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“Giornata mondiale del Parkinson”, seducono i sensi le “Donne in divenire” di Assunta Mollo

COSENZA –  Spesso l’arte dà una seconda opportunità. È sollievo per quei corpi che “parlano troppo”, per quei visi scavati dalla sofferenza, per quegli sguardi persi nel vuoto. Ospitata a Villa Rendano, sede del Museo multimediale “Consentia itinera”, «oggetto di tutela del Mibact», annuncia Alessandra Ghelli, ieri si svolta è la “Giornata mondiale del Parkinson”. «Abbiamo voluto dare risalto alla giornata facendo sì che si svolgesse in questo luogo. Oggi i musei hanno molto a cuore termini come “inclusione” e “accessibilità”. Siamo qui per parlare di come l’arte può sollecitare positivamente alcune malattie; i musei sono luoghi da vivere in cui è fondamentale la partecipazione e il contatto diretto con la bellezza», dice Anna Cipparrone, direttrice del Museo multimediale “Consentia itinera”. Infonde speranza Alfredo Petrone, direttore U.O.C di Neurologia dell’Azienda ospedaliera di Cosenza: «I prossimi anni saranno rivoluzionari per quanto riguarda gli studi e le terapie per il trattamento di questa malattia invalidante. Descritta formalmente la prima volta nel 1817 da James Parkinson, già Leonardo da Vinci aveva descritto nei suoi appunti i sintomi tipici della malattia di Parkinson. Oltre ai sintomi motori (tremore, rigidità e bradicinesia), si possono presentare sintomi non motori come iposmia, stipsi, disturbi del sonno, depressione e dolore. Durante il trattamento terapico, alla fase “luna di miele”, la fase ottimale di risposta alla terapia, col tempo compaiono discinesia e blocchi motori che si possono ridurre tramite la terapia con pompa infusionale e la DBS (Deep Brain Stimulation). Il futuro è rappresentato dall’immissione sul mercato italiano di farmaci a base di Levodopa a lento rilascio (efficacia di 6 ore contro le 2 ore dei farmaci a base di Levodopa) e di Opicapone, un inibitore delle COMT». «Oggi si celebra la giornata mondiale del Parkinson, e Cosenza ha risposto in modo puntuale- commenta Assunta Mollo, artista e presidente dell’associazione Parkinsoniani di Cosenza-. Nell’associazione si respira un’atmosfera di condivisione, il balloterapia non rappresenta solo un momento di distrazione ma è anche utile al corpo per il coordinamento dei movimenti. Come associazione abbiamo aderito ad un progetto sperimentale di riabilitazione». La riabilitazione è il fulcro degli interventi di Anna Palumbo e Irene Anselmo, fisioterapista presso l’Asp di Rende e referenti del progetto “Soloparkinsonnonsiamo”: «Si svolgono attività di gruppo, dice Anna Palumbo. Il gruppo assume il valore di contenitore; il contenitore è qualcosa che rassicura e fa sì che le persone possano scoprirsi, si innalza il livello di autostima, c’è accoglienza dell’altro e si creano situazioni di gioco», «al centro dell’interesse ci sono le persone e i corpi, ci approcciamo alla cura tramite il metodo olistico», commenta Irene Anselmo.

Le “donne in divenire” di Assunta Mollo

Al termine degli interventi ci si sposta al piano superiore per ammirare la mostra di Assunta Mollo intitolata “Donne in divenire”. «Ero da tempo impegnata nella realizzazione di questi lavori, confessa Assunta. Posso parlare della malattia di Parkinson in modo positivo: ammalandomi ho scoperto una creatività che forse era sopita, ho avuto l’opportunità di vedere il mondo in modo diverso, la malattia mi ha fatto diventare più schietta e volitiva». Colori caldi, tratti decisi. Assunta tratteggia corpi cangianti «che seguono il mio sentire, la mia gioia, la mia rabbia», confessa Assunta. Da sole, in coppia o in gruppo, queste donne sinuose, fluttuanti ed evanescenti esprimono forza comunicativa e creatività date anche dall’uso di materiali come stoffa o carta. Non ci si sottrae da quegli occhi, da quegli sguardi indagatori che seguono e trafiggono. Sono occhi che parlano e seducono, «un’umanità che si offre allo sguardo e ci commuove, da cui ci sentiamo guardati nel profondo», come dice il critico d’arte Mimma Pasqua. Quel corpo, prigione di quell’inquilino che è la malattia di Parkinson, con Assunta Mollo diviene simbolo di forza e propositività. La seduzione dei sensi, una lezione di vita. (Immagine in evidenza presente sulla pagina Facebook “Consentia itinera”)

 

Rita Pellicori