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Nuove frontiere per la competitività delle imprese, promosse dalla Camera di Commercio

COSENZA – Le reti d’impresa si aprono alle start-up innovative per uno scambio virtuoso di competenze digitali e know-how imprenditoriale, per superare lo storico limite dimensionale delle PMI italiane. Questo il tema centrale della tavola rotonda organizzata dalla Camera di Commercio di Cosenza, nel corso della quale si è dato ufficialmente il via all’ufficio stipule dell’Ente camerale. Hanno preso parte ai lavori il Presidente della Camera di Commercio, Klaus Algieri, il dirigente MISE Marco Maceroni e il consigliere di Stato Giulio Veltri. Ha concluso l’incontro il Ministro per la Coesione territoriale e il Mezzogiorno, Claudio De Vincenti. Nel corso di questa quinta tavola rotonda, molto partecipata dalle imprese, si sono affrontati non solo gli aspetti normativi e giuridici dell’argomento ma, approfittando della presenza del ministro De Vincenti, anche temi strutturali di fondamentale interesse per lo sviluppo del territorio, come la necessità di non lasciare inutilizzate le preziose risorse finanziarie già disponibili e di sbloccare finalmente realizzazioni strategiche come il mega lotto della statale 106 relativo al tratto Roseto-Sibari, il mega-lotto della medesima arteria per il tratto Sibari-Cariati ed un migliore utilizzo del porto di Corigliano Calabro. Proprio per questa infrastruttura Algieri ha chiesto al ministro di valutare l’estensione della ZES di Gioia Tauro, la cui istituzione è prevista entro dicembre 2017, anche all’area del porto di Corigliano Calabro. Il Ministro De Vincenti – riferisce un comunicato della Camera di Commercio di Cosenza – ha espresso condivisione rispetto alle valutazioni del presidente Algieri circa la necessità di semplificare i processi di utilizzazione delle risorse finanziarie di fatto già disponibili per il territorio, come unica vera leva di sblocco di un contesto economico altrimenti ingessato, e ha raccolto positivamente la richiesta riguardante l’area del porto di Corigliano Calabro. L’iniziativa rientra tra gli eventi previsti per la nona edizione della Settimana Europea delle PMI volta alla promozione dello spirito imprenditoriale.

Imprese under 35, la Calabria tra i primi posti

CATANZARO -I dati  pubblicati da Unioncamere e Infocamere sulla creazione d’imprese nel 2016 restituiscono l’immagine della Calabria come una delle regioni più dinamiche della penisola. La Calabria – si legge in una nota -, registra, infatti, uno dei più elevati tassi di crescita di nuove imprese, con un +1,31% rispetto al 2015. Questo dato è trainato soprattutto dalle imprese under 35, che sono aumentate del 9,7% nel 2016, spingendo in alto, insieme alla Basilicata, la media nazionale. La Calabria, come riporta oggi il quotidiano Il Foglio, risulta essere la regione d’Italia, nel 2016, con la più alta percentuale di imprese under 35 create rispetto al totale regionale. «E’ un primato cruciale – ha dichiarato il Presidente della Regione Mario Oliverio  – per una regione spesso al centro delle cronache per l’esodo dei suoi giovani. Questi dati confermano infatti un importante segnale di cambiamento che si sta realizzando anche per impulso delle politiche messe in campo negli ultimi due anni. Siamo stati attenti a promuovere un processo virtuoso in grado di far emergere il meglio del nostro territorio: l’attitudine all’imprenditorialità  dei nostri giovani, il voler affrontare le sfide dell’innovazione e dei mercati». Attraverso un attento impiego delle risorse comunitarie si è riusciti non solo a dare linfa alle imprese esistenti, intercettando i bisogni di innovazione, ma, soprattutto, a contribuire alla nascita di nuove imprese. I numeri sono significativi: con l’utilizzo dei fondi FSE e FESR, si è favorita la creazione di un numero elevatissimo, oltre 1000 nuove imprese, ovviamente non tutte innovative, non tutte realizzate da giovani. Ma esiste un segmento molto interessante che è quello delle start-up innovative, che rappresentano un vero fiore all’occhiello della Calabria degli ultimi anni. Attraverso la promozione di un’azione di sistema, cioè la creazione della Rete Regionale dell’Innovazione, si è realizzata e potenziata l’interazione tra le imprese e il sistema della ricerca, anche grazie al progetto strategico CalabriaInnova, gestito da Fincalabra. Apposite misure d’incentivazione (TalentLab) hanno consentito di sostenere la nascita di nuove imprese innovative, circa 50 solo nel 2015, che hanno già dimostrato di saper resistere all’impatto sul mercato affermandosi spesso anche a livello internazionale. Questi dati sono alla base anche delle nuove linee del POR Calabria che riguardano l’innovazione: i nuovi bandi emanati dalla Regione Calabria daranno presto risposte concrete in termini di introduzione di servizi innovativi e trasferimento tecnologico alle imprese calabresi (richiesti da 334 imprese) o di azioni di R&S, da realizzare in partnership con università e centri di ricerca, che hanno fatto registrare 276 richieste.

