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La “Cavalleria rusticana” ha aperto la 25ª edizione del Festival delle Serre

CERISANO (CS) – Poche cose della realtà sensibile sono capaci di stillare magia come la musica lirica: certamente, nessun’altra umana espressione assume più magiche fattezze della lirica nell’attimo in cui essa trova un congruo proscenio ove effondere il suo soffio, che va ad accarezzare l’anima, che giunge a coccolare il cuore, che arriva a ritemprare la mente; il tutto, poi, si trasfigura in un’esperienza unica se il trasporto onirico del genere lirico va a espandersi in una degna ribalta ove, come le tessere d’oro e colori di un ideale mosaico siculo – bizantino, splendente, però, di poesia e melodia, s’incastonano il talento, la virtù, l’impegno degli interpreti unitamente all’attesa, alla meraviglia, alla soddisfazione che negli astanti l’Opera e la sua esecuzione riescono a suscitare, in un crescendo catartico che travolge tutto e tutti e che vola verso il firmamento d’una fresca sera di fine estate, aspergendo senso di libertà, gioia per la bellezza, ammirazione verso la genialità con cui l’essere umano, nella sua caduca imperfezione, riesce a rendere perfetti alcuni momenti, seppure rari e fugaci, della nostra vicenda esistenziale. Ecco, la rappresentazione di Cavalleria Rusticana, che ieri sera, a Cerisano, ha trionfalmente dato avvio alla XXV edizione del Festival delle Serre, ha costituito uno di questi momenti, per la naturale vivacità della musica, per le fasi di calma apparente alternate a sequenze d’irrefrenabile e sempre crescente tensione, per la forza del dramma, delle passioni connotanti l’Opera più nota di Pietro Mascagni, per la capacità degli interpreti di esaltare la coinvolgente spontaneità con cui il compositore livornese seppe accompagnare musicalmente l’intreccio di sentimenti, la complessità psicologica, l’incalzare della gelosia, i propositi di vendetta, il reflusso dei rimorsi che vanno a incarnarsi nei personaggi presenti nel libretto di Giovanni Targioni – Tozzetti e di Guido Menasci, tratto dall’omonima novella di colui che è da considerarsi il maestro del Verismo letterario, ovvero Giovanni Verga. Una natura verista che, in Cavalleria, si coglie fin dal principio, nella serenata dialettale, la famosa “Siciliana”, che Turiddu dedica a Lola, e attraverso cui l’autore ha inteso caratterizzare immediatamente l’ambientazione dell’Opera, quella della Sicilia rurale di un tempo, quella popolata dagli ultimi, dai vinti, venata da inquietudine e calore, tanto nell’amore quanto nell’odio, tanto nei rapporti quanto nell’onore, tanto nella festa quanto nella violenza, in un insieme di note e parole, ove le personalità dei protagonisti hanno indole cangiante, ove risulta arduo definire in maniera dicotomica il bene e il male, il torto e la ragione; tra Lola e Santuzza, tra Alfio e Turiddu, in mamma Lucia e nei popolani che attraversano la piazza di Vizzini illuminata dalla mattina di Pasqua, si crea un’atmosfera carica d’emotività che Mascagni rende greve e realistica, arrivando a contagiare lo spettatore, il quale segue col fiato sospeso la storia, percorrendo con questi personaggi, talmente spontanei da apparire a tratti veri nella loro essenza antieroica, la china verso la tragedia, in un itinerario doloroso e sublime punteggiato da arie celebri, cori, preghiere, stornelli, duetti, come quello centrale di Santuzza e Turiddu, brindisi; un itinerario nel corso del quale gli archi propiziano l’incontro con quel gioiello assoluto che è l’Intermezzo sinfonico, un’oasi di sospiri e serenità, prima  che il destino imbocchi la strada verso la disfida fatale. Un itinerario di musica e tormento, che il cortile del Pozzo di Palazzo Sersale, ove s’è svolta la rappresentazione dell’Opera, preceduta da un’intensa ouverture teatrale, a cui hanno partecipato anche figuranti del luogo, ha splendidamente incorniciato, con la sua architettura essenziale, con la sua rustica ma elegante conformazione teatrale, ove gli spazi, le scale, i camminamenti a cielo aperto, secoli fa deputati allo svago, al passeggio e alla riflessione del duca di Cerisano, sono diventate la piazza e le vie di Vizzini popolate da gente umile, a cui hanno donato voce e presenza il bravissimo Turiddu interpretato da Francesco Panni, la straordinaria, intensa e a tratti struggente Santuzza proposta da Maria Grazia De Luca, lo strepitoso, energico e vivido Alfio espresso da Carmine Monaco D’Ambrosia, la coinvolgente e convincente Lola offerta al pubblico da Lucia Lattari, la toccante Mamma Lucia, impersonata da Lucia Motola, e i pittoreschi popolani del coro Bitonto Opera Festival, accompagnati dall’Orchestra Cerisano Opera Festival, diretta egregiamente e appassionatamente dal Maestro Francesco Zingariello, il quale, insieme alla regista Anna Aiello, autrice, tra l’altro, del già citato monologo introduttivo, ad altri collaboratori e con la vicinanza dell’amministrazione comunale di Cerisano, è riuscito a mettere in scena una produzione d’altissimo livello, che ha posto nella giusta dimensione le caratteristiche di un’Opera grandiosa. Ovvia, al termine, l’ovazione che il pubblico affollante l’antica residenza dei Signori di Cerisano ha tributato agli artisti e a tutti coloro i quali hanno permesso di toccare con il tatto dell’interiorità la bellezza dei percorsi umani e valoriali dipinti da un capolavoro che continua e continuerà a carpire interesse, attenzione, partecipazione di chi palpita per l’Amore e l’Odio che lo segnano, di chi sogna durante l’Intermezzo, di chi trasale allorché un urlo annuncia che “hanno ammazzato compare Turiddu”, commuovendosi e portando per sempre nel cuore quelle figure, quelle vicende, quel sentire carnale e impetuoso che, forse, è nascosto in ognuno di noi.

