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Aggredita da un branco di cani randagi, 20enne muore per le ferite riportate

CATANZARO – Simona Cavallaro, una ragazza di 20 anni, è stata aggredita e uccisa da un gruppo di cani randagi a Satriano, centro della costa ionica Catanzarese. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, la giovane era in compagnia di un ragazzo nella pineta della zona di Monte Fiorino per un pic-nic, quando sono stati attaccati dai cani e hanno provato a fuggire. Nella fuga, il ragazzo sarebbe riuscito a chiudersi in un casolare abbandonato, perdendo però di vista la ventenne. A quel punto, avrebbe dato immediatamente l’allarme, ma all’arrivo dei carabinieri la ragazza era già morta per le gravi ferite riportate nell’aggressione.

Cani randagi aggrediscono gli studenti. Caruso, Cimino e Russo: «Comune e Università cestinano ogni proposta»

RENDE (CS) – «Si rincorrono notizie su notizie riguardanti numerose aggressioni da parte di cani randagi ai danni di studenti dell’Università della Calabria nell’area compresa tra il Campus e Quattromiglia. Purtroppo- rendono noto il senatore accademico Nicola Caruso, Mario Russo dell’associazione RDU e il consigliere DISUFerdinando Cimino-  le nostre preoccupazioni dei mesi precedenti hanno trovato conferma nell’aggressione di un branco che pochi giorni fa ha visto ferita una studentessa che ha denunciato anonimamente il misfatto su una pagina Facebook con dovizia di foto e racconto. A lei va la nostra vicinanza e la nostra solidarietà, nonché un augurio di pronta guarigione. Al Comune di Rende e all’Università della Calabria vanno il nostro ringraziamento e il nostro plauso per aver cestinato ancora una volta ogni nostra denuncia o proposta.

Non è la prima volta che, su varie tematiche, anticipiamo i tempi e proviamo a mettere in stato di allerta le Istituzioni prima che sia troppo tardi, ma non è nemmeno la prima volta che ogni nostra iniziativa resta inascoltata.
Già a Marzo 2017 abbiamo proposto l’attivazione di un’oasi canina nel nostro Campus, credendo che un progetto di questo tipo potesse garantire sia un’adeguata sistemazione ai nostri amici a quattro zampe che coinvolgere gli Studenti e le associazioni in un progetto di grande portata sociale.
Un anno dopo, come Consiglio degli Studenti, siamo riusciti ad ottenere una Convenzione con l’ENPA.
Noi Studenti abbiamo fatto la nostra parte, ma le nostre forze evidentemente non possono far fronte a questa emergenza.
La domanda ora è: quando pensano di intervenire le Istituzioni?
La Comunità Accademica non può restare insensibile nè alla richiesta di sicurezza che proviene dagli Studenti, nè al dovere morale e civico di garantire un’esistenza dignitosa ai randagi.
Signor Sindaco, Magnifico Rettore.. se ci siete, battete un colpo!» (Immagine di repertorio)

Acri, mattatoio di cani randagi

ACRI (CS) – Grande sdegno per gli animalisti ad Acri. La cittadina acrese è ormai diventata – come denuncia su Facebook il gruppo “L’Urlo di Angelo” – «un paese degli orrori» per il numero dei suoi randagi morti ammazzati da ignoti che eliminano “fai da te” l’annoso problema del randagismo che da queste parti, a pochi giorni dalle amministrative, è anche tema di dibattito elettorale.
I cani vengono lasciati morire soprattutto per avvelenamento e il brutale accanimento non ha risparmiato nemmeno cani femmina che ancora allattavano i propri cuccioli. «Ecco di cosa e’ capace l’essere umano» tuona il gruppo nato per volere di tutti i volontari attivi sul territorio della Regione Calabria in favore dei cani randagi dopo la morte di Angelo, il cane torturato e ucciso da quattro ragazzi lo scorso anno a Sangineto (leggi qui la sua storia).
«Tutto questo orrore avviene tra l’indifferenza della maggior parte della popolazione e delle istituzioni. Oggi diciamo basta! Facciamo sentire il nostro urlo tutti insieme affinché vengono presi provvedimenti a riguardo».

(ph facebook: pagina “L’Urlo di Angelo”)

 

 

Benedizione degli animali: un invito alla loro tutela

SQUILLACE (CZ) “Chi pensa che i cani non abbiano un’anima, non ha mai guardato un cane negli occhi.”, una frase di Victor Hugo che racchiude tutto quello che un uomo, che ha il piacere di avere la compagnia di un animale, può provare. Nel  2014 a Squillace, in seguito a diverse vicende, alcuni cani randagi sono stati avvelenati e il Comitato “A Difesa degli Amici a Quattro Zampe” in collaborazione con altre associazioni, sono stati costretti ad intervenire portando in salvo gli animali e collocandoli in diverse strutture. Il 23 maggio, l’Associazione  “Domus Pacis” ha deciso di non dimenticare l’accaduto  e di sensibilizzare l’argomento della tutela e dei diritti degli animali attraverso l’organizzazione della Messa e successiva Benedizione degli animali domestici avvenuta per opera di Don Fabrizio.  Importante la collaborazione del Comitato “A Difesa degli Animali a Quattro Zampe” e del Comitato civico “Salute e Ambiente”. La partecipazione dei cittadini di Squillace è stata tanta e alla Benedizione hanno partecipato non soltanto cani e gatti ma anche un simpatico criceto.

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Il presidente dell’Associazione “Domus Pacis”, Davide Samà, ha ringraziato tutti coloro che sono stati presenti ricordando l’importanza del rispetto non soltanto dei propri animali ma anche dell’ambiente circostante e della pulizia del luogo in cui questi cuccioli vivono. Don Fabrizio, infatti, riprendendo il Cantico delle Creature, ha ricordato durante l’omelia come sia importante lodare il Signore attraverso il rispetto di tutte le creature e della nostra Sorella Madre Terra.

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Tra i diversi compiti svolti dal Comitato “A difesa degli amici a quattro zampe” vi è anche quello della ricerca di una nuova casa per i cani che ancora non ne possiedono una. Chi fosse interessato all’adozione di un cucciolo può rivolgersi al Comitato o all’associazione Domus Pacis attraverso il loro profilo  Facebook.

Concetta Galati