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Diop si scatena e il Siracusa vince in casa della Vibonese

VIBONESE – SIRACUSA 1-2

VIBONESE (3-5-2): Mengoni; Malberti (40’ st La Gamba) Altobello Silvestri; Franchino (30’ pt Ciotti) Prezioso Obodo Scaccabarozzi (40’ st Carrozza) Finizio; Melillo (32’st Loffredo) Bubas. In panchina: Viscovo, Donnarumma, Di Santo, Raso. Allenatore: Orlandi.

SIRACUSA (3-4-1-2): Gomis; Del Col Bertolo Di Sabatino; Orlando Fricano Giov. Palermo Mustacciolo (36’ st Fricano Giac.); Catania; Vazquez Diop (31’ st Boncaldo). In panchina: Messina, Daffara, Mattei, Nania, Guerci, Leotta, Da Silva, Genovese. Allenatore: Pagana.

ARBITRO: Panettella di Bari

MARCATORI: 1’ st, 16’ st Diop (S), 43’ st rig. Bubas (V)

NOTE: spettatori 300 circa di cui una quarantina ospiti. Ammoniti: Malberti, Bubas (V), Orlando, Del Col, Fricano Giov., Bertolo (S). Angoli: 2-2. Recupero: 3‘ pt, 4‘ st

Vibonese - SiracusaVIBO VALENTIA – Il primo incontro del triangolare, valido per la Coppa Italia Serie C, sorride al Siracusa. La formazione del tecnico Pagana espugna il “Luigi Razza”grazie alla doppietta del centravanti Diop. Nel finale goal della bandiera dal dischetto.

Prima partita della stagione 2018/2019 dopo la vittoria di Reggio Calabria contro il Troina dello scorso mese di giugno. La Vibonese si schiera con il 3-5-2 mandando in campo Bubas e Melillo come terminali offensivi. Il Siracusa propone il 3-4-1-2 con Catania come regista. In avanti spazio alla coppia formata da Vazquez e Diop.

Diop non perdona l’errore iniziale della Vibonese

Nemmeno il tempo di fischiare l’inizio che il Siracusa passa in vantaggio. Dopo 30 secondi svarione difensivo della retroguardia di casa e goal di Diop. Il centravanti trafigge il portiere da due passi. La formazione siciliana cerca di gestire il pallone tentando di smorzare la reazione della Vibonese.

Al minuto 13 episodio dubbio in area di rigore ospite per il contatto tra Del Col e Franchino: l’arbitro lascia proseguire il gioco. Per quanto riguarda la gestione dell’azione Catania da un lato e Obodo dall’altro hanno il compito di dare vita alle rispettive manovre. La Vibonese giunge al tiro al 16’ con un intervento di Gomis sulla conclusione di Grazioso dai 25 metri. I padroni di casa mettono in difficoltà la difesa aretusea sfruttando le fasce, in particolar modo quella di competenza di Scaccabarozzi.

Siracusa, ancora Diop in rete

Nessun cambio durante la ripresa del gioco. La squadra di casa cerca la via della rete colpendo la traversa alta con Silvestri che svetta di testa nella zona piccola dell’area. La gara, in ogni caso, si incattivisce visti i continui stop forzati. Al minuto 29 Scaccabarozzi si avvia alla conclusione ma Gomis blocca centralmente senza particolari problemi.

Più in palla il Siracusa che prova a chiudere la gara. Del Col effettua un passaggio filtrante per Catania ma la girata del capitano non è delle migliori causa coordinazione non ottimale. Nel finale c’è spazio per un rigore. Fallo di Bertolo ai danni di Loffredo con Panettella che indica seduta stante il dischetto. Dagli 11 metri si reca Bubas che segna la rete rossoblù. In pieno recupero regna sovrana la tensione che favorisce la compagine ospite in ottica risultato. Occorrerà vincere ai rossoblù, domenica prossima al “Granillo”, per rimanere in corsa nella qualificazione.

Coppa Italia Serie C, i sorteggi per le formazioni calabresi

COSENZA – È stato effettuato quest’oggi il sorteggio per la composizione dei gironi della Coppa Italia di Serie C. Per quanto riguarda le calabresi, le squadre che disputeranno il girone saranno Catanzaro, Reggina e Vibonese.

