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Digitalizzazione PA, «Eseguita poco e male». L’indagine Unical e CNR

RENDE (CS) -Le amministrazioni pubbliche conservano poco e male i documenti digitali. E’ quanto emerge dalle prime analisi di un sondaggio predisposto dall’Università della Calabria in collaborazione con l’Istituto di Informatica e Telematica del CNR, sede di Rende, diretto dal professor Roberto Guarasci. L’indagine esplorativa è stata predisposta per rilevare – a soli fini scientifici – il livello di digitalizzazione delle pubbliche amministrazioni, con particolare attenzione ai sistemi di conservazione dei documenti digitali. Il questionario risulta ancora più interessante in considerazione della rilevanza del tema e dell’assenza di una mappatura nazionale, tenendo in considerazione che l’effettiva realizzazione di tutti gli interventi previsti dalla normativa vigente, indurrebbe una maggiore efficienza nell’operato delle amministrazioni, oltre che ad un riavvicinamento tra enti pubblici, cittadini e Imprese.

L’indagine è stata strutturata in 33 domande divise in tre sezioni: informazioni generali ICT, la conservazione dei documenti e la digitalizzazione della PA. In totale sono stati inviati 22.799 questionari e sono prevenute 3.378 risposte, delle quali 129 dalle Aziende sanitarie.

Da una prima analisi dei dati (i definitivi saranno resi noti a settembre), emerge uno scenario certamente disomogeneo e poco incoraggiante soprattutto per quel che riguarda la conservazione dei documenti informatici: meno del 40% delle pubbliche amministrazioni ha attivato protocolli informatici che consentono un sistema di conservazione a norma di legge, mentre il restante 60% decide di non rispondere alle domande specifiche sull’argomento.

Rispondono in positivo le Regioni Basilicata, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Molise, Umbria e la Provincia Autonoma di Trento, mentre gli altri enti pubblici preferiscono non dare alcuna risposta. Nessuna delle pubbliche amministrazioni interpellate, tuttavia, ammette di non avere attivato alcun protocollo di conservazione informatica.

Entrando nello specifico della domanda, se per i documenti digitali prodotti dall’Amministrazione di appartenenza sia stato predisposto un sistema di conservazione e a chi sia stato affidato, gli enti che hanno risposto positivamente hanno scelto, in maggioranza, di affidarsi a conservatori esterni, non essendo, evidentemente, dotate le pubbliche amministrazioni, di risorse interne specializzate in materia. Un vuoto professionale che potrebbe essere associato ad una mancanza di percorsi di studio specializzati. A tale scopo, all’Università della Calabria è attivo, da due anni, un Corso di laurea magistrale specifico e un Master di II livello in “Conservatore dei documenti digitali”, diretto dalla prof. Anna Rovella, riconosciuto dalla Scuola nazionale dell’amministrazione, della Presidenza del Consiglio dei Ministri, quale unico master in Calabria accreditato e finalizzato a garantire l’alta formazione di dirigenti e funzionari di ruolo in servizio presso le Amministrazioni pubbliche.

«Il Paese sta ormai, da più anni, spingendo le amministrazioni pubbliche verso una digitalizzazione crescente – spiega il professor Guarasci – senza preoccuparsi sufficientemente della conservazione dei documenti digitali che, in molti casi, costituiscono ormai l’originale dell’atto amministrativo, rischiando così di disperdere non solo la memoria e la storia ma, prima di tutto, la base per il regolare funzionamento dell’attività amministrativa».

