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Cosenza, approvato il Piano Provinciale dei Trasporti

COSENZA – E’ stato completato il Piano Provinciale dei Trasporti che, dopo essere stato oggetto nei giorni scorsi di un proficuo incontro tra il Presidente Franco Iacucci ed il consigliere provinciale delegato ai trasporti, Felice D’Alessandro, con le aziende concessionarie dei servizi TPL operanti nel territorio provinciale, sarà presentato a tutti i soggetti protagonisti del settore ed in primis ai sindaci dei 155 Comuni del territorio.

«Seguendo la volontà del Presidente Iacucci – ha affermato Felice D’Alessandro – con il supporto fondamentale ed indispensabile dei tecnici del settore, la Provincia di Cosenza ha finalmente ultimato l’aggiornamento del Piano dei trasporti provinciale, che rappresenterà il primo strumento di programmazione approvato in Italia dopo la riforma Delrio che attribuisce alle Province, quale esercizio delle funzioni fondamentali,  la pianificazione dei servizi di competenza,tra cui spicca  quello  del  trasporto pubblico locale su gomma.

Ciò ci carica di una grande responsabilità a cui non abbiamo inteso, né intendiamo sottrarci.

Una responsabilità che ci porta anche ad avviare una seria concertazione di merito con tutti gli operatori del settore e con i sindaci.

Con questi ultimi, in particolare, sarà aperto un tavolo di confronto a cui inviteremo a partecipare da protagonista il Presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio».

«Il Piano- prosegue D’Alessandro – che si basa su un’attenta analisi dei dati sui flussi della mobilità e su un approfondito e dettagliato esame della domanda rispetto all’offerta, propone una programmazione seria, equilibrata e sostenibile, capace di coniugare il trasporto su ferro con quello su gomma, migliorando complessivamente il servizio e l’accessibilità del territorio.

In  esso sono contenuti progetti importanti, come, per esempio, l’istituzione, per il momento a livello sperimentale, di almeno 12 linee veloci sulle grandi tratte, che, riducendo le fermate, aumenterà la velocità commerciale.

Altra iniziativa degna di nota  contenuta nel nuovo Piano dei Trasporti provinciale, è la istituzione del Provinbus sul modello Bimbus.

L’idea è quella di offrire una sorta di “biglietto provinciale” definito  appunto “Provinbus” con l’obiettivo di consentire agli utenti di utilizzarlo anche per i servizi urbani attivi nei luoghi di destinazione».

«Crediamo di avere svolto un buon lavoro  – conclude il consigliere delegato ai trasporti, Felice D’Alessandro –  Soprattutto riteniamo di avere aggiunto un tassello importante a quel processo di riforma del settore partita nel ’97, ma  che a distanza di 20 anni non ha ancora prodotto in Calabria risultati soddisfacenti».

“Discriminata” da un assessore, la consigliera non ci sta e scrive al sindaco

ROVITO (CS) – E’ successo a Rovito, piccolo borgo a pochi passi da Cosenza, dove un assessore-  come si legge nella lettera indirizzata al primo cittadino di Rovito, Felice D’Alessandro dalla consigliera di minoranza Manuela Spadafora – pare abbia in maniera “spavalda” – a seguito di alcune richieste di chiarimento su determinati lavori in corso nel piccolo centro – «assunto – si legge nella nota – un comportamento, a dir poco, antidemocratico e poco corretto nei miei riguardi, con risposte che lasciavano “allibiti” tutte le persone presenti. Nello specifico, con modo “spavaldo”, riferiva che come consigliere comunale di minoranza non avevo nessun “diritto” ad essere informata sui lavori che si stavano eseguendo nel paese».

spadafora

 

