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Enzo Bruno (Pd) risponde alle accuse rivolte da Cardamone (FI) al sottosegretario Lotti in visita in Calabria

CATANZARO – Enzo Bruno, in qualità di segretario provinciale del Pd di Catanzaro, non le manda a dire a Ivan Cardamone, coordinatore cittadino di Forza Italia che, secondo quanto affermato da Bruno, “ha perso ancora una volta la buona occasione di stare zitto”. La frecciatina di Bruno nasce dal presunto accanimento dello stesso Cardamone contro Lorenzo Lotti, sottosegretario alla presidenza del Consiglio, in visita nel territorio negli scorsi giorni e che, come riferisce ancora Bruno, “il Partito democratico di questa provincia con orgoglio considera un interlocutore presente e attento alle istanze della Calabria”. I fatti dimostrerebbero l’interessamento di Lotti alla nostra regione, di cui avrebbe seguito vertenze e istanze delicate. In particolare, il segretario provinciale del Pd fa riferimento al fatto che, nel corso della visita calabrese, Lotti non si sia tirato indietro di fronte alla richiesta di incontro dei sindacati di Polizia che manifestavano dinanzi alla sede della Provincia. Egli stesso si è fatto carico di favorire un incontro col Ministro. Allo stesso modo, continua Bruno, Lorenzo Lotti ha incontrato i precari della Giustizia facendosi carico anche delle richieste dei tirocinanati. “Al coordinatore di Forza Italia e al suo partito – ha concluso Enzo Bruno – chiediamo di rispettare l’azione politica positiva di Lotti nell’interesse della Calabria e di Catanzaro, un impegno che nemmeno i parlamentari di centrodestra hanno saputo eguagliare, come dimostrano le continue spoliazioni e umiliazioni che il capoluogo di regione ha dovuto subire durante il loro governo”.

“Forza Italia è civismo”, Graziano: siamo coerenti

ROSSANO (CS) – Appare quanto mai necessario creare ed essere promotori di una condotta politica che vada a fondo nelle problematiche della gente e delle comunità. Questo anche a costo di rinunciare a quelle che sono le partigianerie che spesso possono celarsi o derivare dall’appartenenza ai simboli e ai partiti. Oggi più che mai, abbiamo una priorità che è quella di risolvere le tante questioni che interessano i nostri territori. Ed è un’esigenza che ha precedenza su tutto. Ecco perché è positiva l’apertura al civismo che garantisce imparzialità difronte alle diverse tematiche che interessano i cittadini italiani e soprattutto quelli calabresi. Le larghe intese? Potrebbero essere un’opportunità per rilanciare le aspettative di sviluppo della nostra regione, specie in un comprensorio come la Sibaritide e l’Area urbana Corigliano-Rossano che da oltre venti anni sono vittime delle becere diatribe politiche interne agli stessi partiti. Superiamo questa fase, allora, e diamo risposte alla gente.

GIUSEPPE GRAZIANO

 È, questo, il messaggio nonché la sintesi della condotta politica che Forza Italia intenderà intraprendere in vista delle prossime elezioni Amministrative del 2016, in Calabria e nei centri della Provincia di Cosenza, emersi dall’incontro direttivo tra il coordinatore regionale del partito Jole Santelli, il vicecoordinatore regionale Roberto Occhiuto e i coordinatori provinciali Giuseppe Graziano e Luigi De Rose tenutosi stamani (Sabato 12) a Cosenza.

A Rossano, così come anche a Cosenza – dichiara Graziano – Forza Italia sarà parte attiva e propositiva delle competizioni elettorali all’interno di coalizioni civiche con vedute politiche ampie. Ci saremo, anche senza la presenza del simbolo di Forza Italia che sarà “sacrificata” in nome di progetti che guardino all’interesse delle comunità e non più alla mera e spicciola propaganda politica. Del resto, così come ha ricordato la stessa coordinatrice Santelli, il nostro è un movimento che già nelle fondamenta statutarie è aperto al civismo tout court. Una vocazione che non è mai venuta meno, pur consapevoli dell’importanza che assumono i partiti nella vita democratica del nostro Paese. Ma sappiamo anche bene – scandisce con forza Graziano – che la Calabria e particolarmente alcune zone come la Sibaritide stanno vivendo un momento di gravi e grandi spoliazioni di servizi e diritti. Per questo serve una class action politica che miri a mettere in second’ordine le posizioni partitiche a favore del bene collettivo, in modo che si creino gruppi d’azione a sostegno delle sacrosante esigenze della collettività. Mi riferisco alle problematiche della mobilità, alla stessa carenza del servizio sanitario o ancora a quello che è stato lo scippo del Tribunale di Rossano. Criticità per le quali – aggiunge il Coordinatore provinciale di FI – serve un’unione concreta di idee e forze politiche che, sinergicamente, facciano pressione sui governi regionale e nazionale affinché restituiscano il maltolto ai territori. Noi crediamo in questo progetto ed in questa idea di fare politica che – conclude– siamo convinti sarà colta anche dai cittadini.