 

Concorso “Vetrine di Natale 2015”: premiazione delle imprese vincitrici presso la Camera di Commercio

COSENZA  – Si è tenuta oggi, nella Sala Petraglia della Camera di Commercio di Cosenza, la cerimonia di premiazione per i primi tre classificati del Concorso Vetrine di Natale 2015. Le imprese vincitrici (FairPlay Soccer Shop, Hair Dresser Shop di Roberto Altimari e Passi Calzature) hanno ricevuto, nel corso del Consiglio Camerale, una targa premio per i risultati raggiunti nella promozione della loro vetrina natalizia attraverso una votazione sui social media. Oltre al premio, le prime tre classificate riceveranno gratuitamente dall’Ente camerale degli importanti servizi di consulenza in materia di digitale e web marketing.  Più di 900 “Mi Piace” sono stati raccolti dal primo classificato, oltre 300.000 utenti sono stati raggiunti attraverso le attività di sponsorizzazione del Concorso e più di 100.000 sono state le impressioni per l’album che raccoglie le fotografie di tutti i partecipanti: questi i numeri dell’iniziativa, che ha riscosso un grande successo, registrando la partecipazione di 50 esercizi commerciali della provincia di Cosenza.
Il Presidente della Camera di Cosenza, Klaus Algieri, ha dichiarato: “L’obiettivo era quello di sensibilizzare ancora una volta le imprese della nostra provincia sull’importanza che gli strumenti online rivestono per la promozione delle attività anche di piccole-medie dimensioni. La Camera di Commercio di Cosenza è perfettamente riuscita nel suo intento. Sfruttando l’effetto virale dei social media, le foto e le inserzioni dedicate all’iniziativa hanno permesso agli esercizi partecipanti di promuovere la propria attività per il tramite di un canale di comunicazione istituzionale, raggiungendo nuovo pubblico attraverso la pagina Facebook dell’Ente che, grazie al Concorso, ha anche raddoppiato il numero di persone che la seguono, attirando l’attenzione di imprese e professionisti che prima non seguivano le attività camerali e che, dopo il concorso, sono ritornate sulla pagina dell’Ente per esprimere la propria preferenza, lasciare un commento o chiedere informazioni sui nostri servizi, oltre che per comunicare con lo staff camerale”.

Nel frattempo, l’Ente camerale continua a sostenere le imprese del proprio territorio attraverso i progetti di digitalizzazione realizzati in collaborazione con Google e Unioncamere, supportando le PMI della provincia di Cosenza attraverso l’attivazione di dodici tirocini nell’ambito del progetto Crescere in Digitale.

La Startup Altrama Italia per favorire il turismo

COSENZA – È stato sottoscritto un accordo nazionale con la Startup calabrese Altrama Italia, con l’intento di favorire la digitalizzazione delle piccole e medie imprese del turismo, rendendo accessibile sugli smartphone e sul web. Sarà possibile visionare bar, ristoranti e attività ricettive italiane, in modo da promuovere lo sviluppo dei territori turistici e delle imprese che in essi operano.

“ViaggiArt” è un’applicazione per dispositivi mobili che permette di scoprire i luoghi dell’arte, della cultura, dell’eccellenza gastronomica-paesaggistica – ambientale e della cultura. Il servizio digitale supporta gli utenti  nell’organizzazione  del proprio viaggio, ed in base alla loro scelta, altramasuggerire i luoghi e gli eventi culturali a loro più vicini, oltre al percorso e ai mezzi con i quali raggiungere la meta prestabilita. Altrama Italia è una startup turistica italiana che già annovera, tra i propri partner, Telecom Italia, Europcar, Aeroporti di Roma, Napoli e Lamezia Terme.

Attraverso questo accordo di collaborazione le parti si sono impegnate a favorire la visibilità delle imprese sul mondo digitale, cercando di portare valore aggiunto a quelle aderenti a Confesercenti. L’accordo prevede per le imprese associate a CONFESERCENTI un accesso semplificato alla piattaforma, tariffe agevolate e corsi di formazione per permettere agli imprenditori di usufruire di tutte le possibilità offerte dai nuovi strumenti digitali. “Questo accordo – affermano – riteniamo possa rivelarsi fondamentale per valorizzare il territorio e gli operatori che vi operano, senza fare distinzioni tra grandi e piccole strutture, ma dando la stessa dignità a tutti”.

Ulteriori informazioni e dettagli possono essere richiesti agli uffici Confesercenti.