Archivi tag: Cassano

Cassano Sybaris, panchina affidata a Mingrone

CASSANO ALLO IONIO (CS) – E’ Carmine Mingrone il nuovo responsabile tecnico dell’ ASD Cassano Syabris. Succede al dimissionario Giancarlo libero.

Chi è Carmine Mingrone

Quarantasei anni, di Mirto, un passato da calciatore, ora allenatore. Ha infatti guidato squadre come Rossanese in Eccellenza e Audace Rossanese in Promozione. Nella passata stagione ha guidato il Krosia in Prima Categoria portandolo ai playoff.

Sciolti altri quattro comuni: Cassano, Marina di Gioiosa, Petronà e Isola Capo Rizzuto

COSENZA – Oltre a quello di Lamezia Terme altri quattro comuni calabresi sono stati sciolti dal Consiglio dei Ministri che si è svolto oggi pomeriggio a Roma. Si tratta dei comuni di Cassano alla Ionio, in provincia di Cosenza, quello di Marina di Gioiosa Ionica, in provincia di Reggio Calabria, quello di Petronà, in provincia di Catanzaro, e quello di Isola Capo Rizzuto, in provincia di Crotone.

Possibile scioglimento comune Cassano, Papasso, «La mia coscienza è pulita»

CASSANO ALLO IONIO (CS) – Le ultime notizie riguardanti il Comune di Cassano e, relative alla possibilità dello scioglimento del Consiglio Comunale dello stesso, lasciano sgomenti e provocano costernazione e preoccupazione. Di seguito le dichiarazioni del sindaco Gianni Papasso

«Ho spiegato, in tutte le sedi dove mi è stato possibile farlo, prima fra tutte il Consiglio Comunale, quella che è stata, ed è, la vicenda che si sta svolgendo a Cassano relativamente alla Commissione d’accesso agli atti. Ho spiegato tutte le attività fatte per contrastare la criminalità organizzata e per azionare meccanismi di legalità e trasparenza. Non censuro nessuna dichiarazione, naturalmente, però, ho diritto di replica. Ho chiesto alla Presidente Bindi di essere audito dalla Commissione Nazionale Antimafia per spiegare a questo importante organismo le mie ragioni, che poi sono quelle del popolo di Cassano.Continuo ad attendere di essere convocato. Nel frattempo occorre fare solamente alcune precisioni. Non sono alla ricerca di cambiare le carte in tavola, ma esclusivamente mi batto per la verità e la giustizia. Sarebbe interessante e necessario un contraddittorio con chi ha redatto relazioni, con chi deve decidere al fine di assumere giuste, eque e corrette determinazioni. Purtroppo, non sempre ciò è possibile! Sono costretto, quindi, ad intervenire rispetto a quanto viene riportato da qualche organo di stampa. Infatti, intendo informare la pubblica opinione che tra le tante ditte che hanno svolto compiti e lavorato per il Comune di Cassano solamente due o tre ditte sono state, per quanto può essere a conoscenza del sottoscritto, attenzionate con interdittive. La ditta o le ditte che hanno svolto lavori di realizzazioni di opere pubbliche prima di essere interdette hanno avuto regolare certificazione antimafia rilasciata dalla Prefettura di Cosenza che possiamo esibire in qualsiasi momento, in qualsiasi circostanza ed in qualsiasi luogo. Si precisa che le stesse già avevano avuto rapporti con il Comune di Cassano prima della mia elezione Quando queste sono state interdette con le stesse è stato tranciato ogni rapporto. Per quanto concerne la ditta che si è occupata della cura del verde si evidenzia che, la stessa, ha sempre avuto affidamenti dietro regolari gare d’appalto e con procedure aperte e/o a seguito di procedure negoziate precedute da pubblicazione on – line sul sito del Comune di manifestazione di interesse. Addirittura, l’impresa in questione, ha sottoscritto, talvolta, con il Comune rigorosi patti d’integrità. Puntualmente le conclusioni di queste attività sono state comunicate in Prefettura senza riscontri negativi. Preciso che la ditta si è regolarmente aggiudicata lavori per la cura del verde anche durante la gestione commissariale. L’impresa in questione è stata raggiunta da interdittiva in data 17 Novembre u.s. e gli uffici, su mia disposizione, hanno già attivato i meccanismi che la legge, a tal riguardo, prevede. Pertanto, è da ritenere che fino alla predetta data la stessa era perfettamente regolare. Quindi, nessuna vicenda maleodorante ma il rispetto delle norme e delle leggi vigenti in uno stato di diritto. La nostra coscienza è assolutamente tranquilla e a testa alta andremo avanti nell’esclusivo interesse della città».

