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Enzo Bruno, bisogna intervenire sull’emergenza maltempo

«Il maltempo e le alluvioni che hanno segnato gli ultimi giorni, colpendo in modo particolare il Mezzogiorno del Paese, seguendo l’anomala ondata di gelo e le nevicate copiose che avevano già messo in ginocchio il territorio con ingenti danni, hanno determinato  situazioni di emergenza in settori nevralgici della vita delle comunità, come la viabilità e la sicurezza delle scuole». E’ quanto afferma il presidente dell’Upi Calabria, e presidente della Provincia di Catanzaro, Enzo Bruno, in merito alla situazione in cui versano gli Enti intermedi soprattutto dopo l’emergenza maltempo dei giorni scorsi.
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«L’efficienza dimostrata dalle Province nell’affrontare gravi criticità ed urgenze, senza risorse finanziarie e un numero ridotto di unità lavorative in organico, dimostra ancora una volta come il ruolo di questi Enti intermedi sia fondamentale, nell’erogazione di servizi prioritari per la sicurezza dei cittadini come la tenuta in efficienza del sistema viario e degli istituti scolastici: per il ruolo che rivestito in queste funzioni fondamentali, le Province devono essere inserite nel sistema della Protezione civile – afferma ancora il presidente dell’Upi Calabria -. Non sono più sopportabili ulteriori ritardi nella definizione di interventi normativi che assicurino gli stanziamenti necessari al mantenimento dei servizi e allo svolgimento di funzioni fondamentali. Serve, al più presto, un decreto legge che assicuri alle Province i fondi necessari a garantire la sicurezza per strade e scuole, e nello stesso tempo strumenti normativi che inquadrino in maniera chiara enti che, dopo la bocciatura del referendum del 4 dicembre 2016, mantengono una dignità costituzionale. Il ruolo delle Province come presidio democratico del territorio e della comunità che si organizza in tutti i suoi aspetti deve essere sostenuto, anche valorizzando la capacità di  pianificazione e coordinamento dello sviluppo economico locale, oltre che le funzioni di sussidiarietà a supporto dei Comuni».
«Non si può sacrificare un patrimonio di professionalità come quello in dotazione alle Province la cui ossatura burocratica si poggia sulla preparazione e l’esperienza del personale in servizio, uomini e donne che – rimarca ancora Bruno  – in questi anni hanno costruito un sistema amministrativo di grande qualità ed efficienza, come dimostrato anche in questi ultimi giorni in cui si è dovuto operare in emergenza».
«In queste ore, nelle province calabresi, ed in particolare in quella di Catanzaro, stiamo facendo fronte ad ulteriori emergenze: a causa delle forti e continue piogge il sistema viario provinciale è interessato da frane e smottamenti, impegnando l’Ente, gli uffici, i tecnici ad intervenire con urgenza per tutelare i cittadini, garantire la sicurezza ed evitare l’isolamento dei centri abitati. E’, quindi, arrivato il momento di superare il frangente della eccezionalità – conclude il presidente Bruno – e riportare in un contesto di normalità il quadro finanziario di Enti fondamentali che si trovano a dover intervenire su fronti imprevisti e imprevedibili, come i danni causati dal maltempo, ma prima ancora devono essere messi nelle condizioni di intervenire con efficienza nella quotidianità perché sulla sicurezza dei cittadini e sulla qualità dei servizi non si può speculare».

