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“Cartelle esattoriali folli e bollette pazze dal Comune di Cariati”

CARIATI (CS) – “Continuano i disagi per i cittadini: cartelle esattoriali folli e bollette pazze perseguitano i contribuenti cariatesi, perfino quelli più virtuosi”. La denuncia arriva dall’associazione Le Lampare che attacca il Comune di Cariati perché “Continuano anche i problemi per l’ufficio tributi. La società esterna, incaricata dall’ex amministrazione, ha ormai da mesi ridimensionato il personale nello sportello IGE (Italia Gestione Esattoriali) sito in via San Giovanni, che consta di un solo operatore.

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Caro Bollette, anche Cosenza scende in piazza per protestare

COSENZA – La mobilitazione a Cosenza che si è svolta venerdì e sabato, rientra nella campagna nazionale del Partito della Rifondazione Comunista contro gli aumenti delle bollette e il ripristino della legge Fornero e per costituire dei Comitati popolari contro il carovita. Nel cosentino la campagna è partita sabato 12 da Verbicaro, nella Piazza Giannino Losardo “indimenticato compagno del PCI che per le sue idee di difesa dei lavoratori e dei più bisognosi è stato trucidato dalle cosche di ‘ndrangheta del Tirreno”. Poi è proseguita a Rovito, Cosenza e Rossano e nei prossimi giorni si terrà in decine di piazze della Provincia, dal Savuto alla Valle del Crati, dal Pollino allo Ionio.

“Lo faremo con i nostri striscioni, le bandiere ed i volantini ed una raccolta firme – scrive la Federazione Provinciale PRC-SE Cosenza – contro gli aumenti delle bollette ed il carovita che colpiscono in modo durissimo i ceti popolari e i lavoratori italiani già stremati da salari e pensioni tra i più bassi d’Europa, spesso da fame, precarietà diffusissima e disoccupazione”.

“Vogliamo dire basta a una rapina sistematica su salari e pensioni che oggi si avvale di un’inflazione al 4,8% per cento per scaricare sui lavoratori gli effetti nefasti delle liberalizzazioni e della speculazione sui prezzi. Vogliono farci credere che gli aumenti delle bollette derivino dalla transizione ecologica, in realtà siamo di fronte al fallimento della liberalizzazione e della privatizzazione del settore energetico. Ci mobilitiamo per pretendere che il governo intervenga immediatamente contro il caro bollette: bloccando gli aumenti come in Francia ed in Spagna; tagliando i profitti delle grandi aziende che distribuiscono e vendono il gas e l’energia elettrica; colpendo la speculazione finanziaria sui meccanismi di formazione dei prezzi di gas ed elettricità; eliminando oneri di sistema obsoleti, dando finalmente un taglio ad accise, addizionali regionali e iva, tasse pagate in prevalenza dai ceti popolari”.

 

“Raccoglieremo anche le firme contro il ripristino della legge Fornero sulle pensioni, su cui proprio questi giorni si discute nei tavoli tra governo e sindacati, avanzando le nostre proposte per ottenere: la pensione a 60 anni o con quaranta di contributi; per le donne, pensione a 55 anni o 35 di contributi; non più pensioni sotto i mille euro; l’adeguamento integrale delle pensioni all’inflazione. Le firme raccolte verranno utilizzate per promuovere e sostenere ordini del giorno nei consigli comunali e per essere consegnate ai Prefetti con il fine di farle arrivare al Governo”.

Consiglio di Stato: bollette acqua illegittime dal luglio 2011

Catanzaro – “Abbiamo vinto, non si possono fare profitti sull’acqua, questa volta a darci ragione è il parere del  Consiglio di Stato sulla tariffa: le bollette che i gestori consegnano  ai cittadini sono illegittimamente gonfiate e non rispettano la volontà referendaria espressa da 27 milioni di persone”.
L’Autorità per l’Energia Elettrice ed il Gas, incaricata di formulare la nuova tariffa all’indomani del Referendum, aveva infatti chiesto un parere al Consiglio di Stato circa la remunerazione del capitale investito, ovvero il profitto garantito del 7% presente nelle bollette. Il Consiglio di Stato ha risposto confermando quanto precedentemente affermato dalla Corte Costituzionale: dal 21 luglio 2011, data di proclamazione della vittoria referendaria, la remunerazione del capitale investito doveva cessare di essere calcolata in bolletta.
Quello che i cittadini hanno pagato è illegittimo ed i soggetti gestori non hanno più alibi: devono ricalibrare le bollette. Il Forum Italiano dei movimenti per l’acqua lo dice da più di un anno e lo ha messo in pratica con la campagna di “obbedienza civile”, con cui decine di migliaia di persone in tutta Italia hanno ridotto le proprie bollette per contrastare la violazione democratica.
Oggi, questa sentenza rafforza la necessità di rispettare il referendum del 2011 e delegittima le scelte che hanno guidato l’AEEG nella formulazione della nuova tariffa, emessa un mese fa, in cui “la remunerazione del capitale investito” viene reintrodotta sotto mentite spoglie.
Questo nuovo evento non fa che rafforzare le ragioni di chi vuole un servizio idrico ripubblicizzato e fuori dalle logiche di mercato.
La mobilitazione contro la “nuova” tariffa AEEG è già iniziata e andrà avanti fino a che non verrà ritirata nel rispetto della volontà degli italiani, nelle strade, nelle piazze e nei tribunali.