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Cosenza: in casa droga, esplosivo e una katana. Arrestato pluripregiudicato

COSENZA – Nella serata di ieri, personale della Squadra Mobile ha tratto in arresto E. M., pluripregiudicato per reati di droga e contro il patrimonio ed attualmente sottoposto alla misura cautelare dell’Obbligo di Dimora nella provincia di Cosenza . Il predetto è stato colto nella flagranza del reato di detenzione illegale di esplosivo, detenzione illegale di arma bianca e violenza e resistenza a Pubblico Ufficiale.

Nel corso di un’attività finalizzata al contrasto dello spaccio, personale della locale Squadra Mobile interveniva presso l’abitazione dell’uomo che, all’atto del controllo, opponeva agli operatori una ferma resistenza volta ad evitare la perquisizione. Una volta riuscita ad entrare all’interno dell’abitazione e le verifiche hanno permesso di rinvenire 1 contenitore in vetro con all’interno polvere pirica del peso lordo di 950 grammi nonché 1 katana.

L’uomo è stato trovato in possesso anche di 12 grammi di marijuana, motivo per cui veniva segnalato ex articolo 75 del D.P.R. 309/1990 alla locale Prefettura, e una cospicua somma di danaro. Dopo le formalità di rito, come disposto dall’Autorità giudiziaria, sottoposto alla misura degli arresti domiciliari.

Blitz antidroga a Corigliano Rossano, smantellate piazze di spaccio

CORIGLIANO ROSSANO (CS) – É in corso dalla prima mattinata odierna un’importante operazione della Polizia condotta dal personale del Commissariato di Corigliano-Rossano e dalla Squadra Mobile di Cosenza con l’ausilio dei Reparti Prevenzione Crimine in Calabria Settentrionale e Centrale e di unità cinofile della Questura di Vibo Valentia, con l’impiego complessivo di 80 agenti.

L’operazione riguarda l’esecuzione del provvedimento cautelare emesso dal Gip presso il Tribunale di Castrovillari su proposta della Procura di Castrovillari a carico di 14 persone ritenute responsabili a vario titolo di reati inerenti la detenzione e lo spaccio di sostanze stupefacenti. Si tratta di dieci ordinanze di custodia cautelare, sei in carcere e quattro ai domiciliari, e di quattro obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria. Tale attività di spaccio ha consentito di smantellare le tre principali piazze dello spaccio (Piazza Portofino-Piazza Salotto-Piazza Bernardino Le Fosse) di Corigliano Rossano.

Cosenza, cocaina in casa: arrestato pluripregiudicato cosentino

COSENZA – È stato arrestato A.A., cosentino di 47 anni, pluripregiudicato per reati specifici e contro la persona e il patrimonio, nel corso di un servizio di prevenzione e repressione dei reati in materia di droga dalla Sezione Antidroga della Squadra Mobile. L’uomo è stato dapprima fermato a bordo della sua autovettura e dopo i normali controlli i poliziotti hanno deciso di estendere la perquisizione anche nell’abitazione e nel magazzino a lui in uso, dove sono stati rinvenuti e sequestrati 23 grammi di cocaina, già suddivisa in più dosi pronte per essere cedute a terzi. All’esito delle formalità di rito, il 47enne è stato tratto in arresto nella flagranza di reato di “detenzione ai fini di spaccio di droga” e sottoposto al regime degli arresti domiciliari, a disposizione dell’autorità giudiziaria.

Blitz antidroga, smantellato sistema criminale anche in provincia di Cosenza

SALERNO – Vasta operazione antidroga questa mattina dei carabinieri che hanno smantellato un sistema criminale che gestiva il mercato della droga a Pagani e nell’agro nocerino. E’  in corso dalle prime ore di oggi, nelle province di Salerno, Napoli e Cosenza, l’esecuzione delle misure cautelari per 56 persone indagate, a vario titolo, dei reati di associazione per delinquere finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti e detenzione abusiva di armi clandestine. 

