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Ecomuseo dell’idroelettrico silano, al via il progetto per la realizzazione

COTRONEI (KR) – La Giunta comunale, presieduta dal sindaco Nicola Belcastro, ha approvato il progetto di realizzazione dell’Ecomuseo dell’idroelettrico silano. Il progetto “Ecomuseo dell’idroelettrico Silano – Archeologia industriale e storie di vita”, dal valore complessivo di euro 150.000,00, è stato concordato e finanziato dalla A2A Spa, impresa multi-utility italiana che opera nel settore dell’ambiente e dell’energia.

 

Obiettivo del progetto è avviare un processo di conoscenza dell’idroelettrico silano: la scoperta da vicino dei luoghi storici e infrastrutture, funzionanti e dismesse, creando una relazione tra la memoria storica rappresentata dai siti di archeologia industriale che hanno segnato un’epoca, e lo sviluppo industriale in cui la macchina inizia a sostituire il lavoro manuale, vissuto dagli “elettrici” con documentazioni testimoniali e fotografiche d’archivio da mettere a valore.

«L’opera – si legge nella delibera municipale – costituirà una vera e propria testimonianza storica per il territorio silano, rappresentando, altresì, un’occasione di fruizione turistica, di positivo e durevole impatto socio-economico, occupazionale ed ambientale. A titolo esemplificativo – è scritto sempre nella delibera -, si realizzeranno aree di sosta e sentieri panoramici, con pannelli didattico-informativi per rendere leggibile e fruibile anche turisticamente il paesaggio silano interessato dalle centrali idroelettriche». 

La struttura progettuale immateriale, il piano di marketing e la proposta di immaginare la nascita dell’Ecomuseo come formula istituzionale è stata ideata e progettata da un team professionale costituito da Maria Volpe project manager che ha supportato l’ufficio tecnico Comunale, dalla sociologa Stefania Emmanuele esperta di Ecomusei e da Sara Bitonti, nel ruolo di referente/facilitatore territoriale.

L’esecutività del progetto è stata affidata alla Contatto srl che provvederà alla realizzazione degli strumenti digitali e tecnologici per la fruizione dell’ecomuseo e alla sua identità visiva.

I siti di archeologia industriale saranno resi fruibili attraverso percorsi esperienziali, corredati da pannelli informativi con sistema QR code, per accedere a contenuti multimediali. Il Museo dell’idroelettrico esistente e il Teatro comunale delle Vittorie fungeranno da antenne per facilitare l’interpretazione e la fruizione dell’ecomuseo.

In sintesi, il patrimonio esistente sarà messo nelle condizioni di esprimere il valore identitario del territorio, facendo leva sulla partecipazione della comunità locale in tutte le sue espressioni e stimolando nuove economie. 

L’ecomuseo è un museo del territorio, non circoscritto in un edificio, ma proiettato nel paesaggio che diventa un grande laboratorio vivente.

L’area di interesse generale per la creazione dell’Ecomuseo dell’Idroelettrico silano riguarda il territorio che attraversa il sistema idroelettrico dell’Asta Silana che comprende le centrali di Orichella, Timpagrande e Calusia, regolate dai serbatoi Arvo e Ampollino. Gli impianti si sviluppano fra le province di Cosenza, Orichella nel comune di San Giovanni in Fiore, e la provincia di Crotone, la centrale di Timpagrande nel comune di Cotronei e Calusia nel comune di Caccuri. Sono collocati a diverse quote che variano dai 1.271 a 103 metri con un dislivello di 1.168 metri.

Tutti gli stakeholders (enti, associazioni di categoria, comunità locale, imprese, associazioni giovanili e femminili, cittadini, etc.) saranno coinvolti sinergicamente nella condivisione dell’idea comune di sviluppo del progetto per le diverse fasi storiche/sociali/culturali.

Un Ecomuseo per Cosenza, “futuro della memoria”

COSENZA – Sabato 12 marzo alla Casa delle Culture-Sala Gullo, con inizio alle ore 17, si parlerà della possibilità di creare a Cosenza un Ecomuseo. Ecco come spiega l’iniziativa, patrocinata dal Comune di Cosenza, il comunicato stampa dell’Associazione Culturale ArteItalia:

“L’attivissimo Roberto Bilotti ritorna a Cosenza ed, insieme all’Associazione Culturale ArteItalia, propone un progetto che vorrebbe aprire la strada alla realizzazione di un ecomuseo.
Si intende così promuovere un’idea di museo non più solo “vetrina” di opere, ma con un ruolo più incisivo nella vita culturale della società di appartenenza: dare maggiore considerazione al territorio ed alla comunità stessa, raccontando di uomini e di idee. Così pensato, il museo può aiutare nel sensibilizzare gli utenti ad essere più protagonisti della vita sociale e culturale del proprio territorio e divenire focolaio per sviluppare percorsi formativi utili alla vita della collettività di appartenenza, a far sviluppare atteggiamenti di cittadinanza attiva e a definire nuovi modelli sostenibili di gestione delle risorse.
L’idea è quella di portare il Museo etnografico di Cosenza a divenire Ecomuseo: il futuro della memoria. Nasce, con questo proposito, l’evento culturale “La memoria, deposito e archivio del patrimonio ereditato”, la cui direzione artistica è della Dott.ssa Tiziana Monaco e che si svolgerà sabato 12 marzo 2016 alle ore 17.00 presso la Casa delle Culture di Cosenza, per dare nuovo impulso alla collezione ed al museo etnografico.
La bella mostra permanente presso la Casa delle Culture di Corso Telesio è stata allestita grazie alle donazioni del mecenate e cultore dell’arte Roberto Bilotti Ruggi d’Aragona e da Irene Telesio, diretta discendente di Bernardino Telesio.
In occasione dell’evento, patrocinato dal Comune di Cosenza, verranno premiati i vincitori di un concorso di poesia ispirato proprio alla collezione, dal titolo “La memoria, deposito e archivio del patrimonio ereditato”.
Inoltre, l’Accademia New Style, vivaio di nuovi talenti nell’ambito della moda e dello styling, presenterà un abito-creazione appositamente realizzato per la manifestazione: un omaggio alla bellezza di questa collezione di abiti d’epoca che vale veramente la pena andare a visitare.
Durante la serata, l’Associazione Culturale “Triskele” illustrerà come si realizzano tessuti artigianali ricavati dal baco da seta e mostrerà una rielaborazione della “keza” (copricapo arbëresh). Le melodie struggenti dei canti arberesh del gruppo “Shpirti Arbëresh”, infine, allieteranno la serata.”

Pino Loricato utilizzato per scopi scientifici

CASTROVILLARI (CS) – Il Parco del Pollino ha disposto l’ultilizzo a scopi scientifici di una sezione trasversale del tronco di un pino loricato, e di un’altra per scopi didattici nell’ecomuseo del Parco. Il pino è caduto gradualmente nei primi mesi estivi, per ragioni naturali. L’analisi della sezione dell’albero si inserisce nel contesto del progetto “Studi dendrocronologici sul Pino loricato”, svolto dal Parco del Pollino in collaborazione con l’Università della Tuscia e finanziato dal Ministero Ambiente.