Intanto, proprio in vista delle prossime elezioni amministrative di Primavera, Lunedì 14 Marzo nella segreteria cittadina di FI a Rossano si terrà una riunione politico-programmatica tra il coordinatore regionale di Forza Italia Santelli, i due coordinatori provinciali Graziano e De Rose e i rappresentanti civici del partito azzurro. L’incontro servirà a tracciare le linee guida che attuerà il movimento in vista delle consultazioni.

Forza Italia, insediato il coordinamento di Fuscaldo

FUSCALDO (CS) – Nella giornata di ieri, alla presenza del coordinatore provinciale Luigi De Rose e del delegato alle elezioni On. Gino Pagliuso si è ufficialmente insediato il coordinamento comunale Forza Italia di Fuscaldo composto dal coordinatore Settimo Trotta ed i Vice Innocenzo Scarlato ed Aldo Cennamo.

Il gruppo ha da subito avviato le operazioni di confronto per la stesura del programma elettorale da sottoporre alla cittadinanza in occasione della imminente tornata amministrativa per un concreto sviluppo di prospettive economiche e culturali e si è dato mandato di avviare tutte le utili iniziative volte a garantire la formazione di una lista fortemente rappresentativa dell’intera comunità.

De Rose (FI) : “Da Renzi programmi seri e interventi infrastrutturali per la Calabria”

Cosenza ( Cs) – “Mi auguro fortemente che la visita del Presidente del consiglio Matteo Renzi, prevista a Cosenza per la giornata di oggi, non sia la solita passerella annuncia slogan da campagna elettorale a cui ci ha abituato. Mi auguro che spieghi come mai il concetto di ultimazione entro il prossimo anno dei lavori della Salerno- Reggio Calabria preveda la riduzione a meri interventi di manutenzione dei tratti più pericolosi”. E’ quanto si legge in una nota diffusa da Luigi De Rose, coordinatore cittadino di Forza Italia. “Ed in particolare, – si legge ancora-  mi domando come spiegherà ai calabresi che il suo concetto di ultimazione dell’arteria principale prevede tratti ,come quelli del Savuto , dove mancano i margini di sicurezza per la percorrenza delle curvature o Il perché del definanziamento degli interventi previsti sulla s.s. 106 che comporterà per i calabresi il continuare  a percorrere la medesima  “Strada della morte”. La calabria ha bisogno di una seria programmazione di interventi infrastrutturali e non si possono più accettare annunci di ammodernamento o messe in sicurezza per poi lasciare tutto come prima.”

Santelli (FI): “Il Governo non dimentichi il Sud”

Jole Santelli, coordinatore regionale di Forza Italia in Calabria si è espressa circa il Contratto di Programma 2012-2016 tra Rete Ferroviaria Italiana S.p.a. e il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, affermando che “il Governo Renzi ha per l’ennesima volta dimenticato che il Sud fa parte del paese che, seppur senza passare dalle urne, si ritrova a guidare”. Difatti il programma comprende un aumento degli investimenti pari a circa 9 miliardi di euro a fronte di definanziamenti per 5 miliardi di euro ma, prosegue la Santelli, “tra gli interventi stanziati, però, soltanto 400 milioni di euro sono destinati al Sud al quale vengono invece revocati 370 milioni di finanziamenti ex FAS che erano destinati all’adeguamento della rete ferroviaria meridionale. Sono previsti dei fondi con destinazione specifica alle aree metropolitane, ma nemmeno un euro di questi fondi è stato previsto per Reggio Calabria e per le altre città del Sud”. Nel sottolineare la sua disapprovazione a tale linea governativa, la coordinatrice regionale di Forza Italia, dichiara altresì: “Non vogliamo che il Sud debba essere trattato come un argomento a parte ma semplicemente al pari delle altre aree del Paese perché non vogliamo avere alibi e non avere nessuno verso cui puntare il dito. E’ facile fare campagna elettorale sui problemi, promettendo interventi straordinari e masterplan, salvo poi mostrare di fatto totale indifferenza verso essi, annunciando un Ministero per il Mezzogiorno salvo poi impegnarsi a concedere semplicemente qualche delega di governo per tutelare i suoi interessi e non certo quelli del Sud ed in particolare della Calabria”.