Coppa Italia Serie C, i gironi

Il Catanzaro del tecnico Gaetano Auteri giocherà contro la Paganese e una squadra incognita indicata con la “X”. Quest’ultima verrà fuori a seguito dei ripescaggi o di eventuali integrazioni. Sono undici i gironi preliminari. La Vibonese, invece, affronterà il Siracusa e la Reggina. Il debutto per la Coppa Italia di Serie C 2018/2019 sarà il prossimo 5 agosto. Le altre due gare, invece, si terranno rispettivamente  il 12 e il 19. Ecco nel dettaglio tutti i gironi.

GIRONE A
Albissola, Cuneo, X;

GIRONE B
Gozzano, Pro Patria, X;

GIRONE C
Pro Piacenza, Virtus Verona;

GIRONE D
Arezzo, Lucchese, X;

GIRONE E
Ravenna, Rimini, X;

GIRONE F
Fano, Gubbio, Vis Pesaro;

GIRONE G
Arzachena, Olbia;

GIRONE H
Fermana, Rieti, Teramo;

GIRONE I
Catanzaro, Paganese, X;

GIRONE L
Bisceglie, Matera, Potenza;

GIRONE M
Reggina, Siracusa, Vibonese.

Coppa Italia Serie C, vince il Cosenza ma a passare è la Viterbese

COSENZA – VITERBESE 2-1

COSENZA (3-4-3): Saracco 6; Idda 6 Dermaku 6 Camigliano 6; Boniotti 6,5 (12’ st Perez 6) Calamai 6 Trovato 6,5 (27’ st Palmiero sv) Ramos 6; Tutino 6,5 Baclet 5,5 Okereke 6,5 (43’ st Braglia sv). In panchina: Zommers, Pascali, D’Orazio. Allenatore: Braglia 6

VITERBESE (3-5-2): Pini 5,5; Rinaldi 6 Atanasov 6 Sini 6; Peverelli 5,5 Benedetti 6 Di Paolantonio 6 Sané 6 (41’ st Celiento sv) Cenciarelli 6; Ngissah 5,5 (20’ st Jefferson 6,5) De Sousa 5,5 (1’ st Calderini 7). In panchina: Iannarilli, Micheli, Mendez, Vandeputte, Zenuni, Pandolfi, Mosti. Allenatore: Sottili 6

ARBITRO: Prontera di Bologna 6

MARCATORI: 31’ pt Tutino (C), 37’ st Calderini (V), 44’ st Perez (C)

NOTE: spettatori 2500 circa di cui una ventina ospiti. Ammoniti: Pini (V). Angoli: 11-2. Recupero: 1‘ pt, 4‘ st

COSENZA – La Viterbese esce sconfitta dal “Marulla” di Cosenza ma accede, ugualmente, alla finale della Coppa Italia Serie C. Non sono bastate le due reti dei silani, decisivo il centro di Calderini (foto Farina).

Cambia lo scacchiere rossoblù: si passa al 3-4-3. In avanti Baclet al centro con Okereke e Tutino ai lati. A centrocampo, invece, visti gli squalificati Mungo e Loviso, il Cosenza propone Boniotti e Ramos sulle corsie con Calamai e Trovato al centro del campo. La Viterbese, forte del 3-1 dell’andata, decide di optare per un 3-5-2: in panchina l’ex di turno Calderini.

Tutino esalta il “Marulla”

I padroni di casa iniziano, sin da subito, ad attaccare sfruttando maggiormente la fascia di competenza del giovane Boniotti e, in alcune circostanze, anche quella di Ramos. Al minuto 13 calcio d’angolo battuto da Ramos e conseguente battuta di Calamai che, però, non inquadra lo specchio della porta di Pini.

Altra occasione dei silani con un tiro-cross al 24’, da parte di Tutino, che viene toccato da Okereke: palla fuori. Poco dopo la mezz’ora si accende il match. Cross dall’angolo battuto da Ramos, intervento a vuoto del portiere, e Tutino di piatto fa centro. Continuano gli attacchi del Cosenza ma la Viterbese tenta di contenerli con la difesa a 5 in fase di non possesso.

Calderini al volo punisce il Cosenza

I gialloblù inseriscono Calderini, ad inizio ripresa, al posto di De Sousa. Al minuto 8 incursione al centro di Trovato e tiro alto sopra la traversa del ragazzo scuola Fiorentina. Braglia si gioca la prima sostituzione inserendo Perez e facendo uscire Boniotti. Okereke indietreggia a centrocampo mentre il nuovo entrato fa l’esterno. Dermaku al minuto 19 salta più in alto di tutti ma la palla non entra.

