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Incendio a Falerna, in fiamme la dependance di una villetta e un’auto

 FALERNA (CZ) – I vigili del fuoco sono intervenuti ieri pomeriggio a Falerna Marina per spegnere un incendio che ha interessato la dépendance, una piccola costruzione con struttura in legno, annessa ad una villetta. Il locale interessato dal rogo era adibito a tavernetta e la tettoria, anche a parcheggio. L’auto del proprietario che si trovava parcheggiata sotto è andata completamente distrutta. All’interno della dépendance sono state rinvenute tre bottiglie di gpl prontamente messe in sicurezza. I vigili del fuoco hanno spento le fiamme e messo in sicurezza l’area. Sul posto sono intervenuti i carabinieri al lavoro per gli accertamenti circa l’origine dell’incendio. Non si sono registrati danni a persone.

Scalea, tentano di dare alle fiamme l’auto di un consigliere comunale

SCALEA (CS) – Persone non identificate, nella notte a Scalea hanno tentato di dare alle fiamme l’auto appartenente alla famiglia del capogruppo di maggioranza al Comune Giuseppe Angona. L’intervento tempestivo dei figli dell’uomo è valso a spegnere le fiamme e a limitare al minimo i danni della vettura che era parcheggiata nel cortile adiacente all’abitazione dell’amministratore comunale. Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Scalea che hanno avviato le indagini.

Nessuna pista viene trascurata per risalire agli autori del gesto. Angona, che ha 66 anni ed è pensionato, oltre ad essere capogruppo della lista “Scalea Europea” nell’assemblea della cittadina dell’alto Tirreno cosentino, ricopre anche l’incarico di consigliere delegato ai settori urbanistica, viabilità e patrimonio.

Solidarietà è stata espressa ad Angona e alla sua famiglia dal sindaco di Scalea Giacomo Perrotta, dal presidente del Consiglio comunale Gaetano Bruno e da esponenti politici di maggioranza e opposizione. Messaggi di vicinanza giungano anche dal senatore IV Ernesto Magorno.”Vicinanza e solidarietà al consigliere comunale di Scalea, Giuseppe Angona per il vile atto intimidatorio subito. Il lavoro dei sindaci e dei consiglieri nei comuni è prezioso: sono convinto che Angona continuerà a impegnarsi con grande dedizione per la sua comunità”.

 

Paola, lido balneare distrutto dalle fiamme. Si indaga

PAOLA (CS) – «Stamane un risveglio terribile uno di quelli che ti resta nella memoria per sempre. Il Lido Movida distrutto dalle fiamme. Un brutto colpo – ha scritto su Facebook il consigliere regionale Graziano De Natale – per la città di Paola e per le tante famiglie che trascorrono le loro vacanze, da anni, in una delle migliori strutture balneari del territorio. Un’attività a conduzione familiare portata avanti con tanti sacrifici da Adele, Roberto ed i loro figli ai quali mi lega una profonda amicizia. A loro va tutta la mia solidarietà e vicinanza in un momento in cui, tutta la nostra comunità, deve stringersi attorno a chi, con sacrificio e onestà, porta avanti la propria attività lavorativa. Sono sicuro che le “fiamme” non bruceranno la voglia di ripartire più forti di prima». In corso indagini per accertare la natura del rogo».

Il lido, “Movida Beach”, è andato completamente distrutto nonostante l’immediato intervento dei Vigili del fuoco che hanno anche messo in sicurezza alcune bombole di gas presenti all’interno della cucina. Sull’incendio hanno avviato le indagini i carabinieri che non escludono la matrice estorsiva.

Acri brucia ancora, famiglie evacuate. Sindaco Capalbo ai responsabili: «Siete delle bestie»

ACRI (CS) – Non è stato ancora domato il vasto incendio, da quanto si è appreso di natura dolosa, che da ormai molte 24 ore sta colpendo il territorio del comune di Acri, per un’area vasta che comprende la località “Caccia”, a pochi passi dal centro abitato e dall’anfiteatro comunale, ed alcune frazioni. 

A dare il senso della drammatica situazione è il sindaco Pino Capalbo.

«Abbiamo appena terminato di monitorare gli incendi che hanno distrutto gran parte della vegetazione di Acri. Ci sono stati rischi per le persone e le abitazioni e siamo stati costretti ad emettere ordinanze di evacuazione».

I vigili del fuoco, la Protezione civile e le altre squadre di soccorso – arrivate anche dai comuni vicini – sono ancora a lavoro, così come da questa mattina sono tornati in azione i canadair. Tutti contro le fiamme e le folate di vento. 

