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Muore il comico reggino Giacomo Battaglia

RIZZICONI (RC) – Lo scorso 28 giugno era stato colpito da un ictus. Le sue condizioni erano apparse immediatamente critiche. Nelle scorse ore la notizia, l’artista calabrese, reggino di origini, Giacomo Battaglia non ce l’ha fatta ed è deceduto in una clinica di Rizziconi dove era ricoverato.

Noto al grande pubblico in quanto componente del celebre duo Battaglia e Miseferi, molto amato e apprezzato non solo in Calabria, ma in tutta Italia. Tra le sue imitazioni, quella di Bruno Vespa e Sandro Ciotti. 

 

Fonte Foto approdonews.it

 

 

A Cassano arriva Dado, il comico di Zelig in “Cunta la notizia”

CASSANO ALLO JONIO (CS) – Ancora pochi giorni e poi si darà  inizio alla 15^ edizione di “ Primafila”, rassegna di teatro e musica organizzata dall’Associazione Culturale Novecento Teatri, con presidente Luisa Giannotti,  per la direzione artistica di Benedetto Castriota. Ricordiamo che l’inizio era previsto per sabato 17 a Morano Calabro , con il soprano Katia Ricciarelli, ma per impegni con le reti Mediaset,  lo spettacolo  è slittato al venerdì 30 dicembre. Intanto tutto è pronto a Cassano Jonio, nel teatro comunale per ospitare , mercoledì 21 dicembre, con inizio alle ore 21,30, Gabriele Pellegrini ( in arte DADO) in “ Canta la notizia”. Attore comico stravagante, Dado, ama esibirsi nei suoi spettacoli cantando accompagnato dalla sua inseparabile chitarra. Lo abbiamo visto in diverse trasmissioni di successo, dal Maurizio Costanzo show a Zelig, da servizio pubblico a Made in Sud. Il suo sogno nel cassetto,  un progetto artistico che si chiama “Canta la notizia” che è un format che ha sperimentato senza avere una produzione vera e propria. Caparbiamente non si è dato per vinto e lo sta auto producendo e i risultati si vedono dal momento che ogni suo spettacolo è “sold out” .”Vorrei, dice, il comico romano,  cercare di lavorare o per un giornale o per una tv o un canale web privato, però con sovvenzioni importanti per lavorare bene e dar lavoro anche ai miei autori, ai musicisti e alle persone che fino adesso sono a disposizione perché mi vogliono bene.» Appuntamento con Dado mercoledì 21 dicembre al teatro comunale di Cassano Jonio con inizio alle ore 21,30. La rassegna lo ricordiamo proseguirà il 22 a Mormanno con Dario Vergassola, il 26 a Castrovillari con la XV edizione del Festival della comicità.  In scena Gianfranco Phino, Dino Paradiso, Alberto Magico Alivernini;  tutti i comici che oggi vediamo in scena. Il 27 dicembre  sempre a Castrovillari presso il Teatro Sybaris,  con il grande Teo Teocoli ; il 28 dicembre le scene del teatro Sybaris della città del Pollino, saranno calcate da Rimbamband  e  “ il sol ci ha dato alla testa”; il 29 dicembre sarà la volta di “ That’s life con Riccardo Rossi“ed il 30 dicembre doppio appuntamento, alle 18 con uno spettacolo gratuito per grandi e piccini della compagnia teatrale “ La mansarda” dal titolo, Babbo Natale e il mistero della lista scomparsa” al teatro Sybaris di Castrovillari, alle 21,30 la carovana di “ Primafila” si sposterà nella vicino Morano Calabro, precisamente all’auditorium” Massimo Trosi” per concludere questa 15 edizione con il soprano Katia Ricciarelli in “ Altro di me…” Sul palco sarà accompagnata dal tenore, Francesco Zingariello e dal Maestro Roberto Corlianò. Presente anche quest’anno il “ baby parcking”  gratuito per tutti i genitori che andranno al teatro con i loro figli.  Un cartellone di tutto rispetto per trascorrere in allegria le festività natalizie.  L’abbonamento per quattro spettacoli costa 46 euro ed i biglietti si potranno acquistare anche online su www.ticketwebonline.com. Ulteriori informazioni per potranno essere richiesti all’Associazione Culturale Novecento .L’evento gode del contributo della Regione Calabria, del Parco del Pollino, dei Comuni di Castrovillari, Cassano J. Morano C. e Mormanno, ma anche di Nocara, Acquaformosa e Santa Domenica Talao dal momento che la rassegna è partita già l’estate scorsa.

