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Tutto pronto per la settima edizione del Festival Leggere&Scrivere

VIBO VALENTIA – Conferenza stampa di presentazione della settima edizione del Festival Leggere&Scrivere lunedì 24 settembre alle ore 11 nel Palazzo Comunale della città di Vibo Valentia in Piazza Martiri d’Ungheria.

Il Festival Leggere&Scrivere, giunto alla sua Settima edizione, vuole esprimere anche quest’anno una Calabria non ripiegata su sé stessa, ma inserita nelle dinamiche culturali che animano l’Italia e il mondo, si svolgerà a Vibo Valentia e in altre località della Provincia dal 2 al 6 ottobre.

Palazzo Gagliardi sarà la sede principale della kermesse organizzata dal Sistema Bibliotecario Vibonese, ma per l’evento si apriranno ai partecipanti anche l’Auditorium dello Spirito Santo, il Museo Limen e la Cinquecentesca chiesa di San Michele.

Alla conferenza parteciperà il Presidente del Sistema Bibliotecario Vibonese Giuseppe Condello, il Direttore Valentina Amaddeo, la Direzione artistica del Festival Gilberto Floriani e Maria Teresa Marzano, il Sindaco di Vibo Valentia Elio Costa e i principali partner dell’iniziativa.

Per la Regione, ente promotore del Festival, sarà presente l’Assessore regionale alla Cultura Maria Francesca Corigliano.

Un film contro la “ndrangheta”, a Fabrizia la proiezione di “Anime nere”

Fabrizia ( VV) – Mercoledì 6 aprile alle ore 10.00, all’interno della sala consiliare del comune di Fabrizia, si terrà la proiezione del film di Francesco Munzi “Anime nere”, rivolta agli allievi ed agli insegnanti dell’Istituto Comprensivo Statale di Fabrizia. L’evento, organizzato dal comune di Fabrizia in collaborazione con il Sistema Bibliotecario Vibonese e l’Istituto Comprensivo Statale, sarà presieduto da Antonio Minniti (sindaco di Fabrizia) e da Gilberto Floriani (direttore del Sistema Bibliotecario Vibonese). “Anime nere” di Francesco Munzi. Il film racconta la storia di tre fratelli, figli di un pastore dell’Aspromonte: il più giovane, Luigi, è un trafficante internazionale di droga; Rocco vive a Milano con la moglie Valeria e la loro bambina. Non accetta lo stile di vita del fratello minore ma è imprenditore in campo immobiliare grazie al denaro illecito proveniente dal traffico della droga; il maggiore dei tre, Luciano, si illude di poter lavorare con semplicità la sua terra, senza essere coinvolto negli affari dei fratelli. Suo figlio Leo, ventenne rancoroso e senza futuro, sparando alcuni colpi di fucile sulla saracinesca di un bar protetto da un clan della ‘ndrangheta, scatena una guerra tra questo e la sua famiglia, guerra che vedrà morire prima Luigi e poi anche Leo, nel meccanismo delle vendette incrociate, fino alla tragica conclusione.

Conclusa la prima serata del “Premio Tropea”