Le imprese calabresi piacciono ai buyers europei, positivi i dati di “Incoming Calabria”

COSENZA – Si chiude positivamente ‘Incoming Calabria’, l’iniziativa organizzata dall’Istituto per il Commercio Estero (Ice) con Unindustria Calabria ed il Consorzio Kalos, per favorire l’internazionalizzazione delle imprese calabresi. Soddisfatti i buyer europei, giunti sul territorio per conoscere direttamente le eccellenze del settore agroalimentare.
L’iniziativa ha coinvolto 70 imprese calabresi, pugliesi, campane e siciliane. I buyer provenienti da 11 Paesi dell’Unione Europea hanno incontrato i produttori, visitato la Calabria e conosciuto direttamente alcune realtà produttive locali.  «Sono molto contenta dell’organizzazione – ha dichiarato Duman Berikbolova Zaure, buyer del Kazakistan – che ci ha consentito di scoprire e apprezzare molti prodotti, soprattutto alcune specialità tipiche calabresi”. Positivo anche il commento del collega dell’Albania: “gli incontri sono stati molto interessanti – ha aggiunto Spar Florian Zhupa – perché penso di aver intercettato diversi fornitori con grande potenziale sul nostro mercato». Entusiasmo e soddisfazione hanno espresso tutti i buyer, che hanno partecipato a momenti seminariali, incontri B2B e visite aziendali.  «I commenti positivi dei buyer – ha sostenuto Marcello Gentile dell’ufficio Agroalimentare e Vini dell’ICE – indicano che stiamo facendo un buon lavoro. Inoltre, il piano export Sud ci sta dando in questi anni l’opportunità di far scoprire la grande ricchezza enogastronomica di questa terra in tutto il mondo».  Per il presidente regionale degli industriali Natale Mazzuca, « il percorso intrapreso da Unindustria per migliorare le performance di internazionalizzazione delle imprese calabresi è quello di favorire la rete tra le imprese per vendere attraverso forme aggregate. Raggiungere i mercati esteri non è facile, soprattutto per le aziende di piccola dimensione. Siamo soddisfatti per l’esito della ‘missione incoming’ che si è appena conclusa. I colleghi che hanno aperto le porte delle proprie aziende e quelle che hanno partecipato agli incontri B2B con gli operatori esteri – ha sostenuto ancora Mazzuca – hanno stretto relazioni importanti, sottoscrivendo primi contratti di fornitura. L’auspicio è che questa iniziativa di carattere promozionale e formativa, tesa a valorizzare le produzioni, serva ad affermare in positivo anche l’immagine e la reputazione complessiva del territorio».  
Compiacimento per l’andamento della missione è stata espressa anche da Fortunato Amarelli, Presidente della Sezione Agroalimentare Unindustria Calabria e del Consorzio Kalos, che ha ringraziato tutti gli imprenditori coinvolti nel programma.

Imprese femminili, donne sempre più protagoniste. Il dato della Camera di Commercio

