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A Bovalino “Arriva la befana”

locandina-bentornato-natale-238x178BOVALINO (RC) –  A Bovalino ultimo appuntamento del programma “Bentornato Natale”. Domani, 6 gennaio in piazza Camillo Costanzo, in programma  l’evento intitolato “Arriva la Befana”, appuntamento tanto atteso soprattutto dai più piccoli che potranno così ammirare, al termine della messa delle ore 10.30 e di quella delle ore 18, la presenza della famosa nonnina con la scopa che non lesinerà certamente di distribuire i suoi tanti doni.

Nel contempo a Bovalino superiore presso la Chiesa Matrice, con inizio alle ore 19.30, è previsto lo svolgimento di un concerto musicale e la premiazione della mostra dei presepi.

“Tra Giornalismo e Letteratura” giornalista Rai ospite del Caffè Letterario di Bovalino

bovalinoBOVALINO (RC) – Non conosce soste l’attività culturale del Caffè Letterario “Mario La Cava” di Bovalino Marina (RC) che ha organizzato per la serata di ieri 5 dicembre 2015 con inizio alle ore 17.30, nei locali della propria sede, un appuntamento culturale di notevole interesse che ha richiamato l’attenzione non solo degli assidui frequentatori del prestigioso salotto, ma anche di tanto pubblico che ha riempito in ogni ordine di posti l’intera sala. Al centro dell’incontro, dal titolo “Tra giornalismo e letteratura”, vi è stata la nota giornalista Rai Annarosa Macrì, professionista calabrese di grande spessore che ha firmato nel corso della sua lunga carriera numerosi documentari, servizi ed inchieste che le hanno permesso oltre che di girare il mondo, anche di collaborare con firme di alto rango comee” e “Alì voleva volare”. L’incontro è stato moderato dalla scrittrice e giornalista dell’emittente televisiva locale “Fimmina TV” Rossella Scherl. Dopo i saluti di rito del Presidente del Caffè Letterario “Mario La Cava” Domenico Calabria, la parola è passata alle due ospiti che, dialogando come se si trovassero davanti ad un focolare domestico, hanno snocciolato episodi, racconti ed aneddoti il Direttore Enzo Biagi. La collaborazione con Biagi ha avuto luogo all’inizio degli anni novanta a Rai Uno con i programmi de: “I dieci comandamenti all’italiana”, “Una storia”, ed “Il fatto”, di cui ha curato l’ultima edizione con Loris Manzetti. La giornalista ha pubblicato inoltre un romanzo dal titolo “A Berlino un bounganville”, un libro inchiesta “I ragazzi di Locri”, un omaggio al suo maestro, “L’ultima lezione di Enzo Biagi”, una raccolta “Il mercante di storie”, un romanzo “Da che parte sta il mar di vita professionale vissuta che hanno appassionato non poco tutti i presenti. Particolarmente toccante è stato il ricordo commosso di un documentario della durata di circa 30 minuti che la Macrì ha dedicato ad inizio carriera a Mario La Cava; erano i primi anni della nascita del canale RAI-3 e per poterlo vedere, ci si doveva sobbarcare l’onere di giungere fino a Reggio Calabria in quanto, essendo allora le sedi Rai decentrate, non riuscivano a coprire visivamente l’intera regione. Poi è stata la volta della classica domanda che ognuno vorrebbe porre trovandosi di fronte ad un giornalista: “ma giornalista si nasce o si diventa ?”, la risposta della Macrì è stata chiara: <>. Dall’esercizio della professione all’uso dei mezzi di comunicazione il passo è stato breve, oggi -ha detto la Macrì- c’è un modo diverso di trattare la notizia e c’è anche un modo del tutto particolare di interpretare il giornalismo stesso, il cambiamento è dovuto senz’altro all’influenza di internet e dei social network che rendono immediatamente fruibile la notizia stessa, mentre in passato c’era una rigida osservanza delle regole e soprattutto dei valori che caratterizzavano la professione (ci si affidava quasi totalmente alle agenzie di stampa ed al loro prezioso lavoro di divulgazione anche se più lento rispetto ad oggi). La serata è proseguita poi con una breve discussione sul libro autobiografico scritto dalla giornalista Annarosa Macrì dal titolo “Da che parte sta il mare”, vincitore del premio Moncalieri 2014, libro che racconta la sua esperienza di bambina (aveva 8 anni e correva l’anno 1956) quando dalla Calabria, insieme alla famiglia si trasferisce a Roma perché il padre, inseguendo la sua passione per la scrittura lascia il posto fisso per diventare giornalista. Una passione che ha contagiato poi anche la piccola Annarosa che nel contempo, a causa di notevoli difficoltà economiche della famiglia e di tanti sacrifici sostenuti, non riesce a vivere con la dovuta spensieratezza gli anni più belli della sua fanciullezza, in tutto questo il mare è l’unico punto fermo, una bussola che sa orientare quando ci sembra di essere sul punto di perdere la rotta. Numerosi gli interventi del pubblico presente che hanno reso ancora più brillante e piacevole l’incontro. Per il Caffè Letterario si è trattato di un ennesimo successo che è riuscito ancora una volta a far accostare quanta più gente possibile alla letteratura, all’arte ed alla musica. Gli incontri a tema, divenuti ormai una costante, sono diventati appuntamenti irrinunciabili non solo per la comunità bovalinese ma per la gente dell’intera provincia reggina e calabrese in genere.