Un ricco cartellone per la XXV edizione del Festival delle Serre

CATANZARO – E’ stata presentata nella sala oro della Cittadella regionale la venticinquesima edizione del Festival delle Serre di Cerisano, in programma dal 2 all’8 settembre. Tra gli eventi “storicizzati” che dal 2017 godono della triennalità di cofinanziamento della Regione, il Festival presenta un cartellone con sezioni di jazz, musica classica, teatro, cinema, mostre e dibattiti.

Alla presentazione hanno preso parte il presidente della Regione Mario Oliverio, l’assessore regionale alla Cultura Maria Francesca Corigliano e il sindaco di Cerisano, avv. Lucio Di Gioia. «Si tratta – ha detto Oliverio – di uno degli eventi culturali che negli anni è divenuto un punto di riferimento regionale. Abbiamo deciso di sostenerlo perché nell’arco del tempo ha avuto una progressiva crescita di qualità e oggi contiene un calendario ricco e articolato. La nostra idea di governo è puntare proprio su quei prodotti che esprimono la forza del territorio e che legano, come in questo caso, l’arte e la cultura con la dimensione identitaria dei nostri luoghi. Abbiamo messo in campo investimenti così notevoli nella cultura calabrese, come mai era avvenuto in passato, e siamo certi di aver contribuito a fare nascere una vera rete culturale nel contesto più ampio della Calabria del futuro».

Le parole dell’assessore Maria Francesca Corigliano

Anche secondo l’assessore Corigliano il Festival delle Serre «rappresenta un’espressione identitaria alta e si pone all’attenzione generale esterna. Ma soprattutto – ha aggiunto – ha una formula vincente e democratica. È fruibile con tanti segmenti artistici sparsi nel borgo e in contemporanea ed è gratuito per consentire a chiunque di vivere l’evento e in piena libertà».

Annunciata dal sindaco Di Gioia la partnership con il comune di Palermo

Il sindaco di Cerisano Di Gioia ha anche annunciato la partnership che quest’anno il Festival delle Serre avrà con la città di Palermo, quest’anno capitale europea della cultura, e ha annunciato anche la presenza del sindaco siciliano, Leoluca Orlando. Fitto il programma del cartellone con teatro, classica, cinema e Jazz ma anche dibattiti e mostre. Infine una sezione dedicata ai più piccoli con l’arte di strada e spettacoli di burattini. Tra gli artisti attesi per questa edizione certamente vi è la sera di gala, del 2 settembre, a palazzo Sersale con la “Cavalleria rusticana”, Enrico Lo Verso e Giovanni Cacioppo per il teatro, mentre per il jazz Danilo Rea, Eric Daniel, Nicky Nicolai e Stefano Di Battista, Nick the Nightfly quintet e Giorgio Conte. Infine le mostre, i monologhi ed il dopo festival.