COSENZA – La Camera di Commercio di Cosenza ha presentato il Rapporto provinciale sullo stato dell’imprenditoria femminile, un importante strumento tecnico di lettura e base programmatica che fotografa l’economia del territorio, esaltando quelli che sono gli importanti risultati raggiunti delle imprenditrici della provincia di Cosenza.
Il documento è stato prodotto dagli uffici dell’Ente camerale e illustrato in occasione di una conferenza cui hanno preso parte il Presidente Klaus Algieri e il Segretario Generale della Camera, Erminia Giorno. Di rilievo e grande supporto è stato il contributo offerto alla presentazione del Rapporto provinciale dalla rappresentante di Sicamera, Monica Onori, e dalla componente del Comitato camerale per l’Imprenditoria Femminile, nonché responsabile del settore Terziario Donna di Confcommercio, Anna Gallo. Quanto emerge dallo studio voluto dal Comitato camerale per l’Imprenditoria Femminile, presieduto da Maria Cocciolo, è che circa un quarto del totale delle imprese rosa del cosentino presentano un’alta percentuale di donne under 35 tra le imprenditrici, capaci di esercitare le proprie attività con profitto in quasi tutti i comparti produttivi, anche se restano tra le più presenti quelle guidate da donne con più di 35 anni. In valori assoluti, nella graduatoria nazionale delle imprese femminili la Calabria si pone al decimo posto, quarta nell’area Sud e isole, dopo Campania, Sicilia e Puglia.
Su 43.068 imprese femminili presenti in Calabria, 15.756 sono le attività “in rosa” della provincia di Cosenza (ovvero, il 36,6% del totale), che rappresentano il 23% dell’intera imprenditoria locale. Tra queste, più della metà (53%) operano nel commercio e in agricoltura, registrando una significativa inversione di marcia anche in settori generalmente a vocazione maschile, come quello delle costruzioni, dove la percentuale delle imprenditrici cosentine risulta essere leggermente superiore al dato nazionale. In provincia di Cosenza le imprese femminili sono capitanate per lo più da imprenditrici italiane. Le straniere, invece, provenienti da 61 diversi Paesi, sono meno numerose della media nazionale. In provincia, delle 15.756 imprese femminili solo 1.295 sono straniere (l’8,2% contro il 10,09% della media nazionale), delle quali il 39,3% Comunitarie e il 60,7% extra U.E. .
Da sottolineare, comunque, che ben il 65% di tutte le imprese femminili straniere sono di donne nate in soli 5 paesi, mentre il restante 35% è spalmato sulle rimanenti 56 nazionalità. I paesi più rappresentati sono il Marocco (187 imprese femminili) e la Germania (186), poi seguono la Cina (110 imprese femminili) e la Svizzera (107). Importante anche la presenza di imprese di donne nate in Romania (89).

Bandi POR 14-20, al via le presentazioni dei nuovi avvisi per le imprese

CATANZARO – A partire dal prossimo trenta novembre – informa una nota dell’Ufficio stampa della Giunta – inizieranno gli incontri promossi dalla Regione, d’intesa con il Partenariato istituzionale ed economico – sociale, per illustrare contenuti e opportunità dei cinque nuovi bandi destinati alle imprese calabresi e per rispondere alle richieste di chiarimento degli imprenditori. Al centro degli eventi di presentazione l’articolato sistema di interventi dedicato al rafforzamento del sistema produttivo della Calabria: sostegno alla partecipazione al programma europeo Horizon2020, acquisto di nuovi macchinari o ristrutturazione degli impianti, aumento dell’export, adozione di innovazioni tecnologiche e, infine, a favore delle imprese che producono sviluppo attraverso la ricerca.

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Questo il  calendario degli appuntamenti in programma nelle cinque province calabresi: mercoledì 30 novembre ore 16.00, Sala Conferenze del Palazzo della Provincia, Reggio Calabria; Giovedì 1 dicembre ore 9.30, Sistema Bibliotecario Vibonese, Vibo Valentia; Giovedì 1 dicembre ore 16.00, Sala Provinciale Parco della Biodiversità, Catanzaro; Venerdì 2 dicembre ore 9.30, Sede della Provincia, Crotone; Venerdì 2 dicembre ore 16.00, Sala Quintieri del Teatro Rendano, Cosenza.