Sottili non sta a guardare e fa entrare Jefferson che subentra a Ngissah. Triangolo dei laziali con la coppia Calderini-Benedetti: l’ex Catanzaro prova il colpo a giro ma l’esito non è dei migliori. Al 27’ fa il suo ingresso Palmiero al posto di Trovato. Trema la difesa rossoblù con un diagonale insidioso calciato da Calderini e terminato oltre la linea di fondo. I “sogni” del Cosenza si interrompono al 37’ con una rete al volo, di prima, dell’ex Calderini: l’assist porta la firma di Jefferson. Prima del recupero a segno Perez con un colpo di testa ma non basta: in finale va la Viterbese.

Alessandro Artuso

Cosenza, Braglia e il ds Trinchera: «Condotta dell’arbitro a dir poco vergognosa»

VITERBO – Tempo di commenti in sala stampa dopo la partita tra Viterbese e Cosenza (foto Farina). Tanto nervosismo in casa rossoblù per quanto concerne la condotta della gara da parte dell’arbitro Proietti di Terni.

Braglia e la critica all’arbitro

Parole non di certo leggere quelle del tecnico Piero Braglia al termine della semifinale di andata giocata al “Rocchi” di Viterbo. «Espellere dopo appena 10 minuti un calciatore come Mungo mi sembra assurdo. Può anche aver detto qualcosa di sbagliato ma non credo così grave da pregiudicarne, sin da subito, la sua permanenza in campo. Anche il rosso di Loviso – commenta Braglia – non c’era e questo lo sappiamo bene tutti. Devo dire che Proietti non ha avuto nemmeno un dubbio in merito al fallo di rigore su Tutino nel primo tempo mentre il rigore per fallo di Dermaku era netto». Amarezza mista a delusione, quella sul volto di Braglia, amplificata dal passivo venuto fuori dal match. «Non siamo venuti fin qui a farci prendere in giro da uno che abita a 30 chilometri da qui. Si è perso per cause che non dipendono da noi – dichiara il tecnico rossoblù – non ci riteniamo affatto sconfitti. Al ritorno cercheremo di passare il turno».

Il direttore Trinchera e l’operato di Proietti

Sulla stessa lunghezza d’onda anche il ds del Cosenza Stefano Trinchera. «Pretendiamo rispetto, cosa come oggi non abbiamo avuto, visto che vorremmo uscire da questa competizione con lealtà e a testa alta. In tanti anni di calcio giocato e non solo è la prima volta che ho visto un atteggiamento del genere. L’espulsione di Mungo è grottesca, si era soltanto lamentato per una situazione precedente. Cercheremo in casa nostra, davanti alla tifoseria rossoblù, di rimontare i due goal subiti dalla Viterbese». Fiducia nei mezzi della formazione di via degli Stadi e appuntamento rimandato al ritorno della semifinale. La gara si giocherà mercoledì 14 marzo allo stadio “San Vito – Gigi Marulla”.

Coppa Italia Serie C, il Cosenza cade a Viterbo. I rossoblù chiudono in 9

VITERBESE – COSENZA 3-1

VITERBESE (4-3-3): Pini 6; Celiento 6 Rinaldi 6 Sini 6 De Vito 6 (Sanè 6); Baldassin 6 Benedetti 6 Cenciarelli 6; Vandeputte 6 Jefferson 6,5 (1’ st Ngissah 6) Calderini 6 (18’ st De Sousa 6,5). In panchina: Iannarilli, Micheli, Peverelli, Mendez, Mbaye, Zenuni, Di Paolantonio, Atanasov, Mosti. Allenatore: Sottili 6

COSENZA (3-4-1-2): Zommers 4; Boniotti 5,5 (29’ pt Calamai 6) Dermaku 5 Pascali 6; Corsi 6 Bruccini 6 Loviso 5,5 D’Orazio 6; Mungo 4; Tutino 5 (15’ Palmiero 6) Baclet 5,5 (20’ st Perez 6). In panchina: Saracco, Idda, Ramos, Pasqualoni, Okereke, Braglia T. Allenatore: Braglia 6

ARBITRO: Proietti di Terni 5

MARCATORI: 6’ pt aut. Pascali, 34’ pt Jefferson (V), 41’ pt Bruccini (C), 45’ st rig. De Sousa (V)

