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Regione, l’assessore Franco Rossi su incendi e Catasto

CATANZARO  – «L’estate che stiamo per lasciarci alle spalle è stata certamente tra le più dure e difficili; gli incendi – che spesso sono apparsi come il frutto di una coordinata ed unitaria logica di devastazione del nostro territorio – hanno sfigurato il volto di contesti ambientali e paesaggistici di assoluto valore.
Statisticamente un’anomalia, con numeri troppo alti, dal 1 giugno al 28 agosto quasi ottomila incendi ed un incremento medio del 70% rispetto agli anni passati.
Una situazione, dunque, eccezionale cui si è cercato di rispondere al massimo delle possibilità.
Per ragionare su come il sistema di intervento e reazione possa e debba essere migliorato – alla luce della drammatica esperienza di questa estate – ci sarà tempo e modo, esistono invece scelte ed azioni da concretizzare subito.
“Sono andati in fumo migliaia e migliaia di ettari” è, infatti, l’espressione più impiegata ma, come sempre, si fa oggettivamente fatica a conoscere le esatte dimensioni di questo disastro; eppure la legge 353 del 2000 ha istituito il “catasto delle aree percorse dal fuoco” sancendo un preciso obbligo in capo ai Comuni.
Si tratta di uno strumento adeguato per monitorare e conoscere le dimensioni esatte dei danni causati dagli incendi; peraltro per la sua operatività sono disponibili diversi e qualificati aiuti, penso ad esempio al ruolo ed all’intervento dell’Unità per la Tutela Forestale, Ambientale e Agroalimentare dei Carabinieri o al sostegno tecnico reso disponibile dal SIM, il Sistema Informativo della Montagna.
Eppure, nonostante questi strumenti a disposizione, sono moltissimi i Comuni che non adempiono all’obbligo di introdurre il Catasto o non lo aggiornano costantemente; si tratta di una circostanza che impedisce una valutazione concreta della situazione e non permette di avere una visione d’insieme delle conseguenze subite dall’ambiente calabrese.
Governare il territorio, pianificarlo urbanisticamente, valutare presenza ed incidenza delle aree percorse dal fuoco rispetto agli agglomerati urbani sono impegni che non possono prescindere da una aggiornata mappatura degli incendi; solo con questi elementi è possibile predisporre ogni progetto ed azione conseguente ed efficace.
A meno che non si voglia procedere per tentativi rassegnandosi al solito, stancante ed ormai inaccettabile ritornello “Sono andati in fumo migliaia e migliaia di ettari”.
La Regione può e deve fare la sua parte e per quanto riferito direttamente alle competenze dell’assessorato regionale all’Urbanistica ed alla Pianificazione Territoriale posso dire sin d’ora che chiederò al Presidente Oliverio – ad emergenza passata – l’istituzione di un vero e proprio gruppo di lavoro che con il contributo degli assessorati regionali coinvolti, della Protezione Civile e dell’Unità per la Tutela Forestale, Ambientale e Agroalimentare dei Carabinieri possa, una volta per tutte, rendere concreto, aggiornato e disponibile un catasto regionale degli incendi.
A tal fine ho già sollecitato gli uffici dell’Assessorato alla predisposizione di un protocollo di intesa con i Comuni.
Uno strumento che ci consenta di avere una visione non frammentata del fenomeno, che orienti ed indirizzi gli investimenti per il recupero dei contesti ambientali e paesaggistici distrutti dalle fiamme, che permetta di prevedere i probabili fenomeni di dissesto idrogeologico che si verificano lungo le aree percorse dal fuoco.
Concluso il lavoro e messi a disposizione tutti gli strumenti disponibili non sarebbe un’idea peregrina – per gli anni a venire – prevedere nell’assegnazione di contributi regionali– finalizzati al governo del territorio, alle infrastrutture ed all’ambiente – l’esclusione di quei Comuni che non hanno o non aggiornano il Catasto degli incendi».

