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Sibari, “I consigli di Gigi”: piccole attenzioni che salvano una vita

SIBARI (CS) – “Mi riempie il cuore vedere che sia così forte la memoria di mio figlio anche fuori Cosenza”: queste le parole di Domenico Esposito, papà del piccolo Giancarlo, annegato un anno e mezzo fa nella piscina di Campagnano. Esposito, infatti, ha preso parte alla manifestazione per la presentazione del progetto extracurriculare “I consigli di Gigi”. Le seconde classi dell’Istituto Comprensivo “Zanotti Bianco” di Sibari, con la supervisione delle insegnanti Angela Folladore e Antonella Espositi hanno realizzato un manuale che, con l’ausilio di vignette, aiuta a far comprendere l’importanza delle piccole azioni quotidiane.I consigli di Gigi In poche ma intense pagine divise in sette capitoli, si affrontano i momenti importanti di una vita evidenziando quelle piccole attenzioni che, se tralasciate, possono mettere in pericolo una persona. “Mio nipote è morto per una mancanza di attenzione, questo sarebbe potuto accadere anche ad un mio alunno e dobbiamo fare in modo che cose del genere non debbano accaderne mai più”, ha sottolineato la professoressa Esposito, zia del piccolo Gigi.

All’iniziativa erano presenti anche Orlando Agostino ed Emanuel Serrano, responsabili regionali FINS salvamento, che hanno illustrato, prima teoricamente e poi in pratica, quali manovre di primo soccorso bisogna effettuare dentro e fuori dall’acqua. Da qui l’importanza, ricordata sia dalla dirigente Rosanna Rizzo che dal dirigente tecnico emerito del Miur Francesco Fusca, che la scuola insegni, non soltanto i libri e con i libri, ma anche la prevenzione nella vita. Domenico, papà del piccolo Gigi, ha voluto poi portare all’attenzione di tutti l’impegno profuso da lui e sua moglie con l’iniziativa onlus “Neverland Giancarlo Esposito” che si occupa di genitori “orfani” dei loro figli e di figli abbandonati.

 

Inaugurata pista pedo-ciclabile

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CASTROVILLARI – Per una unità sostanziale della Zona del Pollino e nell’ambito di quel progetto di filo rosso , portato avanti dall’Amministrazione comunale Lo Polito, con le altre istituzioni dell’Area, al fine d’integrare, mettere in sinergia, in relazione ed accrescere le peculiarità delle popolazioni e dei territori attraverso l’esistente vocazionale e l’orgoglio di appartenere a questo comprensorio.
Con questo spirito stamani è stata inaugurata dall’Amministrazione comunale di Castrovillari la pista pedo –ciclabile, inserita nel progetto “attraversando Natura” che collega, sul vecchio tracciato ferroviario dell’ex FCL, il capoluogo del Pollino a Morano, in un percorso sempre ricco di fascino per tutto ciò che ricorda e rimanda.
Per il Comune limitrofe era presente il Sindaco, Nicolò De Bartolo, con una delegazione.
Al ponte del Crocefisso di Morano, dove si uniscono i due territori municipali, si sono incontrate le rispettive municipalità, suggellando il momento con un simbolico  “taglio del nastro”, arricchito dalla presenza di cittadini, sportivi, amministratori dei due Comuni e sottolineato dalla presenza dell’Assessore Regionale alle infrastrutture Roberto Musmanno.
Nella passeggiata, di circa sette chilometri e mezzo, svolta a piedi e in bici, da parte di quanti vi hanno partecipato, e avviata sopra l’ex Motel Astj, sede del raduno per la partenza, il Sindaco Domenico Lo Polito, tra le altre cose  ha dichiarato soddisfatto : “Questa è una interessante occasione – aggiunge Lo Polito-  per comprendere meglio cosa possono suscitare momenti del genere, che qui  hanno un valore specifico come il progetto – nel quale insiste la pedo ciclabile- “Attraversando Natura – Castrovillari e le terre del Parco”, realizzato nell’ambito dei PISL- programmazione europea 2007-2013, fondamentale  per continuare ad imprimere, con interventi adeguati, quella caratterizzazione dell’area che solo una condivisione attenta può arricchire ulteriormente grazie ad una sinergia di azioni, in quella logica di partecipazione e coinvolgimento istituzionali, he comprendono tutti i soggetti attori del territorio, di cui non si può più fare a meno per una vera crescita di quelle capacità e vocazioni diffusamente presenti che lo stesso esistente indica e richiama.”

 

Raffaella Aquino