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Sanità in Calabria, Delly Fabiano «Scelte lontane dalle esigenze dei cittadini»

COSENZA – Il  segretario  regionale  dei Popolari per l’Italia Calabria, Delly Fabiano, interviene nel dibattito sulla sanità calabrese e sullo scontro in atto tra il Governo nazionale e quello regionale. Una prova di forza che penalizza i cittadini.

«Ma che sta accadendo nella sanità calabrese? Si potrebbe dire: tutto nella norma, solita confusione e giochi di potere. Bene, anzi, male. Nel senso  che– sottolinea Delly Fabiano –  non è cambiato nulla e non cambierà nulla fino a quando si continuerà a compiere scelte lontane dalle esigenze dei cittadini».

«Anche l’ultima “ trovata”, perché di questo si tratta, ideata dalla ministra Grillo, non solo non convince, quanto è destinata ad aggiungere altri elementi di incertezza e dubbi. Chi guida il sistema sanitario calabrese? Presto detto: il commissario. Ebbene, è da un decennio che ci raccontano di conti non in ordine, di tagli e di divieti (assunzioni) incomprensibili. E’ da un decennio che Governo e Regione litigano su chi deve compiere le scelte strategiche, quasi fosse, la sanità, uno dei tanti settori dal quale attingere consensi per piazzare la bandierina del comando. Lo stesso Oliverio, un attimo prima di assumere l’incarico di presidente- continua il Segretario regionale dei Popolari Italia Calabria –  aveva promesso una sanità migliore. Già, aveva promesso ciò che, alla luce dei fatti, non è stato in grado di garantire. Come non ricordare la lunga stagione conflittuale avviata dal governatore della Calabria con il governo amico dei Renzi e dei Gentiloni? Un braccio di ferro continuo culminato con la minaccia di Oliverio “mi incateno in piazza Montecitorio”. Ebbene, è andata a finire come tutti sappiamo e cioè: a tarallucci e vino. Il presidente, non solo non si è mai incatenato, non ha, cioè, mai messo in campo azioni forti per testimoniare il disagio dei cittadini calabresi, quanto ha fatto in modo che la situazione precipitasse. Il fallimento è palpabile, e mentre Oliverio tenta, in maniera disperata e poco credibile, di scaricare ogni genere di responsabilità nell’istituto del commissariamento- conclude Delly Fabiano – i cittadini calabresi continuano ad affrontare i viaggi della speranza. E’ una  tristezza infinita».

Calabria e fondi europei, la preoccupazione di Delly Fabiano

COSENZA – «La Calabria ha davvero cambiato passo rispetto al passato in relazione alla capacità di spesa delle risorse europee? Questo è quanto dichiarato recentemente dal governatore Mario Oliverio il quale  ha spiegato  che il target di spesa a dicembre 2018 è di 363 milioni e che la Calabria è invece riuscita a certificare 420 milioni di euro. Ma è davvero così?»

Secondo Delly Fabiano, segretario regionale dei Popolari Italia Calabria, leggendo  bene i numeri e le carte,  la realtà appare ben diversa. «L’Unione Europea, a seguito dell’inchiesta “Lande Desolate” della Dda di Catanzaro – sottolinea Delly Fabiano- ha bloccato 131 milioni di euro, che difficilmente rivedremo in Calabria, perché l’UE non è  più disposta ad elargire fondi senza garanzie di risultati. Nel corso delle indagini della direzione distrettuale  antimafia   sono emerse irregolarità che riguardano la gestione dei rendiconti di opere pubbliche. Il riferimento è alla seggiovia di Lorica, Piazza Bilotti a Cosenza e l’aviosuperficie di Scalea. Opere  co-finanziate dal Fesr, per una dotazione di 1.499.120.026,  e inserite nel   programma operativo Calabria 2007-2013  per 1.998.826.702 . Gravi Irregolarità di programmazione della spesa europea, che partono dal 2007, evidenziate nella relazione firmata dal direttore generale della commissione europea Marc Lemaitre il quale ha informato l’ambasciatore italiano Maurizio Massari che la somma verrà congelata fino a quando non si chiariranno i rendiconti. Il timore adesso è che il blocco possa rappresentare il prologo alla sospensione  anche  dei futuri importi non erogati per   il Por 2014-2020,  che potrebbe adesso passare sotto la lente dell’organismo intermedio di controllo. L’eventuale stop agli importi non ancora erogati avrebbe conseguenze disastrose per il tessuto imprenditoriale calabrese».