 

 

“Grandi sfide per piccoli comuni” , legalità e buona pratica amministrativa. Esperienza e formazione a confronto

Foto di gruppo con discenti e organizzatori Intervento di Franco Rossi Franco Rossi e il prof. Rolli da sx Bruno, Gonzales, Cozza Franco Bruno e Salvatore Magarò Aspiranti amministratori diplomatiL’associazione Ottoetrenta.it presieduta dalla giornalista Fiorenza Gonzales e l’Associazione Più di Cento – Tana per la Legalità presieduta da Salvatore Magarò, insieme per garantire una maggiore azione amministrativa, hanno chiuso il primo corso di formazione gratuita per amministratori locali, aspiranti amministratori locali e dipendenti pubblici con una tavola rotonda sul tema “Grandi Sfide per piccoli comuni”.

Si è trattato di un’iniziativa che rappresenta una novità assoluta, svolta con il contributo di autorevoli docenti e che ha inteso offrire un’pportunità di crescita per gli enti decentrati, sotto il profilo della qualità della classe dirigente politica e burocratica. Il corso dal titolo PractiCAL PoliCS è stato articolato in 12 moduli fornendo nozioni e strumenti utili agli amministratori per garantire maggiore qualità e trasparenza della cosa pubblica.

Ottoetrenta è un’associazione giornalistica che si occupa di contenuti d’informazione e di formazione, nata dall’esperienza di tre giornalisti, Fiorenza Gonzales, Salvatore Bruno, Francesco Pirillo che, come giornalisti e dopo essersi formati in redazioni giornalistiche come Tv, radio e giornali, ha spostato la propria attività negli enti pubblici, in particolare negli uffici stampa di alcune pubbliche amministrazioni che hanno avuto la fortuna di essere rappresentate da lungimiranti organi di vertici che hanno molto investito sulla comunicazione.

Per questo motivo è stata analizzata la situazione degli enti pubblici di questa regione e, a parte pochi esempi e quindi poche amministrazioni, esiste un grave gap, un vuoto che riguarda la comunicazione e l’informazione negli enti pubblici nonostante da 16 anni sia stata varata una legge, la 150/00 che disciplina le attività di comunicazione e d’informazione proprio nelle pubbliche amministrazioni.

Dopo aver studiato, analizzato le esigenze di questi comuni di queste amministrazioni, si è pensato di fornire una serie di strumenti utili non solo a chi amministra ma anche ai cittadini perché se è vero che l’amministratore di turno deve pensare e saper ben governare la città che rappresenta anche i cittadini hanno bisogno di avere maggiori conoscenze della macchina burocratica.

Alla chiusura del primo ciclo di seminari svoltasi presso la sala gremita del Frantoio dei saperi di Castiglione cosentino, hanno preso parte il deputato l’on Franco Bruno, l’assessore regionale Franco Rossi, il professore renato Rolli dell’Università della Calabria, Franco Iacucci, sindaco di Aiello Calabro e coordinatore dello staff del Presidente della Regione Calabria Mario Oliverio. Al termine della tavola rotonda sono stati consegnati gli attestati agli allievi del corso.

All’Università della Calabria un incontro per parlare di Musica

RENDE (CS) – Nell’ambito del “Forum della Cultura” indetto dalla Presidenza della Regione, si terrà lunedì 21 dicembre, alle ore 17:00 presso il Tau (Teatro Auditorium dell’Unical), il Tavolo tematico sulla Musica, la creatività e le imprese della produzione musicale. università della calabria

Il Tavolo – informa una nota dell’Ufficio stampa della Giunta – è aperto alla partecipazione degli operatori del settore, per proseguire il confronto sulle possibilità di programmazione delle politiche culturali, avviato con il primo partecipato Tavolo “Archeologia” del mese scorso e con i focus tematici del Dipartimento “Turismo-Cultura-Istruzione”, tenutisi nella sede della “Cittadella” regionale. Parteciperanno alla discussione di lunedì il Presidente della Regione Mario Oliverio, il Magnifico Rettore dell’Unical Gino Mirocle Crisci, l’Assessore Franco Rossi, Dirigenti regionali e Antonio Princigalli (rappresentante della Conferenza Stato/Regioni nella Commissione consultiva per la Musica del Mibact). Ulteriori informazioni sono disponibili sul portale web della Regione Calabria.