Festival delle Serre XXV edizione, domani la presentazione in regione

CATANAZARO – Domani, mercoledì 29 agosto alle ore 11, sarà presentato nella Sala Oro della Cittadella regionale il programma della venticinquesima edizione del Festival delle Serre di Cerisano, che si svolgerà nel Comune del cosentino dal 2 all’8 settembre.

Rientrato tra i festival storicizzati che dal 2017 godono della triennalità di cofinanziamento della Regione Calabria, è un appuntamento molto atteso della stagione per la partecipazione del pubblico e la qualità del cartellone, con sezioni di jazz , musica classica, teatro, cinema, mostre e dibattiti.

Alla presentazione del programma prenderanno parte il Sindaco di Cerisano Lucio Di Gioia e l’Assessore regionale alla Cultura Maria Francesca Corigliano.

Concluderà  il Presidente della Regione, Mario Oliverio.

Al via il 25° Festival delle Serre di Cerisano

CERISANO (CS) – “Il più bel festival calabrese”. Non usa mezze misure il sindaco di Cerisano, Lucio Di Gioia, per annunciare il venticinquesimo Festival delle Serre del borgo cosentino.

Jazz, teatro, cinema, musica classica, mostre, “spiral sound” ma soprattutto la bellezza stessa del paese che, per una settimana, dal 2 settembre all’8, ogni anno è capace di accogliere il pubblico delle grandi occasioni.

I vicoli e le piazze si trasformano in teatri all’aperto, tra fiori e profumi. Quinte naturali, scorci incredibili ed un fascino che pochi altri paesi, forse, riescono ad emanare. Si punta su questo: sull’ospitalità della gente del luogo, anche. E su una macchina organizzativa partita già da un anno. Il sindaco stesso, il vice, gli assessori e gli uffici al lavoro per festeggiare una ricorrenza importante, tra l’altro. Il Festival d’altronde rientra negli eventi storicizzati della regione Calabria; ai primissimi posti nelle graduatorie di ogni anno. Ed un appuntamento ormai fisso per i cosentini, e non solo, al rientro dai mari e dai monti.

Il cartellone artistico spicca per qualità e varietà.

Si parte il 2 settembre, appunto: con la lirica nel cortile del pozzo di Palazzo Sersale, altro piccolo gioiello di famiglia. “Cavalleria rusticana” di Pietro Mascagni alle ore 21 con un dopo serata di gala, in abito scuro, tra premi e riconoscimenti. Così come il concerto dell’Opera con il maestro Francesco Zingariello il 3 settembre. Oppure i concerti di “musica oggi e domani” del maestro Massimo Belmonte e le musiche del bravissimo maestro Tommaso Greco. Per non parlare del teatro con gli attesi spettacoli di Enrico Lo Verso (il 5) e Giovanni Cacioppo (l’8). Passando per il cinema con tutti i più bei film della passata stagione e lo “spiral sound” che dalle 23,30 in poi farà ballare gli aficionades del “dopo festival” con gruppi musicali under ground e di tendenza. Infine il jazz con nomi ed artisti del panorama italiano straconosciuti ed apprezzati: Danilo Rea ( il 3), Nicky Nicolai e Stafano Di Battista (il 5), Nick the nightfly quintet (il6) e Giorgio Conte (il 7). Il festival è anche costruito intorno alle mostre ed ai dibattiti. Due su tutti: il libro di Arcangelo Badolati ( il 3 alle 18,30), la Sicilia nel cinema con “Stella egitto” (il 7) ed il monologo con Pietrangelo Buttafuoco l’8. E poi gli artisti di strada, i burattini e le mille sorprese che attendono Cerisano.

La presentazione del sindaco

«Il tema di questa edizione è la Sicilia, come si sarà capito. Abbiamo avuto il patrocinio del Comune di Palermo ed ogni singolo evento sarà catapultato a quelle latitudini. Del nostro Sud», ha avuto modo di affermare il sindaco Di Gioia.

