimi cittadini si sono rivolti allo sportello della Federconsumatori di Cosenza, chiedendo delucidazioni sulla vicenda e assistenza tecnico-legale. La Federconsumatori di Cosenza ha quindi deciso di prendere posizione in maniera netta sullo scottante problema, orientandosi fondamentalmente a chiedere la nullità parziale dei contratti, ritenendo il contratto valido in sé, ma nulle le singole clausole “incriminate”.

La Federconsumatori di Cosenza, inoltre, chiederà sia all’Abi sia alla Banca d’Italia la rinegoziazione dei vecchi contratti, al fine di cancellare la clausola in questione; l’eliminazione di tale clausola dai contratti futuri; la restituzione delle somme pagate in più e relative al superamento dei tassi di usura.

La Federconsumatori di Cosenza ha intenzione di chiedere anche alle singole banche la restituzione delle somme pagate in più in tutti i casi in cui sia stato superato il tasso di usura. A tal proposito, prevedendo una certa resistenza da parte degli istituti di credito, la Federconsumatori di Cosenza sta valutando l’opportunità di rivolgersi ai Tribunali competenti per avviare cause pilota con l’obiettivo di chiedere la nullità parziale dei contratti e la restituzione delle somme pagate in eccesso.

Per ulteriori informazioni e assistenza, lo sportello della Federconsumatori di Cosenza di piazza dei Bruzi, presso la sede del Sunia-Cgil, è aperto ogni mercoledì dalle 9.30 alle 13.

 

Intervista a Giulietto Chiesa su crisi, futuro, media, Alternativa e Grillo

Giulietto Chiesa ha partecipato al convegno su crisi e politiche europee che si è tenuto a Pentone(Cz), presso il salone del Santuario di Termine. Lo abbiamo sentito su crisi, futur, media, Alternativa e Grillo.

Crisi e scenari futuri: solidarietà o guerra

Fatti e interpretazioni

Media e manipolazione

Grillo e Alternativa

 

 

 

A cura di Rita Paonessa