«Ringrazio – prosegue Capalbo – il Colonnello dei Carabinieri di Cosenza, i Carabinieri di San Fili, il Maresciallo e i Carabinieri di Acri, il Comandante dei Carabinieri Forestali di Acri e suo personale, il Vice Comandante dei Vigili del Fuoco, le Associazioni intervenute e i cittadini che ci hanno dato una mano per scongiurare il peggio. Infine, un ringraziamento al Comandante dei Vigili urbani, alla Giunta e a Consiglieri, ai tecnici e al personale del Comune. Un ringraziamento al Presidente Spirlì e alla Protezione Civile regionale. Ringrazio infine i sindaci che ci hanno sostenuto inviandoci i mezzi di soccorso». 

Infine il Primo cittadino del paese silano rivolgendosi agli autori dell’incendio dice: «non siete degni di essere annoverati tra la comunità umana: siete semplicemente delle bestie».

 

 

‘Ndrangheta, incendiano un negozio per intimorire il proprietario: due arresti

REGGIO CALABRIA – Questa mattina i Carabinieri di Reggio Calabria hanno arrestato due persone con l’accusa di tentata estorsione, danneggiamento mediante incendio, porto di arma in luogo pubblico. L’episodio al centro dell’indagine coordinata dalla Dda reggina è legato all’incendio di un esercizio pubblico allo scopo di “ammorbidire” un esercente che non voleva accettare la proposta di acquisto recapitata da un esponente della ‘ndrangheta del capoluogo.

Dalle immagini delle telecamere di videosorveglianza presenti sul luogo dell’incendio si vede chiaramente un  soggetto arrivare in scooter davanti l’esercizio commerciale il quale, sceso dal mezzo, appicca il foto alla saracinesca del negozio della vittima per poi dileguarsi.

L’operazione e i sequestri

L’operazione ribattezzata “La fabbrica dei cornetti” ha portato all’arresto di Antonio Morabito, reggino di 40 anni e Riccardo D’Anna, 28 anni, nato a Siracusa. Morabito è ritenuto responsabile di associazione di tipo mafioso ed entrambi di tentata estorsione, danneggiamento mediante incendio, detenzione e porto in luogo pubblico di arma da sparo in concorso ed aggravati dall’agevolazione mafiosa. Morabito inoltre, secondo gli inquirenti, avrebbe un ruolo centrale nella ‘ndrangheta dell’area meridionale di Reggio Calabria.

Quanto acquisito nel corso delle indagini, oltre a fornire una dimostrazione del pieno inserimento degli indagati nelle dinamiche mafiose locali, costituisce importante elemento di riscontro alle dichiarazioni di diversi collaboratori di giustizia. Le risultanze investigative hanno permesso di documentare come Morabito, con l’ausilio di D’Anna, aveva inizialmente tentato di estorcere – attraverso l’invio di messaggi diretti al proprietario di un tabaccaio di Ravagnese – il consenso alla cessione della sua attività, e di fronte alle resistenze di quest’ultimo, aveva poi dato mandato al D’Anna affinché venisse appiccato il fuoco alla saracinesca dell’esercizio commerciale.

E’ stato inoltre accertato come Antonio Morabito, in ragione del suo stabile inserimento all’interno della ‘ndrangheta, fosse perfettamente in grado di procurarsi clandestinamente armi da sparo tanto da mettere a disposizione una di queste ad un soggetto non identificato mediante la collaborazione del sodale Riccardo D’Anna. L’ indagine ha anche portato al sequestro di due imprese operanti nel settore della produzione e vendita di prodotti dolciari e della panificazione a Reggio per un valore complessivo di circa 2 milioni di euro. I due soggetti sono stati portati nel carcere di Reggio Calabria.

Paura a Trebisacce, le fiamme avvolgono un appartamento

TREBISACCE (CS)  – Un rogo, ieri pomeriggio, si è sviluppato all’interno di un appartamento, in via Sandro Pertini a Trebisacce. Allertati immediatamente i vigili del fuoco, sul posto sono giunte due squadre, una del distaccamento di Castrovillari e l’altra di Trebisacce. Prontamente i pompieri hanno operato per la completa estinzione delle fiamme e la messa in sicurezza dello stabile. Momenti di paura e concitazione hanno caratterizzato i primi istanti, dovuti soprattutto all’intenso fumo che propagava dai balconi dell’appartamento. Fortunatamente, però, non si registrano danni a persone. Indagini sono in corso per stabilire cosa abbia innescato le fiamme.