Rating di Legalità, importante iniziativa promossa dalla Camera di Commercio di Cosenza

COSENZA – Presso la Camera di Commercio di Cosenza si è svolto l’importante incontro per promuovere il Rating di Legalità, strumento che sancisce il valore etico di un’impresa. L’incontro ha visto la partecipazione degli iscritti agli Ordini professionali degli avvocati, dei commercialisti e dei consulenti del lavoro, oltre che di rappresentanti di Sindacati e Associazioni di Categoria, insieme alla Dirigente Responsabile della Direzione Rating di Legalità dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, Francesca Ferri, e al Dirigente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione, Aldolfo Candia. I lavori sono stati aperti da Klaus Algieri, Presidente della Camera di Commercio di Cosenza, e conclusi da Giulio Veltri, Consigliere di Stato. Il Rating si configura come una sorta di pagella con cui si attribuisce a una data azienda un punteggio compreso tra una e tre stellette stabilito dall’Autorità Garante della Concorrenza: si tratta di un notevole riconoscimento che consente di ottenere benefici rispetto alla Pubblica Amministrazione e agli Istituti di Credito. Per gli Enti pubblici, ad esempio, si determinano delle preferenze in graduatoria e la riserva di una parte delle risorse finanziarie allocate. Per gli Istituti di credito, invece, si ottiene una riduzione delle tempistiche per le richieste di finanziamento, una riduzione dei costi di istruttoria e condizioni economiche più favorevoli per l’erogazione del credito. Al momento, anche se l’Autorità sta perfezionando il meccanismo di assegnazione del rating, possono accedere a questo riconoscimento tutte le aziende che presentano almeno un fatturato di due milioni di euro nell’esercizio dell’anno precedente a quello della richiesta e che siano iscritte al Registro delle Imprese da almeno due anni. L’assegnazione del rating avrà una durata di due anni ed è rinnovabile solo su richiesta.

«Bisogna tutelare e aiutare le aziende che hanno un DNA sano – ha detto il Consigliere di Stato -, che creano lavoro, reddito e benessere. Bisogna confortare la loro azione prevedendo benefici e vantaggi economici, oltre a ricevere le giuste agevolazioni in termine di semplificazione burocratica». L’azienda ottiene, infatti, l’importante asseverazione in base alla verifica dello status giudiziario dei responsabili delle società, al risultato prodotto dai certificati antimafia, alla tracciabilità della rete delle forniture e all’adozione di pratiche di responsabilità sociale d’impresa quali, ad esempio, l’adesione a codici etici e codici di condotta istituiti dalle Associazioni di categoria. «La Camera di Commercio di Cosenza – ha dichiarato il Presidente Algieri -, sempre attenta alle dinamiche utili a promuovere e garantire uno sviluppo sano del tessuto imprenditoriale del territorio, ha voluto sensibilizzare gli imprenditori e tutti i professionisti interessati sui vantaggi prodotti dal meccanismo del rating di legalità. Presto sarà predisposto un ufficio camerale, strettamente collegato all’Autorità  Garante della Concorrenza e del Mercato, da mettere a servizio e supporto delle imprese della provincia per tutte le informazioni e gli aiuti del caso».

L’accesso al credito per le piccole e medie imprese

COSENZA – La crisi finanziaria è diventata crisi della domanda, provocando incertezza e cali di fatturato in molti settori produttivi. Le piccole e medie imprese hanno dovuto contrastare un lungo periodo di restringimento e di irrigidimento dell’offerta di credito, mentre le recenti politiche di espansione monetaria non sembrano avere dispiegato ancora i loro effetti sull’economia reale.  Si è provato a ragionare sul cosa fare nel corso del seminario “Percorsi per facilitare l’accesso al credito delle PMI”, organizzato da Unionfidi S.C. con Unindustria Calabria e l’Ordine cosentino dei Dottori Commercialisti ed esperti Contabili, che si è tenuto presso Confindustria Cosenza.
Scopo del seminario è stato quello di individuare possibili percorsi che le PMI possono intraprendere anche grazie alla garanzia dei Confidi e al supporto professionale dei commercialisti, per rendere meno problematico l’accesso al credito bancario e più in generale, agli strumenti di finanziamento disponibili. A partire da alleanze tra il sistema imprenmditoriale, quello dei consulenti-commercialisti e sistema creditizio. Sono intervenuti i presidenti Natale Mazzuca di Unindustria Calabria e Andrea Manna dell’Ordine dei Commercialisti, il Consigliere Delegato Unionfidi S.C. Renato Pastore. La relazione di base è stata svolta dal professore Luca Erzegovesi dell’Università di Trento. Moderati dalla giornalista Raffaella Santoro, sono intervenuti il Direttore Federazione Calabrese BCC Pasquale Giustiniani, l’Amministratore Delegato dell’Amarelli Sas Fortunato Amarelli, il Direttore Area Sud Italia di Unionfidi S.C. Giuseppe Zappa. Per il presidente degli industriali calabresi Natale Mazzuca «bisogna recuperare quel grande rapporto di fiducia e trasparenza che ha permesso la crescita dell’economia reale, del lavoro, dando fiducia ai valori ed ai fattori qualitativi delle imprese, che non sempre trovano evidenza nei rating». Il presidente Unionfidi Pastore ha sottolineato: «C’è bisogno di maggiore cultura finanziaria e le sinergie che stiamo mettendo insieme vanno in questa direzione. Il rapporto efficace tra imprese, consulenti e sistema finanziario può migliorare la disponibilità di credito non soltanto alle aziende più meritevoli, della cosiddetta fascia “A”, ma anche quella della maggioranza delle piccolissime aziende che non possono avere dei valori di patrimonio confrontabili con quelle delle imprese di maggiori dimensioni».