Forza Italia Giovani, lo sfogo di Williams Verta

COSENZA – Non si placa il caos nella sezione Giovani di Forza Italia Calabria e questa volta a prendere la parola e soprattutto la distanza dalle voci che in questi giorni si inseguono circa chi abbia detto cosa è Williams Verta, ex coordinatore provinciale dei giovani di Forza Italia. In particolare, Verta ha parlato di una politica “fatta di mezze frasi, diffide e chat di whatsapp” che per definizione non può essere definita politica. Nel suo intervento, l’ex coordinatore ci tiene a precisare di essersi già espresso sul terremoto politico che si è abbattuto su Palazzo dei Bruzi tramite un’intervista rilasciata a un noto quotidiano e, soprattutto, intende ribadire di non aver appoggiato la scelta di sfiduciare Occhiuto, il cui operato quinquennale reputa più che positivo. Non le manda a dire neppure a quelli che egli chiama “i big del partito” lo stesso Verta che lamenta come gli stessi coordinatori provinciali Luigi De Rose e Giuseppe Graziano non abbiano fatto alcunchè per decidere una linea comune o quantomeno eventuali strategie da adottare in futuro.  “Sarò ripetitivo – ha aggiunto – ma gli unici che hanno provveduto al tesseramento lo scorso anno, coinvolgendo anche gli over 35, siamo stati noi del giovanile di Cosenza. Non ricordo difatti nessuno dei senior girare per i comuni della provincia ad occuparsene. Non risparmia frecciate neppure al dirigente Vincenzo Trotta, di cui dice “mi fu indicato come persona da inserire nel coordinamento con il ruolo di vice a tutti costi, insieme a Nicola Aronne, per volere della coordinatrice regionale Jole Santelli, o almeno così mi venne detto”. Verta nega anche che la sua estromissione dal coordinamento provinciale sia stata dovuta alla sua volontà di aspirare a un incarico nazionale. Infine, si rivolge ad Antonio Alessio, ribadendo come quest’ultimo abbia sempre potuto beneficiare, nelle sue candidature al Senato Accademico dell’Università della Calabria e al Comune di San Giovanni in Fiore, dell’appoggio dal gruppo giovanile di Forza Italia. “Detto questo – conclude Williams Verta – auspico che chi di dovere faccia chiarezza sull’intera vicenda, che ci diano risposte concrete e che applichino il pensiero di Marcello Fiori, responsabile nazionale degli Enti Locali di FI, uscito di recente sulla stampa, il quale ricordava alla Santelli come non servano i cartellini rossi”.

Curcio Terremoto: “Forza Italia, sei ancora tu?”

COSENZA -“Noi del coordinamento provinciale di Cosenza di Forza Italia Giovani eravamo gli unici promotori di progetti e manifestazioni all’interno del partito, siamo arrivati a raggiungere ottimi risulti in termini numerici, sia per il tesseramento sia, appunto, per tutto il lavoro svolto. Potremmo tranquillamente dire di essere uno tra i coordinamenti più proficui d’Italia – ha affermato Giulio Curcio Terremoto, ex coordinatore cittadino di Fi Giovani Cosenza, ed ancora dirigente regionale del partito giovanile calabrese. “Noi dovremmo essere il contenitore di rinnovamento della classe dirigente della provincia, penso sia un danno enorme per Forza Italia Giovani, aver azzerato il nostro coordinamento, per giunta senza motivazioni. Spero che sulla questione intervenga il presidente Silvio Berlusconi in persona, non voglio e non vogliamo assolutamente pensare che in questo partito dei giovani non gliene frega niente a nessuno. Noi la politica la facciamo seriamente, tra la gente e con un grande radicamento sul territorio, quel territorio, la Calabria, a cui siamo fortemente attaccati, pertanto, non permetteremo mai a nessuno di tapparci la bocca nonostante i vili gesti subiti, ultima ma non certo per importanza la diffida a non usare il simbolo di Fi, a Williams Verta, segno di una snaturalizzazione che non fa di certo di FI, il partito della libertà. A proposito del simbolo – continua Curcio Terremoto – io personalmente ne vado orgoglioso e vorrei ci fosse in ogni elezione, purtroppo, non concordano su questa tesi i vertici regionali del partito, Jole Santelli e Luigi De Rose, che fanno passare in secondo piano la decisione dell’ex sindaco di Cosenza Mario Occhiuto, di correre senza simbolo di Forza Italia alle prossime elezioni comunali del capoluogo bruzio, disattendendo così ogni indicazione del nostro presidente Berlusconi che ha più volte ribadito l’essenzialità del simbolo nelle grandi città e Cosenza è una di questa. Il partito bisogna rilanciarlo e non lo si fa di certo nascondendosi dietro liste civiche, anzi, si ottiene l’effetto contrario, e non c’è quindi nulla di cui meravigliarsi se a livello nazionale il centrodestra viene trainato dalla lega di Matteo Salvini, a qualcuno questo va bene? Spero di no – conclude – ma se non si cambia rotta, dopo le perdite di molti esponenti del partito a livello regionale (Orsomarso, Morrone, Mancini, Galati) ci ritroveremo FI al 5% e il partito entrerà in un vortice, che presumibilmente lo porterà verso l’estinzione nella nostra regione.

