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Castrovillari verso Ballottaggio comunale

OLYMPUS DIGITAL CAMERAI 20.347 votanti suddivisi nelle 22 sezioni cittadine troveranno stampato sulla sinistra della scheda elettorale il candidato a Sindaco, Domenico Lo Polito, – con le liste che lo sostengono-, e sulla destra della stessa il candidato a Sindaco Giuseppe Santagada, con le proprie. La disposizione grafica è l’esito del sorteggio pubblico tra i due aspiranti a Sindaco, avvenuto questa mattina nella sala di rappresentanza del Comune di Castrovillari, al primo piano di palazzo Gallo, sede temporanea dell’Ente, alla presenza del vice prefetto a.r. ,avvocato Carlo Ponte (nelle foto a tre), del consigliere di prefettura, dottore Stefano Tenuta, e del segretario della Commissione Elettorale Circondariale , l’avvocato  Carmine Marini, per come i dati, verificati dalla Commissione Centrale Elettorale del Tribunale di Castrovillari, sono stati trasmessi alla Prefettura di Cosenza. Sono intervenuti, per l’occasione, oltre il responsabile dell’Ufficio elettorale, il dottore Franco Martino, i delegati delle liste partecipanti alla competizione elettorale. Nessun apparentamento con i due candidati in lizza, era stato sancito dai candidati a Sindaco Francesco Battaglia per Fratelli d’Italia- Alleanza Nazionale, Eugenio Salerno per l’UDC e Marilina Capano per il Movimento 5 Stelle entro la giornata di domenica 7 giugno, termine ultimo indicato dalla legge (n.267 /2000) . Adesso inizia, tra nuovi appelli agli elettori, coinvolgimenti ed interventi, la “cavalcata” finale verso domenica 14 giugno, giorno del ballottaggio e di scelta per gli aventi diritto al voto.

Amministrative Lamezia Terme: Forza Italia Invita il centro sinistra a non essere troppo ottimista

th (74)Invito l’intero centrosinistra, dice Salvatore De Biase, ad un’attenta riflessione sul voto amministrativo di domenica scorsa, usando meno i toni trionfalistici di cui si è incautamente appropriato e badando invece bene al risultato conseguito. Durante la campagna elettorale in città abbiamo visto la venuta del gotha nazionale e locale del Partito Democratico, con esponenti del Governo Renzi, con la presenza di Guerini che per ben due volte è giunto a Lamezia, della senatrice Lo Moro affiancata dal Presidente del Consiglio regionale, l’amico Scalzo, del Presidente della Giunta regionale Oliverio e del Presidente della Provincia Bruno. Insomma un’intera armata per tirare la barca di Sonni e per cercare di rimanere nella scia dell’entusiasmo dopo la vittoria alle ultime elezioni regionali. E bene, il risultato qual è stato? Un modesto 26%, come dire, oggi non si vuole riconoscere il 42% del centrodestra ottenuto da Paolo Mascaro, a cui si aggiungono le percentuali dei “Rubbetiani” e dei “Gianturco” che non possono essere sicuramente considerati voti di centrosinistra e che attesta in modo inconfutabile della sonora bocciatura dopo 10 anni di governo cittadino, guidato da Sel e PD, che si è rivelato fallimentare. Come al solito la sinistra cerca di leggere la realtà a modo suo, stravolgendo il voto popolare e dando una propria lettura distorta dell’esito elettorale. Il risultato elettorale è stato chiaro: la prima lista in città è Forza Italia, che anche in questa tornata elettorale ha confermato il suo primato. Inutili i tentativi dei soliti “ostacolatori” che non hanno sortito gli effetti loro sperati. Un altro dato inconfutabile è che se Tommaso Sonni è la continuità di Speranza, il centrodestra vincerà il ballottaggio ad occhi chiusi. La città è infatti stanca di un’amministrazione che ha portato di fatto il Comune al dissesto finanziario, tant’è che Speranza è dovuto ricorrere a un piano di rientro decennale per ripianare tutti i debiti. E a pagarne sono sempre i lametini che si sono visti aumentate tutte le tasse. Al sindaco Speranza non sono bastate neanche, nel rush finale, tutte le inaugurazioni doppie, come quella del lungomare oppure le ultimissime deliberazioni di Giunta a favore dei soliti noti, la gente ha imparato a conoscere il sindaco e le sue incapacità amministrative e gestionali. Ora la città ha voltato pagina, scegliendo un uomo libero, del cambiamento, determinato come Paolo Mascaro, che saprà ridare peso alla terza città della Calabria e soprattutto favorirà quello slancio e quello sviluppo che Lamezia, martoriata in dieci anni di malagestione del centrosinistra, attende ormai da troppi anni.

