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Massimo Arcuri è il nuovo segretario provinciale del Coisp

CATANZARO – E’ Massimo Arcuri il Segretario Generale Provinciale del Coisp – Sindacato Indipendente di Polizia, di Catanzaro.

Arcuri è stato destinato per acclamazione alla guida dell’articolazione territoriale del Coisp e sarà affiancato dai Segretari Provinciali Aggiunti Aldo Carito, come Vicario, Piero Affatigato, Aggiunto, Agazio Sità, Segretario Amministrativo, Rocco Morelli, Segretario Organizzativo e Vincenzo Varano, con delega alla Comunicazione. Inoltre sono stati eletti Segretari Provinciali: Domenico Michienzi, Francesco Mercuri, Agostino Lia,Antonio Lia, Gennaro Pileggi, e Aurelio Marinaro. Benito Scarfone conserva invece la delega in rappresentanza del personale in quiescenza. E’ stata eletta anche la Responsabile dell’Ufficio Pari Opportunità del Coisp di Catanzaro Annarita Abbenante, prima Segretaria Provinciale nella storia del Coisp catanzarese.

A seguito dei lavori è stato anche rinnovato il Consiglio Provinciale, il Collegio Provinciale dei Revisori dei conti, e sono stati eletti i Delegati al Congresso Regionale della Calabria – che si terrà il 4 e 5 aprile a Catanzaro -, nonché i Delegati al Congresso Nazionale che si terrà il 21, 22 e 23 giungo a Vicenza.

“Sono orgoglioso di stare ancora alla guida della Segreteria Catanzarese di un Sindacato – ha detto Arcuri – che ha dimostrato di essere veramente innovativo, indipendente, forte e autorevole in tutte le sedi. E’ innegabile che questo è un momento particolarmente difficile soprattutto per chi fa Sindacato, perché nella crisi più generale, le gravi difficoltà e carenze con cui noi Poliziotti in particolare facciamo i conti rendono veramente arduo dare risposte celeri alle istanze dei colleghi. Ma il nostro impegno è stato e sarà ancora massimo e tenace per farci portavoce con l’Amministrazione e con tutta la società delle specificità, dei bisogni, e delle legittime aspettative di Uomini e Donne in divisa”.

I lavori del VI Congresso Provinciale si sono svolti a conclusione di un importante convegno realizzato assieme all’Associazione Astante sul tema “Uniti per dire no alla violenza sulle donne, femminicidio e stalking. Riflessioni sulla Violenza di genere e sull’impegno delle Donne nelle Istituzioni”.

 

 

Oggi al Congresso del Coisp a Catanzaro “Uniti per dire no alla violenza sulle donne”

CATANZARO – E’ previsto per oggi il VI Congresso Provinciale del Coisp di Catanzaro, in occasione del quale si terrà un incontro su un tema da sempre particolarmente caro al Sindacato Indipendente, attivamente impegnato in iniziative formative dedicate che si ripetono annualmente assieme ad importanti partner nazionali, e cioè quello della violenza sulle donne. Proprio “Uniti per dire no alla violenza sulle donne, femminicidio e stalking. Riflessioni sulla Violenza di genere e sull’impegno delle Donne nelle Istituzioni” è il titolo dell’incontro, che ha preso il via alle 9.00 presso la Prefettura di Catanzaro, alla presenza delle massime Autorità, e sarà concluso proprio da Maccari, prima dell’avvio dei lavori pomeridiani del Congresso Provinciale, preludio del prossimo importante impegno con il Congresso Regionale della Calabria che si terrà il 5 aprile.

