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Elicottero in piazza, a Diamante revocata autorizzazione

DIAMANTE (CS) –  Ha rischiato di ripetersi a Diamante, centro turistico del litorale tirrenico cosentino, l’episodio accaduto nei giorni scorsi a Nicotera, dove una coppia di sposi è atterrata in elicottero nella piazza centrale del paese. A Diamante, l’autorizzazione per l’atterraggio di un elicottero, con a bordo anche questa volta una coppia di sposi, rilasciata inizialmente dal comando della Polizia municipale, è stata revocata in prima persona dal sindaco, Gaetano Sollazzo, tempestivamente informato di quanto stava accadendo dalle forze di polizia che si sono occupate della vicenda. «Dall’attività sinergica svolta dalla Questura di Cosenza e dal Comando provinciale dei carabinieri – si afferma in un comunicato della Questura – è stato evitato un azzardato e rischioso atterraggio di un elicottero nella centrale discesa Corvino di Diamante, ove contestualmente si teneva il mercato rionale». La coppia di sposi, che non è legata alla criminalità, ha poi optato per un’area privata più sicura.

Elicottero in piazza, aperta un’inchiesta. Il sindaco: «Ok per campo sportivo»

NICOTERA (VV) – Chi e perché ha permesso che la piazza centrale di Nicotera si trasformasse in una pista di atterraggio per un elicottero con due novelli sposi a bordo? E’ questa la domanda alla quale vuole dare una risposta la Procura della Repubblica di Vibo Valentia che ha aperto un’inchiesta su quanto avvenuto al termine di una cerimonia nuziale. Mercoledì scorso, verso il tramonto, un elicottero è atterrato nella piazza di Nicotera, transennata per tre ore, e ne sono scesi due sposi che avevano voluto festeggiare il si pronunciato poche ore prima, andando a fare le foto alle Eolie. Ad attenderli gli invitati nei loro eleganti vestiti. Ed a rendere ancora più glamour la cerimonia, la presenza di alcune auto di lusso. Una scena che sembrava essere tratta da un film ma che invece era reale. E per questo i carabinieri della Compagnia di Tropea hanno avviato i primi accertamenti segnalando il caso alla Procura vibonese dove il procuratore facente funzioni Michele Sirgiovanni ha aperto un fascicolo nel quale ancora non figurano nomi di indagati. «E’ un fatto gravissimo» è stato il suo commento. I carabinieri hanno già sentito il sindaco Franco Pagano, il comandante della polizia municipale ed il responsabile dell’ufficio tecnico. Ai militari, il sindaco ha spiegato che nessuno ha autorizzato l’atterraggio. Ha riferito inoltre di avere saputo che era giunta una richiesta per l’uso del campo sportivo come area per fare atterrare un elicottero ma che della pratica si doveva occupare l’ufficio tecnico. Ed in effetti, in questa vicenda ancora da chiarire, pare che la partenza per le Eolio sia realmente avvenuta dallo stadio, ma il rientro no. Adesso, gli investigatori sentiranno altri dirigenti comunali e, probabilmente, il pilota del velivolo per capire cosa sia successo. Gli investigatori intendono chiarire anche chi sia lo sposo, Antonio Gallone, un operaio 31enne, arrestato nel 2011 mentre innaffiava una piantagione di canapa indiana, e capire se possa avere legami con i Mancuso, potente famiglia di ‘ndrangheta attiva nella zona. In paese c’è chi dice che sia imparentato con loro, circostanza però che, al momento, non avrebbe trovato conferme. Un altro aspetto da chiarire.

Intanto il primo a rompere il silenzio è stato il primo «L’autorizzazione era stata data per l’atterraggio nel campo sportivo. Noi come Comune non abbiamo autorizzato nessuna occupazione del suolo pubblico tale da interdire la viabilità o chiudere spazi alla normale viabilità». Per il sindaco l’atterraggio del velivolo nella piazza centrale senza che nessuno sapesse niente «è un fatto gravissimo, deprecabile da irresponsabili su cui sono in corso  delle indagini della magistratura». Pagano esclude categoricamente che i vigili urbani fossero al corrente delle strade bloccate e transennate. «Nessuna autorizzazione è stata rilasciata. Era arrivata – aggiunge – una richiesta per l’atterraggio presso il campo sportivo che è in una zona periferica».

Nella provincia reggina scoperte tre piantagioni di canapa

CAULONIA (RC) – I finanzeri del Reparto Aeronavale di Vibo Valentia, supportati dal Gruppo della città

Ph. Ansa.it
Ph. Ansa.it

di Locri, hanno scoperto cinque piantagioni con 945 fusti di canapa indiana, individuate grazie ad un elicottero della Sezione aerea della Finanza di Lamezia Terme. I terreni sono stato localizzati lungo i versanti di tre colline, in zone scoscese a causa della presenza di rovi e avvallamenti. La droga, una volta immessa nel mercato, avrebbe fruttato un guadagno di 1,8 milioni di euro.