Le persone coinvolte si avvalevano di una pluralità di canali di rifornimento riconducibili a contesti criminali di matrice camorristica radicati a Pagani e nella provincia di Napoli. Tra i principali fornitori stabili, che in quanto tali rispondono del reato associativo, sono stati individuati soggetti interni o contigui al clan Gionta di Torre Annunziata.

Cosenza, bar sequestrato: dentro droga, contanti e allaccio abusivo alla luce

COSENZA – Nel tarda serata di ieri, la Squadra Mobile e l’U.P.G.S.P. Sezione Volanti  è intervenuto su Corso Telesio a Cosenza per una verifica in un esercizio commerciale del posto. Durante il servizio di controllo gli agenti hanno notato un giovane che, accortosi della loro presenza, ha chiuso repentinamente la saracinesca del bar dandosi alla fuga e sfruttando i vicoli tutt’intorno presenti.

I poliziotti, riconosciuto il fuggitivo, il cosentino R.M. di anni 48 e pluripregiudicato, si sono attivati per eseguire un più approfondito accertamento all’interno dell’esercizio che risultava privo di qualsivoglia licenza nonché con la presenza di numerosi elettrodomestici, tra cui un registratore di cassa,  da cui si evidenziava che lo stesso era adibito alla vendita di bevande ed alcolici. Nelle adiacenze del bar, inoltre,  sono stati controllati diversi soggetti pregiudicati.

Un ulteriore perquisizione realizzata anche con l’ausilio dell’Unità cinofila della Questura di Vibo Valentia, ha portato al sequestro di diversi involucri di sostanza stupefacente del tipo marijuana per circa 100 grammi oltre a due bilancini e danaro in contante.

Il locale era anche abusivamente collegato alla rete Enel , motivo per il quale, secondo le determinazioni assunte dalla locale Procura della Repubblica, si è proceduto al sequestro del bar abusivo e si deferiva il R.M. per i reati di detenzione di droga ai fini di spaccio e per furto aggravato di energia elettrica.

Droga in camera da letto, arrestato 20enne a Schiavonea

CORIGLIANO CALABRO (CS) – I carabinieri hanno tratto in arresto un 20enne, con l’accusa di detenzione di sostanza stupefacente ai fini dello spaccio. Probabilmente avrà pensato che essendo incensurato e vivendo spesso in Germania nessuno lo avrebbe disturbato nelle sue attività di spaccio nella marina di Schiavonea, ma così non è stato e ieri hanno effettuato il blitz. Riusciti ad entrare in casa, è iniziata una minuziosa perquisizione domiciliare, che dopo poco ha permesso al fiuto degli investigatori di trovare nella camera da letto del ragazzo quasi 100 grammi di marijuana, nascosti in un grande involucro di cellophane sottovuoto. Tutto veniva sottoposto a sequestro penale, poiché ritenuto corpo del reato e mezzo dell’attività di spaccio. Il 20enne, originario di Corigliano, d’intesa con la Procura della Repubblica di Castrovillari, è stato dichiarato in stato di arresto e dovrà comparire presso le aule giudiziarie per rispondere del reato di detenzione di sostanza stupefacente ai fini dello spaccio.

Cosenza, beccati in centro a spacciare: in casa oltre mezzo chilo di cocaina

COSENZA – Nella prima mattinata odierna, una pattuglia di questa Squadra Mobile, nel corso di un servizio di prevenzione e repressione dei reati in materia di droga, notava in questo centro cittadino uno strano movimento tra i conducenti uno scooter di grossa cilindrata e un’autovettura che, dopo essersi dato un cenno d’intesa, si fermavano all’altezza della sede dell’Ufficio postale centrale.

 Il conducente del ciclomotore saliva a bordo dell’utilitaria per poi uscirne pochi istanti dopo. 

I due immediatamente venivano bloccati dai poliziotti della Squadra Mobile che effettuavano un controllo che permetteva di riscontrare come pochi attimi prima era avvenuta una cessione di 1 dose di cocaina che veniva rinvenuta nella disponibilità dell’autista della macchina. 

