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‘ndrangheta, Bisi a LaC: «Nessun membro Goi coinvolto in indagine Mammasantissima»

«COSENZA – Nonostante le ripetute richieste della Commissione Parlamentare Antimafia affinché il Grande Oriente d’Italia, l’obbedienza storica massonica più numerosa d’Italia, consegni e renda pubbliche le liste degli iscritti alle logge che la compongono, Stefano Bisi, massima carica del GOI,  ha dichiarato nel corso della trasmissione Gli Intoccabili di Klaus Davi in onda su LaC,  che i nominativi non verranno consegnati. Inoltre, aggiunge Bisi «il Grande Oriente d’Italia non è coinvolto, altrimenti lo avrei saputo. Abbiamo chiuso delle logge in Calabria perché non svolgevano lavori rituali in maniera regolare, non avevano documentazione sulle presenze precisa. Siamo garantisti ma quando le logge non funzionano come devono funzionare le chiudiamo». E ancora: «Noi siamo trasparenti, collaboriamo con tutte le istituzioni dello Stato. Ma chi sono i collusi del Grande Oriente d’Italia con la ‘ndrangheta? Noi rispettiamo il diritto alla riservatezza che qualsiasi cittadino ha, a qualsiasi associazione appartenga. Un’associazione qualsiasi, un partito, un sindacato consegnano gli elenchi al mondo? Le associazioni, i partiti, i sindacati hanno gravi difficoltà a consegnarli, ma è anche giusto che non li consegnino. Ma perché il Partito Democratico, Forza Italia o la CIGL dovrebbero consegnarli? – ha dichiarato il Gran Maestro aggiungendo – Il segretario del Partito Democratico può garantire per ciascuno dei propri iscritti?»

Chiusa la stagione de “Gli intoccabili”, Klaus Davi sbarca a Reggio Calabria

klausdavi ridCOSENZA – Si è chiusa ieri la prima stagione de “Gli Intoccabili” con una puntata dedicata a Matteo Messina Denaro e i suoi rapporti con la ‘Ndrangheta. Tra gli ospiti intervenuti Lucia Annunziata, direttore dell’Huffington Post, Teresa Principato,  procuratore aggiunto di Palermo che indaga da molti anni su Messina Denaro, Giuseppe Cimarosa, cugino dello stesso latitante e che ha preso le distanze con coraggio dal contesto familiare pur restando e facendo impresa nella sua terra, Roberto Rossi capo della procura di Arezzo che sta indagando su Banca Etruria e sul padre del ministro Maria Elena Boschi, Domenico Solano, esponente  in ascesa dei dem calabresi, Sergio Abramo sindaco di Catanzaro e  rappresentante del centrodestra calabrese, il giornalista Pantaleone Sergi che ha accompagnato con il suo commento tutta la durata della trasmissione. «A luglio c’è in programma una serata in diretta da Archi, noto impropriamente come il quartiere dei Boss, controllato dalle famiglie De Stefano, Tegano e Condello»-dichiara Klaus Davi. «In questi anni tanta gente di quelle zone ci chiede un segnale forte, soprattutto i ragazzi. Molti anche appartenenti alle famiglie della malavita organizzata mi hanno parlato in queste settimane. Hanno commentato con me la trasmissione. Sono in dubbio se proseguire la strada dei loro pessimi genitori o intraprendere un percorso diverso. L’informazione non è assistenza sociale ma può aiutare a smuovere le coscienze».

“Gli intoccabili”, Enrico Rossi si esprime sulla scomparsa di Rossella Casini

PALMI (RC) –  «E’ inaccettabile che Rossella Casini scomparsa il 21 febbraio del 1981 a Palmi in Calabria, non si trovi. C’è stato un processo, ci sono stati degli assolti, una reazione molto dura da parte dei famigliari. Presto incontrerò Oliverio per affrontare la questione. Possiamo trovare una presa di posizione comune che vada in questo senso, cioè nella richiesta di riaprire le indagini e di cercare la verità su questi fatti. Potremmo chiedere che riaprano le cartelle, che si facciano  ulteriori indagini perché c’è un bisogno di giustizia a cui non si può venir meno, a cui lo Stato deve sentire il dovere di dare delle risposte per questa famiglia e anche per il ricordo di questa ragazza». Sono le dichiarazioni che il governatore della Regione Toscana Enrico Rossi, ha rilasciato a Klaus Davi per il programma “Gli Intoccabili”, in onda tutti i lunedì su LaC Tv (http://www.lactv.it), parlando del caso della giovane fiorentina Rossella Casini, scomparsa a Palmi in Calabria, una donna coraggio che ha sfidato la ‘ndrangheta da sola, tra omertà e silenzio e che venne uccisa dalla ‘Ndrangheta.

intoccabili

Nel corso del programma è andata in onda l’intervista anche Pino Mazzullo, marito di Caterina Frisina, cognato di Rossella Casini e accusato di essere rispettivamente esecutore materiale e mandante dell’uccisione della studentessa di Firenze. Il processo però non portò a nessuna condanna anche a causa dell’assenza del corpo della ragazza. Ai microfoni de Gli Intoccabili, Pino Mazzullo ha dichiarato che «voleva bene a Rossella – aggiungendo-  Potrebbe essere viva e in Giappone, lei parlava sempre di un suo cognato in Giappone. La ‘ndrangheta non c’entra, non è una scomparsa legata alle modalità della ‘ndrangheta». Mazzullo inoltre ha dichiarato: “Già una volta era scomparsa prendendo una delle mie macchine e avevo fatto denuncia verbale, poi il giorno dopo era tornata”. Nel 1980 Pino Mazzullo fu arrestato a Torino insieme al nipote Francesco Frisina, fidanzato di Rossella, dopo averlo convinto a ritrattare le dichiarazioni rese al sostituto procuratore Fleury. In un’intercettazione Mazzullo, riferendosi a Rossella Casini aveva dichiarato: «Ci ha inguaiato tutti».

La gente di Palmi: Rossella era una brava ragazza  VIDEO https://www.youtube.com/watch?v=jTvGZZ6OfTg

Parte su Lac “Gli Intoccabili” di Klaus Davi, docureality sulla criminalità organizzata

ROMA – E’ stata presentato questa mattina, nel corso di una conferenza stampa presso la Sala del Mappamondo della Camera dei Deputati, il nuovo format televisivo ‘Gli Intoccabili’, la trasmissione condotta dal giornalista Klaus Davi e prodotta da LaC production, che sarà trasmessa dal 22 maggio sul canale 19 del digitale terrestre in Calabria, e sul web in streaming su www.lactv.it. Screenshot (22)

Alla conferenza stampa di presentazione sul nuovo format, che assume i tratti di un vero e proprio docureality sulle mafie, sono intervenuti Stefano Dambruoso, Onorevole Questore della Camera dei Deputati, Cosimo Maria Ferri, Sottosegretario di Stato alla Giustizia, Federico Cafiero de Raho, Procuratore della Repubblica di Reggio Calabria, Franco Roberti, Procuratore Nazionale Antimafia, Alfonso Sabella, Magistrato, Giudice del Tribunale di Napoli, Marcella Panucci, Direttore Generale di Confindustria e Giovanni Tizian, giornalista de L’Espresso.

A margine dell’incontro un’interessante tavola rotonda sul silenzio mediatico che sembra avvolgere il fenomeno della ‘ndrangheta: ‘Uscire dal cono d’ombra’. A moderare il tutto il giornalista e autore del format Klaus Davi.

Questo il trailer del nuovo programma di punta dell’emittente televisiva.