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Un calabrese alle finali del prestigioso premio inediTO

COSENZA – Alle finali del prestigioso premio inediTO – Colline di Torino, nella sezione testo canzone anche un autore calabrese. Giovan Battista Picerno con i testi dei brani dei Nafta Punk, duo elettronico di cui è anche voce. La premiazione si terrà al salone del libro di Torino il 22 maggio.

I testi in questione, racchiusi nell’opera Schermaginario, sono LucciolePopfobicoTi aspetto al Kairos e Alla prossima liberazione. Lucciole è il primo singolo dei Nafta Punk ed è stato scritto nel 2019, quando G.B. Picerno era impegnato in qualità di attore nello spettacolo teatrale Lucciole. D’insetti, Punk e Calabria paranoica, di Francesco Aiello. Il brano racconta della giovinezza vissuta nella provincia cosentina, dei sogni immensi, di disperati tentativi di non cedere a quel tipo di conformismo che rischia di spegnere il bagliore di una gioventù che brilla, come le lucciole appunto. Le stesse lucciole la cui scomparsa preoccupava tanto Pier Paolo Pasolini. Gli altri tre brani invece sono stati scritti tra il 2020 e 2021. Popfobico racconta la difficoltà di sobbarcarsi il peso delle grandi catastrofi contemporanee, cambiamento climatico e solitudine sociale in primis, mentre Ti aspetto al Kairos è una riflessione su quello che siamo diventati dopo l’adolescenza e sul tempo che abbiamo creduto di perdere, un interrogazione sulla fretta con cui abbiamo vissuto e una riflessione amara sul fatto ci abbia dato l’impressione di perdere tempo, mentre in realtà, più che il tempo ci siamo persi cose e persone, parti importanti della nostra vita. Alla prossima liberazione, si lega tematicamente al brano precedente: l’allontanamento da cose e persone con cui abbiamo condiviso molto durante la prima giovinezza, e da cui ci siamo allontanati più o meno volutamente, auspicando in fine che, superato il dolore del distacco, la vita possa tornare ad essere una festa, come nel giorno della liberazione, la prossima liberazione, appunto. Al di là dei temi specifici in tutti i brani c’è, in filigrana, una meditazione sul ricordo e sull’oblio, su cosa lasciare andare e su cosa invece tenere per continuare quell’incessante lavoro che è la costruzione delle nostre identità e in fine, su come questa si sia sviluppata in relazione più ad uno schermo che ad altri esseri umani, circostanza assolutamente nuova per l’umanità, sconosciuta alle generazioni precedenti e pervasiva nel caso dei nati negli anni zero. Proprio da quest’ultima riflessione deriva il titolo della raccolta di testi, che faranno parte dell’album, dei Nafta Punk, di cui l’uscita è prevista fra la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno del 2022. 

“Vai che si balla”, l’inedito di Telemare che impazza sul web

COSENZA – L’artista di San Lucido  ha deciso di scrivere un brano musicale finalizzato alla valorizzazione del territorio calabrese e alla promozione culturale delle tradizioni musicali, utilizzando un linguaggio semplice e moderno attraverso una delle quattro discipline della Cultura Hip Hop, il “Rap”.

Per tutti quelli che di canzoni e di musica d’autore desiderano cibarsi, a Cosenza è nato da pochissimi giorni un nuovo brano musicale che fa ballare anche i bambini, coloro che colgono le sfaccettature dell’arte in pochissimo tempo.

Il brano è nato per far ballare e divertire, “Abra Calabria non c’è trabocchetto” come scrive l’autore della canzone, è proprio così perché nella terra del sole, abbiamo dei posti incantevoli da scoprire.

Francesco De Luca in arte il “Maestro Telemare”, un Bboy fondatore del gruppo di Break dance “Compà Dreush”, un nome insolito che richiama il dialetto cosentino rompendo gli schemi tradizionali da oltre 15 anni, promuove con costanza, passione e arte i talenti locali.

Telemare non viaggia mai da solo, a sostenerlo ci sono il Maestro Antonio Grosso e Daniele Sanfilippo (studio di registrazione Suoneria Mediterranea). Insieme trovano la giusta sintonia per dare vita a una base musicale che rispecchi l’allegria e la genuinità dei calabresi, dal sapore estivo.

Telemare sopra alcune note musicali, decide di studiare il testo chiaro e stravolgente, un connubio tra la realtà e la fantasia, che risuona le tarantelle del territorio.

Immagina un viaggio “TI PORTO IN CALABRIA A FARE UN GIRO”, una sorta di vetrina turistica, che evidenzia i lati migliori di questa terra.

Questo a Telemare non basta! Viene avvolto da tanti flash che ha assorbito precedentemente nei balli di strada,  approfondisce la sua ricerca addentrandosi in quelli che sono i veri problemi della Calabria, il “Rap” è la verità cruda di quello che accade.

Elabora le parole con ironia e simpatia come ad esempio “BENVENUTO NELLA TERRA DI NETTUNO DOV’È PASSATO ULISSE E HA LASCIATO IL SUO NESSUNO” la canzone prende forma.

«Il ritornello è un invito a divertirti, a venire a passare l’estate nei posti calabresi e quindi un’idea di sviluppo turistico innovativo attraverso un linguaggio moderno», afferma Telemare. Con questa affermazione l’autore arriva al cuore dei calabresi.

Infine la parte che da un valore aggiunto alla canzone sono le riprese mozzafiato, di Francesco Barbato e Ivan Cozza, anche loro membri della crew Compà Dreush, lasciando quel sapore in bocca di voler visitare quello scoglio e tuffarci come Telemare.