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Occhiuto al Mipim di Cannes, «Diffondiamo il manifesto della qualità urbana»

CANNES – Mario Occhiuto, sindaco di Cosenza e delegato all’Urbanistica Anci, ha partecipato in qualità di presidente FPC Fondazione Patrimonio Comune al Mipim (Mercato internazionale dell’immobiliare) di Cannes per promuovere investimenti immobiliari orientati alla qualità della vita dei cittadini.

Prosegue così il progetto per la qualità urbana di FPC Fondazione Patrimonio Comune e di FIABCI (Federazione delle Associazioni immobiliari), un progetto lanciato con l’evento dello scorso 22 novembre alla Lanterna di Roma.

Il Manifesto della qualità urbana, voluto appunto dal presidente di FPC Mario Occhiuto, è stato presentato ieri al MIPIM di Cannes.

«Il Manifesto – afferma Occhiuto – intende costituire una sorta di linea guida per ispirare gli investimenti nella trasformazione delle città che devono essere orientati alla qualità della vita dei cittadini. Questa di Cannes è la prima tappa dell’impegno preso con FIABCI lo scorso novembre quando abbiamo lanciato il manifesto promettendo che avremmo promosso la ‘qualità’ dei Comuni italiani nel mondo. Non tanto la qualità che tutti già ci riconoscono come dono della storia del nostro straordinario Paese. Noi, più precisamente, parliamo della qualità ricercata attraverso il coraggio e la determinazione degli amministratori, dei cittadini e delle imprese che investono e trasformano i territori in una prospettiva di sostenibilità per come, in modo sempre più pressante, la crisi ambientale, economica e sociale ci richiede in modo sempre più pressante».

All’evento, oltre all’esponente di ANCI hanno preso parte il presidente di FIABCI Italia Campagnoli, promotore insieme a FPC del Manifesto, e la Sindaca di Savona Ilaria Caprioglio, a testimoniare proprio questa tensione con un’esperienza concreta: Savona prima città d’Europa a conseguire la certificazione LEED for Cities, la più prestigiosa del mondo in tema energetico e ambientale.

Occhiuto ha tenuto anche a sottolineare l’importanza del ruolo che ANCI attraverso la sua Fondazione Patrimonio Comune, nel nuovo ruolo disegnato dalla Legge di Bilancio 2019 come partner di InvestItalia, potrà giocare a supporto delle nuove forme di investimento ispirate al partenariato pubblico privato cui i Comuni potranno accedere per perseguire i loro programmi di trasformazione. «InvestItalia – ha detto Occhiuto – è appena stata costituita con il previsto Decreto del presidente del Consiglio dei Ministri. Attendiamo che venga nominato il management per incontrarci e pianificare insieme le azioni di promozione insieme».

 

Il calabrese Marcello Fonte conquista il premio di migliore attore a Cannes

CANNES – La 71ª edizione del Festival di Cannes premia l’Italia. Il premio per il migliore attore del concorso va a Marcello Fonte per Dogman di Matteo Garrone.

«Da piccolo quando ero a casa mia e pioveva solo le lamiere chiudevo gli occhi e mi sembrava di sentire gli applausi adesso è vero ed è come essere in famiglia» ha detto Marcello Fonte, originario di Reggio Calabria, che ha preso il premio da Roberto Benigni. «Il cinema è la mia famiglia – dice Fonte emozionatissimo – ogni granello della sabbia di Cannes è una meraviglia. Grazie a Matteo che si è fidato che ha avuto il coraggio…». 

 Musicista, attore e scultore, Marcello Fonte è nato a Melito di Porto Salvo nel novembre del 1978. «Ho iniziato il mio viaggio nel cinema da…imbucato. Mi intrufolavo nel set per mangiare il cestino. La troupe mi chiedeva cosa ci facevo li, improvvisavo frasi del tipo “il regista mi ha detto di venire qui”. L’arte è un lusso, e io mi sono arrangiato, occupando una cantina di 14 metri quadri. Il bagno era dentro l’armadio, vivevo il mio sogno in silenzio. Mi piace vivere dentro i film, la vita reale mi ha stancato», rivela Fonte ricordando i suoi inizi.

Nel 1999 arriva a Roma e, coinvolto dal fratello scenografo, partecipa ad uno spettacolo teatrale e si appassiona all’arte della recitazione, interpretando qualche piccolo ruolo nel cinema e nella televisione. Tante le partecipazioni a spettacoli teatrali e quasi il doppio quelle cinematografiche, Fonte dà vita anche ad un suo progetto come regista “Asino Vola”.

Recherche, il film di Andrea Belcastro al Festival di Cannes

COSENZA – Dopo “A Ciambra” di Jonas Carpignano, girato quasi integralmente nella piana di Gioia Tauro, seleRecherche-locandinazionato nella “Quinzaine des Réalisateurs”, anche un altro bel pezzo di Calabria sarà presente al Festival di Cannes. “Recherche”, cortometraggio scritto e diretto dal cosentino Andrea Belcastro, rappresenterà l’Italia e la Calabria dal 22 al 25 maggio nello “Short Film Corner”, sezione parallela dedicata alla promozione di film brevi all’interno del celebre festival transalpino. Il corto, prodotto da Paola D’Orsogna per Tecnagon Produzioni con la collaborazione di Hyle Pictures e Open Fields Productions e sostenuto da una campagna di crowdfunding, è stato girato interamente nella provincia di Cosenza: nei diciassetti minuti del film sono riconoscibili le distese silane, lo scoglio della Regina a Guardia, le spiagge di Scalea e i misteriosi boschi della catena costiera.