Fuoco, fiamme e fumo creano apprensione a Rende

RENDE (Cs) – Un incendio di vaste proporzioni ha accompagnato il risveglio degli abitati del quartiere di Quattromiglia a Rende. Le fiamme hanno creato molta apprensione nella zona di via Fermi a ridosso dell’ufficio postale dove molte piante sono state inghiottite dalle fiamme ed una spessa coltre di fumo ha invaso i palazzi circostanzi. Sul posto sono intervenuti immediatamente gli uomini della Polizia municipale di Rende che hanno delimitato il perimetro e consentito ai vigili del fuoco di circoscrivere e spegnere l’incendio. Adesso sono in corso gli accertamenti del caso per capire se le fiamme sia di origine dolosa oppure se si è trattato di un incidente scaturito anche dalle sterpaglie che circondano la zona.

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Collina in fiamme, residence evacuato

COPANELLO (CZ) – Nella serata di ieri, un incendio di vaste dimensioni si è verificato a Copanello di Stalettì, sul litorale ionico del catanzarese, in corrispondenza del costone della collina a ridosso di un residence turistico.

In fiamme sono andati arbusti, macchia mediterranea e zona boscata.

Sul posto per tentare di circoscrivere e domare il rogo stanno operando le squadre dei vigili del fuoco del Comando provinciale di Catanzaro. In via precauzionale sono state evacuate le abitazioni del residence e alcune costruzioni che si trovano nelle vicinanze a causa del veloce propagarsi delle fiamme alimentate dal vento.

In azione oltre agli operatori a terra e un mezzo aereo del reparto volo di Lamezia Terme.

Disagi per la circolazione sulla strada statale 106 che conduce a Soverato.

Struttura commerciale devastata dalle fiamme

PRAIA A MARE (CS) – Un incendio, sulle cui cause sono in corso accertamenti, è scoppiato nella notte a Praia a Mare, in provincia di Cosenza, nei locali di un magazzino commerciale situato sopra un supermercato alimentare.

Sul posto, scattato l’allarme, sono intervenute quattro squadre con uomini e mezzi dei Vigili del Comando provinciale e di altri distaccamenti dei Vigili del1 fuoco di Cosenza. Una squadra è giunta anche dal distaccamento di Lauria (Potenza).
Il rogo che ha provocato ingenti danni è stato domato ma sono ancora in corso le operazione di smassamento dei materiali interessati dalle fiamme. In atto anche la messa in sicurezza dello stabile.

L’edificio interessato dalle fiamme ospita diverse attività commerciale e,a breve, negli stessi locali avrebbe dovuto aprire i battenti anche un altro megastore. Tutte le ipotesi circa la natura dell’incendio sono al momento tenute in considerazione, dal dolo al fatto accidentale.

Fonte e foto Ansa

Incendio boschivo colposo, denunciato un uomo

AIELLO CALABRO (CS) – Un uomo di Aiello Calabro. R.B.di anni 51,  è stato denunciato dai Carabinieri Forestale per incendio boschivo colposo.

I primi di luglio ad Aiello Calabro si festeggia la Madonna delle Grazie. Il paese come da tradizione è illuminato lungo il sentiero del Castello con lanterne artigianali fatte di barattoli vuoti che all’interno contengono del cotone imbevuto che sono stati accesi durante la processione da una persona che non ha considerato di controllare in seguito tutto il perimetro dove sono stati posizionati gli stessi barattoli al fine di verificare lo spegnimento degli stessi.

Due di questi, posti sotto sequestro, come è stato verificato dai militari della Stazione Carabinieri Forestale di Aiello, alimentati dalla vegetazione secca presente sul luogo,  hanno provocato un incendio che si è esteso in seguito per circa dieci ettari su una superficie caratterizzata da un rimboschimento di conifere, latifoglie e macchia mediterranea. Sul posto per domare le fiamme sono intervenuti i Vigili del Fuoco, un elicottero regionale e due squadre antincendio. I Carabinieri Forestale hanno effettuato sul luogo dell’incendio , al fine di assicurare le fonti di prova,  il MEF, “Metodo delle evidenze Fisiche”, ai fini dell’individuazione degli elementi necessari per la ricostruzione dell’evento grazie all’attività investigativa e di repertazione che attraverso dei “segnali indicatori” rilevati con tale metodo  individua il punto d’innesco dell’incendio.