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San Ferdinando, ripreso l’abbattimento

SAN FERDINANDO (RC) – Sono ripresi stamani e stanno proseguendo velocemente i lavori di abbattimento della baraccopoli di San Ferdinando.

Nella struttura, ormai non vi è più nessuno.

I circa 200 migranti che, comunque, hanno trascorso la notte scorsa nelle vecchie capanne, stamani non ci sono più. Una parte è stata ospitata nella tendopoli gestita dal Comune che dista poche centinaia di metri, ed una cinquantina sono stati trasferiti in Cas della Regione.

«Anche stamani la zona è presidiata dalle forze dell’ordine – anche se in misura inferiore rispetto a ieri – ma la situazione è comunque tranquilla. I lavori di smantellamento della baraccopoli andranno avanti tutto il giorno e, presumibilmente, si concluderanno in serata».

San Ferdinando, al via le operazioni di sgombero della baraccopoli

SAN FERDINANDO (RC) – Si stanno svolgendo nella massima tranquillità e senza problemi per l’ordine pubblico le operazioni di sgombero della baraccopoli di San Ferdinando che sarà abbattuta subito dopo. Tutta la zona è cinturata da un contingente delle forze dell’ordine ma non ci sono segnali di tensione. I migranti che ancora vivevano nella baraccopoli stanno lasciando la struttura con le loro cose, dirette ai pullman – ve ne sono 18 – per essere trasferiti nei centri Cas e Sprar della Calabria.

Nuovo incendio a San Ferdinando, baracche distrutte

SAN FERDINANDO (RC) – Un incendio di rifiuti si è sviluppato ieri sera nella parte perimetrale della baraccopoli di San Ferdinando, in provincia di Reggio Calabria, dove vivono diverse centinaia di migranti occupati come braccianti nella raccolta degli agrumi.

Non si registrano feriti, ma dieci baracche sono state distrutte dal rogo.

I quaranta cittadini extracomunitari che occupavano le baracche sono stati immediatamente collocati nella nuova tendopoli.

Come fatto sapere dalla Prefettura di Reggo Calabria, decisivo per evitare più gravi conseguenze, è l’immediato intervento degli uomini del presidio fisso dei Vigili del Fuoco e del personale delle forze di polizia recatisi sul posto.

Accertamenti in corso sulle cause

Nell’ultimo incendio scoppiato all’interno della baraccopoli di San Ferdinando lo scorso 2 dicembre aveva perso la vita un giovane migrante gambiano di 18 anni, Surawa Jaith.

Cosenza, avviata la bonifica della baraccopoli di Via Reggio Calabria

COSENZA – In via Reggio Calabria a Cosenza sono iniziati i lavori di bonifica, disposti di Palazzo dei Bruzi, della baraccopoli e della discarica a cielo aperto. Il sito era rimasto disabitato a seguito dello sgombero delle famiglie che per decenni avevano abitato in questi luoghi insalubri, a poca distanza dal salotto buono della città, sulla sponda del Crati. L’intervento si è reco necessario per le condizioni igienico-sanitarie alquanto precarie e fuori norma.

Lavori per liberare la zona

Dopo l’inaugurazione del Ponte di Calatrava si è reso necessario liberare quest’area dove sorgeranno le infrastrutture di collegamento con la bretella stradale prevista lungo l’argine sinistro del fiume. Tutto ciò è stato possibile per assorbire il traffico in vista della chiusura di Viale Mancini, dove sarà realizzato il Parco del Benessere, con la metrotramvia. In vista dei lavori futuri, di fatto, ha preso piede il processo di smaltimento e di pulizia dell’intra zona di via Reggio Calabria.

Cosenza, incendio nell’ex baraccopoli di Via Reggio Calabria

COSENZA – I vigili del fuoco sono intervenuti per un incendio divampato nella ex baraccopoli di Via Reggio Calabria a Cosenza, in un’area adiacente la linea ferroviaria ed il ponte di Calatrava. La zona è in procinto di essere bonificata dopo lo sgombero dei mesi scorsi. Sarà presto interessata dai lavori di sistemazione di una nuova arteria stradale destinata a costeggiare la riva sinistra del Crati, necessaria per smaltire il traffico in previsione della chiusura di Viale Mancini.  

Cosenza, gli interventi di bonifica dopo l’incendio nella baraccopoli

COSENZA – Risale a questa notte l’incendio che ha quasi sfiorato la tragedia nella baraccopoli di via Reggio Calabria nella cittàincendio baraccopoli di Cosenza. Fortunatamente, le fiamme non hanno colpito vite umane limitandosi a danneggiare soltanto alcune delle baracche. Tempestivo l’intervento dei Vigili del Fuoco nell’evitare che le conseguenze potessero essere ancora peggiori. Sin dall’alba i settori del Comune si sono mossi per limitare i danni. Sul posto, per quanto concerne le competenze municipali, si sono immediatamente recati gli assistenti sociali, gli agenti del nucleo Decoro Urbano della Polizia Municipale coordinati dal responsabile Luca Tavernise, e la sezione comunale della Protezione civile. In queste ora, invece, il settore Welfare di palazzo dei Bruzi sta provvedendo a trovare una collocazione urgente e provvisoria agli sfollati (due famiglie: una con due coniugi e tre minori, ed un’altra formata da due coniugi, per un totale di 7 persone senza più abitazione). L’Amministrazione tiene a rassicurare che si seguirà l’iter necessario per garantire a questi cittadini una situazione più stabile. Oggi, sul posto, anche gli operatori di Ecologia oggi che, in sinergia con gli uomini del nucleo Decoro urbano, stanno lavorando alacremente per la messa in sicurezza e la bonifica generale dell’intera area, attività che non si concentrerà solo nell’area dell’incendio.