Bovalino (RC): riqualificare con urgenza l’ex Istituto Professionale per i servizi Commerciali di Via Calfapetra

scuola 1BOVALINO (RC) – Bovalino continua purtroppo ad essere ancora nell’occhio del ciclone, e stavolta non lo è per questioni politiche nè tanto meno per azioni criminose dettate dal malaffare, lo è  semplicemente per la persistente “incuria” e “stato di abbandono” in cui versa un immobile di proprietà del Comune adibito in passato ad Istituto Secondario Superiore. L’oggettiva responsabilità del’Ente comunale è stata determinata a seguito della cessazione della convenzione operativa siglata tra la Provincia di Reggio Calabria ed il Comune della fascia jonica reggina (verbale n. 150 del Reg.Gen. in data 24 luglio 2012), con il quale l’immobile è stato restituito dall’Ente Provincia al suo originario proprietario, il Comune di Bovalino. Nel particolare, si tratta di un Istituto secondario superiore completamente abbandonato al suo destino ma che, al tempo stesso, rischia di diventare un “luogo di perdizione” a causa delle sue dubbie frequentazioni ad alta percentuale di pericolosità pubblica. Parliamo dei locali che ospitavano fino a qualche tempo fa, l’ex Istituto Professionale per i Servizi Commerciali e che si trova ubicato in Via Calfapetra, successivamente associato al più rinomato liceo scientifico “F. La Cava“. Questi, era un Istituto frequentatissimo da tanti studenti non solo di Bovalino ma dell’intero comprensorio, e rappresentava una chiara alternativa agli studi scientifici per quei giovani che magari non intendevano proseguire negli studi bensì speravano di sfruttare al meglio le loco conoscenze professionali per garantirsi un più rapido inserimento nel mondo del lavoro. Vedere oggi com’è ridotto l’Istituto Commerciale fà piangere il cuore e  non solo a chi lo ha frequentato nel corso degli anni, studenti e docenti,  ma anche ai tanti ed onesti cittadini bovalinesi che pagano con grande sacrificio le tasse e vorrebbero che si avesse più cura non solo delle scuole, ma di tutte le strutture pubbliche esistenti sul territorio.scuola 2