Sopralluogo di Mario Oliverio nel centro storico

cinqueCosenza(Cs)Sopralluogo del presidente della Regione, Mario Oliverio, nel centro storico di Cosenza, per verificare lo stato dei luoghi dopo i crolli verificatisi nelle ultime settimane e che hanno riguardato alcune strutture fatiscenti della città antica.Oliverio,  accompagnato dall’assessore regionale alla Pianificazione Territoriale, Franco Rossi, da diversi tecnici della Regione, dal sindaco di Cosenza Mario Occhiuto, dalla parlamentare del Pd Enza Bruno Bossio, dai segretari regionale, provinciale e di circolo del Pd, Magorno, Guglielmelli e Covelli e da diversi consiglieri regionali, provinciali e comunali, ha illustrato i programmi della Giunta regionale per rilanciare il ruolo strategico dell’area urbana cosentina.“Ho accettato l’invito del Circolo del Pd –ha detto il presidente della Regione rispondendo alle sollecitazioni dei giornalisti- perché ritengo che il centro storico di Cosenza sia la più bella e la più grande risorsa di questa città. Una risorsa che merita di essere valorizzata e posta al centro dell’ attenzione convergente di tutte le istituzioni pubbliche e private. Su questo grande patrimonio bisogna investire, credendoci, assumendolo come priorità.L’ obiettivo della nostra programmazione regionale prevede il “Consumo Zero” del suolo, che non significa bloccare o paralizzare le attività edilizie, ma spostare l’asse degli investimenti e, quindi, delle attività edilizie sul recupero e la riqualificazione dei centri storici e dei quartieri periferici.In questo quadro un centro storico come quello cosentino deve avere la sua giusta considerazione e attenzione. Siamo convinti che anche qui, nella nostra regione, possiamo realizzare quello che è stato realizzato altrove, dove i centri storici sono diventati luoghi di attrazione culturale e turistica, sede di esercizio di funzioni di qualità e di grandi servizi. Per far questo, però, occorre effettuare scelte precise, adeguando innanzitutto gli strumenti di pianificazione. Per questo motivo, subito dopo la pausa estiva, costituiremo un tavolo tecnico per mettere in campo un progetto di coordinamento che abbia obiettivi chiari e individui strumenti precisi per la realizzazione di quanto vogliamo realizzare. Dopodiché  sottoscriveremo un accordo di programma quadro nel quale definiremo le risorse con le quali agiremo e gli strumenti attraverso cui utilizzeremo queste risorse”.A proposito di valorizzazione del centro storico di Cosenza il presidente della Giunta regionale ha definito la realizzazione del previsto svincolo a sud di Cosenza della Sa-Rc, già compreso nel progetto di completamento dell’autostrada “un intervento urgente e necessario, da cui il centro storico potrà trarre grande giovamento, soprattutto in direzione dei collegamenti con la SS.107 Silana-Crotonese ed ha colto l’occasione per smentire quanti, nei giorni scorsi, alzando polveroni inutili e facendo molta confusione, avevano sostenuto l’avvenuta perdita delle risorse per quanto riguarda la metropolitana leggera Cosenza-Unical.“Queste risorse -ha detto il Governatore della Calabria- sono perse nel senso che non possono essere rendicontate nella Programmazione 2000/2007 per responsabilità di chi ha governato prima di me ed ha giocato allo scaricabarile, ma sono state già riallocate, per intero, nella Programmazione 2007/2013. Realizzeremo, quindi, la metropolitana in un quadro in cui bisognerà collegare Catanzaro con Cosenza, attraverso una infrastruttura ferroviaria che dovrà essere capace di accorciare i tempi di percorrenza e di rendere sicura la mobilità. Per questo stiamo preparando uno studio di fattibilità che servirà a verificare i tempi di percorrenza e gli interventi necessari per l’ammodernamento e la sostenibilità di questa opera”.Il presidente della Regione, infine, ha toccato un argomento di grande attualità e di cui si discuterà a lungo: la realizzazione del nuovo ospedale di Cosenza.“Io penso –ha concluso Oliverio, dopo aver confermato la volontà di veder realizzata quest’opera entro la fine della consiliatura- che bisognerebbe realizzare questa importante struttura in uno spazio che abbia respiro e che sia vicino ai maggiori collegamenti viari e ferroviari. In tal senso penso all’area di Vaglio Lise nella quale ci sono spazi che possono essere pienamente rispondenti all’obiettivo della realizzazione di un nuovo, moderno ospedale a Cosenza”.