Primafila: A Santo Stefano si ride con i comici di Made In Sud

CASTROVILLARI (CS) – Si ferma solo per Natale la XIIª edizione di “Primafila”, la rassegna di teatro itinerante organizzata dall’Associazione Culturale “Novecento” di Luisa Giannotti, la cui direzione artistica è affidata a Benedetto Castriota.

Dopo la pausa legata alle festività ormai imminenti il 26 dicembre la rassegna ritorna in teatro con l’edizione 2013 del “Festival del teatro comico” quest’anno tutto targato dai comici della fortunatissima trasmissione Rai “Made in Sud”.

L’evento ormai legato alla rassegna di teatro ospiterà per questa XIIª edizione Salvatore Gisonna, Mino Abbacuccio e Matranga e Minafò che offriranno un mix travolgente di risate e comicità ormai collaudata e di altro profilo. Una serata dal gusto “leggero” per dare un po’ di spensieratezza e gioia al tempo delle feste con il ritmo di una comicità sempre attuale e legata al racconto del vissuto di questi artisti ormai entrati nelle case di tutti gli italiani.

Salvatore Gisonna porta in scena “Siamo tutti stressati” uno spaccato del vivere quotidiano in cui i vizi e gli stili della gente comune, della politica, delle notizie di prima pagina, ma anche del pettegolezzo spicciolo vengono esaltati nei loro aspetti paradossali. Partito come imitatore nel programma Rai “Stasera mi butto” Gisonna insieme a Fabio Isaia ha formato il duo di cabaret “I cuginetti a sfera”, riscuotendo grande successo di pubblico e critica. Nel 2005 esordisce come monologhista con lo spettacolo “Come stai” di cui è autore.

Mino Abbacuccio porta in scena “Ride male chi ride primo”. Il comico napoletano, approdato a Made in Sud nel 2011, si avvicina al cabaret nel 2007 e dopo aver frequentato diversi corsi partecipa al laboratorio “Si… pariando”, presso il Teatro Tam di Napoli. Vince il Premio Arte Umoristica. Nel 2009 vince il premio del pubblico, della giuria e della critica nell’ambito della manifestazione “Vado al Massimo” intitolata a Massimo Troisi e inserita nel circuito BravoGazie. Sempre nel 2009 porta a casa un riconoscimento al Premio Massimo Troisi e nel 2010 si aggiudica il Premio Charlot.
Nel suo monologo emergono le realtà classiche dell’umorismo campano: le vacanze, la precarietà del lavoro, lo shopping e le donne, la famiglia, in particolare la sua, ispiratrice di molte gag comiche.

“C’era una volta in America” è il racconto della coppia Matranga e Minafò nata nel 2005 in un villaggio vacanze. Consolidatosi nel tempo sulle reti locali palermitane, il duo, fa il salto di qualità su “Repubblica.it” con l’esperienza di denuncia satirico/giornalistica in chiave demenziale. Nel 2010 partecipano al “Premio Troisi” arrivando al secondo posto nella serata finale. L’anno dopo si confermano mattatori su Made in Sud dove ancora oggi sono protagonisti della scuderia di comici del Mezzogiorno d’Italia.
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Per informazioni e prevendite dei biglietti ci si può rivolgere direttamente presso la sede dell’Associazione Culturale “Novecento” in Via Boccaccio, 14 a Castrovillari, o contattare direttamente il box office ai numeri 0981.489008 e 388.0565704. I biglietti degli spettacoli sono anche disponibili presso la Dany Music di Via Mazzini, Baby Store Via S.Sebastiano e presso Antico Caffè 900 di Via Roma a Castrovillari e Cartolibreria Vignale Via Praino a Cassano all’Jonio . Ma si può anche prenotare il biglietto comodamente da casa attraverso la biglietteria automatizzata all’indirizzo www.sinfonybiglietteria.it

“L’avaro” di Molière: in scena l’esilarante Lello Arena

 

ALTOMONTE (CS) – Domani, secondo appuntamento del Festival Euromediterraneo di Altomonte. In scena l’esilarante comicità di Lello Arena nel capolavoro di Molière “L’avaro”. Un classico diretto in un nuovo allestimento da Claudio Di Palma con Lello Arena che affronta per la terza volta un testo di Molière. Il famoso comico napoletano (storico membro della “Smorfia”) torna a interpretare un capolavoro del drammaturgo francese,sfoderando tutte le sue doti istrioniche.Partito dal cabaret con l’indimenticato Massimo Troisi,Lello Arena vanta una lunga e intensa carriera costellata di importanti i successi di pubblico e soprattutto di critica per le sue interpretazioni cinematografiche (“Ricomincio da tre” e “Scusate il ritardo” su tutti).