Il Pd della provincia di Catanzaro guarda già al ballottaggio del 14 giugno a Lamezia Terme

th (59)Archiviata con soddisfazione la parentesi delle elezioni amministrative di domenica 31 maggio, il Partito democratico della provincia di Catanzaro guarda già al ballottaggio del 14 giugno a Lamezia Terme. Conquistati undici municipi su tredici, i democratici del segretario provinciale Enzo Bruno puntano al risultato pieno anche nella città della Piana dove hanno già messo in campo tutto l’impegno e l’entusiasmo possibile a sostegno del candidato sindaco del centrosinistra, Tommaso Sonni. Delle elezioni amministrative e dell’impegno elettorale a Lamezia Terme si è discusso nella riunione della segreteria provinciale, nella sede del Pd di via San Nicola, seguita da una conferenza stampa alla quale hanno preso parte tutti i componenti dell’esecutivo provinciale guidato dal segretario, e presidente della Provincia di Catanzaro, Enzo Bruno. “Siamo già impegnati per confermare la guida di Lamezia, rafforzando l’asse politico-istituzionale che esiste con Governo, Regione e Provincia – ha detto Bruno –. Per domani è già stata convocata un’assemblea degli iscritti, dei candidati e degli eletti nelle due liste del Pd che insieme hanno raggiunto seimila dei diecimila voti del centrosinistra. Noi non siamo la prima lista della città solo per trenta voti: siamo soddisfatti dell’esito del primo turno. Siamo consapevoli che esistono sedici punti di distacco da Mascaro da recuperare, ma ci piace ricordare che nella prima esperienza da sindaco della senatrice Lo Moro, che vinse al ballottaggio, i punti di distacco erano venti. Puntiamo a bissare quel risultato”. La proposta del Partito democratico nella tornata amministrativa del 31 maggio è stata vincente. “E’ stata vincente in tutti quei comuni strappati al centrodestra dove abbiamo candidato e vinto con i segretari dei circoli locali del Pd, come a Taverna, Sant’Andrea e Davoli, ma anche a Montepaone dove il candidato sindaco era un dirigente del partito – continua il segretario provinciale -. Lo è stata a Girifalco dove è stata premiata la coerenza di un Partito che cinque anni prima si era schierato all’opposizione del governo Deonofrio, con il capogruppo di minoranza Roberto Iozzi che per pochi giorni è stato anche il candidato sindaco dello schieramento che ha portato all’implosione della maggioranza che sosteneva il sindaco uscente. Con il sindaco Pietroantonio Cristofaro abbiamo continuato a sostenere questa linearità che ci ha portato a vincere una grande battaglia, con trecento voti di scarto. Una scelta sposata dalla dirigenza della Federazione, che ha individuato la figura del commissario di garanzia in Pino Tomasello, perché il segretario del circolo di Girifalco era dimissionario da un anno”. Il segretario provinciale non sfugge l’analisi del voto a Soverato dove – dice Enzo Bruno – “abbiamo perso. Nei prossimi giorni apriremo una discussione e il confronto all’interno del circolo locale per individuare gli errori compiuti, ma assieme alla dirigenza di Soverato abbiamo comunque condotto una battaglia importante”. Respinte al mittente le affermazioni relative al trasversalismo nella composizione della lista contrapposta a quella del sindaco Alecci. “La sconfitta a Soverato non ha nulla a che vedere con il trasversalismo – ha detto il vice segretario vicario Michele Drosi -. Nella nostra lista si sono ritrovate aggregate forze che non sono schierate con il centrodestra da un pezzo, esattamente come è successo nel resto del Paese. Mentre Alecci è stato sostenuto da forze e aggregazioni di centrodestra senza simboli, alleandosi con le stesse persone che l’avevano mandato a casa . Si può perdere o vincere, ma chi sta in una comunità politica lo deve fare nella chiarezza delle regole”. Il Partito democratico ha avuto importanti conferme di fiducia e radicamento e rilancia la propria proposta politica a sostegno del presidente della Giunta regionale, Mario Oliverio. “Così come non si può dire che Renzi è in difficoltà e ha perso, visto che il Pd di fatto governa in 15 regioni e ne ha conquistato cinque su sette – ha concluso Bruno – non si può dire che Oliverio ha già perso la fiducia dei calabresi: governa da cinque mesi, deve recuperare ritardi e situazioni disastrose in settori come la sanità, i fondi europei, i rifiuti, la depurazione. Non possiamo parlare di gestione fallimentare. La federazione provinciale di Catanzaro è schierata in forze per la realizzazione del progetto di cambiamento e di rinnovamento improntato dal Pd in Calabria e in Italia”.

