Archivi tag: canti

Musiche e favole napoletane per “Cunti e Canti” di Rino Amato. Sabato al Teatro Morelli

COSENZA – «Un concerto-recital tra musiche, canzoni e favole partenopee. Tre racconti (Cunti) incastonati nel concerto (Canti) dell’ensemble di musicisti “Aria”. Musica colta che trae ispirazione dalla tradizione popolare e orale partenopea il cui filo conduttore unisce, in una dimensione canora e strumentale, brani, arie e rivisitazioni dalle villanelle tardo-barocche del ‘600 alla canzone classica napoletana del ‘900». In poche ed efficaci parole ecco spiegato da Rino Amato, giornalista, scrittore, regista teatrale ed attore, il senso del suo nuovo spettacolo “Canti e Cunti napolitani – dal ‘600 al ‘900”, in programma al Teatro “Morelli” sabato 25 marzo, alle ore 20,30. L’iniziativa è patrocinata dal Comune di Cosenza e dall’Assessorato alla Comunicazione e grandi eventi guidato da Rosaria Succurro.
Con questo nuovo spettacolo, l’undicesimo prodotto dall’Associazione culturale cosentina “Tolda ’86 teatromusica”, Rino Amato ritorna ad uno dei suoi vecchi cavalli di battaglia, dopo la fortunata esperienza pirandelliana degli ultimi due anni, rispettivamente con “Concerto al Premiato Caffè della Stazione (tratto da “L’uomo dal Fiore in bocca”) e “Il berretto a sonagli”. “Canti e Cunti napolitani è – per definizione dello stesso autore che sarà anche in scena – uno spettacolo leggero e spumeggiante, di certo non privo di contenuti, che vuole essere un omaggio alla cultura teatrale napoletana da parte di alcune risorse artistiche cosentine. Uno spettacolo popolare, nel rispetto del suo colto valore storico e divulgativo – sottolinea ancora Amato nelle note di regia – che riporta alle origini della letteratura poetica e musicale del teatro napoletano antico e al recupero del racconto barocco seicentesco di Giovan Battista Basile (autore de “Lo cunto de li cunti”) per poi calarsi nella modernità di Eduardo De Filippo, passando per il racconto fantastico di Salvatore Di Giacomo”.
Ad affiancare Rino Amato sarà l’ensemble “Aria”, formato da Daniele Fabio (chitarra, arpa e voce), dal tenore Franco Ruggiero Pino, dal soprano Teresa Musacchio, da Katia Mancuso alla viola da gamba e da Danilo Di Palma alle chitarre.

Natale in Scena su corso Mazzini per la II Edizione

Cosenza – Quando si parla di Natale a seconda dell’età dell’interlocutore, si va a creare un immaginario ben definito: i bambini pensano ai regali che riceveranno, al riproporsi dei cartoni animati in tv, alle vacanze; i ragazzi penseranno ai regali da fare, ai compiti a casa, alle uscite serali. Potrei stilare qui la lista, ma lascerò che sia la vostra mente sociologica a completare. Poche cose riescono ad unire le persone di diversa classe sociale e razza: una di queste è la musica. Parlare di musica a Natale è come livellare la conoscenza delle persone rendendole propense al dialogo, questo perché il Natale è fatto di Jingle Bells, di Bianco Natale, di Bublé e strine.

A piazza Kennedy ho assistito ad un evento musicale che mi ha fatto maturare questo pensiero. Daniela Arena ha portato su di un piccolo palco il coro del C.A.M. (Centro Artistico Musicale) di Francesco Petrasso, la violinista Arianna Luci, alcuni suoi allievi e la maestra Natascia Cucunato ad esprimere il loro pensiero sul natale. Tematica principale dello spettacolo è stato il “sogno” e la loro realizzazione e i grandi artisti, alla domanda “quale è il tuo sogno?” della presentatrice Marianna Esposito, hanno risposto con la tipica espressione fanciullesca di chi esprime un desiderio. Natale e sogni si stringono molto spesso la mano e i ballerini della maestra Natascia Cucunato lo hanno espresso molto bene sulle note di “Murde the beat” nella coreografia di Nilde Serpa.
Ballerini, allievi, bambini, maestri… tutti su di un piccolo palco a celebrare un momento di ritorno all’infanzia, quando si canticchiava Jingle bells mentre si aspettava l’arrivo di Babbo Natale.

Daniele Ferullo