 

 

“Essenza lucente che arde”, a Cassano appuntamento con la poesia

CASSANO ALLO IONIO (CS) – Venerdì 29 Settembre, alle ore 19,00 presso la Basilica Minore Cattedrale “S. Maria del Lauro” di Cassano allo Ionio, si terrà il recital di poesie “Essenza lucente che arde”, incentrato sul tema della Luce. L’evento, moderato e fortemente voluto dall’autrice e redattrice Anna Maria Schifino, è patrocinato dalla Basilica Minore Cattedrale“ S. Maria del Lauro , dalla Comunità “Magnificat” RnS Fraternità di Cassano all’ Ionio.

Nel corso della serata, Massimo Cistaro, attore amatoriale della “Compagnia delle Alghe” di Cerisano, leggerà al pubblico i versi di Rosanna D’Agostino. Più precisamente, verranno lette alcune poesie tratte dalle raccolte “Lacrime di stelle” e “Stelle Angeli e neve” edite rispettivamente da Ecofutura ed Edizioni Orizzonti Meridionali negli anni 2005 e 2009. In più, sarà data lettura ad alcune poesie tratte dalla silloge “Cerco il sole di mezzanotte” inserita nell’antologia poetica “Tramontane” edita dall’Aletti Editore nel 2015 ed altre poesie inserite nell’Antologia Poetica del II Premio Internazionale Itinerante “Dal Tirreno allo Jonio-Giosuè Carducci alla scoperta del Codex Purpureus Rossanensis” e nel I volume dell’ “Enciclopedia dei Poeti Italiani Contemporanei” edito sempre dall’Aletti nel 2016. 

Il vescovo di Cassano senza filtri: «Crisi della politica devastante»

MENDICINO (CS) – Edito da Insieme, con prefazione di Piero Coda e postfazione di Matteo Truffelli, l’ultima pubblicazione del vescovo di Cassano allo Jonio, monsignor Francesco Savino, dal titolo “Spiritualità e Politica”, ispirato alle storiche figure di Aldo Moro, Giorgio La Pira e Giuseppe Dossetti, inchioda la classe dirigente alle proprie responsabilità. Il presule non è tenero con la politica, né si pone in contrapposizione con essa. Ma richiama i principi etici e morali necessari per governare i processi di cambiamento, senza invasioni di campo e nel rispetto del presupposto di laicità.

APPUNTAMENTO ORGANIZZATO DA SALVATORE MAGARO’ 

Il libro è stato presentato a Mendicino nel corso di una iniziativa promossa dall’Associazione Più di Cento – Tana per la Legalità presieduta da Salvatore Magarò, già presidente della Commissione regionale contro la ‘ndrangheta. Dopo i saluti del sindaco Antonio Palermo e di Enzo Gabrieli, vicepresidente della Federazione Italiana dei Settimanali Cattolici, sono intervenuti il presidente della Fondazione Carical Mario Bozzo e lo storico Pietro Dalena, docente dell’Università della Calabria.