Lo scenario che si presenta a chi si affaccia all’ingresso  è di quelli apocalittici, molto simile a quello che si può notare subito dopo un bombardamento aereo avvenuto nei territori dove divampano oggi le guerre. Il cancello di ingresso, anche se originariamente era chiuso con catena e lucchetto, da un bel pò di tempo è aperto a tutti, l’androne ed il gabbiotto dei bidelli sono a soqquadro con i vetri rotti e le mattonelle divelte, i fili della corrente sono scoperti e rosicchiati dai topi, gli arredi completamente fatiscenti sono accatastati in mezzo ai corridoi, le scale sono disseminate da cartacce ed escrementi di ogni genere, i quadri contenenti vecchie fotografie d’epoca anche di un certo valore storico (quasi tutte in bianco e nero) sono coperti da infinite ragnatele ed il perimetro esterno dell’istituto è invaso da erbacce e sterpaglie che hanno già superato la ringhiera di delimitazione dell’area e rappresenta il luogo ideale per le scorribande quotidiane di roditori ed altri animali. Eppure le responsabilità ci sono e sono ben chiare in quanto sono attribuite dalla Legge 11 gennaio 1996, n. 23, norme per l’edilizia scolastica che riporta all’art. 1 le “finalità” stabilite per le varie tipologie di istituti. In particolare recita “Le strutture edilizie costituiscono elemento fondamentale e integrante del sistema scolastico. Obiettivo della presente legge è assicurare a tali strutture uno sviluppo qualitativo e una collocazione sul territorio adeguati alla costante evoluzione delle dinamiche formative, culturali, economiche e sociali”. Mentre per quanto riguarda la loro manutenzione, dispone all’art. 3 (in attuazione dell’art. 14 della Legge 142/90 che ha disciplinato l’ordinamento delle Autonomie Locali) che la realizzazione, la fornitura, la manutenzione ordinaria e straordinaria degli edifici spetta ai Comuni per gli Istituti di grado inferiore mentre per quelli di istruzione secondaria superiore spetta alle Province fino al momento della loro dismissione. Pertanto, accertate in maniera  inequivocabile le rispettive competenze e responsabilità, ed appurato che finora “nulla e nessuno” ha posto rimedio ad una situazione che ha del “raccapricciante”, appare non più differibile la risoluzione urgente ed immediata della problematica in questione, tenendo anche conto che la struttura, se adeguatamente riqualificata,  può essere un importante volano e punto di riferimento per tante altre attività di pubblica utilità. E’ il caso, pertanto, che si esca dal torpore e dall’immobilismo in cui versano gli attori aventi causa e si attui invece un’azione sinergica ed incessante tra istituzioni e politica al fine di far convogliare le giuste risorse finanziarie utili  alla risoluzione della “pericolosa” problematica. Bovalino, in questo particolare momento, non ha bisogno di polemiche ma di progettualità e concretezza per ritornare ad essere un paese punto di riferimento per tutta la costa dei gelsomini.