Voci, opere e libri, Exit&Friends a Cerisano per il Festival delle Serre Winter

COSENZA – “Exit&Friends” farà tappa il 5 Gennaio nella sezione invernale del Festival Delle Serre di Cerisano. Appuntamento al Palazzo Sersale dalle ore 17.00 per una vigilia dell’ Epifania capace di seguire storie diverse sotto forma di voci, opere o libri.

“EXIT. Deviazioni in arte e musica” è un progetto ideato e organizzato da Piano B. Stefano Bollani, Rita Marcotulli, Flo Quartet, Paolo Zanarella: sono stati questi i grandi nomi che Exit ha selezionato per garantire al suo pubblico “un’uscita di sicurezza per l’estate” dal mese di giugno al mese di settembre scorso al Castello Normanno Svevo di Cosenza. Il progetto – realizzato per promuovere le bellezze di tutto il territorio calabrese attraverso l’arte – farà tappa il prossimo 5 Gennaio all’interno della sezione invernale del Festival delle Serre, la rassegna storicizzata promossa del Comune di Cerisano (Cs) giunta alla sua 24esima edizione. Perl’occasione, Piano B ha deciso di presentare al pubblico “Exit &Friends”, una nuova sezione capace di coinvolgere le eccellenze del panorama artistico – culturale del nostro territorio. La Direzione artistica è stata affidata a Daniele Moraca, il cantautore e antropologo dalla significativa carriera tra Cosenza e l’estero.

EXIT & FRIENDS A CERISANO CON UN INNO ALLA BELLEZZE DI CALABRIA

Dalle ore 17.00 a Palazzo Sersale, “Exit &Friends” coinvolgerà tutti i partecipanti in un inno alle bellezze di Calabria ed al genius loci, per una vigilia dell’ Epifania capace di seguire storie diverse sotto forma di voci, opere o libri. La  prevede la presentazione del testo “Relics” di Delia Dattilo, artista-antropologa e scrittrice: un viaggio on the road in Calabria, in equilibrio lungo il confine tra sogno e realtà, tra immagini e parole. Pesci sognanti, ambientazioni surreali, figure particolari e una serie di mash-up (realizzati ad hoc) tra le pagine di un piccolo scrigno che rivela piccole e grandi realtà, celate sotto un velo di onirica bellezza. Il testo è edito dalla Ferrari editore, casa editrice calabrese fondata nel 2006. Converserà con l’autrice l’antropologa Carmela Bilotto. Si prevedono inoltre showcase dal forte carattere musicale, dal jazz al cantautorato insieme a Sasà Calabrese, Carlo Cimino, Elisa Costanzo, Fabiana Dota, Massimo Garritano, Alberto La Neve, Giacinto Maiorca, Pierpaolo Mazzulla, Gaspare Tancredi e Marco Trifilio. Contestualmente, e quasi ad apparire azione performativa di contrasto, la personale di Nilla Palmer, Australiana di origini calabresi. “Image Earth Faces” è un percorso tematico attraverso lo spirito dell’uomo.

LA MOSTRA DI NILLA PALMER

I volti, scelti per omaggiare gli uomini e le donne incontrati da Nilla negli ultimi dieci anni, sono la retrospettiva di un percorso di formazione dello sguardo dell’artista sul mondo, un viaggio verso l’essere umano e la sua vita. La scelta ricaduta su tale artista non è così casuale e scostata dal concetto che “Exit. Deviazioni in arte e musica” porta con sé. Nilla Palmer, infatti, ha scelto di vivere in Calabria, a seguito di un lungo viaggio per conoscere e scoprire le sue vere radici,portando con sé un bagaglio culturale e sociale dal richiamo internazionale, e dimostrando che dalla Calabria l’arte può non fuggire, ma parte e ritorna, perchè contenitore di emozioni e di idee. Ad incorniciare il tutto, la scoperta di quel gusto e quei sapori che completano il bello artistico: show cooking, food e drink experience, laboratori di olio EVO e pizza a cura della Maccaroni Chef Academy, impegnata nella valorizzazione dei prodotti enogastronomici di qualità tutti esclusivamente made in Calabria e a km0.
L’ingresso alla manifestazione è gratuito.