Le verifiche nei confronti dell’uomo giunto a bordo del “due ruote” consentivano di rintracciare indosso 3 dosi identiche di cocaina dal peso di oltre 5 grammi e danaro in contante. 

Le operazioni, pertanto, venivano estese alle abitazioni del pusher giunto a bordo dello scooter e identificato per il cosentino R.M. classe 1994.

 Queste avevano esito ulteriormente positivo in quanto consentivano di sottoporre a sequestro oltre mezzo chilo di cocaina pura, materiale di confezionamento e la somma in contanti di oltre 7 mila euro.

Pertanto, R.M., censito in SDI per reati specifici, veniva tratto in arresto nella flagranza di reato di spaccio e detenzione ai fini di spaccio di cocaina e, dopo le formalità di rito, associato presso la locale Casa circondariale a disposizione della competente Autorità giudiziaria.

La droga, se immessa sul mercato, avrebbe potuto fruttare guadagni superiori ai 100 mila euro. 

Controllo delle piazze di spaccio, 26 arresti tra la Campania e Cosenza

NAPOLI – Blitz nella notte tra Acerra, Caivano, Napoli, San Gimignano, Benevento, Cosenza e Siracusa. Ventidue persone sono finite in carcere e 4 ai domiciliari (4 erano gia’ detenuti) e le accuse sono a vario titolo, di associazione a delinquere finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, alle estorsioni aggravate dal metodo mafioso, nonche’ alla commissione di reati in materia di armi, contro il patrimonio e la persona.

Le indagini hanno colpito gli assetti della criminalità organizzata attiva nel territorio di Acerra e gli interessi nella commercializzazione di cocaina, hashish e marijuana ma anche reati contro il patrimonio. Due le formazioni criminali emerse nel corso delle indagini: il gruppo criminale Di Buono (noto come i Marcianisielli) ed il gruppo avverso dei Lombardi, entrambi operanti nel grande centro campano.

Il provvedimento cautelare eseguito dagli uomini dell’Arma giunge all’esito di un’articolata attività d’indagine (avviata nel 2016) che, nel mettere in evidenza l’operatività criminale dei gruppi Di Buono e Lombardi, ha permesso anche di monitorare le dinamiche organizzative di tre distinte piazze di spaccio, attivate nel comune di Acerra nei quartieri popolari Ice Snei, Parco dei Napoletani e Piazzale dei Martiri. Inoltre sono state ricostruite le dinamiche inerenti due episodi delittuosi.

Trasportava 117 chili di cocaina dentro un tir sull’A2, arrestato 38enne

GIOIA TAURO – Erano nascosti all’interno di un tir in transito sull’autostrada A2 del Mediterraneo gli oltre 117 chili di cocaina scoperti e sequestrati dai carabinieri del comando provinciale di Reggio Calabria, che hanno arrestato il conducente del mezzo, un cittadino bosniaco incensurato di 38 anni, con permesso di soggiorno sloveno. I militari del nucleo radiomobile di Gioia Tauro dopo avere notato l’autoarticolato che stava percorrendo l’arteria in direzione Salerno hanno deciso di procedere ad un controllo trovando, nascosti nella parte inferiore del mezzo, quattro borsoni da palestra contenenti 100 panetti di cocaina. Sul posto sono poi intervenute altre pattuglie e si è deciso di controllare tutto il carico, senza però rilevare ulteriori anomalie. Si stima che il maxicarico di droga sequestrato, una volta immesso sul mercato illecito al dettaglio, avrebbe fruttato circa 7 milioni di euro.