NOTE: spettatori 300 circa di cui 33 ospiti. Espulso al 12’ pt Mungo (C) per proteste. Espulso al 17’ st Loviso (C) per gioco pericoloso. Ammoniti: Corsi, Pascali (C), Ngissah, De Sousa (V). Angoli: 3-2. Recupero: 2‘ pt, 4‘ st

VITERBO – Un 3-1, quello odierno, che fa molto male al Cosenza. Doppia inferiorità dei rossoblù causata dai rossi diretti rimediati da Mungo nel primo tempo e Loviso durante la ripresa.

Si gioca la seminifinale d’andata della Coppa Italia Serie C, a sfidarsi la Viterbese e il Cosenza (foto tusciaweb.eu). I laziali scendono in campo con il 4-3-3: in campo l’ex rossoblù Elio Calderini. I silani, invece, optano per un discreto turnover. Sul terreno di gioco del “Rocchi” il mister Braglia decide per il 3-4-1-2 facendo giocare Boniotti dal primo minuto. In avanti Tutino e Baclet dall’inizio.

Tre reti nel primo tempo, espulso Mungo

Il primo pericolo lo crea il Cosenza. Al minuto 4 cross al centro di D’Orazio, respinta della difesa non ottimale, e conclusione di Baclet di prima: Pini manda in calcio d’angolo. Retropassaggio di Pascali e terreno fatale per Zommers che non riesce a colpire il pallone lasciando che la sfera termini in porta. Doccia fredda per il Cosenza alla quale si aggiunge Mungo che viene espulso. Al minuto 15 grande occasione, capitata sui piedi di Tutino, abilmente servito da un lancio di Pascali, e conseguente parata di Pini. La Viterbese sfiora il 2-0 al 25’ con una girata in bello stile di Calderini su assist di Cenciarelli sulla quale, però, Zommers si oppone.

Poco prima della mezz’ora Calamai fa il suo ingresso al posto di Boniotti e il Cosenza passa al 4-3-2 visto l’uomo in meno. Ancora un altro errore del portiere silano e la Viterbese raddoppia. Cross al centro di Celiento e conseguente colpo di testa di Jefferson: l’estremo difensore dei silani non è esente da responsabilità. Al minuto 41 Calamai si invola verso la porta avversaria cercando il compagno Bruccini che, di prima, accorcia le distanze. Il Cosenza fallisce il pari con Calamai sbagliando, di fatto, a porta praticamente vuota.

Cosenza, altro rosso per Loviso

Sottili decide di cambiare ad inizio ripresa con l’ingresso di Ngissah al posto di Jefferson perdendo, subito dopo, De Vito causa infortunio. Calamai al 5’ cerca il colpo dalla distanza ma Pini blocca senza problemi. Loviso commette un fallo e l’arbitro decide per un altro rosso diretto. A questo punto Braglia inserisce Palmiero che prende il posto di Tutino. Ngissah cerca di segnare nella seguente azione ma Zommers compie un ottimo intervento.

Il tecnico dei laziali vuol chiudere la partita e si gioca la carta De Sousa che prende il posto di Calderini. Il Cosenza inserisce Perez facendo uscire Baclet: silani in campo con il 4-3-1. La squadra di Braglia cerca di addormentare la gara mentre i locali non riescono ad attaccare con la convinzione dimostrata durante la prima parte dell’incontro. Altro svarione difensivo con Dermaku che commette una sciocchezza colossale. De Sousa si reca dagli 11 metri e fa centro per il definitivo 3-1. Mercoledì prossimo il ritorno a Cosenza.

Alessandro Artuso

Coppa Italia, passaggio del turno per il Cosenza a Lecce. A segno Okereke e Loviso

LECCE – COSENZA 0-2

LECCE (4-3-1-2): Chironi 5,5; Ciancio 6 Riccardi 5,5 Cosenza 5,5 Legittimo 6; Selasi 5,5 (17’ st Mancosu 6) Arrigoni 6 Megelaitis 5 (28’ st Pacilli sv); Costa Ferreira 6; Caturano 5,5 Di Piazza 5,5. In panchina: Vicino, Perucchini, Di Matteo, Torromino, Valeri, Marino, Dubickas, Gambardella, Persano, Saraniti. Allenatore: Liverani 6