Il presidente dell’Upi Calabria all’assemblea delle province

CATANZARO – Portare il maggior numero di Enti di Area Vasta possibile ad approvare, il 31 luglio prossimo, bilanci in equilibrio per poter continuare ad assicurare i servizi essenziali nonostante i tagli pesantissimi e insostenibili imposti dalla legge di stabilità 2015, anche mettendo in campo la solidarietà tra istituzioni. Si tratta di una delle tappe fondamentali delineate nel corso dell’assemblea dei presidenti dell’Unione delle Province d’Italia riunite a Roma, nei giorni scorsi, alla quale ha preso parte il presidente della Provincia di Catanzaro, Enzo Bruno, nella veste di presidente dell’Upi Calabria.
Nel suo intervento, il presidente Bruno ha evidenziato come “il 2016 deve essere considerato l’anno di transizione delle Province verso i nuovi Enti di Area Vasta, in vista del consolidamento nel 2017. Questa trasformazione deve diventare un’opportunità per liberare i nuovi Enti intermedi dal gravame di farraginosità burocratiche e deleghe incompiute per disegnare un organismo snello e operativo che si occupi di garantire servizi di alta qualità alle nostre comunità”. Ricordate anche le prossime scadenze formali in merito al rinnovo delle rappresentanze in seno agli Enti di Area vasta: ad ottobre 2016 saranno convocati i comizi elettorali per l’elezione dei consigli provinciali, mentre nell’ottobre 2018 si provvederà all’elezione dei nuovi presidenti.
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Secondo il presidente Bruno, «è questo uno dei grandi meriti della riforma costituzionale disegnata dal Governo Renzi, dopo 40 anni di attesa. L’articolo 40 della nuova Costituzione, che saremo chiamati a confermare nel referendum del prossimo mese di ottobre, stabilisce che il ruolo delle Province sarà assunto dagli Enti di Area Vasta con compiti di gestione dei servizi nel territorio. La vittoria del “sì” confermerà con l’art.40 comma 4, l’ente di area vasta regolamentata dalla L.56/14 e quindi le opportunità definite nel nuovo sistema della autonomie locali. In questo modo – afferma ancora il presidente della Provincia di Catanzaro – daremo corpo al nuovo regionalismo, con le Aree vaste che saranno Enti di gestione e le Regioni di programmazione, legiferazione e controllo, per una organizzazione dei servizi davvero efficiente”. Nell’intervento all’assemblea nazionale Upi, Bruno ha anche rimarcato la necessità che “le Regioni procedano nel compito di delimitare il perimetro delle Aree vaste entro la fine di giugno, per arrivare al referendum con le idee chiare. Il mio auspicio è che possa vincere il sì: la conferma di una riforma realizzata dal premier Renzi con lucidità e lungimiranza, che semplifica la vita di tutti noi, porterà al contenimento dei costi della politica e al superamento di uno stallo burocratico da sempre  ostacolo per la crescita di un Paese come il nostro che ha bisogno di essere moderno, al passo con l’Europa e credibile».

Catanzaro: Bilancio di previsione 2015

CATANZARO (CZ)  Il consiglio provinciale di Catanzaro ha approvato in via definitiva il bilancio di previsione anno 2015 e pluriennale 2016-2017, dopo la riunione dell’assemblea dei sindaci che ha registrato una massiccia presenza della rappresentanza territoriale. La consultazione dei rappresentanti dei Comuni dello schema di bilancio preventivo – secondo lo Statuto obbligatoria ma non vincolante – ha registrato il voto contrario dei Comuni di Catanzaro, Lamezia Terme, Marcellinara e Torre di Ruggiero e l’astensione di Montauro. Dei 63 sindaci o loro rappresentanti presenti, ben 58 hanno votato a favore. La consultazione registra esito sfavorevole per via del voto ponderato che attribuisce ai  Comuni con maggiore densità di popolazione un equivalente peso in termine di votazione, mentre risulta prevalente la condivisione dello schema di bilancio in termini di singola rappresentanza.
“Quello che vi chiedo – aveva rimarcato il presidente Enzo Bruno – è di esprimere il voto al bilancio di previsione tenendo conto dell’impegno che abbiamo assunto di governare questa Provincia in questa particolare fase di transizione, con poche risorse e nessuna certezza del destino dell’Ente la cui esistenza è invece a garanzia dei Comuni, sui cui ricadrebbe la gestione dei servizi che al momento stiamo mantenendo tra mille sforzi-.  Si parla tanto di chiusura delle Province – ha detto ancora il presidente Bruno – ma credo che in questi mesi non abbiamo dato l’impressione di essere un Ente in dismissione.  Ricordiamo che negli stanziamenti singoli e complessivi per ogni risorsa, categoria e titolo di entrata, e per ogni intervento, servizio, funzione e titolo di spesa, il bilancio prevede una corrispondenza tra totale entrate e totale uscite di 328.561.021,40 euro.

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