Reggio Calabria, seminario su piccole medie imprese

REGGIO CALABRIA – Si è svolto oggi, presso la sede della Federazione nazionale delle società finanziarie di Roma e in videoconferenza presso la sede di Reggio Calabria contemporaneamente, il seminario di studi intitolato “Nuovo rating per le piccole e medie imprese”.

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Presenti molti professionisti del settore finanziario alla tavola rotonda di studi presieduta dal presidente avv. Santo Alfonso Martorano che ha illustrato le principali novità in materia di valutazione economico-finanziaria delle imprese.

“Si passerà  dall’attuale sistema di credit scoring ( basato su ponderazioni o modelli statistici multivariati) ad un modello di rating che, nelle intenzioni del Ministero dello sviluppo economico, dovrebbe consentire di estendere l’operatività del fondo anche alle imprese con merito di credito piuttosto bassi. Stanno lavorando al decreto al ministero dello Sviluppo Economico, ma  sono già note alcune anticipazioni.

Saranno cinque le classi di merito creditizio per ammettere le pmi al fondo statale e per un triennio le risorse ammonteranno a 3,4 miliardi di euro. Si pensa di dotare il fondo di un modello personale del calcolo del rating.

La conoscenza della rischiosità dell’imprenditore permetterà al Ministero dello sviluppo economico di rendere più selettivi, mirati ed efficaci gli interventi del fondo.”

Molte aziende aderenti alla Federazione nazionale delle società finanziarie si occupano di finanziamenti alle piccole e medie imprese oltre che alle persone fisiche, e stanno selezionando nuovi agenti.

Per informazioni è possibile scrivere a info@fenafi.it.

Proroga Bandi Psr, Molinaro esprime la sua preoccupazione

Molinaro: mancata semplificazione amministrativa, digitalizzazione complicata e inadeguatezza di qualcuno penalizza la competitività dell’agricoltura calabrese

