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Caso Iannuzzi, conferenza stampa e collegamento da Roma con Carlo

ROCCELLA IONICA (RC) A seguito della felice conclusione del periodo argentino della vicenda Iannuzzi e del rientro di Carlo in Italia il Comitato “El Puente per Carlo” convoca per domenica 28 febbraio 2016 una conferenza stampa con inizio alle ore 17 presso l’ex Convento dei Minimi di Roccella Jonica. I lavori saranno coordinati dal presidente del Comitato, Francesco Ieraci, e vi prenderanno parte Tommaso Daunisi e Angelo Nizza. Tra gli interventi programmati è previsto quello di Elio Iannuzzi, fratello di Carlo. Due saranno i temi trattati, ovvero la rendicontazione delle spese finora effettuate grazie alla campagna di raccolta fondi e l’illustrazione della petizione “Libertà di movimento e tutele: un fondo di solidarietà per le vittime di reati all’estero” già lanciata sulla piattaforma change.org.

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Grande è però l’attesa per il collegamento con Carlo che, dalla clinica romana dov’è ricoverato al fine di svolgere l’adeguata riabilitazione, rivolgerà un saluto alla cittadinanza, alla stampa e alle Istituzioni che in questi mesi hanno manifestato sincera vicinanza e solidarietà. Com’è ormai noto Carlo Iannuzzi, ingegnere roccellese di 29 anni, ha subito un tentato omicidio a scopo di rapina nella notte del 27 novembre 2015, in una strada di Buenos Aires, mentre rincasava. Carlo ha riportato un trauma cranico grave a causa di un durissimo colpo ricevuto alla testa mentre era girato di spalle e dunque senza nessuna possibilità di difendersi. È stato sottoposto a un intervento chirurgico salvavita che ha comportato l’asportazione di parte dell’osso cranico e il successivo impianto di una placca in titanio. Poiché ad oggi, per il caso in questione, il Sistema sanitario nazionale non prevede alcuna forma di tutela tutte le spese per le cure mediche addebitate a Carlo e alla sua famiglia sono state assorbite dal Comitato grazie ai cittadini, alle associazioni e alle Istituzioni che in Italia e all’estero hanno sostenuto la causa.

Caso iannuzzi a i fatti vostri, tutelare gli italiani vittime di reati all’estero

ROMA (RM) Tommaso Daunisi, in rappresentanza del Comitato “El Puente per Carlo”, e Davide Iannuzzi, fratello di Carlo, hanno partecipato alla puntata odierna – 12 febbraio 2016 – del popolare programma televisivo in onda su Rai 2 “I Fatti Vostri”, condotto da Giancarlo Magalli. «Dopo l’intervento di ricostruzione cranica la visita medica è stata positiva e adesso Carlo si prepara a tornare in Italia» – così ha spiegato Davide in diretta. Non è possibile ancora definire con precisione la data del rientro, ma il Comitato in stretta collaborazione con la famiglia e con il Consolato d’Italia a Buenos Aires sta lavorando al rimpatrio, che potrebbe concretizzarsi già nelle prossime settimane una volta risolte le restanti questioni economiche e burocratiche relative al periodo argentino. Durante la trasmissione Tommaso Daunisi ha ribadito che «La vicenda di Carlo solleva un problema di principio cui fa rifermento la petizione lanciata sulla piattaforma change.org con cui si chiede l’istituzione di un fondo di solidarietà per le vittime di reati all’estero la cui vita è seriamente messa in pericolo e per i quali non esiste nessuna tutela attraverso la normativa vigente». Nel frattempo sono in corso di definizione i rapporti con la clinica dove Carlo potrà seguire una seria, lunga e faticosa riabilitazione finalizzata al recupero del complesso delle sue capacità psico-fisiche. Quanto al giallo del 27 novembre 2015, dopo la prova del video che riprende il violento colpo alla testa subito da Carlo, proseguono le indagini condotte dalla polizia argentina.

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Vicenda Iannuzzi, Oliverio: «Non resterà solo»

mario oliverioCATANZARO – “Siamo Vicini a Carlo Iannuzzi. La sua vicenda avrà la giusta e dovuta attenzione da parte nostra”. Lo afferma il Presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, circa la vicenda di Carlo Iannuzzi, il giovane calabrese aggredito e ridotto in fin di vita in Argentina il 27 novembre scorso da alcuni rapinatori. “Le strutture della Regione – aggiunge – sono state già attivate per stabilire i necessari contatti sia con i diretti interessati che con le autorità argentine. Faremo di tutto perché Carlo possa avere garantite le cure e le prestazioni necessarie per tornare nella pienezza delle sue attività. In questo spirito saranno approfonditi e verificati strumenti, modi e procedure amministrative necessarie a corrispondere alla nostra decisa volontà« di non lasciare solo Carlo in questo passaggio doloroso della sua vita”.