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Giornalisti:fare luce sul “chiodo fisso” di Scopelliti

Giuseppe scopelliti

Reggio Calabria.“C’è una informativa della Squadra Mobile di Reggio Calabria, che è stata depositata, sulla gestione dell’informazione da parte di alcuni giornalisti, credo cinque o sei, che fanno informazione in maniera poco corretta”. Lo ha detto il presidente della Regione, Giuseppe Scopelliti, stamane a Reggio Calabria.
” Non so se l’indagine è chiusa o è ancora aperta-ha detto ancora Scopelliti rivolto ai giornalisti-Non ho idea di nulla. Però proprio in quel contesto, un’iniziativa pubblica della Lista «Scopelliti Presidente», ho voluto fortemente dire queste cose perché ritengo che sia giusto e doveroso capire tutti quanti noi, ed i reggini, che cosa succede in questa città e se veramente c’è una cosa così inquietante”.
(Ansa)

Sulla vicenda, resa nota dalle agenzie di stampa Agi e Ansa, il direttore del Corriere della Calabria, Paolo Pollichieni, chiama in causa il Sindacato Giornalisti della Calabria, affermando che “Scopelliti denuncia un fatto molto grave e fa bene a chiedere che venga fatta chiarezza. A questo punto – aggiunge Pollichieni – è inevitabile, prima che auspicabile, che il Sindacato e l’Ordine dei giornalisti si attivino al più presto per verificare quanto, ribadiamo, giustamente denunciato dal presidente della Regione”.

Il segretario del Sindacato Giornalisti della Calabria, Carlo Parisi, vicesegretario nazionale Fnsi, sulla vicenda ricorda che “mezze informazioni, ma soprattutto allusioni non fanno altro che alimentare il già avvelenato clima di sospetto che caratterizza una regione che non ha certo bisogno di ulteriori dubbi, ma di certezze”.
“Il ragionamento di Scopelliti è, ovviamente, condivisibile in tema di ricerca della verità, ma evidenza chiaramente una palese contraddizione. Il presidente della Giunta regionale, infatti, usa senza remore un presente categorico sia per annunciare che «c’è una informativa della Squadra Mobile di Reggio Calabria, che è stata depositata, sulla gestione dell’informazione da parte di alcuni giornalisti, credo cinque o sei, che fanno informazione in maniera poco corretta», sia per concludere «che è vero, mi pare di capire, è sicuro». Ma, insomma, l’ha letta o non l’ha letta? E, se non l’ha letta, come fa ad avere tante certezze? Nomi, infatti, non ne fa e, quanto ai fatti, li affida al condizionale ipotizzando un complotto ordito ai danni della città di Reggio Calabria, con tanto di “pupi” e “pupari”.
“E’ davvero singolare – osserva Parisi – che chi riferisce con certezza l’esistenza di un’informativa “depositata”, non ne conosca il contenuto e gli eventuali soggetti coinvolti. La regola aurea delle cinque W non può rappresentare un obbligo per i giornalisti ed un optional per chi se ne serve quantomeno per veicolare ipotesi”.
“In ogni caso, – sottolinea Parisi – il ruolo rivestito dal soggetto che l’ha pronunciata, il presidente della Giunta regionale della Calabria, impone  la massima e, soprattutto, immediata chiarezza. Da parte della Squadra Mobile di Reggio Calabria e delle Procure di Catanzaro e Reggio Calabria. Per confermare la notizia che – se vera – impone immediati provvedimenti nei confronti di quanti utilizzerebbero la professione giornalistica per scopi, oltre che eticamente e deontologicamente scorretti, di rilevanza penale; o – in caso contrario – per smentirla seccamente. In quest’ultima ipotesi, naturalmente, usando lo stesso metro invocato nei confronti dei presunti «manipolatori dell’informazione». La legge è uguale per tutti”.

Giovani giornalisti reclamano concorsi per gli uffici stampa

Catanzaro  – ”In Calabria si effettuino i concorsi per gli uffici stampa regionali”. E’ l’esortazione di Paolo Condefuri, presidente nazionale della Associazione italiana giovani giornalisti. ”In Calabria – sostiene Condefuri – lavorano 13 giornalisti, compresi fotoreporter, nei due uffici stampa della Giunta e del Consiglio regionale e di questi solo 4 sono strutturati. Gli altri nove sono nominati, da anni, e nemmeno la legge inserita nella finanziaria del 2011 li potra’ rendere a tempo indeterminato.

Com’e’ noto nella pubblica amministrazione si entra per concorso ai sensi dell’art 97 della Costituzione e del dlgs 365/2001. Il presidente della Giunta regionale dovrebbe dare un esempio bandendo i concorsi, chiaramente nella trasparenza, anche se non e’ obbligato: potra’ lavorare con gli attuali professionisti fino alla scadenza del mandato.

Chi si illude che quella leggina che equipara le due strutture significhi eludere i concorsi sbaglia e di grosso.

Chiederemo – conclude Condefuri – al segretario della Fnsi calabrese, Carlo Parisi, di farsi portavoce delle esigenze di trasparenza e di apertura ai tanti giornalisti disoccupati che un sistema blindato vuole tener fuori, purtroppo, in molte realta’ del Paese”.

Il prossimo 3 febbraio a Gerace i giornalisti calabresi si incontrano

GERACE (RC) – Sarà celebrata mons. Giuseppe Fiorini Morosini, il prossimo 3 febbraio a Gerace, la messa in onore di San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti.
Al termine della funzione religiosa si terra’ l’incontro dei giornalisti calabresi, alla presenza delle autorità religiose, civili e militari. Nell’occasione, sara’ consegnato il Premio letterario nazionale ”Corrado Alvaro” a Lorenzo Del Boca, presidente emerito dell’Ordine nazionale dei giornalisti. La giornata e’ organizzata dall’ordine e dal sindacato regionale, dalla sezione calabrese dei giornalisti cattolici e dall’ufficio diocesano delle comunicazioni sociali della diocesi di Locri-Gerace.