Metroleggera, De Rose (FI): “Palese mortificazione alla cittadinanza”

COSENZA – Sulla metro legegra ha rilasciato la seguente dichiarazione Luigi De Rose di Forza Italia Giovani Calabria:
L’imposizione della costruzione della metroleggera è un chiaro schiaffo in faccia a tutti i cosentini. Il governatore prima annuncia la possibilità ai cittadini di esprimersi circa la costruzione dell’opera, poi approfittando dello scioglimento del comune di cosenza la impone infischiandosi totalmente di ciò che è la reale volontà delle migliaia di cittadini che a cadenza settimanale stanno sottoscrivendo la loro contrarietà.
Il concetto di metroleggera è un qualcosa di importante ma ritengo inaccettabile collocare chilometri di rotaie su quello che è uno dei viali più amati e percorsi dalla cittadinanza. 
Nulla vieterebbe la costruzione di tale opera a 100 metri in parallelo sruttando magari la struttura della vecchia ferrovia , ipotesi che naturalmente ne comporterebbe una drastica riduzione di costi e quindi utilizzo di denaro pubblico.
Ci si dovrebbe ogni tanto ricordare che amministrare significa rappresentare il popolo mai comandarlo. L’ostinazione mostrata dal governatore rappresenta una palese mortificazione ai cosentini  ed è l’ennesima dimostrazione di come questa giunta sia completamente fuori binario rispetto a quelle che sono le concrete volontà dei cittadini.
Prima si chiuderà questa parentesi di governo regionale meglio sarà per i calabresi.”