Premio Tropea 4TROPEA(VV)Si è conclusa la prima serata del Premio Tropea. La serata è stata magistralmente condotta da Michele Cucuzza e Livia Blasi.Cucuzza ha esordito affermando: «Sono grato agli organizzatori per avermi proposto di presentare il Premio. Essendo di origini meridionali, mi sento a casa qui». Inoltre, ha evidenziato:«Eventi come questo fanno capire che il sud è presente e vivo».Livia Blasi invece ha voluto ricordare i passi avanti che la manifestazione ha compiuto in questi anni nella promozione della lettura: «Il motto che l’ha accompagnata sin dalla prima edizione, “una regione per leggere” fa capire che l’intento è quello di far leggere i calabresi, stimolare l’attenzione verso la cultura letteraria» – ha spiegato la conduttrice. La conduttrice ha poi aggiunto: «quest’anno la formula con cui si vota il vincitore del Premio è un po’ cambiata. Infatti i membri della giuria popolare sono 100 tra cui i 50 sindaci della Provincia di Vibo e i primi cittadini degli altri quattro capoluoghi di provincia insieme a studenti tropeani, bibliotecari calabresi e a tutti i soci dell’Accademia degli Affaticati, associazione organizzatrice del Premio Tropea.A salire sul Palco per primo è stato Michele Accorinti, presidente dell’Accademia degli Affaticati il quale ha detto: «E’ un debutto anche per me. Raccolgo un’eredità molto pesante perché le prime 8 edizioni sono state presiedute da Pasqualino Pandullo e se il Premio si trova ad essere inserito tra i primi 7 eventi letterari d’Italia è sicuramente merito suo. Noi ci impegneremo a farlo crescere ulteriormente». Accorinti ha inoltre ringraziato gli sponsor e i partner dell’iniziativa: Comune di Tropea, guidato da Giuseppe Rodolico, Sistema Bibliotecario Vibonese, diretto da Gilberto Floriani, Istituto di Istruzione superiore di Tropea, diretto da Beatrice Lento, Asmenet Calabria, presieduta da Gennaro Tarallo e Tropeaeventi, presieduta da Francesco Monteleone.L’assessore alla cultura del Comune di Tropea, Maria Stella Vinci ha poi ricordato l’importanza di un evento culturale prestigioso per la cittadina.Si è passati poi a parlare delle opere finaliste con gli autori che si sono fatti intervistare dai conduttori Michele Cucuzza e Livia Blasi sugli aspetti salienti dei loro romanzi.La lettura di alcuni brani estratti dai libri è stata magistralmente eseguita dall’attore Renato Albanese.Il primo a salire sul palco è stato Santo Gioffré, autore del romanzo storico “ll Gran Capitàn e il mistero della Madonna nera”, edito da Rubbettino,Dario Vergassola, autore del libro “La ballata delle acciughe”, pubblicato con Mondadori, E’ stata poi la volta degli ospiti letterari: Franca Giansoldati, vaticanista de “Il messaggero” ha parlato del suo libro “La marcia senza ritorno. Il genocidio armeno” che ha l’introduzione di Papa Francesco e racconta la tragicità del genocidio armeno che causò un milione e mezzo di morti nel 1915.Mario Rossetti, nel suo libro “Non avevo l’avvocato” racconta «una storia di mala giustizia». .La serata è stata poi caratterizzata da due intervalli musicali del tenore Giancarlo Paola, tenore lametino. Al pianoforte si è esibito Saverio Muscia.Angela Milella ha parlato della condizione precaria degli insegnanti, una situazione tutta italiana, raccontata nel suo libro “Precarious. Quello che della scuola non si dice”. Loredana La Torre, ha presentato il suo libro “Triangoli dimenticati”, Titti Preta, ha parlato della sua opera “Rosaria, detta Priscilla e le altre”, in cui si raccontano dieci storie di donne che lottano, di violenza e femminicidio. Infine, Maria Antonietta Artesi, ha parlato del suo libro “Marvarosa”, un’opera che parla del legame con la propria terra, partendo dall’esperienza traumatica della morte della madre per ragionare sulla diversità con cui si affronta il dolore nella società contemporanea.Luigia Barone, Presidente onorario del Tribunale dei Minori di Catanzaro, ha poi parlato del suo impegno a favore delle fasce deboli: « La mia professionalità la sto mettendo al servizio della mia terra di origine e questo dà un valore aggiunto al mio lavoro. Fare la stessa cosa a casa propria vale di più. Ho pensato che donne e minori della mia terra dovessero avere gli stessi diritti delle donne e dei bambini di Roma, dove lavoravo precedentemente. La prospettiva di un futuro lontano dalla violenza deve essere supportata dalla professionalità»Infine, sono saliti sul palco Francesco Apriceno e Dario Godano, componenti del comitato per le celebrazioni del IV centenario della liberazione di Tropea insieme a Pasquale Rizzo e Saverio Muscia, evidenziando il ruolo dell’Accademia degli Affaticati che nel ‘600 chiuse i battenti per protesta alla notizia dell’avvenuta vendita della città demaniale al principe Vincenzo Ruffo di Scilla e li riaprì quando si venne a conoscenza dell’avvenuta liberazione. E’ stato infine proiettato un documentario storico che ripercorre le tappe principali di questo importante capitolo di storia locale.Stasera alle ore 21.00 in Largo Galluppi si svolgerà la serata finale, condotta da Michele Cucuzza e Livia Blasi, che sarà caratterizzata dalla frenetica attesa per scoprire chi sarà il vincitore della IX edizione del Premio Tropea tra Dario Vergassola, Simona Sparaco e Santo Gioffré.