COSENZA (3-5-1-1): Zommers 6; Pasqualoni 5,5 (11’ st Idda 6) Dermaku 7 Camigliano 6; Boniotti 6,5 (11’ st Okereke 7) Bruccini 6,5 Loviso 7 Trovato 6 Ramos 6; Mungo 6,5 (24’ st Corsi 6); Perez 6,5. In panchina: Saracco, Palmiero, Baclet, Tutino, Pascali, D’Orazio, Braglia. Allenatore: Braglia 7

ARBITRO: Perotti di Legnano 6

MARCATORI: 16’ st Okereke, 23’ st Loviso (C)

NOTE: spettatori 3000 circa di cui una quindicina ospiti. Nessun ammonito. Angoli: 4-4. Recupero: 1′ pt, 3′ st

LECCE – Sorride il Cosenza che vince con il Lecce grazie alle reti di Okereke e Loviso, tutte nella ripresa (foto repertorio Farina). Passaggio al prossimo turno per i colori rossoblù e sfida con la Viterbese.

Quarto di finale della Coppa Italia Serie C quello tra Lecce e Cosenza. Al “Via del Mare” si sfidano due squadre di alta classifica. I giallorossi sono primi a +6 sul Catania fermato, proprio dal Cosenza, nella partita di domenica pomeriggio al “Massimino”.

Vista la competizione, entrambi i tecnici propongono un giusto turnover. I salentini restano fedeli al loro 4-3-1-2 con Selasi trequartista dietro la coppa formata da Caturano e Di Piazza. Il Cosenza, dal proprio canto, decide per l’esordio di Zommers tra i pali. A centrocampo spazio a Loviso e Trovato mentre in avanti  Braglia lancia dall’inizio Mungo poco dietro rispetto a Perez.

Lecce-Cosenza, diverse occasioni ma il punteggio non cambia

Il Cosenza si divora un’occasione clamorosa sugli sviluppi di un contropiede. Mungo recupera palla a centrocampo e serve Perez che la gira a Trovato: il calciatore della Fiorentina sbaglia tutto con un diagonale da dimenticare. I silani sfruttano maggiormente la parte destra del rettangolo di gioco mentre il Lecce cerca di creare attraverso il giro palla. La risposta del Lecce arriva al 17’ con una conclusione da lontano da parte di Caturano: la palla termina in angolo dopo una deviazione di Mungo.

Caturano crea qualche grattacapo alla difesa silana ma il piede di Dermaku manda la palla in angolo dopo il tiro del centravanti giallorosso: tutto questo quando l’orologio segna il minuto 32. Iniziativa personale di Selasi con Mungo che si appropria della sfera e fa partire un tiro a giro sul quale Chironi si oppone senza problemi. Il Cosenza attacca con la spinta di Boniotti che, al 40’, ci prova con Boniotti dal lato ma la sfera termina alta.

Okereke entra e segna, Loviso raddoppia

Conclusione nella ripresa, precisamente al minuto 5, con la giocata del singola da parte di Bruccini che, però, termina al lato. Di Piazza subito dopo si crea il giusto spazio ma il tiro non inquadra la porta di Zommers. Braglia si gioca la partita e cambia due uomini e modulo: entrano Idda e Okereke ed escono Pasqualoni e Boniotti. Il Cosenza, con queste sostituzioni, passano al 4-3-1-2 con Mungo dietro la coppia Perez-Okereke.

Il Cosenza passa in vantaggio al 16’. Perez fa fuori in velocità Cosenza e serve con un cross il compagno Okereke che, da due passi, sovrasta Arrigoni e manda la palla in rete. I silani insistono e per poco non trovano lo 0-2 con Ramos. Grave errore della barriera sul tiro da calcio piazzato di Loviso e il Cosenza raddoppia i conti. Terzo cambio per i rossoblù e ritorno al 3-5-2 con l’ingresso di Corsi al posto di Mungo.

Tiro sporcato di Perez al 33’ che dai 25 metri sbaglia tutto. Forcing finale del Lecce ma la difesa del Cosenza regge bene. I rossoblù passano al “Via del Mare” e approdano in semifinale. Nel finale rete annullata a Caturano per sospetta posizione di fuorigioco.