Forza Italia Trotta prova a fare chiarezza

COSENZA – “È arrivato il momento di fare un pò di chiarezza. Non amo dichiarare molto, quando si parla si dicono cose che si sanno già o si cerca di mistificare la realtà mentre è soltanto ascoltando che si ha la possibilità di imparare cose nuove. Ma viste le ultime vicende interne al movimento e visto il tentativo di ribaltare la realtà politica degli eventi, ciò è reso necessario.” Lo dichiara Vincenzo Trotta, ex vice-coordinatore provinciale di Forza Italia Giovani a Cosenza e Responsabile comunicazione del partito. Lo stesso Trotta prosegue poi in un comunicato fiume:
Il commissariamento del partito giovanile a Cosenza era un atto non più rinviabile. Da molto tempo erano evidenti spaccature interne che impedivano a tutti i militanti e dirigenti di sentirsi rappresentati da politiche correntizie. Vorrei far notare a tutti quanti che anche io sono decaduto dalla nomina di vice-coordinatore provinciale, che ho sempre ricoperto con orgoglio e con spirito di sacrificio verso la causa del partito, sacrificando il mio tempo libero e le mie risorse, sacrificando ferie e permessi dal lavoro per inseguire il fuoco dei sogni e delle idee e mai impantanandomi in logiche dettate dal cinismo e dal potere o facendo passare come provvedimenti ad personam delle scelte ben ponderate. Da dirigente ho potuto osservare quotidianamente le dinamiche di chi ha sempre cercato di istigare i giovani contro i propri rappresentanti sulla base di fantasiose ricostruzioni della vita di partito e ci tengo a precisare che chiunque dotato di onestà intellettuale sa bene che l’utilizzo del logo e dei profili sociali si basa sul principio di delega, che ovviamente viene meno in fase commissariale al di lá della demagogia e di falsi vittimismi.
Per quanto riguarda le dinamiche congressuali chi cerca in ciò visibilità sa benissimo, visto la vasta esperienza politica nel partito che non dimentica mai di sottolineare, che i congressi sono conseguenziali alla conclusione di un tesseramento, che nello specifico è iniziato da due settimane e che questi non si possono svolgere durante i periodi elettorali, quindi potranno svolgersi a partire da Novembre.
Per quel che riguarda i congressi del movimento giovanile sa benissimo che vanno decisi dal coordinamento nazionale e, rifacendosi ai tesserati del partito, si devono svolgere dopo quelli di quest’ultimo. Questo sia a livello comunale, che provinciale, che regionale.
Ricordo qualche mese fa le riunione segrete stile carboneria per presentare un documento non condiviso con tutta la dirigenza giovanile e per questo disconosciuto dai più, dove in quell’occasione fu proprio il coordinatore regionale De Rose a ricucire con i vertici del partito, giá intenzionati a prendere provvedimenti nei confronti di gesti mirati a destabilizzare e non alla crescita di un intero gruppo. Ricordo le molteplici discussioni animate non dalla voglia di generare dal confronto un’idea ma dalla volontà di acuire da esse uno scontro.
Ritengo, per ultimo, gravissimo chiedere ai ragazzi del coordinamento di telefonare in diretta ad una trasmissione televisiva per difendere le posizioni di chi aveva appena causato la caduta del comune di Cosenza, come se azioni di questo tipo possano rappresentare per i giovani un insegnamento e non un cattivo esempio da ricordare per non rifare.
Mi chiedo, è questo il coraggio che si vuole trasferire ai ragazzi? È questa la libertá che qualcuno si propone di difendere? Sono questi i valori basati sul rispetto, sull’educazione e sulla cultura che dovrebbero essere il motore pulsante e la linfa di un movimento giovanile? Noi giovani stiamo continuando a seminare, non perdendoci come altri in roboanti dichiarazioni stampa mirate a spazzare la propria polvere sotto il tappeto, perché sotto il tappeto ci possono guardare tutti.
Essere giovani vuol dire saper ammettere con umiltà i propri errori e con ancora più umiltà i propri pregi, essere giovani vuol dire avere il coraggio di essere liberi di scegliere il futuro che riteniamo migliore per tutti e non liberi di scegliere la propria schiavitù. È libero non chi sceglie il migliore padrone, ma chi si circonda dei migliori soldati perché soltanto così potremo permettere alla Calabria che vuole correre di vincere sulla Calabria che vuole che tutto resti com’è.
Mi scuserà qualcuno se eviterò di replicare ancora ma Forza Italia e Forza Italia Giovani sono impegnate a capofitto per le imminenti elezioni amministrative.”

Vicenda Verta, l’intervento di Barbaglio sulla questione

COSENZA (CS) Anche Forza Italia Calabria è intervenuta sulla vicenda Verta. Di seguito il discorso tenuto da Francesco Barbaglio, Coordinatore della Giovane Italia dal 2011 al 2014.

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 “Non potevo rimanere in silenzio di fronte a questa gestione scandalosa del partito giovanile – esordisce Barbagallo – azzerare un coordinamento giovanile è una sconfitta per tutti. Ci sono sempre state battaglie interne ai partiti, di conseguenza anche nel mondo giovanile e ne sono stato protagonista anche io ai tempi della Giovane Italia nel PDL, il tutto avveniva sempre nel rispetto delle persone, anche perché la critica tra due o più correnti portava in genere ad una migliore produttività dello stesso partito, le motivazioni aumentavano e quindi si ottenevano risultati migliori. Williams venne nominato da me per la prima volta vice coordinatore provinciale, decisione che non mi era stata difficile, in quanto il lavoro svolto da lui sui territori è sempre stato eccellente, quando mi allontanai dalla politica per motivi professionali la sua nomina a Coordinatore Provinciale fu un atto dovuto, in quanto i risultati parlavano chiaro a favore suo. Per risultati intendo costruzione di una rete invidiabile sul territorio, amalgama del gruppo ed ideatore di tante iniziative, doti politiche che non si acquisiscono con una semplice nomina. De Rose dovrebbe dimettersi non solo per il grave atto compiuto ai danni di Williams ma per l’intera gestione della faccenda che manifesta in maniera inequivocabile l’incapacità di gestire un gruppo e l’uso spropositato di amicizie “romane” per allontanare dal partito gente produttiva che è sempre stata fedele al partito. La Leadership si acquista sul campo e con i risultati, da quello che vedo ne De Rose e ne l’onorevole Santelli ne hanno, i risultati disastrosi sono evidenti, Forza Italia ai minimi storici ed il movimento giovanile distrutto a Cosenza.” Conclude “credo che uno dei più grandi difetti del Presidente Berlusconi nella sua storia politica, sia stato quello di fidarsi in molti casi di persone non adatte a ricoprire certi ruoli e questo della Calabria ne è un chiaro esempio”.