MONSIGNOR SAVINO PERENTORIO: «ASSISTIAMO ALLA DERIVA DELLA POLITICA»

«Tutti constatiamo la deriva della politica – ha detto monsignor Savino – C’è una crisi della politica devastante. La politica è incapace di reagire davanti alle grandi sfide dei nostri tempi. La politica non è un male a prescindere: è lo strumento per governare i processi di cambiamento. Di fatto oggi abbiamo una politica non credibile, non autorevole, autoreferenziale, direi narcisistica. Non più impegnata per il bene comune ma per il bene di qualcuno. Una politica asservita alle grandi lobby». Il vescovo di Cassano è estremamente duro: «Senza spiritualità la politica si riduce ad una gestione pragmatica, e quindi oggettivamente, diventa un affare, un compromesso. Bisogna distinguere tra mediazione e compromesso. La mediazione è positiva – afferma monsignor Savino – E’ la ricerca delle convergenze per il bene della collettività. Il compromesso invece è sempre al servizio del singolo».

Citando le parole del cardinale francese Jean Danielou, tra le più autorevoli figure cattoliche del novecento, Savino aggiunge: «La preghiera è una questione politica e la politica è una questione spirituale, laddove per spiritualità si intende il senso che vogliamo dare alla politica: senso come fondamento, come significato, come ragione, come fine della politica». Negativo il giudizio sulla classe politica calabrese: «Dobbiamo porci seriamente il problema della qualità della classe politica, chiedendoci quali siano le performance della classe politica e quali sono gli strumenti di selezione della classe politica».

PLAUSO A MINNITI SUI TEMI DELL’IMMIGRAZIONE

Il vescovo si esprime anche sui temi dell’immigrazione: «L’accoglienza si gioca su tre paradigmi: quello dell’accoglienza, quello della legalità e quello della integrazione. Non credo nell’accoglienza parcheggio. L’accoglienza deve diventare integrazione e l’integrazione va fatta nel rispetto delle regole. Minniti? Tutto sommato penso che il ministro dell’Interno abbia creato un contesto nuovo, anche perché diciamolo chiaramente, i fenomeni migratori devono trovano una risoluzione a livello europeo, altrimenti favoriscono il fenomeno del populismo. Purtroppo oggi chi si occupa di immigrazione è in minoranza. Anche la Chiesa come istituzione è in minoranza quando affronta il tema della migrazione». Savino non ha dubbi: «Pensate alla demagogia che si fa parlando insieme di migrazione e ius soli o ius culturae. Sono due questioni prive di connessioni oggettive, poiché e ius soli e ius culturae non riguardano gli attuali fenomeni di migrazione ma la posizione di ragazzi nati in Italia, cresciuti con i nostri nipoti, i nostri figli, ma privi di una cittadinanza reale».

NESSUNA INVASIONE DI CAMPO NELL’AUTONOMIA DEI PARTITI

Infine una battuta sulla ingerenza della sua attività pastorale nella politica calabrese: «Non faccio invasione di campo nei partiti. La politica, intesa con la “P” maiuscola, è l’organizzazione etica di una società. Ma io sono un cittadino e in quanto tale, sento di dire la mia. Rispetto l’autonomia della politica, rispetto la governabilità laica della politica, ma come cittadino credere e pastore di un popolo mi sento di dire la mia su queste importanti questioni».