Già presentato in anteprima a “La Primavera del Cinema Italiano” e alla “Mostra del Cinema di Lamezia” ed essere stato selezionato come finalista al “T.R.A.M.E. Indipendenti” di Pisa, il film di Belcastro narra, attraverso un andamento narrativo poco lineare e astratto, un viaggio alla ricerca di un significato dell’esistenza tramite brandelli di memorie passate e future. Nel cast numerosi attori calabresi: dagli esperti Giovanni Turco, Marcello Arnone ed Ernesto Orrico a giovani promesse del cinema italiano come Rita De Donato, Carlo Gallo, Francesco Aiello, Giuseppe Panebianco e Alessandro Cosentini.

Non è la prima volta che i paesaggi calabresi narrati da Andrea Belcastro superano i confini nazionali: nel 2014 il corto “Il tuo bianco candor” fu selezionato, tra gli altri, al “Miami Independent Film Festival” (USA) e al “Festival Cineminuto de Cordoba” (Argentina), mentre nel 2015 il documentario “Sukkot”, che racconta dello stretto rapporto della comunità ebraica con i cedri di Santa Maria del Cedro, venne proiettato in Galles all’ “International Documentary Festival”. Sempre lo stesso anno, il Centro Nazionale del Cortometraggio decise di rappresentare l’Italia in Messico al prestigioso “ShortShorts – Film Festival” con “Nessuna croce manca”, opera ambientata all’epoca della Grande Guerra e vincitrice anche di un Gold Award al “Los Angeles Filmreview”.

Grand Prix Des Arts Visueles a Cannes, il primio premio va ad un’artista calabrese

ROCCELLETTA DI BORGIA  (CZ) – Non si ferma il viaggio artistico fra le città europee di Angela Loprete. Questa volta l’arte della pittrice girifalcese, trapiantata a Roccelletta di Borgia, è approdata nella città di Cannes, in Francia, dove ha partecipato alla Biennale d’arte –  1° “Grand Prix Des Arts Visueles 2016”, promossa dalla Commissione critica di ArtExpò Gallery.

Un’altra opportunità, per l’artista calabrese, per fare conoscere oltralpe il suo talento e diffondere i suoi messaggi di vita positivi. E un ulteriore riconoscimento ai suoi meriti artistici. La manifestazione artistica, che le ha regalato la soddisfazione di essere premiata “per l’alto livello di professionalità acquisito nel campo artistico” da una Commissione critica di prestigio composta da Jean Charles Spina (Presidente della Commissione e Art Director GS Communications – Nice); Michel Verdant (direttore Galerie Victoria Cannes); Mariarosaria Belgiovine (Critico e direttrice Artexpò Gallery); Francesco Chetta (direttore casa editrice Effeci Arte Collezionismo); Sergio Mazzoni (collezionista ed estimatore d’arte); Massimo Basile (Art Director – Lugano); Elena Cicchetti (Presidente associazione culturale Art in The World – Viterbo); Maurizio Gnali (direttore Gnali Arte); Eraldo Vinciguerra (storico d’arte); Costantin Neacsu (Rotary Club Romania); Giampaolo Curti (collezionista), si è svolta a fine aprile presso il Palace Cannes Hotel, salon Madrid, raccogliendo tanti artisti, le cui opere, dopo un’attenta selezione, sono state premiate ed esposte ad un pubblico fatto di esperti e collezionisti.
Alla cerimonia di premiazione hanno anche preso parte tre grandi artisti internazionali: Patrick Moya, Monique Thibaudin e Giorgio Laveri.

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La Loprete, oltre al trofeo e al diploma di merito artistico, si è aggiudicata la pubblicazione sul catalogo ufficiale del dipinto premiato, intitolato “Colorami”, e la recensione critica del Presidente della Commissione e Art Director GS Communications – Nice, Jean Charles Spina, che, riferendosi all’opera, ha scritto: “Connotazioni figurative di ottimo equilibrio tonale, rendono efficace il suo pensiero descrittivo nella suggestione dell’armonia segnica. La bellezza oggettiva si traduce in evocazione percettiva, per esprimere una lettura emozionale, prova di una ricerca estetica di ottimo livello”. Una conferma di come la pittrice catanzarese miri a rappresentare, con i suoi soggetti umani e naturalistici tendenti alla perfezione, la bellezza del creato, sfoderando sempre un’ottima e apprezzata tecnica. E tanto nella prospettiva di riuscire a trasmettere sublimi emozioni e indurre gli uomini a sperare nel “mondo a colori” dalla stessa descritto.

L’artista Loprete, grazie alla sua caparbietà, alle sue capacità e al suo amore per la pittura e per la vita, è riuscita di nuovo a colpire dritto al cuore dei critici internazionali e di tutti coloro che hanno avuto il piacere di ammirare le sue opere. Conquistando stavolta, con il suo “mondo a colori”, un premio nella città della cultura e del turismo per eccellenza.