Prevenire è meglio che curare

image002Bovalino(RC)A Bovalino la stagione estiva sta volgendo al termine senza far registrare particolari sussulti in chi aveva il compito di assicurare i servizi di primaria importanza quali la raccolta dei rifiuti, la cura del verde pubblico e della spiaggia, della sistemazione delle strade e della viabilità ecc… Pertanto, l’estate che ci sta lasciando, cede il passo ad una stagione autunnale che sarà sicuramente da affrontare a “denti stretti” in quanto le bizze metereologiche sono sempre dietro l’angolo e possono causare, se non adeguatamente prevenute, danni inimmaginabili come avvenuto di recente nei Comuni di Rossano e Corigliano nel cosentino, dove ancora si stanno facendo i conti con gli ingenti danni causati dalle alluvioni fuori stagione. Qualcuno inoltre pensa che la mitezza delle temperature di questi giorni sia il preludio ad un’altra stagione simile a quella dello scorso anno infatti, sembra che le continue vampate di calore di questi ultimi giorni stiano preparando il terreno ad altri potenziali episodi di dissesto idrogeologico che sono in genere la causa principale di alluvioni e smottamenti che causano ingenti danni alle comunità colpite. In considerazione di ciò, anche nel nostro comune, si comincia a risentire dei cambiamenti climatici dove le piogge sono sempre più intense e concentrate in periodi sempre più brevi che possono potenzialmente causare danni al territorio come avvenuto in un passato non troppo lontano. Nonostante ciò, si continua ugualmente a cementificare in aree ad alto rischio idrogeologico, ignari del grave rischio che si corre. Per questo motivo è importante iniziare a pensare ad una urgente bonifica anche dei terreni privati lasciati incolti, dei canaloni e dei torrenti che sfociano a mare e della rete fognaria per la quale la cittadinanza paga profumatamente la prevista tassa di depurazione delle acque reflue. Con queste premesse e memori dei gravi disastri causati dalle avverse condizioni meteo è necessario prevedere, senza tentennamenti o giustificazioni di sorta, ad un’adeguata ed incisiva azione di prevenzione, infatti molti fenomeni si combattono già nel corso dell’anno con la normale “manutenzione ordinaria” regimando le acque superficiali, ripulendo canalette di scolo, valloni e canaloni che cercano naturalmente la via del mare. Allo scopo sarebbe utile anche l’imposizione mediante “ordinanza, del taglio delle sterpaglie e dell’erba dai terreni privati che potrebbero andare ad ostruire i corsi d’acqua oltre che favorire il proliferare di topi ed insetti che sono particolarmente dannosi per la salute pubblica, sarebbe altresì importante avviare da subito il funzionamento dell’isola ecologica dove poter accantonare gli ingombranti rifiuti, liberando così le strade da questo pericoloso “tappo”. In pratica, non ci possiamo solo lamentare quando subiamo le calamità naturali, ma dobbiamo lavorare tutti insieme per fare opera di prevenzione a salvaguardia del nostro territorio ed in questo, è giusto non lasciare sola l’amministrazione ma collaborare con essa in maniera fattiva e propositiva  per velocizzare al massimo i tempi di attuazione delle misure da porre in essere. Solo cosi sarà possibile passare una stagione tranquilla ed indenne dai pericoli climatici che incomberanno sulle nostre teste e che sicuramente faranno sentire tutto il loro peso.

Bovalino: serata dedicata a Padre Giuseppe Castelli

BOVALINO (RC) Serata magica e carica di amarcord ieri sera in Piazza Camillo Costanzo dove, con inizio alle ore 22, si è svolta la serata dedicata al ricordo di Padre Giuseppe Castelli, frate francescano dell’Ordine dei Frati Minori veneti, Parroco di Bovalino per ben 22 anni (dal 2002 all’inizio del 2015), deceduto per grave malattia lo scorso 6 febbraio di quest’anno. La serata è stata organizzata dal Comitato Festa di San Francesco di Paola in collaborazione con la parrocchia di San Nicola di Bari e con la comunità bovalinese. Con l’evento di Ieri sera è stato praticamente sancito l’inizio dei festeggiamenti in onore di San Francesco di Paola; festeggiamenti che si concluderanno domenica 9 agosto con la tradizionale processione della statua che, per l’occasione, sarà posizionata come consueto su una barca e percorrerà il tratto di mare che va dalla zona del ponte Malachia (lato Reggio) fino a Sant’Elena (lato Catanzaro) e sarà seguita nel suo percorso da una innumerevole quantità di barche addobbate a festa.