Baraccopoli San Ferdinando, Ferrara (M5S): “Situazione vergognosa, impegni disattesi”

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SAN FERDINANDO ( RC) – <<La vergognosa situazione che si vive ormai da anni tra Rosarno e San Ferdinando è una vera e propria bomba ad orologeria>>. E’ quanto dichiara Laura Ferrara, eurodeputata del M5S, ritornata a distanza di un anno nella baraccopoli di San Ferdinando, luogo che nel periodo della raccolta degli agrumi arriva ad ospitare anche più di 2000 migranti in condizioni drammatiche e disumane, con un reale rischio di tensioni sociali crescenti.  Situazione più volte denunciata dalla stessa Ferrara insieme ai colleghi del parlamento italiano Bernini e Parentela, e che purtroppo è peggiorata rispetto al passato. <<Anziché essere dismessa, la baraccopoli cresce anno dopo anno in dimensione, popolazione e in “organizzazione interna”. Sono sempre più numerose le baracche, costruite dagli stessi migranti con legno e cellophane, prive di impianti idrici o elettrici, in situazioni igienico-sanitarie ai limiti dell’immaginario. Latrine a cielo aperto, acqua riscaldata con fuoco a legna, macellerie improvvisate e mercatini all’aperto di abbigliamento usato. Abbiamo constatato la presenza di un nutrito numero di donne, molto probabilmente nigeriane vittime di tratta, che si prostituiscono, nonché l’allarmante presenza di due bambini, che insieme alle famiglie vivono in condizioni che mortificano la dignità umana>>.  Il 19 febbraio 2016 il Presidente della Regione Calabria aveva sottoscritto con Prefettura e Provincia di Reggio Calabria, Comuni di Rosarno, San Ferdinando e alcune ONG, un Protocollo in base al quale alla Regione competeva una funzione di coordinamento logistico e l’ assunzione delle necessarie iniziative di temporanea riorganizzazione del campo volte a migliorarne le generali condizioni di vivibilità.

<<Cosa ne è stato del progetto e dei 300 mila euro stanziati dalla Regione per smantellare la baraccopoli ancora esistente, creare una nuova tendopoli per le emergenze logistiche, di fatto mai realizzata, e dare avvio a pratiche di accoglienza diffusa? Tocca constatare ancora una volta come gli impegni assunti dalla Regione Calabria non siano stati rispettati. Così come registra forti ritardi la realizzazione del progetto da 3 milioni di euro del Piano di Azione Coesione (PAC) finalizzato alla creazione su Rosarno di una rete di accoglienza abitativa e di inclusione sociale per i lavoratori immigrati e le loro famiglie. Ulteriori risorse economiche per far fronte a tale situazione emergenziale potrebbero essere rinvenibili nell’Asse 9 del Por Calabria 14/20, qualora solo vi fosse una concreta e chiara volontà politica diretta in tal senso”>>.
<<Oltre agli ospiti della baraccopoli -continua l’eurodeputata Ferrara – a farne le spese sono evidentemente tutti i cittadini di Rosarno e di San Ferdinando, rassegnati oramai all’abbandono da parte degli amministratori locali e regionali. Famiglie che devono fare i conti con la disperazione e la mancanza di lavoro, piccoli imprenditori agricoli che faticano a coprire i costi della raccolta con il ricavato della vendita.
Ciò che indigna tutti i cittadini onesti di questo territorio è lo spreco o la perdita di risorse e l’abbandono di opere, nonostante la situazione esistente, da parte di quelle istituzioni che dovrebbero invece garantire e tutelare diritti fondamentali>>.
<<Mi auguro di non dover assistere da qui a breve, in occasione dell’ormai prossimo anniversario della rivolta che avvenne 7 anni fa a Rosarno, all’ennesima passerella del Presidente Oliverio. Piuttosto- conclude Laura Ferrara – dia conto a tutti i cittadini della Piana dei fondi inutilizzati, del progetto inattuato e del protocollo sottoscritto e disatteso>>.

Incendiata baraccopoli di migranti

SAN FERDINANDO (RC) – A San Ferdinando, nel reggino, un incendio è divampato stanotte nella baraccopoli creatasi all’interno della tendopoli realizzata dal Ministero dell’Interno che accoglie oltre mille migranti di origine africana nella Piana di Gioia Tauro per la raccolta delle arance. Due migranti sono rimasti feriti lievemente dal rogo che sarebbe di natura accidentale.
Le fiamme si sarebbero sprigionate da un falò acceso nei pressi di una baracca per difendersi dal freddo, e poi propagate distruggendo una decina di altre costruzioni precarie realizzate con materiale di fortuna tra legno e plastica. Distrutta anche una piccola baracca adibita a chiesa e dove ogni domenica veniva celebrata la messa.

Sul posto agenti del Commissariato di Gioia Tauro, carabinieri della Stazione di San Ferdinando e della Compagnia di Gioia Tauro e i Vigili del Fuoco del distaccamento di Palmi che hanno spento l’incendio evitando che si allargasse a tutta la tendopoli e alla baraccopoli. (Foto di repertorio).

Abbattuta baraccopoli in provincia di Reggio Calabria

SAN FERDINANDO (REGGIO CALABRIA) – Abbattuta la baraccopoli che sorgeva nei pressi della tendopoli che la Protezione Civile ha allestito ad uso dei migranti raccoglitori di agrumi nella Piana di Gioia Tauro.  Le baracche abbattute erano state abbusivamente costruite da migranti che non avevano trovato un posto nella tendopoli. Quest’ultima verrà a breve rimessa a nuovo e consegnata alla gestione parrocchiale.