“Non solo il nostro ruolo di Poliziotti, ma anche e soprattutto quello di Sindacalisti, ci impongono di dedicare il massimo impegno nella diffusione della cultura del rispetto e delle pari opportunità. E dunque fare del nostro meglio significa attivarsi in ogni maniera utile perché le cittadine, da quando nascono, e dunque ancora tra le mura di casa, a quando fanno il loro ingresso nel mondo, e dunque fuori dalle pareti domestiche, e per tutto il loro cammino nella vita lavorativa e sociale, abbiano ben chiari i loro diritti e sappiano che c’è chi ne garantisce il rispetto, difendendole da privazioni e prevaricazioni. Il nostro ruolo di Poliziotti e soprattutto di Sindacalisti ci impongono di batterci per il rispetto delle diversità, esaltando correttamente il valore di tutto quanto le donne incarnano e donano, normalmente a piene mani, al Paese”. Così Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia, si sofferma su uno dei tanti importanti appuntamenti pubblici che stanno accompagnando, in tutta Italia, lo svolgimento dei Congressi Provinciali del Coisp.  “Questo dibattito così ricco ed articolato – aggiunge il Segretario Generale – sarà l’occasione per toccare tanti diversi punti ed aspetti delle problematiche che investono le donne e la loro via sociale.

“Nulla di più sbagliato, diciamo noi – insiste Maccari -, che ci battiamo senza sosta contro la ‘discriminazione al contrario’ che si attua con il più becero dei ricatti: donne, volete la parità? Allora dovete essere trattate come gli uomini. Falso. Anche i bambini sanno che non c’è peggior ingiustizia che trattare allo stesso modo situazioni diverse e persone diverse. La verità è che tutto quanto caratterizza le donne, e si acuisce, si sviluppa e si rafforza nello svolgimento dei difficili e delicatissimi ruoli che spettano loro, rappresenta un valore aggiunto che dovrebbe essere irrinunciabile, altro che! Sarebbe ora che questo Paese smettesse di avere timore della forza, della determinazione, della volontà, della concretezza, della capacità organizzativa e di stabilire un più sano e corretto ordine di priorità tipiche delle donne, il più delle volte proprio in quanto figlie, mogli e madri, ed imparasse finalmente a giovarsene. Sarebbe ora che si fornissero alle donne gli strumenti necessari per dare nel modo migliore il proprio contributo, nel rispetto delle loro tipicità, senza che siano sempre costrette a scelte impossibili e ingiuste. E questo lo diciamo a ragion veduta, perché nessuno più di noi può parlare di specificità! Proteggere le donne – conclude il Segretario del Coisp –, garantendogli una sana espressione della loro individualità ed il rispetto dei loro diritti, significa anche questo, oltre che salvarle fisicamente dai mostri che le prendono di mira e che, guarda caso, hanno quasi sempre le fattezze di uomini”.

Trasferimento del Reparto Crimine da Rosarno a Vibo il COISP Replica alla Consap: “Si evitino strumentalizzazioni”

CATANZARO – I dubbi della Segreteria calabrese del Coisp – il Sindacato Indipendente di Polizia, circa l’inadeguatezza della struttura della Scuola di Polizia di Vibo Valentia che dovrebbe ospitare il Reparto Prevenzione Crimine di Rosarno, iniziano a diventare certezza.

Infatti, l’azione sindacale che il Coisp della Calabria ha avviato da qualche mese richiedendo al Direttore della Scuola di Polizia di Vibo Valentia di fornire informazioni circa le reali condizioni strutturali e di sicurezza dello stabile che ospiterà il predetto Ufficio, a tutt’oggi non ha dato esito.

Questo silenzio assordante, da parte di chi rappresenta l’Amministrazione di Pubblica Sicurezza, di fronte alla  richiesta legittima del Coisp calabrese finalizzata a tutelare la salute e la sicurezza dei poliziotti, preoccupa fortemente i dirigenti della Segreteria Regionale del Coisp Calabria e li convince ancora di più sulla concreta fondatezza e validità dell’azione sindacale denunciata.

