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“Smart port management & efficiency” se ne parla all’Unical

ARCAVACATA DI RENDE (CS) – Rendere i porti più “verdi” durante la sosta delle navi. Di questo, e molto altro ancora, si parlerà nella tavola rotonda di “E-Impact, e-Freight implementation action” dal tema “Smart port management & efficiency – Una piattaforma per la movimentazione delle merci e della conoscenza per la gestione sostenibile delle risorse e dell’ambiente”. La tavola rotonda si terrà all’Università della Calabria giovedì 12 luglio alle ore 9 al Cubo 44 C – Piano pedonale nell’Aula seminari del Dipartimento di Ingegneria meccanica, energetica e gestionale. L’evento è organizzato da Insight8 e ProGen.

Sviluppo sostenibile del sistema portuale

Nell’appuntamento del 12 luglio si discuterà dello sviluppo sostenibile del sistema portuale logistico attraverso il miglioramento delle performance ambientali del porto al fine di arrivare ad un sistema ad “emissioni zero”; tendere verso un sistema-porto che sia autosufficiente dal punto di vista energetico e che pertanto crei anche un valore dal punto di vista economico-finanziario e dal punto di vista della sicurezza d’approvvigionamento; si intendono coniugare quindi le condizioni di produzione e di consumo energetico con lo stato attuale e lo sviluppo futuro delle attività economiche e dei traffici portuali in modo da ottenere un bilancio ambientale e di valore positivo. Il progetto, inoltre, vuole creare sinergia tra i porti di Gioia Tauro, Lisbona, Leixoes, Trieste, Stettino, Świnoujście e Danzica e gli altri porti sia del mediterraneo che Europei ed ExtraEuropei.

 

VAlutazione impatto Economico eROsione COSTiera, nasce VEROCOST

CATANZARO – Si chiama VEROCOST, acronimo di acronimo VAlutazione dell’impatto Economico dell’eROsione COSTiera e sarà presentato giovedì prossimo 24 maggio nella Sala Verde della Cittadella Regionale.

Nuovi interventi a difesa della costa

L’obiettivo del progetto VEROCOST é quello di sviluppare un prototipo di Sistema Informativo di Supporto alle Decisioni (SSD) che dimostri come sia possibile, utilizzando opportune tecnologie e metodologie, migliorare il processo decisionale per definire le priorità fra interventi di difesa e di tutela della costa.
In questo seminario saranno condivise le finalità ed i contenuti essenziali di questo importante progetto di ricerca che ha l’ambizione di assistere gli enti territoriali nell’ottimizzare l’allocazione delle risorse economiche per la difesa del litorale.

Regione Calabria parte attiva nel progetto

La Regione Calabria, attraverso l’Assessorato alla pianificazione territoriale e Urbanistica e i dipartimenti Ambiente e territorio e Infrastrutture, Lavori pubblici e Mobilità, è parte attiva per la definizione delle priorità da sviluppare nel progetto.
Le mareggiate primaverili occorse sulle coste calabresi hanno messo ancora una volta in evidenza la fragilità del litorale e del sistema economico e sociale che su esso gravita. Le modalità di gestione del territorio dei decenni passati hanno favorito l’attuale situazione; la cronica scarsità di risorse economiche impone invece un salto di qualità culturale per favorire l’applicazione della ricerca metodologica alle problematiche territoriali e migliorare le scelte con approcci multidisciplinari.
In questo quadro si colloca VEROCOST, “Valutazione dell’impatto economico dell’erosione costiera” http://verocost.sister.it), un modello che tiene conto di tutte le componenti che entrano in gioco all’atto di decidere dove, come, quando e quanto investire in attività di prevenzione e tutela; trovano, infatti, spazio e attenzione in esso le componenti infrastrutturali e ambientali, scientifiche e tecnologiche, economiche e sociali.

Modifica della disciplina relativa alla valutazione di impatto ambientale

CATANZARO – Il decreto legge n.91/2014, convertito con modificazioni dalla legge n.116 del 2014, all’art.15, prevede la modifica della disciplina di carattere generale relativa alla valutazione di impatto ambientale (VIA), al fine di superare le censure della Commissione europea nella procedura di infrazione che ha rilevato la non rispondenza della normativa italiana alla Direttiva 2011/92/UE.

In particolare la norma citata estende a tutte le tipologie impiantistiche elencate nell’allegato IV della parte II del D.Lgs.152/2006 , la verifica di assoggettabilità a VIA, stabilendo che, nelle more  dell’entrata in vigore del decreto ministeriale con il quale saranno definiti i criteri e le soglie da applicare per l’assoggettamento dei progetti, lo screening venga effettuato “caso per caso”.

Ciò comporta l’applicazione della procedura di verifica a tutti i progetti, compresi quelli relativi a piccole attività produttive o di servizio, con situazione di evidente irrilevanza sotto il profilo dell’impatto ambientale. In tutti questi casi i proponenti dovranno, quindi, presentare documentazione tecnica aggiuntiva ed onerosa, e si determinerà una notevole dilatazione dei tempi del procedimento amministrativo.

Questa problematica investe tutto il territorio nazionale, ma la situazione è particolarmente allarmante nella Regione Calabria, in cui si sono accumulati negli anni ritardi enormi nell’espletamento dei procedimenti da parte del competente Nucleo VIA regionale, per cui un ulteriore carico di lavoro provocherebbe il collasso del sistema autorizzatorio, e il blocco delle attività produttive , anche delle piccole imprese , già fortemente provate dalla situazione economica sfavorevole

Il Presidente della Provincia di Catanzaro, Enzo Bruno, nella veste di Presidente UPI, raccogliendo le sollecitazioni sia degli operatori privati che delle strutture provinciali preposte alle istruttorie dei procedimenti di autorizzazione degli impianti, ha ritenuto necessario investire del problema il Presidente della Regione Calabria, affinché, in coerenza con l’Accordo raggiunto il 18 dicembre 2014 in sede di Conferenza Stato-Regioni ( nota esplicativa sul regime transitorio in materia di verifica di assoggettabilità a VIA introdotto dall’art.15 del D.L. 91/2014), venga definita dalla Regione una procedura di esame per tutti i progetti sotto soglia che consenta di snellire, per quanto possibile, l’iter dei procedimenti, garantendo un’applicazione efficace e uniforme sull’intero territorio regionale.