BOVALINO

Hanno condotto magistralmente la serata Annamaria Implatani (molto avvincente è stato il suo modo attento e professionale di narrare le storie, le frasi e gli episodi che hanno visto protagonista padre Giuseppe) e la Dottoressa Mariolina Spataro (da sempre in prima linea ed una delle persone più presenti e collaborative in tutte le attività parrocchiali). Per rompere il ghiaccio ci ha pensato il giovane cantautore calabrese  (è di Bianco) Francesco Misitano che ha iniziato la sua performance canora con alcuni brani degli anni ’60 molto cari a Padre Giuseppe Castelli; subito dopo è iniziata la narrazione della vita francescana e quindi sacerdotale del frate veneto, dal momento della sua ordinazione fino al giorno della sua morte che ha lasciato sgomenti quanti hanno avuto la fortuna di conoscerlo. Sono stati ripercorsi anche gli innumerevoli cammini di fede fatti con la comunità bovalinese: in terra Santa, a Fatima in Francia, ad Assisi ed altri posti ancora e le principali attività parrocchiali svolte nel corso degli anni trascorsi in terra di calabria. Da ogni slide riprodotta a video traspariva nitida la bontà e la positività del frate nonchè il suo attaccamento sincero alla gente di Bovalino, padre Giuseppe è stato l’ideatore ed il mentore della “Festa dei Rioni” che per 3 anni ha unito in un unico abbraccio pieno di colori tutti i bovalinesi. Ricordiamo che padre Giuseppe amava spesso ripetere la famosa frase “Buongiorno Bovalino” aggiungendo quasi sempre anche un “quanto sei bella”, proprio per rafforzare ancor più il legame che egli sentiva con questa terra che agli occhi di tutti era, ed è particolarmente martoriata ed abbandonata ma non per lui che la curava e la gestiva come un frutto o un fiore in continua crescita. L’asticella dell’emozione è salita di livello quando sul palco è salito don Claudio, anch’egli frate francescano dell’Ordine dei Frati Minori veneti venuto apposta da lontano insieme al fratello di padre Giuseppe (Giovanni) per rendere omaggio alla figura dell’amico fraterno con cui ha condiviso quasi tutto sin dall’età di dieci anni. Non hanno fatto mancare il loro affettuoso ricordo anche don Domenico (è nativo di Bovalino) e don Giovanni (della parrocchia di San Nicola di Bari) nominato sacerdote da pochi giorni ed appena rientrato da Roma dove ha avuto l’incontro in San Pietro con tutti i Ministranti ricevuti in Piazza da Papa Francesco. Per concludere in bellezza e scacciare quindi la “nostalgia canaglia” che aleggiava in piazza, ci ha pensato ancora Francesco Misitano che dimostrando di sapersela cavare bene non solo con la voce ma anche con le parole (preannunciando l’uscita del suo libro “a due passi dal mare” e del suo ultimo cd) ha cantato ancora canzoni molto care a Padre Giuseppe riscuotendo il plauso del pubblico presente. A conclusione della serata, tutto il Comitato Festa è salito sul palco per ricevere il riconoscente applauso della gente per il prezioso lavoro svolto seppur tra mille difficoltà, e si sono dimostrati molto dispiaciuti nell’annunciare alla gente che anche per quest’anno i fuochi di artificio non si potranno fare, a margine della Festa patronale, per la mancata autorizzazione da parte delle Autorità di pubblica sicurezza.

La macchina organizzativa si muove per la Festa dei Rioni di Bovalino

 

BOVALINO (RC) – Fervono i preparativi in tutti i sei rioni della comunità bovalinese (Borgo, Mirto-Centro, Cavalera, Malachia, Rosa e Sant’Elena) in preparazione della 4^ edizione della “Festa dei Rioni” che quest’anno si svolgerà a Bovalino in un’unica data (31 luglio 2015). L’evento avrà un sapore meno dolce del solito a causa della prematura scomparsa del suo ideatore e mentore Padre Giuseppe Castelli, religioso dell’Ordine dei Frati minori Veneti, parroco dal 2002 della chiesa di “San Nicola di Bari di Bovalino Marina (Rc), deceduto per una grave malattia lo scorso 6 febbraio. Ancora oggi, a distanza di quasi sei mesi, si sente forte il vuoto che la sua figura carismatica ma sempre discreta, cordiale e proiettata all’ottimismo, ha lasciato tra i suoi tanti parrocchiani.

