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Incontro sulla legge di riforma del trasporto pubblico

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COSENZA(CS)-“Legge di riforma del Trasporto pubblico locale in Calabria – Prospettive, criticità e ricadute sui cittadini e sui lavoratori”: è questo il tema dell’ iniziativa organizzata dalla Filt Cgil di Cosenza, dalla Filt Cgil Calabria e dalla Camera del Lavoro di Cosenza. L’appuntamento è fissato per martedì 12 gennaio, alle 16.30, presso il centro polifunzionale Auser dello Spirito Santo a Cosenza.I lavori saranno introdotti da Giovanni Angotti, segretario generale della Filt Cgil di Cosenza. Sono poi previsti gli interventi di Pino Rota, segretario confederale Cgil Cosenza, Umberto Calabrone, segretario generale Cgil Cosenza, Nino Costantino, segretario generale Filt Cgil Calabria. Daranno il loro contributo al dibattito anche il governatore Mario Oliverio, Roberto Musmanno, assessore regionale ai Trasporti e alle Infrastrutture, l’onorevole Enza Bruno Bossio, componente della Commissione trasporti della Camera, Mimmo Bevacqua, presidente della Commissione trasporti della Regione Calabria, il consigliere regionale Carlo Guccione, Alessandro Rocchi, segretario nazionale Filt Cgil, Michele Gravano, segretario generale Cgil Calabria, Luigi Siciliano, presidente Asstra Calabria, Dino Romano, presidente Anav Calabria.Al termine del convegno, spazio alla musica con il concerto del gruppo Faber Quartet.

 

Camera del Lavoro di Cosenza: Compagnie Assicurative Abbandonano il Territorio

assicurazioni-aziende-chiuseCOSENZA – Viviamo la crisi economica peggiore dal dopoguerra ad oggi e quindi qualcuno potrebbe sostenere che è normale che le aziende debbano tirare la cinghia per sopravvivere. Ma i conti non tornano.

In Italia le tariffe assicurative sono tra le più care d’Europa, mentre le Compagnie d’assicurazione continuano a depotenziare le strutture liquidative sul territorio, contrariamente a quanto raccomandato dall’Organo di Vigilanza. Questo con un conseguente peggioramento della qualità del servizio all’utenza. Riflessi negativi anche sul mercato del lavoro: vengono soppressi e accorpati gli uffici di liquidazione danni presenti sul territorio e la gestione delle pratiche viene centralizzata ai call center direzionali, formati da personale con scarsa esperienza, ma con un basso costo retributivo. Come al solito si preferisce risparmiare sul personale a scapito del servizio, ma nessuna preoccupazione riguardo alle scandalose retribuzioni e alle stock option del top management.

Dicevamo che i conti non tornano: la crisi economica in atto non può essere invocata come una scusante in quanto queste politiche di abbandono del territorio sono iniziate molto tempo prima (alla fine degli anni ’90).

Inoltre vengono mortificati i diritti dei consumatori/utenti e i diritti dei lavoratori, solo per comprimere i costi. Tutto questo però non si riflette sul calo delle tariffe anzi, secondo il dato della Federconsumatori, l’aumento nell’ultimo decennio è stato pari al 107%.

Per quanto riguarda la Calabria e la provincia di Cosenza in particolare, le cose sono ancora peggiori rispetto al panorama nazionale. Nella provincia di Cosenza – che ha una estensione territoriale superiore alla intera Liguria e dove la rete di comunicazioni stradale e ferroviaria non sono certo tra le più efficienti del paese – diverse Compagnie hanno abbandonato il campo accorpando gli uffici, nella migliore delle ipotesi, nel capoluogo di regione: avevano iniziato qualche anno fa la Ras e Allianz (poi confluite nello stesso gruppo), hanno poi seguito l’esempio Ina Assitalia, Generali e Carige. Di recente si è accodata anche la Cattolica.

Bisogna aggiungere, inoltre, che dal 2013 anche l’Assimoco Assicurazioni ha annunciato la chiusura dell’Ispettorato Sinistri di Cosenza e che il personale impiegato verrà trasferito su Bari con notevolissimi disagi, anche in quest’ultimo caso, per i dipendenti interessati. E temiamo che il contagio non sia ancora terminato.