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Girifalco, centrale a biomassa. Rigettato il ricorso della Vitale Sud

GIRIFALCOGIRIFALCO (CZ) – È stato rigettato il ricorso della Vitale Sud S.p.A. contro il Comune di Girifalco per l’accertamento del silenzio serbato dal Comune sull’istanza dell’otto luglio al fine di verificare la necessità di acquisire un nullaosta paesaggistico per la realizzazione di un impianto a cippato di legno vergine della potenza di 200 kwe. La sentenza del Tribunale Amministrativo, da  una parte indica le ragioni di cessazione della materia del contendere ed un’altra i motivi del rigetto. L’istanza originaria della società ricorrente risale al 30 novembre 2015. All’esito della richiesta di integrazione documentale pervenuta da parte del Comune, in data 21 marzo, la società ha prodotto la documentazione presso il portale regionale Suap, da ultimo in data 10 maggio 2016. Con una nota del 9 maggio, il Comune ha sospeso l’iter della Pas in attesa delle determinazioni del Consiglio Comunale, sul presupposto che l’area interessata fosse qualificabile come area tutelata ex art. 142 co. 1 lett. G del decreto legislativo 42/2004 per l’esistenza di un bosco. Il 19 maggio, pertanto, la Vitale Sud ha chiesto al Comune di convocare una conferenza dei servizi  per l’acquisizione dell’atto di assenso di competenza delle amministrazioni diverse. L’istanza è stata rinnovata l’8 luglio 2016. Essendo decorso il termine di 20 giorni, la Vitale Sud presenta ricorso al Tar al fine di accertare l’illegittimità del silenzio serbato dal Comune sull’istanza di convocazione della conferenza dei servizi; dichiarare l’accertamento della fondatezza della pretesa della società ricorrente ad ottenere l’atto di assenso per la realizzazione dell’impianto Pas. Il Comune,si è costituito deducendo che, con nota 7361 del 14 settembre, era stata indetta la conferenza decisoria semplificata. Alla Camera di Consiglio del 30 novembre, la Vitale Sud ha chiesto al Tribunale di pronunciare la cessazione della materia del contendere. Ed è a questo punto che la domanda della ricorrente viene in parte accolta ed in parte rigettata. Per il giudice amministrativo «non vi è dubbio che sulla domanda principale, diretta ad accertare il silenzio e a condannare il Comune a provvedere, l’atto sopravvenuto favorevole alla Vitale Sud costituisce cessazione della materia del contendere essendo soddisfatto l’interesse ad ottenere una pronuncia espressa che si è inteso tutelare in sede di Tar. Tuttavia – secondo quanto riportato nel dispositivo di sentenza – non può accogliersi la domanda di accertamento nel merito della pretesa, contestualmente introdotta con il ricorso: la speditezza del rito del silenzio è ostativo a tale decisione dichiarativa, venendo in gioco valutazioni di natura tecnico – discrezionali peraltro devoluti anche ad amministrazioni diverse. Per questa parte il ricorso, va pertanto rigettato».

Tecnici Ispra: centrale a biomassa Sorbo non deve essere costruita. Soddisfazione del Comitato del no

SORBO SAN BASILE (CATANZARO) – Soddisfazione del Comitato  ‘No Biomassa a Sorbo San Basile’  per la perizia fatta dai tecnici dell’Ispra nell’inchiesta della Procura di Catanzaro sulla costruzione di una centrale a biomassa nel comune di  Sorbo San Basile, a ridosso della Sila catanzarese. Il Comitato si dice soddisfatto nel sapere che i tecnici « avrebbero ravvisato diverse convergenze su quanto sia stato da parte nostra, e di molti cittadini, in relazione all’esposto che ha fatto scattare le indagini su questa centrale». La centrale non si deve costruire: questa la conclusione della relazione depositata al sostituto procuratore Carlo Villani. Il magistrato aveva avviato un’inchiesta su presunte irregolarità nella pratica per ottenere l’autorizzazione unica. Nel dicembre scorso, inoltre, il Comitato aveva presentato ricorso al TAR.

«La notizia ci riempie il cuore di orgoglio – si legge nel comunicato del Comitato –  e ci ripaga in parte di tante preoccupazioni e della fatica di tante battaglie fatte in questi anni, sempre al servizio del territorio e della sua estrema bellezza».

«La Sila – prosegue – potrà avere ancora per molti anni, lo status di ambiente unico in Europa per la bellezza dei suoi paesaggi e per la salubrità dell’aria e la bontà dei prodotti del suo territorio».

La nota precisa: «questo comunque ci esorta e non mollare, la notizia è solamente un’altro importante tassello verso la vittoria definitiva. La giustizia amministrativa e quella penale stanno facendo il loro corso, noi restiamo fiduciosi quanto attenti»

Il Comitato chiede la collaborazione di associazioni e cittadini: «la Green economy deve restare “green” e non “black” ».

 

r.p.


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