Cerisano, i Neri per Caso aprono il Festival delle Serre Winter

 

CERISANO (CS) – Un cartellone ricco di eventi, musica, mostre, gastronomia e tanto altro ancora.  E’ il Festival delle Serre Winter che vedrà Cerisano protagonista dal 4 al 7 gennaio 2018 di una quattro giorni  intensa in cui il borgo delle Serre andrà ad accogliere artisti di fama internazionale. Un programma culturale ricco e itinerante promosso e organizzato dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Lucio Di Gioia e in collaborazione con Exit & Friends, Deviazioni in arte e musica.

GLI APPUNTAMENTI

Ad inaugurare la kermesse saranno i Neri Per Caso. L’appuntamento con il gruppo a cappella di origini salernitane è per il 4 gennaio alle 20.30 a Piazza Zupi. Sempre giovedì 4 alle 16.30 a Palazzo Sersale con “Le avventure del Piccolo Principe” e alle 17.30 a Piazza Zupi con Stefano Scrivano Quartet. Ricco di eventi il giorno della vigilia dell’Epifania , il 5 gennaio, che vedrà Cerisano trasformarsi in un cantiere culturale a cielo aperto. Lo Show Case vedrà un susseguirsi di artisti, musicisti, mostre, drink & food experience a cura della Maccaroni Chef Academy. Per gli appassionati anche un laboratorio di Pasta e Pizza e analisi sensoriali dedicate all’olio d’oliva extra vergine.

IL GIORNO DELL’EPIFANIA

Si parte alle 17.00 con l’arrivo della Befana che dispenserà doni ai più piccoli. L’atmosfera sarà allietata dalla presenza di giocolieri e trampolieri di Cip&Ciop. Si chiude il 7 gennaio con ancora magie e giocolieri e l’atteso rendez vous con “La Quadara”, alle 17.30 in Piazza Zupi, all’insegna della gastronomia tipica e delle tradizioni. Alle 19.30 l’esibizione dell’Aulòs Gospel Choir e sul finire alle 20.30 si chiude con Nostre Live Band

Francesco Farina

 

La comicità sociale di Giobbe Covatta al Festival delle Serre di Cerisano (VIDEO)

CERISANO (CS) – La comicità sociale di Giobbe Covatta strappa applausi e aiuta a riflettere. Nel borgo antico di Cerisano l’attore partenopeo porta in scena la sua “Divina Commediola”, tra gli appuntamenti di maggiore interesse dell’ampio cartellone del Festival delle Serre di Cerisano. Uno spettacolo divertente, inserito in quel filone tematico agganciato a Napoli e alle capitali del Mezzogiorno, in grado di suscitare risate a tratti dal sapore agrodolce e di scuotere le coscienze sull’emergenza umanitaria che affligge le popolazioni africane.

Il monologo di Covatta non annoia, al contrario. Il tempo scorre rapido mentre la sua figura da santone si muove tra la lavagna ed il leggio, regalando battute a tratti anche improvvisate, a tratti sorprendenti, sempre efficaci, in grado di mantenere alta l’attenzione del nutrito pubblico e di regalare sorrisi e convinti consensi. Sullo sfondo i diritti negati, il dramma della denutrizione, della mancanza d’acqua, della povertà nel tentativo, riuscito, di utilizzare l’arma dell’ironia per diffondere la cultura dell’uguaglianza e del rispetto.

Luigi De Magistris: «Sono legato alla Calabria, la amo profondamente»