Cassano, nominato il vice comandante della polizia municipale

CASSANO ALLO IONIO (CS) – È stato nominato con determina comunale il vice responsabile della Polizia Municipale. Tale ruolo sarà ricoperto da Giovanni Martucci dopo che da circa due anni che la figura del vice responsabile del Corpo non veniva individuata creando non pochi problemi soprattutto sul piano operativo e dei controlli dell’attività del personale.
«Il Corpo di Polizia Municipale guidata dal Comandante Giuseppe Santagada – si legge in una nota della sindaco Papasso – compie grandi sforzi visto anche il gap numerico di organico per un territorio vasto come quello del Comune di Cassano il proprio dovere. La nomina del vice responsabile era un atto dovuto al fine di garantire la continuità gestionale del personale e delle attività di competenza in caso di assenza e/o di impedimento del Responsabile di Settore. Il Consiglio di Stato, sezione V, sentenza n.75 del 16 gennaio 2015 descrive che il corpo di polizia municipale ha delle precise peculiarità rispetto agli altri dipendenti comunali sotto il profilo organizzativo–strutturale e funzionale che non può intendersi limitata alla conoscenza del territorio comunale e del suo substrato sociale ovvero dell’effettivo funzionamento dell’apparato comunale, né in tali conoscenze si esaurisce, comportando piuttosto lo svolgimento, sovente anche con piena autonomia di giudizio, di funzioni di polizia locale, nonché di polizia giudiziaria e di ordine pubblico, che implicano l’appropriata conoscenza teoriche e tecniche di codici e di norme. Per ricoprire la figura di Vice Responsabile si è individuato tra i componenti del Corpo di Polizia Locale l’istr. Giovanni Martucci quale persona più idonea per ricoprire tale importante carica poiché presenta la necessaria esperienza per l’assolvimento dell’incarico e perché ha già coadiuvato il Comandante Giuseppe Santagada nell’organizzazione del servizio e di quant’altro attinente alle competenze operative della Polizia Locale».

Cosenza, botta e risposta a distanza sull’adeguamento sismico delle scuole

COSENZA – Botta e risposta a distanza tra il vicepresidente del consiglio comunale Francesca Cassano e l’assessore ai lavori pubblici di Palazzo dei Bruzi Francesco Caruso. La diatriba prende spunto dalle riflessioni della Cassano in merito alla partecipazione del comune di Cosenza al bando regionale per l’erogazione di finanziamenti da destinare all’adeguamento sismico degli edifici scolastici. «Sono state prodotte solo due richieste, perdendo l’opportunità di intercettare importanti risorse per mettere a posto le scuole cittadine» aveva dichiarato l’esponente dell’opposizione. Secondo l’assessore Caruso il bando conteneva un vincolo secondo il quale i comuni potevano attivare il finanziamento solo per plessi scolastici che non avevano in precedenza beneficiato di altri analoghi finanziamenti. «Mio malgrado mi vedo costretta ad intervenire nuovamente sull’argomento e non per fare “inutile allarmismo” o polemica sterile – scrive ancora Francesca Cassano, ribadendo le proprie posizioni – Conosco bene il bando, per averlo studiato ed utilizzato. E’ ancora reperibile sul sito della Regione Calabria, non contiene i vincoli indicati dall’assessore Caruso. Con questo ultimo bando, pubblicato il 13 dicembre 2016, la Giunta regionale, anche in virtù dei numerosi crolli verificatisi durante il recente terremoto dell’Italia centrale, ha imposto il finanziamento solo di interventi di adeguamento sismico o di demolizione e ricostruzione per gli edifici pubblici. Dunque lavori risolutivi per evitare di disperdere risorse in interventi “tampone” di dubbia utilità. Gli interventi di adeguamento sismico – conclude la consigliera comunale – sono una questione di primaria importanza e di scottante attualità ed è per questo che li ritengo prioritari anche perché quando si parla di sicurezza nelle scuole l’attenzione non è mai eccessiva».

Cassano Jonio, in fiamme l’auto e lo scooter di un netturbino

CASSANO ALLO JONIO (CS) – L’automobile e lo scooter di un netturbino, sono andati distrutti la scorsa notte a Cassano allo Jonio a causa di un incendio. Il rogo, dai primi accertamenti effettuati, sarebbe stato di natura dolosa. I due mezzi erano parcheggiati nei pressi dell’abitazione dell’uomo. Sul posto, insieme ai vigili del fuoco, sono intervenuti i carabinieri della tenenza di Cassano.