La Commissione cultura ospita Totonno Chiappetta

Cosenza – “Non avrei mai voluto fare l’attore, un’intenzione lontana dalle mie ambizioni, ma mi interessava osservare la gente, soprattutto gli occhi della gente. Poi fui tirato a viva forza in uno spettacolo perché uno degli attori della compagnia ebbe un malore e da lì tutto ebbe inizio.”

Chi parla è Totonno Chiappetta, attore di cinema e teatro, cabarettista, poeta, personaggio televisivo di successo e tante altre cose ancora, tra le quali l’essere il continuatore ufficiale dell’epopea di Jugale, uscito dalla penna del nonno Antonio e parzialmente scampato al rogo al quale fu mandato dal regime durante la guerra, grazie al padre Luigi che salvò metà del manoscritto, scrivendo di suo pugno l’altra metà .

A Totonno Chiappetta la Commissione cultura ha voluto dedicare un omaggio-tributo, nell’ambito della rassegna dedicata agli artisti cosentini.

L’audizione di Chiappetta è partita con l’introduzione del Presidente della commissione Claudio Nigro che ha sottolineato il ruolo del popolare attore come ambasciatore della cosentinità in Italia ed anche nel mondo e come antesignano degli spettacoli nella casa circondariale di Cosenza.

Per Frammartino, però, c’è una soddisfazione in più: quella di aver puntato, tra i primi, sull’estro e la comicità di Totonno Chiappetta e per averlo voluto assessore allo spettacolo (era il 1987) in una delle primissime edizioni dell’Estate in città, tenutasi nello scenario naturale della Vecchia villa comunale.

Il segreto del successo di Totonno Chiappetta e la sua qualità di attore sociale, come ama definirsi, si annodano ad una questione genetica. Lo ammette lo stesso attore, orgoglioso di appartenere ai due opposti della scala sociale, padre intellettuale e giornalista e madre appartenente ad una famiglia povera.  Luigi Chiappetta, padre di Totonno, vinse un concorso per insegnare nelle scuole, scegliendo come sede il paesino di Carolei; e fu lì, ai margini di un fiume, che incontrò una ragazzina priva di scarpe. Fu coup de foudre e si sposarono. Da quel matrimonio nacque , tra gli altri, Totonno, che oggi si porta dietro i geni di quella commistione di sangue che gli fa maneggiare con cura ogni forma di arte, che lo ha predisposto al contatto con gli ultimi e con le persone in difficoltà. Non si spiegherebbe altrimenti il successo di Totonno Chiappetta quando porta i suoi spettacoli nelle carceri, dove cominciò nel 1987 e dove ha tenuto diversi laboratori teatrali. Il suo prossimo progetto è un disco nel quale canta proprio insieme ai detenuti.

Tra ruoli da protagonista e apparizioni in teatro (come attore quasi feticcio dei lavori di Vincenzo Ziccarelli, da “La casa di pietra” a “Un caso di morte apparente”, a “Cristina ‘a spedesa”) o anche al cinema (si ricordano “Angela come te” di Anna Brasi, il tv movie girato interamente a Cosenza “Uomo contro uomo” di Sergio Sollima, il regista del “Sandokan” televisivo, e ancora “Angeli a Sud” di Massimo Scaglione), Totonno Chiappetta è noto anche per le sue apparizioni televisive in trasmissioni cult dell’etere locale, come “Cataratta” o “Lupi in carrozza” o del panorama nazionale, come “Macao”.

Tra i successi di Chiappetta c’è anche il film del regista calabrese Giuseppe Gagliardi “La vera leggenda di Tony Vilar” in cui Totonno ha avuto un ruolo determinante non solo come attore, ma come ispiratore della pellicola, interpretata anche da Peppe Voltarelli.

Totonno Chiappetta, che nelle Americhe tentò la fortuna prima di far ritorno nella sua Cosenza, si adoperò per far uscire dalla depressione il cugino Tony Vilar, ma senza riuscirvi. Nei credits ufficiali del film questi particolari non sono contenuti, ma Totonno Chiappetta ha in qualche modo suggerito tutta la storia, che narra quella vera di Antonio Ragusa (in arte Tony Livar, cugino di Totonno nella vita), cantautore calabrese emigrato in Argentina in cerca di fortuna; baciato prima dal successo grazie alla canzone “Cuando calienta el sol” e poi condannato al declino a causa della caduta del parrucchino davanti ad una folla di fans osannanti, durante un concerto nella città argentina di Rosario.

Al termine dell’audizione Totonno ringrazia e porta a casa la targa ricordo della commissione cultura.

Prima di andar via non può esimersi dal declamare una delle sue tante poesie. Ha scelto “Festa di piazza” che evoca i profumi e i colori delle feste di paese, ricordando da inguaribile romantico quale è, gli anni dell’infanzia e dell’adolescenza. Quegli anni che non tornano più.