CERISANO  (CS) – La politica, quella fatta bene. Di chi scende in piazza e ci mette la faccia. Inizia con un applauso di vicinanza al sindaco di Taurianova, vittima di un atto intimidatorio due giorni fa, l’incontro dal titolo “Governare da Sud” in cui un magnetico Luigi De Magistris ha catturato l’attenzione del vasto pubblico presente nel cortile di Palazzo Sersale a Cerisano, protagonista in questi giorni della XXIV edizione del Festival delle Serre. «Quando si parla di Sud -esordisce Silvio Carbone, presidente del Consiglio comunale di Marano Principato- penso alla frase di Pino Aprile “Sud è chi viene messo nelle condizioni di non essere e poi è rimproverato per non essere”, frase che non è certo un elogio al piagnisteo, ma è un invito a cambiare». Silvio Carbone racconta la propria esperienza a Napoli grazie al progetto educativo organizzato dal docente dell’Unical Giancarlo Costabile. «Non la Napoli dei salotti- dice Silvio- ma la Napoli in cui si è data voce a chi non aveva voce, come ha fatto lei, Luigi. Lei è un modello da emulare. Lei per anni è stato in Calabria e le hanno strappato la toga, sappia che però non sono riusciti a strapparla dal cuore dei calabresi». «Sono legato a questa terra – confessa Luigi De Magistris. Avrei avuto molti motivi per lasciarla, invece ci ritorno con più piacere di prima, è una Regione che amo profondamente ». Parla poi della “sua” Napoli bella e martoriata, dei rifiuti che fino a qualche anno fa la sommergevano, «Anche io sono andato a raccogliere i rifiuti, nessuno pensava che ce la potessimo fare, mi dissero che dovevo licenziare, svendere, dichiarare il dissesto, ma non l’ho fatto, ho detto : “no, non rinuncio alle mie idee, ai miei valori, non sono in vendita”». Amore, coraggio e follia lo hanno indotto a partire dal capitale umano, quel capitale capace di attuare la rivoluzione. «Ho cominciato liberando il lungomare, ho liberato 460 luoghi abbandonati. Ora scendo per strada e vado in quei luoghi, chi li visita trova orti, laboratori e teatri. Non so come sono arrivato a questo punto». Entusiasti e partecipi i sindaci delle Serre cosentine che hanno raccontato le piccole e grandi difficoltà quotidiane di chi amministra: Gianfranco Segreti, sindaco di Domanico, e Guglielmo Guzzo, sindaco di Dipignano, impegnati in prima persona nella raccolta dei rifiuti; Lucio Di Gioia, sindaco di Cerisano che ha ereditato un comune in dissesto e che lotta con un rappresentante del Ministero per rivolgersi al ragioniere di un altro Comune. Si consuma in un clima amicale ( «Ho contattato i sindaci su whatsapp», ironizza il primo cittadino di Cerisano) un pomeriggio di cultura e politica in cui il pensiero è stato immancabilmente rivolto ai migranti visti come nemici da stigmatizzare, e all’orgoglio di essere meridionali da cui bisogna ripartire, come ricorda il sindaco di Mendicino Antonio Palermo.

Rita Pellicori

Festival delle Serre, domani Luigi De Magistris incontrerà i sindaci delle Serre

CERISANO  (CS) – «Realizzare un grande Sud, partendo da Napoli, crocevia di storia cultura e saperi, centro nevralgico del Mezzogiorno, fino a raggiungere il meridione d’Italia, quel profondo Sud ancora in cerca di riscatto, di identità e di appartenenza. Non è un’utopia, non sarà certo semplice, ma è necessario ripartire da quella fetta di paese – il Sud Italia- risorsa indispensabile per una vera rinascita culturale, sociale, economica. Una rinascita scevra da condizionamenti e finalmente libera». Sarà questo il filo conduttore dell’incontro che si terrà il domani, mercoledì 6 settembre ore 18,30 a Palazzo Sersale di Cerisano alla presenza del sindaco di Napoli Luigi De Magistris, del primo cittadino di Cerisano Lucio Di Gioia. Governare da Sud, questo il tema dell’incontro, inserito nel quadro delle iniziative culturali della XXIV edizione del Festival delle Serre di Cerisano che vede Napoli protagonista indiscussa dell’intera rassegna. Il sindaco De Magistris, profondo conoscitore della nostra Terra –nove anni trascorsi in Calabria da magistrato- parlerà ai sindaci delle Serre Cosentine. Un dialogo aperto sulle più importanti tematiche che caratterizzano il mezzogiorno d’Italia. Cerisano, come Napoli capitale del Sud. Un ponte ideologico che legherà profondamente due luoghi apparentemente distanti, ma profondamente vicini e uniti nella realizzazione di un’importante lavoro di riqualificazione culturale e sociale. Partire da Napoli, importante città metropolitana, fino ad arrivare alle piccole, ma assai significative realtà della Calabria. Recuperare la storia e la memoria di luoghi e tradizioni, costruire un governo improntato sull’uguaglianza, sull’integrazione, sulla crescita e sullo sviluppo, in termini di risorse materiali e intellettuali. Garantire sicurezza e benessere, trasparenza e democrazia. Partire da questi principi per attuare una vera e propria rivoluzione culturale di cui solo un grande Sud può essere capace.