Cosenza, simula rapina per cedere pistole in cambio di droga. Arrestato 35enne

COSENZA – Nella serata di ieri, 14 giugno 2021, all’esito di complesse ed articolate indagini, la Squadra Mobile ha dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misura cautelare personale (arresti domiciliari) emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del locale Tribunale, su richiesta della Procura della Repubblica, nei confronti di V.A., 35enne di Rovito (CS), di professione meccanico, poiché ritenuto responsabile dei reati di cui agli artt. 61 nr. 2 e 367 c.p. (simulazione di reato aggravata) e del reato di cui agli artt. 1 e 7 della Legge nr. 895/1967 (cessione di armi comuni da sparo).

In particolare, la vicenda risale al pomeriggio dello scorso 1 dicembre quando il V.A. chiamava il numero di emergenza dichiarando di essere stato, poco prima, vittima di una rapina perpetrata in questa località Colle Mussano ad opera di due individui armati.

Raggiunto dagli agenti, l’uomo dichiarava che i due malfattori gli avevano sottratto tre pistole cal. 9×21 e 100 munizioni dello stesso calibro, appena acquistate in un’armeria di Rende, nonché una quarta pistola (in cal. 45), già di sua proprietà, che l’uomo aveva portato con sé poiché asseritamente intenzionato a lasciarla in permuta in armeria. Raccontava poi che, lungo il tragitto di ritorno dall’armeria, nei pressi del locale cimitero, ad un tratto, veniva affiancato da un’autovettura con a bordo due uomini che gli facevano cenno di accostarsi, indicazione alla quale acconsentiva; proprio in quel frangente, uno dei due soggetti scendeva dall’auto, gli sferrava una gomitata in volto e, puntandogli una pistola alla testa, lo teneva fermo mentre il complice gli svuotava il bagagliaio, impossessandosi delle 3 armi e delle munizioni appena comprate in armeria e della quarta pistola da lui già regolarmente detenuta, nonchè di una collanina in oro che aveva al collo, provocandogli dei graffi, dileguandosi con il bottino.

La ricostruzione fornita dall’uomo però non convinceva affatto gli investigatori della locale Squadra Mobile – IV Sezione Reati contro il patrimonio e la P.A. – che avviavano, con il coordinamento della Procura della Repubblica, diretta dal Procuratore Capo dott. Mario SPAGNUOLO, una lunga e dettagliata attività di indagine che, punto dopo punto, faceva evidenziare numerose incongruenze e contraddizioni nella versione fornita dalla presunta vittima. Preliminarmente venivano riscontrate delle forti discordanze circa i tempi impiegati per compiere il tragitto intercorrente tra la casa del V.A. e l’armeria e viceversa nonché in riferimento al fatto che le forze di polizia erano state allertate ben dopo mezz’ora l’orario in cui il denunciante dichiarava di essere stato rapinato; parallelamente le testimonianze acquisite dai testimoni facevano emergere una ricostruzione dei fatti fortemente contrastante con quella fornita dall’uomo. I sospetti venivano però ampiamente confermati dalla corposa attività tecnica (intercettazioni di vario genere, telefoniche ed ambientali) condotta nei confronti dell’uomo, da cui ancora emergevano evidenze probatorie granitiche circa l’ipotesi della simulazione della rapina allo scopo di celare la cessione delle armi a terzi gravitanti nell’orbita della malavita locale, verosimilmente per l’acquisto di sostanza stupefacente di tipo cocaina di cui l’uomo era un abituale assuntore.

La corposa indagine svolta dagli investigatori, dalla quale emergeva oltremodo che l’odierno arrestato in più occasioni cercava di eludere le investigazioni precostituendo le versioni da fornire ai poliziotti nel corso degli interrogatori e giungendo sino a obbligare un suo amico a rendere una specifica versione dei fatti evidentemente non veritiera, veniva condivisa con la competente Procura della Repubblica che, ravvedendone la solidità e la robustezza dei riscontri, richiedeva, ed otteneva dal G.I.P., l’emissione a carico dell’uomo di un’ordinanza applicativa della misura cautelare.

L’uomo, dopo gli adempimenti del caso, è stato tratto in arresto e associato presso la sua abitazione in regime di arresti domiciliari.