«La gestione dei fondi da parte del Governatore e dei suoi collaboratori coinvolti nell’inchiesta ricadrà su tutto il partenariato, imprese, associazioni, enti pubblici e privati».

«Mi preoccupa – prosegue Delly Fabiano – che la gestione del Por 2014-2020 rimanga assegnato agli stessi dirigenti che hanno gestito il Por 2007-2013. Mi chiedo: Non sarebbe opportuno, finché non si chiariscono le cose,  commissariare questo Por? Forse bisognerebbe sostituire i   dirigenti che non hanno mostrato grandi capacità, che hanno immobilizzato i fondi o che hanno finanziato iniziative discutibili e senza impatto sul territorio”. Per Delly Fabiano è urgente, per il bene della Calabria uscire da questo loop. “Serve un tavolo di concertazione finalizzato a trovare un accordo tra le autorità italiane, che gestiscono i controlli intermedi e la commissione europea. La speranza è che tutti i pagamenti vengano regolarmente certificati e che le spese riescano a rappresentare una reale capacità di produrre effetti virtuosi in termini di crescita economica, maggiore occupazione, migliori indici di qualità della vita. In caso contrario la Calabria registrerà una preoccupante battuta a vuoto, con pesanti ripercussioni sul sistema economico e produttivo già provato da una crisi incipiente. L’attenzione collettiva è oggi concentrata sulla certificazione di spesa, ma in realtà, in questa Calabria in ginocchio, bisognerebbe concentrarsi sulla scelta della destinazione di spesa».

Reggio, “I Popolari per l’Italia Calabria” discutono di Europa

REGGIO CALABRIA – Sala gremita a Reggio Calabria per l’incontro promosso dai Popolari per l’Italia Calabria sul tema :”L‘Europa incompiuta“. Un confronto  partecipato e vivace al quale hanno partecipato molti giovani.  Presenti  i vertici nazionali e regionali del partito.

«I Popolari per l’Italia – ha sottolineato  il Presidente nazionale del partito, Mario Mauro – vogliono rilanciare un’idea alta di politica e occupare lo spazio che si è aperto con il ritorno a sinistra del Pd di Zingaretti e il declino di Forza Italia.  Le elezioni europee sono il banco di prova ideale per dare vita ad un nuovo protagonismo di chi si riconosce in idee e modelli che sono il meglio della tradizione politica italiana popolare, liberale e riformatrice. Quello che abbiamo in  mente- ha aggiunto il Presidente Mauro, già parlamentare europeo e già vicepresidente del consiglio europeo, – è un nuovo soggetto politico per una nuova stagione, che porti più Italia in Europa».

Il Vicesegretario nazionale Vincenzo Niro ha illustrato le attività del partito in Italia, il fermento  e l’entusiasmo che sta suscitando. «Rafforzare l’area di Centro -ha detto – è l’obiettivo dei Popolari. Il nostro impegno è quello di  interpretare la realtà sociale e le attese dei cittadini, mantenendo al centro dell’attenzione i valori della persona, della solidarietà, della libertà».

Ad aprire i lavori Francesco Cuzzocrea, coordinatore del partito per la città di Reggio Calabria, il quale ha sottolineato l’impegno profuso per portare avanti le idee dei Popolari. «E’ necessario dare un messaggio positivo, puntando sull’ascolto dei territori, sulla necessità di cavalcare cambiamento e innovazione. Il nostro impegno continua anche attraverso l’attenzione da dare ai giovani, alle nuove generazioni, per dare loro speranza e ideali».

Soddisfatta per  l’entusiasmo registrato nel corso dell’incontro di  Reggio Calabria,  Delly Fabiano, coordinatrice regionale del partito. «Un lavoro e un impegno quotidiano il nostro – ha detto – che ci ha consentito, in poco tempo, di  far crescere anche  in Calabria un partito giovane che porta  avanti un nuovo modo di fare politica. L’attenzione dimostrata verso le  esigenze dei territori,  i  bisogni della gente, l’ascolto dei giovani, ci consente  di  elaborare proposte  e misurarci con le delicate sfide che attendono questa regione. L’indubbio fallimento del centrosinistra impone all’area dei moderati un progetto politico capace di recuperare il tempo perso e di proiettare la regione nei nuovi scenari europei. Crediamo indispensabile il rinnovamento,  senza il quale il rapporto di credibilità partiti- cittadini andrà sempre più deteriorandosi. La politica, quella che sa interpretare le istanze della gente,  deve ripartire dal concetto di territorio».