Ph. Ofmve.it
Ph. Ofmve.it

La Festa dei Rioni ha avuto inizio nel 2012 ed è nata con l’intento di far “rivivere” il paese caduto in una sorta di letargo socio-culturale: una seria minaccia per la vita quotidiana della comunità bovalinese. L’inizio di ogni edizione è stato sempre scoppiettante, con uno scintillio di luci che si scoprono per le vie dei sobborghi e con una esplosione di colori miscelata ad un arcobaleno di ricordi che riportano alla memoria le tradizioni di un tempo. Particolarmente attesa dai cittadini e dai tanti turisti presenti è l’entrata in Piazza Camillo Costanzo da parte di ogni singolo rione che intona il proprio inno e sorprende con fantasiose idee coreografiche che spesso lasciano a bocca aperta i presenti. Al termine dell’entrata, tutti insieme all’unisono, sfogano il loro entusiasmo e la loro felicità in canti e balli che richiamano alla memoria le immagini viste tante volte in tv del carnevale carioca. L’edizione 2015 sarà ricordata, non solo perchè la prima senza la figura gioviale del frate francescano, ma anche perchè condotta in un contesto di assoluta “austerità” determinata dallo scioglimento del Consiglio Comunale decretato dal Consiglio dei ministri lo scorso 2 aprile.

Le donne di Bovalino ripuliscono dalla sabbia un tratto di lungomare

imagesBOVALINO (RC) – Ha mostrato davvero una grande volontà un nutrito gruppo di donne bovalinesi che stasera, rompendo ogni indugio, hanno deciso di prendere “scopa e ramazza” e con l’aiuto di una dose abbondante di olio di gomito hanno cominciato a ripulire il tratto di lungomare (lato Reggio) che ancora, a distanza di tanti mesi dalla fine della stagione invernale risulta coperto da un tappeto di sabbia che causa non poche difficoltà ai passeggiatori abituali ed agli amanti del footing. L’esistenza di questo problema non è dell’ultima ora infatti, era stato più volte e da più parti segnalato all’attenzione dei Commissari straordinari (soprattutto attraverso i social network) senza ricevere però risposta alcuna. Il motivo che non ha portato fino ad oggi a risultati concreti è che probabilmente i funzionari saranno stati presi da altre incombenze ben più importanti e, pertanto, non hanno potuto prestare la  necessaria attenzione a quanto rappresentato a “gran voce”  dai cittadini (aggiungiamo, che essendo ad inizio estate… sarebbe stato il caso di farlo !). Ma il fatto grave e che preoccupa non poco la comunità bovalinese  è che  l’intero comprensorio, nonostante siano già passati tre mesi dal loro insediamento,  il paese si presenta  ancora nelle medesime pessime condizioni; a partire dal lungomare dove oltre alla sabbia ci sono le erbacce sotto i marciapiedi che hanno raggiunto altezze mai viste prima (circa 60 centimetri), per finire alle strade dove oltre alle buche (alcune, ad onor del vero, sono state ricoperte a seguito delle recenti disposizioni date dai funzionari) si segnalano sui marciapiedi delle principali vie cittadine (soprattutto sulla via XXIV Maggio) distese di fogliame e vegetazione di ogni genere che deturpano ed inquinano non poco l’ambiente circostante. Bovalino com’è risaputo, è stato da sempre un paese a “vocazione turistica” ed il “salotto buono” dell’intera fascia jonica reggina; le sue location hanno richiamato ogni anno migliaia di turisti attratti dai suoi programmi culturali e di spettacolo (citiamo per l’occasione il Premio “Pericle d’Oro, che  quest’anno taglia il nastro delle 30 edizioni) e, per tale motivo, non è assolutamente tollerabile un quadro paesaggistico così deprimente che rischia di pregiudicare l’intera stagione estiva. D’altro canto, nei giorni scorsi abbiamo elogiato in ogni modo l’apprezzabile iniziativa realizzata dalla comunità Indiana, che con spirito di iniziativa e spiccato senso civico si è adunata nella Piazza delle Rimembranze (meglio nota come Villa comunale), e con grande impegno hanno provveduto a ripulirla da cima a fondo riportandola agli antichi splendori. Ciò gli è valso, giustamente, il plauso delle istituzioni e della cittadinanza che li ha accolti. Oggi, a riscuotere il medesimo plauso ed il ringraziamento dei tanti cittadini è il gruppo di donne bovalinesi, che incuranti della calura estiva e della enorme quantità di polvere sollevata, hanno iniziato l’opera di pulizia per restituire al paese quel tratto di lungomare che altrimenti sarebbe stato snobbato da tutti ed abbandonato al suo triste destino. L’attività per ora è solo iniziata, l’esempio è stato dato, da domani i lavori riprenderanno alacremente e si confida nel fatto che un maggior numero di persone possa contribuire a velocizzare l’attività di restyling. Inoltre, c’è da segnalare che alle gentili Signore, non dispiacerebbe di certo se qualcuno che opera nella stanza dei bottoni della casa comunale si facesse portatore del messaggio che la eventuale disponibilità di strumenti tecnici idonei a velocizzare l’intervento sarebbe, per l’occasione, particolarmente gradito. L’appuntamento è per domani pomeriggio per la seconda puntata.