Rende: Il comune presenta proposte migliorative sul progetto della Metropolitana Leggera

Comune di RendeRENDE (CS) – Gli assessori del comune di Rende Nello Fallo e Franco Rossi hanno indirizzato una lettera alla Regione Calabria in merito alla prossima realizzazione della Metropolitana leggera che dovrebbe costituire un ulteriore collegamento tra le città di Rende e Cosenza, allo scopo di invitare la Regione alla stesura di un piano di intervento che limiti al minimo i disagi al flusso veicolare. Pare infatti che siano in fase di avvio le procedure realizzative dell’opera, e per questo si rende necessario – sottolineano gli assessori – un efficace piano di cantierizzazione e contemporaneamente di comunicazione con i cittadini.

«Ridurre i potenziali impatti legati alla fase costruttiva dell’opera attraverso una corretta pianificazione del processo di cantierizzazione». «A causa della diffusa distribuzione delle opere sul territorio rendese ed in particolare nella parte più densamente popolata, crediamo sia necessario programmare la cantierizzazione in modo tale da delimitare il più possibile il disagio agli utenti e operatori economici» – E’ quanto richiedono gli Assessore ai Lavori Pubblici, Nello Gallo ed all’Urbanistica Franco Rossi in una lettera alla Regione Calabria sul tema della Metropolitana Leggera.

A tal proposito gli assessore Gallo e Rossi ritengono «indispensabile introdurre nel bando la richiesta di offerta di un efficace e capillare piano di comunicazione ai cittadini delle fasi, dei tempi e delle modalità di cantierizzazione dell’opera. Tale piano di comunicazione – spiegano – dovrà essere accompagnato anche da proposte concernenti il coinvolgimento della popolazione nella riduzione degli impatti negativi della cantierizzazione».

Cinema Campus 100: gli appuntamenti della settimana

Martedi 4 Dicembre

Ore 20.30 Frenesia dell’estate di Luigi Zampa (1964). Con Vittorio Gassman, Sandra Milo, Michèlle Mercier, Amedeo Nazzari.

A Viareggio, d’estate, si intrecciano le storie di un conte spiantato che vuol far ingelosire l’amante per cui lavora come indossatore; di un colonnello sempre impegnato a concludere affari sbagliati; di una venditrice ambulante che si innamora di un oscuro ciclista del Giro d’Italia e di un giovanotto che si arrangia come puo’.

 

Ore 22,30 Catene di Raffaello Matarazzo (1949). Con Yvonne Sanson, Amedeo Nazzari, Nino Marchesini, Aldo Silvani, Amalia Pellegrini.

Guglielmo, convinto che sua moglie Rosa lo tradisca con l’ex fidanzato, uccide il rivale e fugge in America. Qui viene arrestato e rimpatriato: per questo la moglie, pur di scagionarlo, confessa un adulterio inesistente. Sara’ l’avvocato a spiegare il sacrificio di Rosa e Guglielmo, che riuscira’ a salvare la moglie da suicidio.

 

Giovedi 6 Dicembre

Ore 20,30 Controsesso di Franco Rossi, Marco Ferreri, Renato Castellani (1964). Con Nino Manfredi, Ugo Tognazzi, Anna Maria Ferrero, Renzo Marignano, Umberto D’Orsi.

Film a episodi. 1) In “Cocaina di domenica”, una giovane coppia si sposi prova, per evasione, la cocaina; 2) Ne “Il Professore”, un professore fa istallare in classe un gabbinetto in un armadio cosi’ da non far uscire mai le alunne dall’aula; 3) In “Una donna d’affari”, un musicista di innamora di un’imprendibile donna d’affari.

 

Ore 22,30 Tormento di Raffaello Matarazzo (1950). Con Yvonne Sanson, Amedeo Nazzari, Annibale Betrone, Giuditta Rissone.

In disaccordo con la matrigna, Anna se ne va di casa con l’aiuto del fidanzato Carlo, che pero’ viene accusato di omicidio e condannato a vent’anni di galera. Anna, incita, credendolo innocente, accetta di sposarlo. Dopo la morte del padre, pero’, e’ costretta a chiedere aiuto alla matrigna, che le strappera’ la figlia. Quando Carlo verra’ scagionato dalle accuse, riuscira’ a mettere insieme la sua famiglia.

 

Tutte i film verranno proiettati al cams (Centro Arti Musica e Spettacolo) dell’Università della Calabria.