Alessandro Artuso

Coppa Italia Serie C, Reggina eliminata dal Matera

MATERA – REGGINA 3-2

MATERA (4-3-3): Tonti; Salandria, Scognamillo, Buschiazzo, Sernicola; Urso, De Falco, Maimone; Battista (46’ Giovinco), Dugandzic (64’ Sartore), Corado (76’ Berardi). A disposizione: Mittica, Dammacco, Errico, Angelastri. Allenatore: Auteri

REGGINA (4-3-3): Licastro; Tazza, Auriletto, Gatti, Solerio; Di Livio (55’ Garufi), Mezavilla, Fortunato (90’ Amato); Silenzi, Sparacello, Bezziccheri. A disposizione: Pasqualoni, Laezza, Tulissi, Bianchimano, De Francesco, Turrin, Marino, Porcino, Di Filippo, Cucchietti. Allenatore: Maurizi

ARBITRO: Vincenzo Fiorini della sezione di Frosinone

MARCATORI: 13’ Dugandzic, 21’ Corado, 23’ Sparacello, 28’ Battista, 93’ Silenzi

NOTE – Ammoniti: Tazza, Solerio e Fortunato per la Reggina. Espulsi: Maimone per il Matera dopo scontro verbale; Mezavilla per la Reggina per doppia ammonizione. Recupero: 2’ pt e 4’ st.

MATERA – E’ tempo dei sedicesimi di Coppa Italia Serie C per Matera e Reggina che si affrontano quest’oggi al “XXI Settembre”. I lucani arrivano alla sfida dalla sconfitta subita a Rende, mentre la Reggina dalla rimonta subita, e conseguente sconfitta, in casa della capolista Lecce. Entrambi gli allenatori si affidano al turnover ma soprattutto a moduli inediti. Auteri abbandona il 3-4-3 e si affida al 4-3-3 con Salandria terzino basso ed in avanti Dugandzic affiancato da Corado e Battista. Amaranto che accantonano il collaudato 4-3-1-2 per il 4-3-3 con una formazione imbottita di riserve e, soprattutto, lasciando il bomber Bianchimano a riposo. (ph: pagina ufficiale Facebook Matera Calcio)

PRIMO TEMPO INFUOCATO

Si parte subito a mille all’ora, con i padroni di casa a cercar di aggredire immediatamente i possessori di palla avversari. Regge bene la Reggina ma al 13’ i padroni di casa passano in vantaggio: Dugandzic trova la rete con un destro preciso. E’ 1 a 0. Prova subito a reagire la squadra di Maurizi con un traversone pericoloso di Bezziccheri che attraversa invano tutta l’area di rigore. Al 21’ però raddoppia il Matera: Dugandzic fa la sponda per De Falco che centra la traversa, sulla ribattuta il primo ad arrivare è Corado che batte Licastro e fa 2-0. Neanche il tempo di rilassarsi che la Reggina accorcia: Solerio mette al centro un ottimo pallone sul quale Sparacello centra il sette con il piattone destro. La partita continua ad essere emozionante, ricca di occasioni e con tanti scontri di gioco al limite dei cartellini. Siamo al 28’ e il Matera trova il tris: azione corale spettacolare della squadra di Auteri con Battista che segna il 3 a 1. Partita bellissima con le squadre che non si risparmiano affatto. Peccato per gli amaranto, colpiti da due contropiedi avversari.

RIPRESA MOLTO “MASCHIA”

Nella ripresa lo spettacolo cala ed aumentano i falli pericolosi che portano all’espulsione del centrocampista lucano Maimone dopo un scontro verbale con Mezavilla. Poco prima altra grande occasione per i padroni di casa che con Giovinco, subentrato a Battista ad inizio ripresa, non trovano per poco il poker. La Reggina prova ad imbastire le azioni ora in superiorità numerica ma il Matera difende bene il risultato con tutti gli uomini dietro la linea della palla. Al 78’ anche Mezavilla guadagna anticipatamente gli spogliatoi per doppia ammonizione dopo lo scontro con Maimone.

LA REGGINA SI SVEGLIA NEL FINALE

La partita resta ricca di falli con le occasioni che latitano. Ormai non si aspetta che il fischio finale che arriva subito dopo il secondo gol amaranto, arrivato a sorpresa al 93’ con Silenzi: altro cross di Solerio, difesa di casa immobile, arriva Silenzi che batte Tonti per il 3 a 2. Purtroppo per gli amaranto però la sveglia arriva tardi, i lucani passano così al turno successivo.