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Amministrative Crucoli: duello Vulcano-Greco. L’ insieme che può vs la rinascita e il cambiamento

TORRETTA DI CRUCOLI (CROTONE) – Il bipolarismo scandirà le prossime elezioni amministrative crucolesi. Addio, quindi, alla lotta a tre per il comune. L’ avvocato Strafaci, guida del Pd torrettano, si è defilato dalla competizione tre giorni prima che scadesse il termine per la presentazione delle liste. La sua proposta di alleanza con il Pd crucolese di Vulcano, che prevedeva la rinegoziazione di un nuovo candidato a sindaco, è stata definitiva tardiva e rigettata. Prendendo quindi coscienza del rifiuto dei suoi “compagni democratici”,  l’ avvocato ha sciolto la coalizione, ringraziato gli alleati ed ha abdicato con tanto rammarico.

Le amministrative del 25 Maggio, alle quali non aderiranno per “coerenza politica” e “incompatibilità di progetti” i socialisti di Santoro e Rifondazione Comunista di Mingrone, saranno perciò marchiate dal duello fra il vice-sindaco Vulcano e il consigliere provinciale Greco. La coalizione del centro-sinistra vulcaniana dell’ “Insieme si può” contro il listone civico grechiano “Rinascita e cambiamento”. La classe politica che governa il comune da dieci anni contro i sostenitori della svolta crucolese. Un duello per nulla pronosticabile.

Vulcano, seguace renziano, aveva promesso un’ importante presenza femminile nella sua squadra. Su tredici membri, quattro sono donne: Rita Garreffa, Maria Aurea, Raffaella Spanò e Giusy Santoro e nove uomini: Samuele Albanese, Carmine Amantea, Francesco Cantelmo, Tommaso Arena, Nicodemo Bruno, Gabriele Cerchiara, Cosimo de Roberto, Nicola Misiti e Vulcano stesso. La coalizione punterà sulle buone valutazioni ricevute per l’ abbellimento di Crucoli, sulla grande ambizione del loro leader che, in una lettera risalente a pochi mesi fa e rivolta alla popolazione, ha ammesso di poter “interpretare le aspirazioni di una gioventù che attende ancora il suo riscatto, il momento per riacquistare la dignità” e che “la disoccupazione giovanile è il problema numero uno del Mezzogiorno, dove la punta più estrema di disagio si vive nella condizione femminile”. Vulcano ha inoltre avuto nelle scorse elezioni 326 voti totali (è stato il terzo politico più votato dopo il prof. Sicilia e l’ingegnere Montoro) e nella prossima tornata elettorale non vorrà sicuramente spezzare i legami con il suo elettorato.

Michelangelo Greco, politicamente e culturalmente distante da Renzi, ha colto invece un sentimento che accomuna tanti compaesani. Questi elettori, credendo che nelle piccole realtà non si voti in base al colore o all’ appartenenza partitica, delegano i loro sogni e la loro fiducia al singolo. Perciò, non si scandalizzano se la lista elettorale “Rinascita e Cambiamento” ripudia l’etichetta ed è formata da politici provenienti sia da destra che da sinistra: lo stesso Michelangelo Greco, Luigi Aiello, Stefano Cidone, Vittorio Punelli, Vincenzo Vulcano, Antonio Sestito, Rocco Santoro (Sel, ex compagno del Pd), Gianfranco Gagliardi (Sel, ex compagno del Pd), Alessia Cristaldi, Antonietta Caligiuri, Ida Parrilla, Cataldo Librandi e Gabriele Tucci (Comunisti Italiani). Gli illustri “ideali”, quelle parole piene di significato che tramutate in azione hanno dato al mondo grandi conquiste, rischiano così di essere depotenziate e di indurre a clamorosi autogol. Anche se Greco, tramite uno dei suoi primi slogan, ha chiarito: “professionalità,volontà, onestà e competenza al vostro servizio.I valori non sono in vendita,il futuro è nostro”. Una presa di posizione integralista che vuole continuare a convincere gli scontenti di sinistra.

Nelle prossime settimane, si spera comunque di sentire una campagna elettorale appassionata e costruttiva, un confronto a base di programmi e nobili idee (senza insulti o becere offese). Solo una lista vincerà le amministrative del 2014, ma tutti sanno in anticipo che il vincitore dovrà essere tanto responsabile, coraggioso e concreto da valorizzare la meritocrazia nel lavoro, il turismo, la fonte di liquidità e prestigio e salvaguardare l’ambiente dall’ abusivismo e dalla mala gestione. La politica, come ci ha insegnato Aristotele, è l’ “arte di perseverare il bene comune”, non quella cosa sporca che premia il più furbo e il più ladro.

Il Pd Crucoli                                                                           Il listone civico “Rinascita e Cambiamento”

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Francesco Cerminara