Sottovalutare l’efficienza dell’impianto elettrico di uno stabile che dovrebbe ospitare un Ufficio di Polizia o trascurare i parametri di sicurezza strutturali dello stesso, oltre a violare le norme in materia, non fa sicuramente il bene di chi utilizzerà la struttura. Su questi principi il Coisp della Calabria non transige e non ha intenzione di abbassare la guardia. La Segreteria Regionale del Coisp Calabria affermano ancora che l’azione proseguirà anche se l’iniziativa non dovesse dare consensi sindacali come ipotizzato sugli organi di stampa i colleghi dal sindacato di polizia Consap. I parametri di sicurezza di uno stabile che si devono  assicurare in fase di assegnazione sono elementi importanti che esulano da qualsiasi vantaggio di “tessere” o altro. La Segreteria del Coisp Calabria invita il succitato Sindacato di Polizia a riflettere su legittime battaglie sindacali senza trincerarsi  dietro discutibili elementi di vantaggio che potrebbero avere i poliziotti che da Rosarno verranno trasferiti a Vibo Valentia. Il Coisp calabrese, come ha già segnalato, è contrario alla chiusura o al trasferimento di qualsiasi  Ufficio di Polizia, sulla base del fatto che territori di frontiera come Rosarno hanno bisogno di vedere incrementati gli organici delle Forze dell’Ordine non di averli ridotti o spostati. Lo spostamento di un Ufficio come quello rosarnese potrebbe essere recepito dalla popolazione locale come una sconfitta dello Stato sulla criminalità Locale.

Allo stesso modo, il Coisp Calabria è convinto che anche gli uffici di Polizia di Vibo Valentia debbono essere rafforzati, messi in sicurezza e attrezzati con mezzi adeguati per una vera ed incisiva lotta al crimine.

Non si fronteggia la criminalità organizzata spostando gli Operatori di Polizia da un luogo all’altro.

Modificata la normativa vigente in materia di trasporto per le Forze dell’Ordine

Catanzaro – La Regione Calabria, ieri 21 febbraio, specifica, in una nota indirizzata alle varie Società affidatarie dei servizi di trasporto pubblico, che per usufruire della libera circolazione sui relativi mezzi agli Operatori delle Forze di Polizia è necessaria la tessera di riconoscimento, rilasciata dalle rispettive Amministrazioni di appartenenza, invece della divisa, invitando le Società stesse ad “adeguarsi alle prescrizioni tecniche determinate  con provvedimento della Giunta Regionale”.

Giuseppe Brugnano, Segretario Regionale calabrese del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia, commenta così la nota: “Quella che potrebbe sembrare la precisazione dell’ovvio è utile a superare l’ennesima complicazione venutasi a creare dopo che l’Azienda Ferrovie della Calabria ha deciso di richiedere ad ogni singolo Poliziotto, e ad ogni altro Operatore delle Forze di Polizia, per ogni singola fruizione del servizio di trasporto, di rilasciare una sorta di autocertificazione attestante che il suo viaggio è effettuato in servizio di pubblica sicurezza. Una cosa che ci ha lasciato ben più che perplessi, imponendoci un ulteriore e deciso intervento per evidenziare che, se in passato era stato deleterio limitare le agevolazioni ai soli Tutori dell’Ordine in divisa, ben più assurda è questa richiesta di autocertificare ogni volta lo svolgimento di un servizio da parte dell’Operatore. E’ evidente quanto improponibile fosse tale richiesta, considerando le necessità di riservatezza e celerità che caratterizzano molti servizi svolti dai colleghi, anche e soprattutto quando essi non operano in divisa, per non parlare di quando devono intervenire fuori dal canonico orario di servizio per assolvere ai loro doveri di garanti della sicurezza e della legalità. Dobbiamo ricordare ogni giorno a tutti quanto complicato e delicato sia il lavoro che svolgiamo e quanto necessaria sarebbe la comprensione e la collaborazione di ogni espressione della società nei confronti di chi è chiamato a difendere e garantire il benessere non proprio, ma di tutti”.