Subito interventi urgenti per salvare la stagione estiva a Bovalino (Rc)

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Bovalino – Reggio Calabria

Bovalino è stato sempre considerato uno dei paesi della fascia Jonica reggina a maggior “vocazione turistica” e termometro affidabile dell’andamento stagionale non solo del turismo ma anche del commercio e  dell’attività socio-culturale dell’intero comprensorio locrideo. Sin dagli anni ’70 le sue strutture balneari, le sue piazze ed i suoi luoghi di maggiore attrazione turistica sono stati frequentatissimi dal “salotto buono” della società civile calabrese e talvolta, anche di quello di livello nazionale. Per raggiungere questi brillanti risultati, ovviamente,  bisogna dire soprattutto grazie a “madre natura” che lo ha incastonato tra la bellezza cristallina del mar jonio (quest’anno ha avuto il riconoscimento della bandiera verde per la qualità delle spiagge) e la dolcezza soave delle colline aspromontane. Con queste premesse ed in questo particolare momento di profonda crisi economica della quale ancora non si intravede la via d’uscita, è importante riuscire a sfruttare al massimo ogni possibilità che si presenta per ristabilire un equilibrio sociale e finanziario che è alla base della crescita e lo sviluppo di ogni paese civile. Per raggiungere tale obiettivo è quindi  importante saper sfruttare ogni singolo metro quadrato di strada, di verde o di spiaggia per invogliare il turista a soffermarsi anziché farlo fuggire via perchè ammorbato dalla presenza ingombrante delle bottiglie di plastica e di vetro  o dall’odore sgradevole dei rifiuti; che razza di turismo si può pensare di realizzare se non si comincia dal rispetto di queste basilari norme di buon comportamento ?. Certo Bovalino ha sofferto e soffre  ancora della grave condizione di Comune sciolto per “accertate infiltrazioni nell’attività amministrativa da parte della criminalità organizzata”; i Commissari Straordinari che si sono insediati da poco meno di tre mesi stanno cercando in qualche maniera di porre rimedio alla catastrofica situazione in cui hanno trovato l’Ente, ma ora dopo la prima fase interlocutoria in cui ci si è voluti rendere conto toccando con mano i reali problemi che dovranno essere affrontati, è giunto il momento di passare alla “fase operativa” cercando di venire incontro alle esigenze rappresentate da più parti. In proposito ed ancor più  perché  siamo nel pieno della stagione estiva,  appare non più procrastinabile la pulizia del lungomare che nonostante un primo intervento di maquillage effettuato sulle palme e dentro le aiuole nello scorso mese di aprile/maggio, si presenta ancora oggi in condizioni disastrose (cumuli di sabbia sul camminatoio lato Reggio, erbacce alte anche un metro a ridosso dei marciapiedi, cumuli di materiali ingombranti in prossimità dei cassonetti). Anche la via XXIV Maggio, strada di maggiore frequentazione in quanto sede delle principali attività commerciali ed economiche  (ricordiamo che in questa via ha sede la Scuola media, l’Ufficio postale e una banca) si presenta in maniera del tutto insoddisfacente in quanto la fitta vegetazione proliferata nel frattempo,  frutto dell’incuria dell’uomo,  ha  raggiunto un limite di guardia che va ben oltre ogni umana sopportazione. Da quanto è dato sapere, a brevissimo termine  saranno effettuati anche degli interventi “mirati” sul manto stradale per alleviare le pene degli utenti, in attesa che un ben più consistente e risolutore intervento consenta di eliminare del tutto l’annoso problema che nessuno ha mai voluto (o saputo)  affrontare. Gli interventi “tampone” realizzati in questo ultimo periodo per merito delle Associazioni di volontariato e della comunità Indiana cui va dato ampio merito, da soli non possono bastare; è opportuno provvedere in tempi rapidi a riqualificare il paese in ogni sua componente per cercare di salvare quantomeno la stagione estiva e rendere fruibile un paese che da sempre è stato un vanto per l’intera fascia Jonica reggina.

