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Casali del Manco, il prefetto Tomao nomina il commissario

COSENZA – Gianfranco Tomao, prefetto di Cosenza, ha nominato il commissario del comune che ha preso vita ufficialmente giorno 5 maggio. Si tratta di Casali del Manco, istituito a seguito del percorso di fusione dei paesi di Casole Bruzio, Pedace, Serra Pedace, Spezzano Piccolo e Trenta.

A Maria Vercillo, viceprefetto, spetterà il compito di traghettare i territori verso il primo voto amministrativo. Alle elezioni, molto probabilmente, si andrà nella primavera del prossimo anno. Allo stesso tempo, invece, viene sospeso l’iter per la convocazione dei comizi elettorali. Ciò avrà luogo nel comune di Spezzano Piccolo e in quello di Trenta. Questi ultimi, giunti alla fine della consiliatura, avrebbero dovuto rinnovare il consiglio elettorale il prossimo 11 giugno.

Comune unico, dichiarazione di Marcello Manna

RENDE (CS) – «Il comune unico è un tema attuale e particolarmente complesso per il nostro territorio. Si sono avviati ,già da tempo, i percorsi preliminari per affrontare tale problematica insieme con i cittadini- rende noto il sindaco Marcello Manna. L’ultimo è il consiglio comunale del 19 aprile dove ,tra tutte le forza politiche, si è avviato un confronto sui temi della città unica e dell’area urbana. Si è individuata ,attraverso lo studio dei rispettivi segretari comunali, la fattibilità e l’iter amministrativo. Nei prossimi giorni si completerà anche l’analisi economica finanziaria degli enti interessati alla eventuale fusione. Sono dati preliminari che dovranno essere comunicati a tutti i cittadini. È mia intenzione incontrare nei prossimi giorni gli studenti delle classi quarto e quinta degli istituti comprensori della città. Un incontro che farò non solo con gli studenti, ma anche con la classe docente. Dovranno ,altresì, essere svolti incontri con le associazioni presenti nel territorio e con tutti gli attori sociali, economici dell’intera area urbana. Massima condivisione nella fruibilità delle informazioni e del confronto politico. L’intera nostra comunità, insieme con le altre comunità delle altre città, dovranno essere coinvolte in un percorso fortemente democratico di scelte che saranno assunte nei prossimi mesi. Una condivisione avviata da Rende e da questa amministrazione in modo assolutamente democratico e che dovrà vedere coinvolta anche le comunità di Castrolibero, Montalto e degli eventuali altri comuni che intendono partecipare a questo processo di fusione. L’obiettivo è oggi iniziare a realizzare servizi comuni. Si pensi ai trasporti, al cartellone unico degli eventi culturali, alla condivisione delle opere da realizzare per tutti i nostri territori. Anche la scelta del nome da dare ai comuni uniti è patrimonio dei cittadini e dovrà essere un tema assolutamente condiviso. Sono queste le basi dalle quali poter avviare un percorso democratico e di grande consapevolezza per cittadini e amministrazioni locali».

Fusione Cosenza-Rende, Occhiuto: «Approvato documento che segnerà il futuro»

COSENZA – «Una firma importante che resterà nella storia». Così il sindaco Mario Occhiuto ha annunciato la delibera firmata oggi dalla Giunta relativa alla proposta dell’istituzione di un nuovo comune mediante la fusione dei comuni di Cosenza e di Rende. «Oggi – ha detto Occhiuto – abbiamo approvato un documento che segnerà il futuro di questo territorio».
Il documento, concentrato in sei pagine, delinea una lunga serie di motivazioni che evidenziano come la quotidianità dei cittadini si svolga da un comune all’altro senza soluzioni di continuità fisica e, di conseguenza, ne attestano di fatto lo status di un unico comune.
L’iter amministrativo ha avuto di recente nuovo impulso grazie ai numerosi incontri tra il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto e il sindaco di Rende Marcello Manna.
Non è più procrastinabile l’effettivo processo di unificazione territoriale tra i comuni di Cosenza e Rende, per superare, finalmente, i confini tracciati secoli or sono e non più riconosciuti tali dalle decine di migliaia di cittadini che quotidianamente fruiscono del territorio dell’area urbana come un unicum indistinto che offre lavoro, commercio, sanità, cultura, attività produttive, ricreative, sociali ed assistenziali e via dicendo. Il progetto di semplificazione istituzionale potrà portare ad un miglioramento dei livelli di efficienza e di efficacia della complessiva azione amministrativa, ad una riduzione della spesa pubblica, grazie alle relative “economie di scala”, nonché ad una valorizzazione del personale dipendente delle due amministrazioni locali coinvolte. Ancora, la fusione dei comuni potrà portare ad una significativa valorizzazione politica, amministrativa ed economica di un territorio che, considerata la popolazione dei due enti locali, accoglierà una comunità di oltre 100mila abitanti residenti e che, dunque, potrà spendere, nei rapporti con le altre istituzioni pubbliche e private, un arricchito “potere contrattuale” nella cura degli interessi della collettività. Elemento di non poco conto, inoltre, è che le finalità della fusione vanno oltre la mera realizzazione di un unico centro di governo di una significativa porzione di territorio della Valle del Crati e sono indirizzate al miglioramento dei livelli di efficienza e di efficacia dell’azione amministrativa e dell’erogazione dei servizi ai cittadini, grazie anche alle incentivazioni economiche e finanziarie previste dalla normativa statale e regionale vigente a favore del Comune nascente dalla fusione per il decennio ad essa successivo.
La delibera odierna, che sarà adottata anche dalla Giunta di Rende, verrà sottoposta a referendum consultivo popolare obbligatorio, secondo le leggi vigenti, referendum che si svolgerà in entrambi i territori comunali interessati, mediante indizione da parte della Regione Calabria.
Occorre tuttavia precisare che per tale referendum la legge prevede la maggioranza dei voti validamente espressi, ma in tal caso è stato ritenuto che si potrà procedere alla fusione tra i comuni di Cosenza e di Rende solo nel caso in cui, oltre al voto favorevole della maggioranza dei voti complessivi dell’intero bacino elettorale validamente espressi, si abbia la maggioranza dei voti favorevoli anche in ciascuno dei due comuni, sia a Cosenza che a Rende.
La denominazione del nuovo Comune che nascerà dalla fusione sarà quella di “Cosenza”.