Omicidio del piccolo Cocò Campilongo, sentito in aula uno dei testimoni

COSENZA – Davanti alla Corte d’Assise del Tribunale di Cosenza ha deposto in aula Cristian Belmonte, testimone nel processo sulla morte del piccolo Cocò Campolongo, ucciso a soli tre anni con il nonno Giuseppe Iannicelli e la compagna marocchina del nonno Ibtissam Touss a Cassano allo Jonio. Gli imputati, accusati del triplice omicidio, sono Faustino Campilongo e Cosimo Donato. Belmonte ha riferito di conoscere Iannicelli, di averlo visto a volte insieme ai due imputati ma di non averlo mai visto vendere droga. Il testimone ha inoltre precisato che tra Giuseppe Iannicelli e Cosimo Donato intercorrevano rapporti anche in virtù del fatto che il figlio di Iannicelli aveva una relazione sentimentale con la figlia di Cosimo Donato. Tra le dichiarazioni rese da Belmonte al pm della Direzione Distrettuale Antimafia Saverio Bertuccio, anche il racconto di una conversazione con il figlio di Iannicelli: «Dopo il funerale mi disse che aveva incontrato Donato e Campilongo la sera della scomparsa del padre e che puzzavano di benzina». Come si ricorderà le tre vittime sono state ritrovate qualche giorno dopo la loro scomparso in un’auto data alle fiamme.  Il processo è stato aggiornato al 18 maggio prossimo.

Estorsione a chirurgo estetico, in cella tronista originario di Cassano

MILANO – Sulla sua pagina Facebook aveva postato la locandina della serata a cui avrebbe partecipato come ospite assieme a Lele Mora e Guendalina Canessa, il commento era “vi aspetto”. Sabato sera assieme ai fan, però, si sono presentati anche i carabinieri della sezione Catturandi del comando provinciale di Milano, che hanno così arrestato per estorsione Alessio Lo Passo, ex tronista di “Uomini e donne”. I militari diretti da Marco Prosperi hanno eseguito un provvedimento di condanna in via definitiva a 3 anni per un’estorsione nei confronti di un chirurgo estetico avvenuta nel 2014. Secondo quanto riferito dai carabinieri, Lo Passo è stato fermato a Monza mentre andava all’inaugurazione di un locale assieme a Mora e Canessa, entrambi totalmente estranei alla vicenda giuridica. Il modello, 34enne incensurato originario di Cassano allo Ionio (Cosenza), era arrivato a bordo di un suv Maserati e ai militari che lo hanno fermato ha detto di non essere a conoscenza della condanna pendente, sebbene la sentenza sia stata emessa il 21 aprile 2016. La vicenda inizia due anni prima, il 24 settembre 2014, quando Lo Passo si sottopone a un’operazione di rinoplastica presso lo studio di un chirurgo a Milano. In quel momento era già stato protagonista del programma di Maria De Filippi, prima come corteggiatore di Giulia Montanarini (dalla quale sarà scelto) e poi come tronista. La prima visita post operatoria mostra una buona ripresa, ma la settimana successiva il medico nota una “depressione ossea nei lati” che sembra compatibile con un urto violento. Lo Passo nega di aver avuto traumi nonostante il chirurgo insista nel dire che quel decorso è molto strano o quantomeno insolito. Così il medico decide di fare una ricerca in rete e su YouTube scopre un video della trasmissione Pomeriggio 5 in cui Lo Passo, contattato telefonicamente da Barbara D’Urso, rivela di aver fatto a botte all’esterno di un locale per alcuni apprezzamenti rivolti alla sua donna. La lite sarebbe avvenuta proprio nei giorni tra il primo e il secondo controllo medico. Il 6 novembre 2014 Lo Passo si presenta allo studio con la fidanzata e un uomo di circa 60 anni che dice di essere calabrese (ma di fatto mai identificato) e pretende la restituzione dei 57mila euro pagati per l’operazione. I tre minacciano il medico e il personale, ripetono che in caso di mancata restituzione sfasceranno lo studio e rovineranno la reputazione del professionista in tv. Il 27 novembre Lo Passo ripete le intimidazioni al telefono ma, nei primi giorni di dicembre, il medico sporge denuncia e il 21 aprile 2016 l’ex tronista viene condannato in via definitiva a tre anni di reclusione. Sabato sera l’arresto.