 

Festival delle Serre 2017, le Capitali del Sud al centro della rassegna e l’omaggio a Napoli

CERISANO (CS)  – Un cartellone ricco di eventi quello che andrà a caratterizzare la XXIV edizione del Festival delle Serre di Cerisano in programma da domani 3 settembre e fino a sabato 9. Sarà la città di Napoli in perfetta sintonia con il caratteristico borgo delle Serre, la protagonista di una kermesse da anni annoverata tra le più prestigiose della regione. Stamane la conferenza stampa di presentazione alla presenza del sindaco Lucio Di Gioia e della sua giunta. «Cerisano sarà protagonista di una nuova e vivace stagione culturale – ha dichiarato il primo cittadino- che vedrà Napoli al centro della manifestazione, senza però dimenticare il tema principale del Festival, le capitali del Sud, un crocevia di storia, cultura e tradizioni che si uniranno nel segno della rinascita intellettuale, sociale, economica e artistica». Uno dei protagonisti più attesi di questa XXIV edizione sarà il sindaco di Napoli Luigi De Magistris,  a Cerisano il prossimo 6 settembre, dove nella splendida cornice di Palazzo Sersale terrà un incontro dal tema “Governare da Sud”, alla presenza anche degli altri sindaci delle Serre Cosentine. Non solo cultura dunque, ma l’omaggio alla città partenopea sarà a 360° gradi. Dopo il successo ottenuto a Napoli, la mostra di pittura e disegni di Luciano MolinoOmaggio a Totò”, farà bella mostra di sé a Cerisano per tutta la durata del Festival. Un viaggio emozionale alla riscoperta di uno dei personaggi più celebri di Napoli. Tra le novità più salienti dell’edizione 2017 anche la presenza a Cerisano di Katia Ricciarelli, all’interno del contest “Cerisano Opera Festival”, la masterclass di canto lirico che il soprano terrà a Palazzo Sersale. E come da tradizione spazio oltre che alla musica classica, anche al cinema, al teatro, al jazz e quest’anno anche ad un nuovo e accattivante genere musicale molto in auge negli ultimi tempi, lo spiral sound. Tutto pronto, dunque, per un’edizione che si preannuncia entusiasmante e assai significativa. Si parte domani alle 18.00 con l’inaugurazione della mostra “Omaggio a Totò” e con tutta una serie di spettacoli che andranno ad animare il piccolo borgo delle Serre. Alle ore 20.00 consueto appuntamento all’arena Chiusi con il Cinema d’Autore dove sarà proiettato il film “Mister Felicità” di e con Alessandro Siani. Per la sezione Classica,  al Cortile del Pozzo di Palazzo Sersale alle 21.00 è in programma il Concerto del pianista Andrea Bauleo e del violinista Pasquale Faucitano. C’è attesa poi per il grande Jazz, anche quest’anno realizzato in collaborazione con il Peperoncino Jazz Festival. Il primo degli appuntamenti in programma, domani alle ore alle ore 22.00 a Pianolungo, è con Joe Amoruso & Friends “Neri a metà”- Tributo a Pino Daniele con Roberto Musolino voice & bass, Arturo Blundi al sax, Joe Amoruso al Piano, Sasà Calabrese Voice & Guitar e Fabrizio La Fauci drums. Poco distante, al Teatro Saccoman, sempre domani 3 settembre, a partire dalle ore 21.00 sarà di scena “L’uomo, la Bestia e la Virtù”, dal libero adattamento del testo di Luigi Pirandello. Sul palco la Compagnia Lalineasottile con Mario Massaro, Antonella Carbone, Carmelo Carbone, Antonio Arena per la regia di Massimo Costabile. Da non perdere anche due appuntamenti con la comicità napoletana che vedranno protagonisti nei giorni a seguire, Giobbe Covatta e Marisa Laurito. Durante tutte le serate del Festival poi non mancheranno artisti di strada, estemporanee di pittura, incontri con l’autore e percorsi enogastronomici.