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«Il Commissario Europeo alle Politiche Regionali, Cretu, nell’ultima dichiarazione è perentoria e mette direttamente il dito nella piaga. Accelerare sull’attuazione della capacità amministrativa, processo di certificazione e di audit delle spese e poi a corollario afferma: alcune regioni (tra queste la Calabria) non crescono nonostante tutti i soldi che ci spendiamo. Vogliamo capire i motivi del perché questo accade». Dichiarazioni – afferma Molinaro presidente di Coldiretti Calabria – che fanno tremare le vene e ci riportano alla nuda e cruda realtà. Evidentemente, nonostante molto spesso si tende ad esaltare, non siamo i primi. Anzi! Si esulta quando si scrive e approva il programma (leggi PSR 2014-2020), ma poi quando si va nel concreto, ci si imbatte in farraginosità, con la permanente lentezza nella fase operativa. Ad ammetterlo – prosegue è sia l’Autorità di Gestione del PSR  che il Dipartimento Agricoltura che nei decreti di proroga di questi giorni testualmente scrivono : «che il termine di presentazione delle domande scade a ridosso del periodo estivo con notevoli difficoltà a predisporre la documentazione richiesta per la partecipazione al bando»; ed ancora: «il persistere delle esigenze di questa Amministrazione di dare riscontro alle innumerevoli richieste di chiarimento presentate a mezzo FAQ da parte dei potenziali beneficiari». Il balletto delle proroghe che il Dipartimento Agricoltura e Autorità di Gestione stanno decretando – chiarisce Molinaro – si poteva evitare se solo ci fosse stata l’umiltà di accettare i suggerimenti fatti sin dall’ inizio della programmazione e fino al Comitato di Sorveglianza (febbraio 2016)  e se con continuità si fosse fatto ricorso a tavoli tecnici con i soggetti portatori di interesse. Con le proroghe – continua – certamente qualche giovane non potrà accedere ai finanziamenti, Coldiretti aveva proposto la domanda semplificata come peraltro fatto da qualche  regione. I nodi si sa, vengono sempre al pettine ed a pagare un prezzo salatissimo sono i giovani appunto ma anche le imprese che non possono programmare gli interventi con rischi forti di eleggibilità della spesa e il risultato di rinviare nel tempo la realizzazione delle opere e i relativi pagamenti.  Prorogare scadenze già fissate è indicativo del cattivo funzionamento: gli impegni presi non si riescono a rispettare nei tempi previsti e si chiede un rinvio. Anzi, è la spia di una scarsa efficacia che, nemmeno l’elevato numero di incontri promozionali sul PSR (circa 90) è riuscita a colmare. Forse accentuare le riunioni del partenariato socio-economico, (non si riunisce da febbraio) avrebbe impedito un siffatto atteggiamento che ha comportato scelte infelici quali il business-plan di Ismea che come avevamo detto in tempi non sospetti era complicato.  Ma si sa, si è più propensi ad accettare suggerimenti nell’orecchio piuttosto che frutto di un confronto! Oltre alle proroghe allora – conclude Molinaro – invitiamo la Regione che nell’interesse generale si intervenga per eliminare le criticità che rischiano di indebolire la competitività del sistema agroalimentare calabrese».

Camera di Commercio di Vibo ha attivato il sito dedicato al diritto annuale

VIBO VALENTIA – Semplificazione amministrativa e accesso diretto ai servizi. La Camera di Commercio di Vibo Valentia, in un’ottica di sistema, promuove gli strumenti tecnologici che rendono più immediato per gli utenti il disbrigo di incombenze amministrative, favorendo ottimizzazione di tempi ed energie nella governance aziendale.

Allo scopo è stato attivato un nuovo sito tematico dedicato al diritto annuale, http://dirittoannuale.camcom.it, al quale tutte le imprese iscritte o annotate nel Registro delle Imprese dell’Ente potranno accedere per calcolare l’esatto importo da versare, per poi ottenere il risultato di calcolo all’indirizzo di posta elettronica registrato, oltre che consultare la normativa di riferimento del tributo. L’accesso sarà possibile da parte di tutte le imprese senza necessità di autenticazione; sarà sufficiente indicare il proprio codice fiscale e la casella PEC per la ricezione in automatico degli estremi di calcolo. Il sito potrà consentire, inoltre, di procedere al pagamento del diritto dovuto attraverso la piattaforma Pago PA, innovando in una materia, quale quella legata ai sistemi di pagamento con modalità telematiche da parte dell’impresa verso la Pubblica Amministrazione, che costituisce uno dei cardini dell’azione governativa orientata alla crescita del livello di digitalizzazione del Paese.

La Camera di Commercio ha già provveduto a inviare a mezzo PEC, alle imprese iscritte, un’informativa contenente i dati e le informazioni necessarie per provvedere al versamento del diritto annuale che dovrà essere effettuato entro la scadenza ordinaria del 16 giugno 2016, salvo eventuali proroghe ad oggi comunque non comunicate.

Il diritto annuale è il tributo dovuto ad ogni singola Camera di Commercio da ogni impresa iscritta o annotata nel Registro delle imprese, e da ogni soggetto iscritto nel Repertorio delle notizie Economiche e Amministrative, secondo quanto previsto all’articolo 18 della stessa legge n. 580/1993 e successive modifiche.

Attraverso il sito telematico del diritto annuale si è inteso sostenere quei processi di digitalizzazione della P.A. orientati a snellire procedure burocratiche nell’ottica di maggiore economicità ed efficienza nell’erogazione di servizi e di rapporti più chiari e diretti tra enti e cittadini.

Per ogni informazione è possibile consultare la sezione dedicata al diritto annuale sul sito internet camerale all’indirizzo www.vv.camcom.it oppure contattare l’ufficio diritto annuale dell’Ente: tel. 0963/294604-294608; e-mail diritto.annuo@vv.camcom.it.