Di seguito quanto presentato al primo cittadino dalla consigliera Spadafora

«Le scrivo la presente, per informarLa di alcuni “aberranti” comportamenti tenuti, giorni addietro, da un Suo Assessore.Mi riferisco all’episodio verificatosi, alla presenza del Vice Sindaco in carica, Luigi Maringolo, nonché del Capogruppo di “ROVITO DEL CUORE”, Elio Caferro, in P.zza del Popolo.  Le faccio presente che la mia presenza nel luogo indicato si era reso necessario a seguito di svariate segnalazioni pervenutemi da alcuni cittadini che chiedevano il mio intervento per risolvere delle problematiche irrisolte da tempo. Sul posto, per caso, giungeva l’Assessore Luigi Falbo, al quale, con l’occasione, chiedevo delle delucidazioni in merito ad alcuni lavori che si stavano svolgendo sul territorio rovitese. Lo stesso, a seguito delle domande che avevo appena proferito, assumeva un comportamento, a dir poco, antidemocratico e poco corretto nei miei riguardi, con risposte che lasciavano “allibiti” tutte le persone presenti. Nello specifico, con modo “spavaldo”, riferiva che come Consigliere Comunale di minoranza non avevo nessun “diritto” ad essere informata sui lavori che si stavano eseguendo nel paeseInoltre, aggiungeva che la maggioranza di governo non deve affatto dar conto alla minoranza. Un atteggiamento quello del Suo Assessore veramente inaccettabile e che, a parer del gruppo consiliare “Rovito del Cuore”, non può passare assolutamente inosservato perché offende tutta quella parte di cittadini che, attraverso la loro fiducia, ci onoriamo di rappresentare nel Consiglio Comunale. Secondo il mio avviso, ogni amministratore “dovrebbe” conoscere il funzionamento dei ruoli che è chiamato a svolgere nell’ambito della gestione della cosa pubblica.  Al riguardo, Sig. Sindaco, è opportuno che riferisca al Suo collaboratore che la Giunta Comunale, come scritto nel regolamento, è chiamata a riferire periodicamente al Consiglio sulla propria attività. Infine, farebbe bene a ricordare all’Assessore Falbo e a tutta l’amministrazione comunale di Rovito che il ruolo dell’opposizione è altrettanto importante di quello della maggioranza, in quanto l’obiettivo dell’opposizione e quello di vigilare sull’operato di chi amministra, di dare suggerimenti e anche aiuti, se necessario, nell’interesse della collettività. Mi auguro, pertanto, che comportamenti del genere non si ripetano mai più, in quanto risultano essere distruttivi e non costruttivi per l’intera comunità.»

“Terroni” di Pino Aprile in scena al Rendano

COSENZA – Arriva anche sul palcoscenico del teatro Rendano di Cosenza lo spettacolo “Terroni”, tratto dal best-seller di Pino Aprile. L’opera è stata infatti inserita, a margine della stagione di Prosa, nella programmazione dello stabile di tradizione il prossimo 30 novembre alle 21.

Lo spettacolo del regista calabrese Roberto D’Alessandro nasce proprio dall’esigenza di divulgare il contenuto dell’omonimo libro, con la necessità di far conoscere al maggior  numero di persone la vera storia dell’Unità d’Italia, della sua economia, di quanto finora taciuto dalla storiografia ufficiale sugli eccidi compiuti durante la cosiddetta “lotta al brigantaggio”, sugli squilibri tra Nord e Sud su cui fu basata tutta l’economia del nascente Regno D’Italia, su come di fatto l’Unità d’Italia fu un atto di conquista sleale e scorretto da parte del Piemonte a danno del Regno delle Due Sicilie.

«Se non si ristabilirà la verità su ciò che è accaduto 150 anni fa, l’Italia non vivrà mai alcuna pacificazione – si legge nelle note dello spettacolo da parte di D’Alessandro – La creazione di una supposta e sostenuta minorità meridionale è l’atto più grave che i fratelli del Nord hanno fatto ai danni dei fratelli del Sud, ancora esiste a Torino il Museo Lombroso, che aveva trovato (a dir suo) il cranio del delinquente naturale vicino Catanzaro, per altro ancora esposto nel museo e recante nome, cognome e provenienza. Si riflette, in sintesi, su come ancora oggi la differenza di trattamento tra Nord e Sud sia marcata, sull’assenza di infrastrutture nel Mezzogiorno e della deliberata volontà di mantenere il Sud in una condizione coloniale, poiché questo è stato sin dall’unificazione, e da colonia il Sud viene ancora trattato. Dalla presa di coscienza si spera poi un risveglio culturale e una riscossa, politica, economica, sociale».

La forma teatrale con cui viene messo in scena questo materiale è il teatro Canzone. Roberto D’Alessandro cura anche l’adattamento teatrale e la regia. Le canzoni  della tradizione e del repertorio meridionalista di Bennato, Modugno, Napoli, Paisiello, eccetera, vengono qui interpretate live da Mariano Perrella e dalla band musicale “Cantannu cuntu” di Acri. L’allestimento scenico è di Clara Surro, regista assistente è Paolo Orlandelli, ufficio stampa è Maria Fabbricatore, mentre i costumi sono curati da Salvatore Argenio e Annamaria Pisapia.