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Il Liceo “Fermi” presenta il percorso sperimentale “Biologia con curvatura biomedica”

COSENZA – Mercoledì 15 novembre alle 10,30 presso la Sala Conferenze dell’Ordine dei Medici – Via Suor Elena Aiello ( Palazzo Lucchetta) il Liceo Scientifico “ Fermi” presenta il percorso sperimentale nazionale di potenziamento “ Biologia con curvatura biomedica”
Presentazione del percorso a cura del dott. Eugenio Corcioni , presidente dell’Ordine dei Medici di Cosenza, e della dirigente scolastica del liceo “Fermi”, Maria Gabriella Greco
Intervengono: Dott.ssa Agata Mollica e le docenti Anna Maria Aiello e Francesca Elia.
Modera il giornalista Arcangelo Badolati

Il Liceo Scientifico “Fermi” di Cosenza presenta una novità assoluta in campo didiattico/ formativo: il Percorso sperimentale nazionale di potenziamento “ Biologia con curvatura biomedica” detto anche Liceo Biomedico che ha preso avvio dall’anno scolastico 2017/18.
Si tratta di un fatto unico in città , frutto di un bando promosso dal Miur – che ha stabilito un accordo con la Federazione Nazionale dell’ Ordine dei Medici Chirurghi e Odonoiatri- al quale ha prontamente partecipato la dirigente del liceo, Maria Gabriella Greco, per rispondere ad una esigenza diffusa nella società e in linea con l’evoluzione del progresso scientifico. Si è pensato, così, di istituire, oltre al liceo scientifico tradizionale, un percorso con una caratterizzazione di liceo scientifico a indirizzo biomedico, nel quale saranno approfondite soprattutto le discipline inerenti lo studio dell’essere umano in tutti i suoi aspetti: anatomico, fisiologico, patologico.
Le nuove “pratiche didattiche” saranno, dunque, attente alla formazione di tipo laboratoriale per gli studenti nell’ambito chimico-biologico e sanitario. «Il corso di orientamento-potenziamento durerà tre anni- ha evidenziato la dirigente- e partirà dal terzo anno del liceo scientifico con un monte ore annuale di 50, di cui 40 nel nostro liceo con la formula dell’impresa formativa simulata, coordinate dalle docenti Anna Maria Aiello e Francesca Elia, e 10 ore da distribuire tra i laboratori didattici da tenere presso le strutture sanitarie indicate dagli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri Provinciali in modalità di alternanza scuola-lavoro».
A favorire la “promozione” della scuola rispetto alle altre concorrenti è stato il contesto caratterizzato dalla presenza di «studenti eterogenei per nazionalità ed estrazione culturale». Questo ha determinato il materializzarsi di un capitale umano in continuo sviluppo, ma, soprattutto, variegato. «Lo scopo è quello di offrire un’offerta formativa adeguata ai bisogni formativi ed educativi degli studenti le cui scelte future sono da sempre orientate verso le facoltà scientifiche con un’alta percentuale interessata a proseguire gli studi nella dimensione bio-chimico-sanitaria. Gli stessi studenti hanno, tra l’altro, già partecipato, negli scorsi anni, ad una serie di attività legate alla cultura scientifica».
Gli obiettivi di questa innovativa sperimentazione sono quelli di appassionare gli allievi allo studio della Biologia e della Medicina, favorire la costruzione di una solida base culturale di tipo scientifico e di un efficace metodo di apprendimento, utili per la prosecuzione degli studi in ambito sanitario e chimico-biologico, far sviluppare valide competenze che possano facilitare il superamento dei test di ammissione al corso di laurea in Medicina e Chirurgia.
L’elemento più interessante sarà la frequenza dei test di valutazione: ogni due mesi ne verrà sottoposto uno da 45 domande a scelta multipla sull’argomento medico. In tal modo, i ragazzi che riusciranno a terminarlo, arriveranno preparati non solo ai test di ammissione universitari, ma anche al tipo di studi che li aspetta in facoltà. I dati parlano già di livelli di bravura più elevati rispetto a chi ha scelto un indirizzo più comune, segno che la vera vocazione si deve individuare e coltivare negli anni e non in una sola giornata di quiz.