“L’Europa Incompiuta”, incontro a Reggio de I Popolari per l’Italia Calabria

 REGGIO CALABRIA –  I Popolari per l’Italia Calabria organizzano un incontro sul tema :”L‘Europa incompiuta” che si terrà  a Reggio Calabria sabato 23 marzo alle 18 presso l’Hotel Lungomare. Saranno presenti i vertici nazionali e regionali del partito.

«I Popolari per l’Italia – dichiara il Presidente nazionale del partito, Mario Mauro – vogliono rilanciare un’idea alta di politica. Le elezioni europee sono il banco di prova ideale per dare vita ad un nuovo protagonismo di chi si riconosce in idee e modelli che sono il meglio della tradizione politica italiana popolare, liberale e riformatrice. Quello che abbiamo in  mente- aggiunge il Presidente Mauro- è un nuovo soggetto politico per una nuova stagione, che porti più Italia in Europa».

«L’appuntamento di Reggio Calabria – sottolinea Delly Fabiano, coordinatrice regionale del partito– è  molto importante per un partito che in poco tempo è  riuscito a crescere e ad affermarsi in Calabria. Continuiamo a portare avanti un nuovo modo di fare politica, attenti alle esigenze dei territori e ai bisogni della gente per elaborare proposte in grado di delineare nuovi scenari».  

Delly Fabiano su condanna a Nasrin Sotoudeh, «Offesa al genere umano»

COSENZA – Il segretario regionale dei Popolari Italia Calabria, Delly Fabiano, interviene sulla sentenza emessa in Iran nei confronti di Nasrin Sotoudeh, avvocatessa iraniana per i diritti umani  condannata a 38 anni di carcere e a 148 frustate solo per aver difeso le donne iraniane.

«Come donna e come rappresentante di un Partito che ha sempre posto al centro della sua azione  i valori e i diritti fondamentali dei cittadini, delle donne, dei giovani – sottolinea Delly Fabiano-  non posso e non voglio rimanere indifferente di fronte una notizia così sconcertante.  La sentenza emessa in Iran è un’offesa non solo alle donne ma alla dignità umana. Non si sopravvive a 148 frustate. Può valere ancora la vecchia idea “è la loro cultura, la loro religione” ? No, non si può non protestare in un mondo che sta provando ad affrontare i problemi legati all’integrazione di popoli e culture diverse, che sta provando a difendersi da certi fondamentalismi».

«Eppure noto una certa “distrazione”, non vedo cortei  in piazza, interventi autorevoli anche a queste latitudini. Si può non intervenire in favore di una donna che ha fatto suo ,con grande coraggio,il grido delle donne iraniane ancora sottomesse ad un velo che non hanno scelto di portare?   La vicenda di Nasrin non  riguarda solo ed esclusivamente il “lontano” Iran, ma  interessa  tutti noi. Dobbiamo sensibilizzare i giovanissimi, parlare di quanto sta succedendo,  per educare le nuove generazioni al rispetto».

Popolari per l’Italia Calabria, venerdì conferenza stampa di Delly Fabiano

RENDE (CS) – VENERDI’ 1 MARZO, ORE 12  HOTEL EUROPA RENDE, CONFERENZA STAMPA  PER PRESENTARE LE ADESIONI AL PARTITO DEI POPOLARI PER L’ITALIA CALABRIA

Il  segretario regionale del partito dei Popolari per l’Italia Calabria, Delly Fabiano, renderà  noti i nomi degli amministratori locali che hanno sposato il progetto dei Popolari. Scelte effettuate sulla base dell’idea vincente che anima il partito. Non la consumata esperienza dell’organizzazione tradizionale, ma l’innovativo concetto del Noi Partito, del Noi Territorio, del Noi Protagonisti. «Siamo orgogliosi e felici- commenta Delly Fabiano – di avere, in così poco tempo, la presentazione ufficiale del partito in Calabria solo pochi mesi fa,  risvegliato sopiti entusiasmi per la politica, per troppo tempo ostaggio di percorsi disegnati e decisi in sedi lontane dalla Calabria. Il nuovo protagonismo  che sta dentro la nostra idea di partito, restituisce  centralità ai territori per lungo tempo assoggettati al carrierismo, a volte, becero e improduttivo. Aspettiamo quanti ambiscono all’inaugurazione di un nuovo corso,  oggi più che mai, urgente, necessario e vincolante».