Il Gruppo Pd al Consiglio Comunale di Catanzaro

th (59)ll Centro-destra, praticamente, non conferma e non conquista comuni nella provincia di Catanzaro alle lezioni di domenica 31 maggio 2015. Grande è la vittoria del Partito democratico e delle coalizioni di Centro-Sinistra che, siamo certi, si arricchirà ulteriormente al ballottaggio, fra quindici giorni con la vittoria al comune di Lamezia Terme; infatti su quattordici comuni il Pd e il Centro-Sinistra ne conquistano dieci. Al Centro-destra va solo il comune di Gizzeria, considerato che a Soverato ha, comunque, vinto un sindaco i scritto al Pd; evidentemente il Consigliere Regionale Tallini avrà letto i risultati di elezioni che si saranno svolte in altro pianeta, atteso che da notizie non vere. Lo straordinario impegno dei dirigenti dei circoli Pd nei vari comuni, guidati dal Segretario e dalla Segreteria provinciale, portano a casa uno splendido risultato. Il gruppo Consiliare Pd al Comune di Catanzaro augura ai sindaci eletti, ai colleghi consiglieri comunali dei diversi comuni interessati alla tornata elettorale, ogni successo. Il Partito democratico della città di Catanzaro è oggi, più di prima, chiamato a uno straordinario e rinnovato impegno per conquistare, alle prossime elezioni, il comune della città capoluogo di regione. Il fallimento delle amministrazioni Abramo e del Centro-destra dopo quattordici anni, su diciannove al governo della città, è la prova evidente della necessità di un sostanziale cambiamento. Il gruppo Pd al Comune di Catanzaro è impegnato per costruire insieme al partito della città e alla segreteria provinciale una forte e qualificata coalizione. Siamo certi che l’imminente congresso cittadino del nostro partito, al quale si sta lavorando da tempo, sarà occasione di rilancio dell’attività in città e di riflessione e scelte unitarie per assicurare ai nostri concittadini la qualità di un partito coeso e forte. La grande vittoria in Italia alle elezioni regionali e comunali di domenica, ci da un’ulteriore carica e consapevolezza che anche a Catanzaro è possibile l’auspicato cambiamento.

Niente quorum a San Luca: elezioni non valide

SAN LUCA (RC) – Voto invalidato a San Luca. Alle amministrative del comune, sciolto nel maggio del 2013 per “condizionamenti da parte della criminalità organizzata”, non è stato raggiunto il quorum.

ph: Ansa
ph: Ansa

L’unica lista presente, “Liberi di ricominciare”, con candidato a sindaco Giuseppe Trimboli, si è fermata, infatti a 1.485 voti (43,09%), al di sotto dunque della soglia minima per rendere valide le elezioni. L’ente rimarrà così sotto regime commissariale, come è accaduto a Platì, dove non sono state presentate liste.

Si vota in 60 Comuni calabresi: occhi puntati su Vibo e Lamezia

LAMEZIA TERME (CZ) – Sono 60 i Comuni calabresi al voto per l’elezione del sindaco e il rinnovo del Consiglio. Depositate le liste, fra i comuni coinvolti figurano anche il capoluogo di provincia Vibo Valentia, la terza città della Calabria per numero di residenti, Lamezia Terme, e altri 4 con oltre 15 mila abitanti.l43-urna-110621101746_big

A Vibo sono cinque i candidati sindaco sostenuti da 16 liste, con il centrodestra unito ma senza liste ufficiali di partito. Sei candidati a Lamezia, con 23 liste.

Salta invece il voto il Comune di Platì, sciolto per mafia 18 mesi fa, dove non sono state presentate liste.

Urne aperte il 31 maggio.

A Reggio seggi aperti per le amministrative

REGGIO CALABRIA – A Reggio Calabria seggi aperti regolarmente per l’elezione del sindaco e dei 32 consiglieri comunale dopo due anni di commissariamento per contiguità mafiose.

Gli aventi diritto al voto sono circa 140 mila.

Ben nove i candidati a sindaco sostenuti da 32 liste con 850 aspiranti consiglieri: Giuseppe Falcomatà, Lucio Dattola, Vincenzo Giordano, Stefano Morabito, Giuseppe Siclari, Aurelio Chizzoniti, Paolo Ferrara, Giuseppe Musarella, Francesco Anoldo Scafaria.

Catanzaro, sentenza del Tar per le elezioni amministrative: a Salvatore Scalzo il merito del ricorso

La sentenza del Tar che ieri si è pronunciato a proposito del ricorso per le elezioni amministrative di Catanzaro ci rende particolarmente soddisfatti. L’azione intrapresa da Salvatore Scalzo è riuscita a dimostrare fuor da dubbio quelle anomalie che, evidentemente, hanno minato la normale pratica elettorale. La tempestività dell’iniziativa e il coraggio del candidato a sindaco per il centro-sinistra hanno posto le basi per un monitoraggio sezione per sezione da cui è scaturito, come ormai è risaputo, una serie di anomalie tali da produrre la decisione di rivotare in otto sezioni, annullando persino la proclamazione degli eletti. Una decisione quest’ultima che nella sua unicità rappresenta una nuova speranza per la città di Catanzaro che potrà in questo senso riprendere il filo della partecipazione libera e democratica con l’auspicio che a Salvatore Scalzo sia concessa la fiducia che merita. Non sappiamo ancora come andrà a finire, ma di sicuro va riconosciuto a Scalzo il merito ed il coraggio dell’azione legale intrapresa e da qualche ora pure riuscita.

Catanzaro non deve perdere l’ennesima occasione per alzare la voce e devono dare un segno di ritrovata coesione per un progetto, per un’idea: quella di Salvatore Scalzo.