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Alla Biblioteca Nazionale la mostra di Eugenia Stella, “Le vibrazioni dell’arte. La musica dei colori”

COSENZA – Vernissage, giovedì 7 marzo, alle ore 17,00, nella Sala Giacomantonio della Biblioteca Nazionale, della mostra di Eugenia Stella, “Le vibrazioni dell’arte. La musica dei colori”.

L’esposizione, che si inquadra nell’ambito dell’iniziativa “Arte in biblioteca”, resterà aperta fino al 16 marzo e potrà essere visitata dalle 9,00 alle 19,00. Il vernissage, presente l’artista, sarà arricchito dalle musiche del trio “Nuevo Tango”, formato da Paolo Luciani al pianoforte, Daniele Luzzi al clarinetto e Giovanni Reale al contrabbasso.

Docente di latino e greco nei licei classici, al “Telesio” durante la sperimentazione ministeriale dell’europeo, e al “Gioacchino da Fiore” di Rende (oltre ad una importante parentesi a Roma, al Ministero della pubblica istruzione) Eugenia Stella, Nuccia per gli amici, ha coltivato ed assecondato, sin dagli anni ottanta, la sua passione per la pittura nel suo studio-atelier di via Calabria, una sorta di buen retiro, dove ancora oggi ama ritirarsi nei momenti in cui il sacro fuoco creativo ha bisogno di uscire allo scoperto.

Cercare e trovare una linea di sviluppo unitario all’interno della produzione artistica di Eugenia Stella non è facile se si pensa che il suo svagare, apparentemente distratto, tra il ritratto formalizzato e l’approccio metafisico con il reale, nasconde, e forse anche rivela, una salda circolarità di intentio auctoris che guida la mano e l’anima dell’artista nel suo cammino creativo.

Eugenia Stella – non ha mancato di sottolineare la critica – vive una misteriosa storia interiore che la policromia sempre passionale dei suoi manufatti artistici comunica a chi voglia leggerla e si mostri disponibile ad una accettazione serena del tragico e realissimo impasto di male e di bene del quale la vicenda dell’umanità si sostanzia. In questa storia interiore si alternano capitoli nei quali il gioco creativo del pennello e dei colori sembra assumere il senso di una fuga dal reale, verso cieli e mari, sogni e illusioni che esistono nelle terre sconfinate e inesplorate del fantasticare solitario e affollato che riempie il tempo mentale dei sognatori, con altri capitoli nei quali i palpiti creativi dellartista cosentina virano, invece, verso una concretezza esistenziale. L’opera di Eugenia (Nuccia) Stella sfugge ad ogni tentativo di sistemazione cronologica, vivendo l’artista una cronologia esperienziale non riconducibile a date o periodi, seguendo piuttosto il ritmo di un’interiorità non sempre accettata e, spesso, addirittura combattuta che la porta a ritorni e ripensamenti, a rifiuti e condizionamenti, che, tutti insieme, concorrono a fare l’unità del suo discorso poetico, prima ancora che pittorico”.

Estremamente calzante la definizione che di lei ha dato, diversi anni fa, chi l’ha conosciuta bene approfondendo l’humus della sua pittura e della sua personalità: «Forse Nuccia Stella è l’acrobata con le gambe da bambina, cui trine e merletti non riescono a dare malizia, che si libra non spinta dal basso, ma attratta dall’alto, mentre il ventaglio di un coloratissimo origami ne accompagna le movenze nel cielo di una fiabesca città». 

In esposizione l'”album di famiglia” di Giacomo Mancini

www.viaggiart.com
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COSENZA (CS) – Sarà presentato martedì 26 aprile , alle ore 17,30, alla Biblioteca Nazionale di Cosenza, il catalogo della mostra “Album di famiglia”, ospitata dall’istituzione culturale fino alla fine del mese di aprile. Nata da un’idea di Giosi Mancini, figlia del leader socialista Giacomo Mancini e curata da Massimo Celani e da  Laura Serani, “Album di famiglia”, promossa dall’Associazione “Amici dell’Aria Rossa”, in collaborazione con l’Associazione “L’Impronta – Culture fotografiche”, è stata ospitata nello scorso anno al Chiostro di San Domenico, grazie al patrocinio del Comune di Cosenza e della Provincia e al sostegno della Fondazione Carical. L’esposizione attinge ad una selezione di fotografie originali degli anni compresi tra il 1920 ed il 1970 e si sviluppa attorno ad un piccolo nucleo di scatti inediti realizzati dall’avvocato Ugo Leonetti negli anni ’40, nella dimora storica di Aria Rossa, a Malito, residenza della famiglia Mancini. Accanto a questo primo nucleo di scatti, la mostra, che ha rappresentato una sorta di anteprima delle celebrazioni del centenario della nascita di Giacomo Mancini, include anche fotografie di periodi più recenti. Le une e le altre restituiscono le atmosfere paesaggistiche dei luoghi e illustrano aspetti della vita familiare, privata e pubblica del secolo scorso . Nelle intenzioni di Giosi Mancini c’è anche quella di dare avvio ad un archivio permanente di foto private, documenti preziosi degli stili di vita, delle tradizioni, della storia di mentalità custodite, al fine di sottrarre alla dispersione frammenti significativi di storia locale ed affermare l’identità storica di una comunità.“Abbiamo davvero repertato le foto – sottolinea l’ideatrice di “Album di famiglia” Giosi Mancini – perché alcune erano nascoste, altre dimenticate. E questo ritornare indietro è, in qualche modo, fondamentale per poter andare avanti, per avere sempre chiara l’identità e comprendere chi siamo, da dove veniamo e le nostre radici che non si possono disperdere, né occultare oppure revisionare o rivedere. Negli scatti sono riportate le facce, gli abiti di un’epoca, i sentimenti che richiedono rispetto per il passato e per chi è stato prima di noi, per chi non c’è più, ma vive e continua a vivere. La storia di chi è stato prima di noi va tenuta dentro la storia e quindi ha bisogno di cura e attenzione”. Alla presentazione del catalogo, pubblicato da Pellegrini editore, parteciperanno, martedì 26 aprile , il giornalista Paolo Guzzanti, Mario Occhiuto, Mario Bozzo, Presidente Fondazione Carical, , la Direttrice della Biblioteca Nazionale Elvira Graziani , Marta Petrusewicz, Massimo Celani. Giacomo Marramao, Presidente della Fondazione Lelio Basso , parteciperà inviando un testo redatto per la celebrazione del centenario della nascita di Giacomo Mancini. L’evento sarà moderato dalla giornalista Iole Perito.