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Intimidazione ad azienda di Monasterace. Fondazione con il Sud assegna un contributo di 30 mila euro

mMONASTERACE – E’ socia del Gruppo Cooperativo Goel l’azienda agricola bio “A Lanterna” di Monasterace, vittima dell’ennesima intimidazione, la settima negli ultimi sei anni. Gli ignoti autori hanno incendiato il capannone, bruciato il trattore – essenziale all’attivita’ dell’azienda – proprio in prossimità dell’avvio della raccolta degli agrumi. In soccorso dell’azienda danneggiata è già intervenuto l’ente no profit “Fondazione con il Sud” che ha già stanziato un contributo straordinario di 30mila euro, invitando inoltre tutti i calabresi a partecipare a una sottoscrizione così da alimentare un fondo in grado di sostenere tutte le aziende che anche nel futuro dovessero essere aggredite dalla criminalità. Si tratta – è scritto in un comunicato – di una “reazione concreta e di un messaggio di solidarietà e incoraggiamento verso chi è in prima linea nel contrasto alla criminalità organizzata in Calabria proponendo un modello sviluppo sano, basato su percorsi di legalità, coesione sociale e coraggiose forme di economia civile e di occupazione”.

Aipd e Fondazione con il Sud: insieme per l’occupazione e la socializzazione

CATANZARO (CZ) Incrementare la motivazione, la consapevolezza, la capacità e l’occupazione delle persone con sindrome di Down: sono questi gli obiettivi del progetto “Lavoriamo in rete – Percorsi di inserimento lavorativo nei territori del Sud” voluto dall’Aipd (Associazione Italiana Persone Down) con il sostegno della Fondazione Con Il sud.

Il progetto sarà presentato, nel corso di una conferenza stampa, mercoledì 24 giugno alle ore 10,30 presso la sala multimediale del Musmi di Catanzaro.

Insieme alla Presidente dell’AIPD Sezione Provinciale di Catanzaro, la dottoressa Maria De Caro, ci saranno il dottore Francesco Cadelano, Pedagogista e responsabile dello sportello autonomia di AIPD ONLUS NAZIONALE, la dottoressa Amalia Traversa, Referente del Servizio presso AIPD Sezione di Catanzaro, la dottoressa Clelia Giordano, direttore del “Calagreca Beach Resort” di Isola di Capo Rizzuto, scelto per un primo stage dei ragazzi individuati nel progetto e la dottoressa Commercialista Stefania Puccio, consulente del Lavoro.

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Il progetto nazionale prevede, infatti, percorsi di orientamento al lavoro per trentacinque giovani con sD.

La formazione prevederà, dunque, tre percorsi ognuno dei quali avrà la durata di quattro giorni e coinvolgerà persone con sD e operatori provenienti dalla propria regione e da quella limitrofa.

Per la Calabria i percorsi di orientamento si svolgeranno dal 6 al 9 luglio prossimi a Reggio Calabria e vi parteciperanno le sezioni di Cosenza, quella di Reggio Calabria ,quella di Catanzaro, e poi ancora Milazzo e Termini, per un totale di ventuno persone (un operatore e tre ragazzi individuati per ciascuna sezione).

Gli incontri avranno lo scopo di costruire le condizioni pre-lavorative funzionali ad un futuro inserimento.

Per tale ragione agli incontri sarà anche prevista la partecipazione volontaria di lavoratori con sD, nel ruolo di testimoni e, nei casi possibili, saranno, in aggiunta, effettuate visite presso i posti di lavoro occupati da persone con sD già inserite.

Il progetto non punta solo all’orientamento lavorativo ma vuole offrire un momento di conoscenza, socializzazione e autonomia.

Dunque, consulenza, informazione e formazione con incontri rivolti ai familiari, percorsi di orientamento e, quindi, avvio nel mondo del lavoro per giovani con sD e a distanza tramite corsi online e al telefono, ma anche sensibilizzazione del mondo aziendale/istituzionale, monitoraggio e tutoraggio e avvio di nuovi servizi di inserimento lavorativo (SIL) presso le Sezioni che ne sono sprovviste.

Secondo un’indagine condotta da AIPD nel 2013 su 43 delle proprie Sezioni, su 1.026 persone con sindrome di Down maggiorenti aderenti alla rete, solo 125 (il 12%) lavora con un regolare contratto (dei 125 solo il 12,8% dal Sud e le Isole). In Italia, nel 2011, rispetto alle 644.029 persone con disabilità iscritte agli elenchi unici del collocamento e ai 37.375 posti disponibili, sono stati realizzati 22.023 avviamenti: di questi 4.761 nel Centro, 2.409 nel Sud/ Isole e 14.853 nel Nord (VI Relazione al Parlamento sulla Legge 68/99).

Quella dell’inserimento lavorativo delle persone con sD è, dunque, una battaglia che chiama in causa la società tutta perché è l’ambiente circostante a determinare la felicità e l’autonomia di una persona con sD.

 

 

 

Gli studenti faranno da tutor a 25 nonni: al via presso l’Itas – Itc di Rossano il progetto “Nonni Sud internet”

Rossano (Cs) – Un’iniziativa di carattere sociale, oltre che squisitamente culturale, è stata avviata presso l’Istituto d’Istruzione Superiore Itas – Itc di Rossano. Si tratta del progetto “Nonni Sud Internet”. Un’azione promossa dalla Fondazione Mondo Digitale in partnership con Anteas e sostenuto da Fondazione con il Sud, che vede protagoniste sei regioni del sud Italia. L’attività programmata nella scuola rossanese mira a fornire un’alfabetizzazione digitale e funzionale ad adulti over 60 con il modello di apprendimento intergenerazionale. 


Un’attività dinamica che consente una maggiore apertura di questa istituzione scolastica al territorio in cui opera quotidianamente. Una realtà viva, quella dell’Itas – Itc di Rossano, divenuta punto di riferimento per lo sviluppo culturale dell’intero hinterland.Gli studenti dell’Istituto che hanno aderito all’iniziativa, avranno una specifica mansione: affiancare, in qualità di tutor, 25 “nonni”. Introdurranno, cioè, i corsisti nel mondo della navigazione in internet. I laboratori multimediali e tutte le strutture dell’Istituto saranno messe a disposizione di questo simpatico gruppo di nonni “digitali”.

Il progetto “Nonni sud internet” ha come docente referente, per la scuola della città bizantina, il prof. Antonio Mazzieri, mentre per l’Anteas il signor Antonio Guarasci.

Questa iniziativa di alfabetizzazione digitale, che si svolge in ambito interregionale, coinvolge complessivamente 8 mila cittadini over 60. Si realizzerà in due anni e consentirà ai nonni di diventare conoscitori dell’informatica. La possibilità di acquisire, grazie al supporto concreto di 1.500 studenti tutor di 37 scuole, una serie di nozioni per navigare in internet: la banca dati più ricca del mondo. Uno strumento in continua evoluzione.