Rivalutazione per il “Parco delle rimembranze” di Bovalino: soddisfazione per le Associazioni di volontariato del territorio

thBovalino: i Commissari Straordinari esprimono soddisfazione per le attività svolte dalla comunità Indiana e dalle Associazioni di volontariato presenti sul territorio. E’ arrivato puntuale come un orologio svizzero il plauso ed il riconoscimento ufficiale della terna commissariale del Comune di Bovalino (RC) al lavoro di pulizia espletato nella giornata di domenica dalla comunità Indiana presente nel territorio della cittadina jonica reggina, ed alle altre iniziative espletate dalle locali Associazioni di volontariato (in particolare l’Associazione “Italia Night e Day”) che in questo ultimo periodo hanno contribuito con lodevole impegno e spirito d’iniziativa a ridare vigore ad alcuni luoghi che erano stati abbandonati a se stessi. Ritornando alla giornata di domenica, c’è da ricordare che con grande volontà ed assoluto senso civico, gli Indiani residenti nel luogo hanno provveduto a riportare agli antichi splendori uno dei luoghi simbolo, più rappresentativi e carichi di storia di Bovalino, ossia il “Parco delle Rimembranze” dove è allocato, tra l’altro, anche il monumento dedicato di Caduti di tutte le guerre, noto ai più come villa comunale. Ricordiamo che la location si trova proprio di fronte alla stazione ferroviaria e rappresenta, per questo, il biglietto da visita per chi transita da Bovalino; allo stesso tempo va ricordato anche che le condizioni di totale abbandono lo avevano catalogato come luogo da “evitare” in maniera assoluta in quanto poco salubre dal punto di vista igienico e poco frequentabile a causa di presenze alquanto raccomandabili, soprattutto nelle ore serali.th (10) Il lavoro della comunità Indiana, assume ancora più rilevanza e valore se si considera che è stato condotto con i propri attrezzi di lavoro (scope, rastrelli, palette e sacchetti), acquistati con le proprie risorse finanziarie per la particolare occasione. L’iniziativa non è ovviamente passata inosservata, infatti la cittadinanza ha positivamente commentato l’accaduto cercando di trarne insegnamento per il futuro; la stampa ed i social network hanno dato il giusto risalto all’episodio e le istituzioni, dal canto loro, hanno voluto esprimere la piena soddisfazione per il forte senso civico espresso e per il consolidamento integrativo della numerosa comunità indiana nel tessuto sociale bovalinese. L’auspicio è che tali iniziative non rimangano solo fatti isolati, ma siano da esempio e facciano da traino anche per altre comunità etniche, associazioni di volontariato e movimenti spontanei che th (12)hanno a cuore le sorti di Bovalino, per far si che il paese ritorni ad occupare il posto di  privilegio che occupava nei famosi anni ’70 quando rappresentava un punto di riferimento per la vita sociale, economica e finanziaria dell’intera fascia jonica.