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Atto intimidatorio ai danni dell’azienda “Federico”. Sgomento tra i membri della Fit Cisl

cdcvvfcz7LAMEZIA TERME(CZ)-L’atto intimidatorio, con l’incendio di quattordici autobus, compiuto ai danni dell’azienda di trasporto pubblico locale Federico SpA, bersaglio di azioni criminali, non può che suscitare sgomento e preoccupazione. In un settore come quello del Trasporto pubblico locale che di problemi ne ha già tanti, simili atti rischiano di mettere in ginocchio, non solo le aziende che vi operano e che quotidianamente, nonostante le criticità finanziarie, garantiscono un prezioso servizio all’utenza calabrese ma anche, posti di lavoro e il sano vivere civile delle nostre intere comunità. Un’azione che si ripercuote sulla serenità dei proprietari, dei circa duecento lavoratori e dell’intero territorio in cui la storica azienda opera.Nell’esprimere tutta la vicinanza e solidarietà ai datori del lavoro e ai dipendenti si confida nel laborioso e delicato lavoro della magistratura e delle forze dell’ordineaffinché si possano assicurare i responsabili alla giustizia convinti altresì che tal escalation di violenza non impedirà, a un’azienda solida, moderna ed efficiente come la Federico SpA, di continuare ad operare in un comparto strategico che assicura il diritto alla mobilità dei cittadini calabresi.

 

Caso GiSECO: la Fit -Cisl chiede un incontro con il sindaco del Comune di Rende

RENDE – La federazione Italiana Trasporti (Fit – Cisl), ha trasmesso all’indirizzo del Sindaco del Comune di Rende una nota per evidenziare la situazione in cui versano i dipendenti della società GiSECO Cosenza, i quali non percepiscono lo stipendio da sei mesi.

La nota, a firma del Segretario Generale Fit Cisl Cosenza, Pierluigi Airano riposta quanto segue:

Come noto, la Società GiSECO Cosenza s.r.l. risulta affidataria, tramite il Consorzio Valle Crati, del servizio di depurazione delle acque per il comune di Rende oltre che per numerosi altri comuni della provincia di Cosenza. La GiSECO Cosenza per espletare tale attività utilizza 36 unità lavorative a tempo indeterminato. Ad oggi abbiamo riscontrato che i suddetti lavoratori non percepiscono alcuna retribuzione dal mese di maggio 2012 con grave pregiudizio e disagio per se stessi e le loro famiglie. Gli stessi lavoratori, con grande senso di responsabilità e nonostante siano in arretrato di 6(sei) mensilità, a tutt’oggi continuano ad assicurare il servizio tra mille difficoltà.

Alla luce di quanto sopra, considerata la vostra manifesta sensibilità nonché  le recenti Vostre dichiarazioni tendenti a ridurre le difficoltà dei lavoratori assicurando il servizio di depurazione alla cittadinanza da voi rappresentata, questa Segreteria Provinciale  richiede un cortese urgente incontro alla S.V.I., congiuntamente alle altre sigle confederali, al fine di individuare le azioni necessarie per consentire il pagamento delle retribuzioni arretrate e superare lo stato di crisi determinatosi.