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Gasolio di provenienza illecita, sequestrata autocisterna

VIBO VALENTIA – Proseguono incessanti i controlli delle Fiamme Gialle Vibonesi a contrasto del dilagante fenomeno delle frodi tributarie nel settore petrolifero. Recentemente, infatti, i militari della locale Compagnia hanno sottoposto a controllo numerosi mezzi di trasporto, alcuni dei quali sono stati scoperti a circolare privi della regolare documentazione fiscale necessaria a comprovare che il prodotto petrolifero trasportato fosse stato effettivamente assoggettato al pagamento dell’accisa. In particolare, a seguito di apposita verifica tecnica svolta su un’autobotte i militari rilevavano quantitativi di gasolio (quasi 250 litri) privi della prescritta documentazione di accompagnamento prevista dal Testo Unico Accise. Durante il controllo, inoltre, i militari operanti riscontravano delle anomalie e manomissioni ai sistemi di conteggio del carburante ed alle pompe dell’autobotte poiché veniva constatata la rottura dei sigilli apposti sui detti sistemi nonché delle abrasioni ai codici identificativi delle targhette riportanti le matricole. Gli ulteriori accertamenti eseguiti permettevano di evidenziare che l’autobotte in questione aveva appena effettuato un trasporto di gasolio da riscaldamento destinato ad un Ente pubblico e che, quindi, la manomissione dei sistemi di conteggio installati sull’autobotte, falsando il computo dei quantitativi di prodotto petrolifero erogato (per quantità diverse da quelle effettivamente scaricate), consentiva l’illecito trattenimento del prodotto petrolifero rivenuto sulla cisterna durante il controllo. Immediato, dunque, è scattato il sequestro del gasolio di illecita provenienza e delle autocisterne, nonché la denuncia all’A.G. di 2 soggetti per il reato di contrabbando di prodotti petroliferi, frode nell’esercizio del commercio e truffa ai danni di un Ente pubblico. Il costante impegno profuso dalle Fiamme Gialle nella tutela degli interessi erariali nonché del mercato dei beni e servizi, costituisce una linea d’azione fondamentale nell’ambito delle funzioni di polizia economico-finanziaria attribuite al Corpo. Si tratta di un contributo imprescindibile che mira a garantire non solo il recupero delle imposte evase, ma anche la libera e leale concorrenza all’interno dei mercati

Operazione “Money Gate”, individuato caso illecito sportivo del Catanzaro nel 2013

REGGIO CALABRIA – Un presunto caso di illecito sportivo risalente al 2013 che riguarda il Catanzaro Calcio, formazione che milita in Lega Pro, sarebbe stato accertato dai finanzieri del Comando provinciale di Reggio Calabria nel corso delle indagini che hanno portato all’arresto del presidente della società Giuseppe Cosentino per reati tributari ed appropriazione indebita. L’illecito è emerso casualmente nel corso dell’inchiesta che non ha per oggetto il Catanzaro Calcio, estraneo alle vicende di riciclaggio contestate agli indagati. Il fatto viene considerato marginale dagli investigatori per quanto riguarda l’inchiesta ma, secondo quanto si è appreso, sarà comunque segnalato alla Procura della Figc. Il Catanzaro, pareggiando ieri 1-1 a Vibo Valentia contro la Vibonese nell’ultimo turno dei playout, ha ottenuto la permanenza nel girone C della Lega Pro avendo vinto l’incontro d’andata per 3-2.

Rende, smaltimento illecito di rifiuti. Denunciati due uomini

RENDE (CS) – A seguito di alcuni controlli effettuati nel territorio di Rende, il personale del Comando Stazione Forestale di Cosenza è intervenuta il località Santa Rosa di Rende, denunciando il legale rappresentante di una Società di manutenzione impianti industriali e un suo dipendente, colti in flagrante mentre si disfacevano di rifiuti cartacei bruciandoli in un piazzale retrostante. Infatti, una pattuglia in servizio ha notato una colonna di fumo provenire dall’interno del sito aziendale, la quale di propagava con odori e fumi molesti. Quindi, in seguito alla verifica si è accertato l’illecito smaltimento dei rifiuti. I rifiuti non ancora bruciati sono stati sequestrati e i due uomini sorpresi sono stati deferiti alla Procura della Repubblica di Cosenza per attività di gestione non autorizzata di rifiuti e combustione illecita degli stessi.

 

 

 

Denunciati per pesca illecita dei datteri di mare

 

CROTONE – Sono state denunciate dalla Capitaneria di porto di Crotone, tre persone sorprese ad effettuare la pesca illecita del dattero di mare. In Italia è bandita la pesca dei datteri perché sin dal 1992, sono stati dichiarati, tra le specie animali di interesse comunitario che richiedono una protezione rigorosa. Le tre persone denunciate avevano già asportato circa 2,5 chili di datteri di mare. Oltre ai datteri sono state sequestrate le attrezzature utilizzate illecitamente.