Rete Indaco e gli ebook nelle librerie calabresi: ce ne parla Gilberto Floriani

www.bibliotechecalabria.itCATANZARO – Lo scorso 23 marzo presso la Biblioteca Casanatense di Roma, Gian Arturo Ferrari, il presidente del Centro per il libro e la lettura, presentava nel corso di una conferenza stampa i dati emersi dall’indagine Nielsen Company a riguardo dei numeri sulla lettura e l’acquisto di libri in Italia nel bimestre 2011 – 2013.
Presente all’incontro anche l’Assessore regionale alla Cultura Mario Caligiuri, il quale aveva commentato positivamente il dato che evidenzia “l’aumento del numero dei lettori e soprattutto il consumo dei libri digitali in Calabria”.
In effetti negli ultimi tempi, la Calabria, grazie alla particolare attenzione da parte della politica e l’impegno degli istituti preposti alla promozione dell’attività culturale e libraria, sta compiendo degli importanti passi avanti dal punto di vista dell’offerta di servizi dedicati ai lettori.

Grazie all’inclusione delle biblioteche facenti parte del Polo Regionale alla rete Indaco, dall’inizio del 2014, i lettori calabresi possono usufruire di una serie di importanti servizi dedicati alla cultura in formato digitale e multimediale. Rete Indaco, infatti, è un piattaforma online che consente di offrire gratuitamente agli utenti diversi servizi e contenuti digitali: ebook in prestito o free download, riviste, audiolibri, video, dizionari, ecc.

Ad oggi, con il pieno coinvolgimento dell’Ufficio scolastico regionale e delle singole amministrazioni cittadine calabresi, il Sistema Bibliotecario Regionale, mette gratuitamente a disposizione degli utenti 1500 ebook in download e centinaia di altri materiali da scaricare, consultare o prendere in prestito.

A parlarci di Rete Indaco e delle iniziative del Sistema Bibliotecario Regionale, il responsabile, il dott. Gilberto Floriani.

Come nasce l’iniziativa?
Rete indaco, la piattaforma per la distribuzione dei materiali digitali agli utenti della rete delle biblioteche calabresi aderenti al Servizio Bibliotecario Regionale, è la naturale evoluzione ai servizi che già venivano svolti con riferimento ai libri cartacei e agli audiovisivi: catalogo collettivo, prestito interbibliotecario, software di gestione delle biblioteche, ecc. Il portale www.bibliotechecalabria.it è lo strumento che rende possibile tutto questo.

Ci spiega in che maniera Indaco gestisce il prestito degli ebook?
Ci sono due tipologie di documenti digitali: quelli che come rete delle biblioteche acquistiamo sul mercato, protetti da DRM Adobe e che posso essere concessi in prestito (il prestito è vincolato alla creazione di un ID Adobe che serve a gestire i DRM e dura 14 giorni, NdR).
Ci sono poi quelli liberamente disponibili sulla rete. Nel secondo caso Rete indaco funziona come un aggregatore di risorse digitali, il più grande in Italia: complessivamente, a regime, metteremo a disposizione dei calabresi circa 160.000 documenti digitali di grande pregio liberamente scaricabili, previa iscrizione al portale o alle biblioteche.
Si tratta di ebook, video, edicola, banche dati, film in lingua originale, musica, corsi universitari, dizionari, ecc.

Come selezionate i titoli in catalogo?
Da una parte ci sono libri, giornali, ecc. che acquistiamo e che diamo in prestito. Il tutto discende da accordi in corso di stipula con editori e piattaforme distributive. Dall’altra troviamo i documenti non protetti che cerchiamo di acquisire sulla rete o attraverso accordi con che li possiede (es. il progetto Liber LiberNdR).
Infine stiamo cercando, come rete di biblioteche calabresi, di produrre a nostra volta materiali digitali da inserire in rete.

Diversi ebook fanno parte del progetto LIA: può parlarcene?
Si tratta appunto di materiali che mettiamo a disposizione di categorie particolari di utenti, in questo caso gli ipovedenti, che dal nostro punto di vista si traduce semplicemente in “comportamento civile”.

Sembrano assenti gli ebook degli editori locali: come mai non hanno aderito al progetto?
Esattamente, per ora sono assenti, ma siamo fiduciosi di poterli includere al più presto attraverso accordi specifici. Al momento siamo molto penalizzati dall’assoluta mancanza di risorse economiche

Quali i progetti per il futuro?
Tanti: utilizzeremo questo strumento per incrementare i lettori, per arrivare ogni dove, per una più attiva collaborazione con le scuole, per utilizzare i social media come strumenti di promozione della lettura, per digitalizzare la nostra cultura e metterla in rete, ecc.

Le iniziative e attività del Polo Regionale delle Politiche Pubbliche sulla Lettura possono essere seguite sul sito ufficiale, e sui social network: Facebook e Twitter.

Giovanna M. Russo