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Per il Gallico Catona grana Cormaci, ma il settore giovanile dà soddisfazioni

REGGIO CALABRIA – Dopo il pareggio nell’ultima giornata di campionato, il Gallico Catona è concentrato sulla difficile trasferta di Locri. Contro gli jonici non sarà disponibile Marco Cormaci che dovrà scontare un turno di squalifica. Per mister Cavallo, e per “l’economia” della squadra, sicuramente un’assenza importante. E chissà che un’alternativa valida non possa arrivare dal settore giovanile, che nei mesi passati ha già ricevuto dei riconoscimenti per il lavoro svolto.

Già domenica il tecnico della squadra del comprensorio ha portato ben quattro “under” classe 00’ in panchina: Mario Scarcella, Simone Crucitti, Giacomo Tripodi e Gianluca Carlo (in foto). Quest’ ultimo, un attaccante polivalente, ha esordito nel secondo tempo contro la Paolana dimostrando buona attitudine tattica e buona disciplina. Grande nota d’orgoglio per i responsabili del settore giovanile Enzo Dascola, Nino Reitano e Giovanni Malavenda che vedono premiati i frutti di un settore che da sempre porta numerosi giovani talentuosi ad esordire in prima squadra.

Rende (Cs): XII edizione assaporagionando

th (11)La promozione della sicurezza alimentare e la valorizzazione dei prodotti tipici e tradizionali sono temi fondamentali per la tutela della salute, la salvaguardia del territorio e della sua identità produttiva, culturale, sociale, biologica, ambientale. Un’occasione importante per parlarne alla presenza di molti rappresentanti pubblici sarà quella del prossimo 16 maggio. “Prodotti tipici del nostro territorio, interesse scientifico e sanitario e tutela dell’ambiente”: questo il titolo dell’incontro informativo e di approfondimento rivolto ai cittadini che si terrà, nell’ambito della XII edizione di Assaporagionando, sabato a partire dalle 9 presso l’auditorium del Rimuseum di Rende. Si partirà con i saluti di rito del primo cittadino di Rende, Marcello Manna, di Mario Occhiuto, presidente della Provincia di Cosenza e di Giuseppe Graziano, consigliere della Regione Calabria. Presenterà, dunque, il seminario di studio Giovanni Misasi, commissario Delegazione provinciale di Cosenza e consigliere del Consiglio nazionale dei biologi. La prima relazione sarà affidata a Innocenzo Muzzalupo del Cra Oli su “Le qualità del nostro olio, gli oli monovarietali delle cultivar autoctone calabresi”. Di prodotti tipici parlerà Emilio Servolino, presidente di Assaporagionando. Carlo Franzisi, presidente Unsic provinciale di settore di Cosenza, dibatterà su “Territorio e tipicità”con un occhio rivolto alle imprese. Delle proprietà benefiche delle arance parlerà il nutrizionista Claudio Pecorella. “Biodiversità e marchi di qualità, un valore aggiunto” è il titolo della relazione affidata a Benito Scazziota, dirigente presso il Consorzio di bonifica. Tratterà di celiachia e della produzione di pane per celiaci Antonio Genise. Per rimanere in tema Expo 2015, si affronterà l’argomento della dieta mediterranea con Giuseppe Grandinetti per l’Unsic di Cosenza. Ancora, del riso di Sibari si parlerà con i rappresentanti dell’azienda produttrice Magisa. Le conclusioni dei lavori saranno affidate a Gerardo Mario Oliverio, presidente della Regione Calabria. La seconda parte della mattinata sarà dedicata al “ Laboratorio del gusto” con un un caso di studio del vino del Savuto di Ferdinando Francesco Genise, prove di assaggio e indicazioni sulla percezione delle caratteristiche organolettiche. L’evento si chiuderà, allora, con la degustazione dei prodotti delle aziende promotrici. ba4fd71a60e5f66ac5fb22fb7f88f020_400x400«Assaporagionando – dichiara il direttore organizzativo Carlo Franzisi – fu capofila in Calabria degli eventi di promozione delle tipicità attraverso l’esposizione e degustazione dei prodotti. Nella fase attuale l’inflazione di manifestazioni similari ha fatto perdere valore strategico all’iniziativa; per questo – conclude Franzisi – Assaporagionando vuole sperimentare percorsi più incisivi per la tutela e la valorizzazione di tutto il sistema agroalimentare tipico mediterraneo».

Roberto Bilotti: il Mab è un tesoro della città di Cosenza

COSENZA – In occasione della riconsegna alla città della Colonna di Sosno, ripristinata a cura di Gianluca Nava dopo il grave danneggiamento subito nel 2013, Roberto Bilotti, componente della famiglia di mecenati cosentini che hanno reso possibile il Museo all’aperto,  ha inteso comunque inviare una nota di testimonianza per ricordare come è nato il Mab e l’importanza che riveste per Cosenza.

Carlo Bilotti, nato a Cosenza nel 1934, verso il termine della sua vita, segnata dalla morte dell’unica figlia, aveva maturato l’idea di donare parte della propria collezione alla sua Città. Diceva che quando era

Carlo Bilotti
Carlo Bilotti

ragazzo e viveva a Cosenza gli mancava il confronto con le espressioni artistiche del suo tempo. Mancando alla cittadina cosentina un edificio che accogliesse la collezione si è deciso di mettere le opere scultoree per strada: così nasce il Museo all’Aperto. I concittadini così possono vivere la loro quotidianità tra l’arte di artisti presenti nei principali musei e siti mondiali. Il progetto prevedeva un repertorio completo di grandi scultori moderni e contemporanei, ma non è stato completato per la prematura morte di Carlo Bilotti. Il sogno di Roberto Bilotti sarebbe poter completare il progetto con l’inserimento di un’opera e un’installazione di Giò Pomodoro.Il Mab è stato inaugurato nel marzo 2005 dal presidente Unesco Italia, il Professore Giovanni Puglisi (e il segretario generale amb. Luca Biolato) che ha dato il via, ai lavori di stesura del progetto che individua attraverso l’arte, il veicolo di crescita sociale e di sviluppo economico, candidando così Cosenza a diventare sito Unesco. Obiettivo che potrebbe essere riavviato a condizioni/garanzie di consapevolezza, conservazione, valorizzazione e gestione che comporterebbero anche finanziamenti diretti alla tutela e al recupero, con l’attivazione di piani di sviluppo turistico e con la costituzione di un rapporto fondamentale tra flussi turistici e servizi culturali. Nava dimostrando passione e apprezzamento personale ha realizzato un importante monitoraggio, raccogliendo 18 milioni di dati sullo stato di conservazione finalizzato alla rilevazione di fattori di alterazione e degrado. L’intervento di Nava su uno dei tre elementi del colonnato è durato 4 mesi ed ha previsto, in maniera inedita per la tecnica utilizzata, l’ancoraggio meccanico e chimico dei 35 frammenti che componevano l’opera dopo l’incidente del 24 novembre 2013. L’intervento eseguito restituisce all’opera sia l’integrità strutturale che cromatica.